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Autore: Everian Every    11/12/2016    1 recensioni
Mentre la Lucas Force, sulla terra, è stata catturata da Shadow Blade e dai suoi sgherri, come si sviluppa la conquista del Multiverso da parte dell'esercito delle Ombras?
Nitro, l'Every che ha deciso di parteggiare per Shadow Blade in questa guerra, è stato incaricato di guidare la conquista del pianeta equestre, assoggettandone e distruggendone ogni forma di vita, con ogni mezzo possibile.
Capitoli più corti del solito, per permettere una lettura più agile e piacevole e per non dare troppa pesantezza alla storia che non pretende di essere troppo pesante.
Enjoy This :D
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parte Sei
 
La foresta era calma e tetra, avvolta dalla luce rosata del sole corrotto dal fuoco oscuro di Nitro.
Una leggere nebbia aleggiava tra le sterpaglie e le grandi felci del sottobosco, insinuandosi tra le radici bitorzolute degli alberi millenari, inerpicandosi sopra i massi su cui si aggrappavano giovani arbusti, scivolando tra i folti cespugli verde scuro dietro le cui foglie si celavano pericolose spine intrise di veleni sconosciuti.
Quel posto sembrava emanare un'aura potente, come una grande belva invincibile che se ne sta sdraiata sul suo territorio, ben conscia di non poter essere spodestata. Impervia, la selva si stendeva senza mostrare il suolo sotto le fronde nemmeno per un istante. Ma quell'impenetrabilità era finta, giacché un sentiero ampio e spoglio correva dall'estremità più a occidente e si dipanava similmente ad una lunga anaconda verso il centro esatto della foresta.
E, proprio alla testa del serpente immaginario, si accendeva con vividi bagliori nerastri e cremisi un incendio che divorava ogni cosa, perfino la nebbia.
Il Generale si muoveva con passo svelto, seguito a distanza di sicurezza dal plotone di soldati armati con fucili leggeri e daghe elettrificate. L'Alto Comandante Derghius, una bestia strana e mostruosa dalla testa di antilope, un corpo sinuoso e viscido come quello di un'anguilla, quattro gambe lunghe e snodate terminanti con cinque artigli ciascuna, disposti a ventaglio e tutti verso l'esterno, camminava goffamente di fronte ai soldati, senza mai distogliere lo sguardo dei sedici occhi, che si aprivano, vacui, lungo tutto il busto tubolare, dall'umanoide che li guidava senza mai fermarsi.
Erano partiti poche ore dopo la riunione di guerra, senza nemmeno dare al Comandante il tempo di allestire i preparativi per il viaggio. Per questo a scortarli c'erano solo cinquecento soldati. Si erano mossi con tre mezzi blindati attraverso la Everfree Forest, fino a raggiungere il limitare della giungla di Ahuizotl, dove l'opera di disboscamento non era riuscita a procedere. Dopo aver raggiunto il limitare della foresta dove gli esploratori avevano stabilito un primo campo base, Nitro aveva personalmente selezionato una ventina di uomini tra i più valorosi ed aveva ordinato al resto delle unità di attendere al campo base. Decisione che, per quanto riguardava Derghius, era assolutamente insensata e sciocca. Che senso aveva portarsi dietro dei soldati se poi non si era intenzionati ad usarli?
Fatto sta che non poteva obiettare. Non voleva certo fare la fine del povero Epplium.
"Signore, non credete che sarebbe meglio tentare una ricognizione aerea per trovare le direzione giusta?" domandò un soldato all'Alto Comandante.
Derghius aprì una grossa bocca irta di quelle che dovevano essere schegge di vetro nero, piuttosto che denti, e biascicò senza rispondere. La domanda cadde nel vuoto. Del resto, se l'Every maledetto l'avesse sentita, probabilmente avrebbe giustiziato sia il sottoposto che lui, Derghius, seduta stante.
Però era anche vero che stavano camminando da ore. Il Comandante si sentiva montare una collera incontenibile pensando al fatto che, se fossero partiti con più largo preavviso, avrebbero potuto disporre di mezzi di locomozione ben più comodi dei semplici piedi! E se da un lato la domanda di poco prima del soldato era pericolosa, dall'altro lato era pur vero che si muovevano da ore senza raggiungere la meta.
"Generale!" chiamò con la sua voce stridula, particolarmente vicina al suono di un flauto dolce suonato in maniera imperfetta. Nitro non si fermò, ma spostò appena la testa per far intendere che stava ascoltando. "Generale, i soldati chiedono, e io con loro, quanto disti ancora il tempio della bestia! Sono ore che girovaghiamo senza raggiungere il minimo risultato in questa ricerca!"
"Placate i bollenti spiriti, Comandante. Siamo quasi giunti." rispose placido e distaccato il Generale, perseverando nell'incendiare.
"E come lo sapete, di grazia?!" esclamò l'altro, infuriato da quel modo così spocchioso.
"Perché i vostri uomini verranno uccisi tra tre... due... uno..." replicò il Generale, abbassandosi all'ultimo.
L'Alto Comandante sbarrò gli occhi, vedendosi arrivare addosso un filo invisibile a chi non possedesse i suoi sensi ultra sviluppati. La corda sottilissima saettò verso di loro, sfiorando appena il mantello di Nitro. Derghius si buttò a terra, evitando per un soffio la morte, ma i suoi soldati non furono altrettanto fortunati. Quando il suono secco del filo che si fermava vibrando per qualche istante ad una decina di metri di distanza, tutte le Ombras si schiantarono al suolo, tranciate a metà dall'arma incantata che lanciava riflessi appena percettibili di un blu zaffiro.
"C-che diamine..." mormorò il Comandante.
Nitro sorrise, rialzandosi e spolverandosi il mantello. "Lascio a te i pesci piccoli. Sempre che tu sia capace di ammazzare qualche zecca."
"MA DI CHE CAZZO PARLI, FOTTUTO PAZZO?!" gridò Derghius, le orbite sbarrate verso la sagoma scura e immensa del Generale che iniziava a confondersi con la luce purpurea del sole malato, mutandosi lentamente in fiamma eterea diretta verso il cielo.
"Vedi solo di ammazzare chiunque ti si pari di fronte. Io mi occuperò della scimmia." disse semplicemente Nitro, per poi scagliarsi in aria e sparire oltre gli alberi.
Derghius guardò il punto in cui era svanito con gli occhi sbarrati. Un fruscio gli fece abbassare lo sguardo. Dalla foresta eruppero decine di figure canine che gli si avventarono contro.
"Come vuoi, bastardo. Non credere che mi farò ammazzare così facilmente." ringhiò il Comandante prima di attivare il proprio berserker e di lanciarsi ruggendo contro i quadrupedi.
 
Fine Parte Sei
   
 
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