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Autore: fragolottina    21/05/2009    12 recensioni
Come sarebbe vivere sotto lo stesso tetto con un Bill freddo e distante ed un Tom pasticcione? questa è la storia di Andrea...
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Matrimonio Ero in piedi davanti al mio specchio, in sottoveste e le scarpe già infilate; staccai l'abito dalla stampella e me lo misi cercando di non rovinarlo o strapparlo, tirai su la zip sul mio fianco e mi lisciai la gonna. Alzai gli occhi sulla mia figura allo specchio studiandomi: mi ero già raccolta i capelli e truccata. Mi fermai e sorrisi, dietro il mio riflesso il suo.
Fece un paio di passi verso di me, prese il nastro blu scuro che era rimasto appeso e me lo fece passare intorno alla vita, facendo il fiocco dietro; si avvicinò posandomi un bacio sulla spalla nuda.
- Sei bella...
Mi voltai, guardando i suoi capelli molto più bassi del solito e il suo completo quasi uguale a quello del fratello; la giacca era come quella di Tom anche la camicia, ma la sua cravatta era viola, mentre quella del rasta blu. Tutti e due si erano dati al jeans ignorando le preghiere di Michelle, Bill neri e l'altro azzurri ed enormi come sempre.
- Quando sei arrivato?
- In questo momento...
Si strinse nelle spalle sorridendo.
- Il tempo di attraversare la soglia e correre da te!
Posai le labbra sulle sue senza bisogno di salire sulle punte; lui rise.
- Sei alta con queste scarpe...
Annuii convinta.
- Dovrò fare un sacco di foto con voi due, non voglio essere sempre la nanetta!
Rise ancora. Fummo interrotti da mio padre che si schiariva la voce dietro di noi; ci voltammo insieme, Bill con ancora le mani sui miei fianchi.
- È ora di andare, tesoro...
Guardò il mio compagno sospirando.
- Come stai, Bill?
Lui sorrise.
- Bene, Edward, grazie!
Si avvicinò a prendermi una mano e lo fissò supplichevole.
- La porterete su quell'altare anche contro la sua volonta?
Annuì sorridendo.
- Anche a costo di portarla in braccio!
Mio padre rise.
- Bella risposta, capellone!
Ci avviammo verso l'uscita della mia camera.
- Magari ti lascio un ballo con Andy...
Sorrise guardandoci uscire.
Ero la damigella di Michelle, ma mio padre volle comunque che fossi io ad accompagnarlo all'altare, come la donna prestese che fossero i gemelli ad accompagnare lei; volevano che fossimo noi a dar loro il permesso di sposarsi e nessun altro, non capivo come potesse opporsi tanto al mio rapporto con Bill se era di mentalità così aperta. Ci fermammo davanti all'altare, gli diedi un bacio sulla guancia e mi spostai al primo banco, rimanendo in piedi.
Michelle non fu una sposa che si fece aspettare a lungo, era bellissima, una sinfonia in bianco sorridente scortata da Bill e Tom belli come non mai; mentre li guardavo avvicinarsi all'altare sentii qualcuno che mi tirava la gonna da dietro. Mi voltai e vidi Liz in un conmpleto grigio che mi fece "ciao ciao" con la mano vicino a Georg; era prevedibile che fosse stata invitata.
I gemelli porsero le mani di Michelle a mio padre e mi raggiunsero; Tom fece l'occhiolino a Liz e Bill mi prese la mano.
Il parroco che doveva ufficiare la cerimonia si schiarì la voce sporgendosi verso gli sposi.
- Certi gesti, soprattutto in una chiesa...
Michelle lo guardò stupita senza capire.
- A cosa si rifersce?
- Suo figlio e sua figlia...
Si voltò e vide la mano di Bill sopra la mia, sorrise.
- Una stretta di mano non li farà bruciare all'inferno!
- È una vergogna agli occhi di nostro Signore!
Lo sguardo della donna cambiò, improvvisamente ostile.
- Sta parlando dei miei figli?
- Un incesto nella casa di Dio...spero che prenderete provvedimente!
Michelle guardò mio padre confusa, cercando consolazione.
- Anche io ho parlato così, vero?
Mio padre annuì.
- Si sono innamorati, cara, c'è poco da fare!
Poi mio padre si rivolse al prete.
- Lei non dovrebbe celebrare l'amore?
- Non l'amore incestuoso...
Michelle lasciò cadere il bouquet.
- Ed, mi dispiace, ma proprio non ci tengo a farmi sposare da lui!
Mio padre si voltò verso di noi guardandoci.
- Ehi, ragazzi per voi siamo una coppia?
Noi annuimmo, non avevano di certo bisogno della parola di un prete per amarsi; lui guardò la compagna.
- A me basta...
Ci sorrise.
- Anche a me!
Poi si rivolse al parroco.
- Non ci serve più!
E molto elegantemente percorsero la navata mano nella mano sicuramente più affiatati di molte coppie; Liz era incantata.
- Wow...e ora?
Tom si strinse nelle spalle.
- Si va a pranzo!
Il banchetto fu divertente, nessuno badò al fatto che in fin dei conti i nostri genitori non si erano sposati e tutto per me e Bill; Michelle ci venne a parlare tra una delle tante pause. Mi fece stringere in modo che potesse sedersi sulla mia sedia, tra me e Bill; lo guardò a lungo.
- Puoi tornare a casa se vuoi, nessuno vi impedirà più di stare insieme...certo potreste evitare alcuni comportamenti sotto il nostro tetto, sarebbe imbarazzante!
Lui sorrise.
- Grazie, ma io sto bene lì! Mi piace fare il parrucchiere, mi piace avere un casetta mia, però vi verrò a trovare spesso!
Poi si rivolse a me.
- E tu che farai, Andy?
Anche Bill mi guardò, sapevo che anche lui era interessato alla mia risposta; io semplicemente posai gli occhi su mio padre, dall'altra parte della stanza.
- Non posso lasciarlo ancora, anche se so che tu ti prenderai cura di lui...lo raggiungerò, ma tra qualche tempo!
Lei annuì, tranquilla.
- Ok, mi sembra una buona decisione...e un'ultima cosa...
Bill sbrffò.
- Se litigherete e prima o poi vi capiterà, evitate di coinvolgere tutta la famiglia nelle vostre discussioni, ok?
Annuimmo entrambi e lei tornò dal suo "sposo". Bill mi strinse la mano e mi sorrise.
- Io aspetterò le tue valigie, nel frattempo puoi venirmi a trovare quando vuoi!
Mi sentii davvero pronta l'anno dopo, quando trovai lavoro come receptionista in una palestra nella città dove abitava lui; mio padre non oppose resistenza, a patto che trovassimo il tempo di andarli a trovare almeno una volta ogni due settimane e ci sembrò un ottimo compromesso.

Oggi è il giorno di Natale, io ho un po' di pancia e tante paranoie anche se Bill non fa altro che continuare a ripetermi che sono comunque bella e non sono ingrassata poi così tanto; io mi sento un pallone anche se amo da morire il cucciolo che mi porto dentro, lo trovo bellissimo anche dalle ecografie mi sembra che sia identicò al papà. Michelle mi viene incontro tutta contenta e abbraccia prima me, poi il pancione con in braccio una bimbetta bionda; Helen, due anni, anche lei somiglia un po' a Bill, anche se in realtà sarebbe giusto dire che somiglia a Tom. Lo sento discutere nel salotto con Liz, argomento: si possono fare i rasta ad una bambina tanto piccola; li raggiungiamo ed io rido guardandoli, poi mi volto verso Bill che mi avvolge un fianco con il braccio, poi si abbassa a sussurrarmi all'orecchio.
- Noi litigheremo per la tinta, lo sai, vero?
Rido e lui bacia il mio sorriso.

sigh...sniff sniff...sigh...è finito! spero che la fine vi sia piaccia almeno quanto vi è piaciuto il resto! Vi ringrazio tantissimo! era la prima storia che pubblicavo su questo sito e il vostro appoggio è stato importantissimo! spero di avervi fatto sognare...baci&abbracci a tutte quante!


   
 
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