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Autore: BeJames    11/12/2016    6 recensioni
Dopo l'incidente di cinque anni fa, cento giocatori rimangono nuovamente bloccati in Sword Art Online; l'unico modo per uscirne è completare il gioco ma, attenzione... Qui si muore per davvero.
Tra gli imprigionati ci sono Sanji, Nami, Gray e Juvia: due pirati e due maghi che si incontreranno, stringeranno legami, condivideranno dolori. Obiettivo primario: terminare il gioco e tornare al mondo reale sani e salvi...
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nami, Sanji | Coppie: Sanji/Nami
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 20

 

Il regno di Fiore aveva sicuramente uno dei climi migliori che Nami avesse mai visto. Non appena aveva aperto gli occhi, dopo quel lungo sonno di quasi un anno, aveva subito sentito il profumo dell'aria pulita pervaderle le narici; la finestra della stanza di Chopper era aperta, e la seconda cosa che aveva notato era il cielo del primo pomeriggio, di un azzurro molto scuro e intenso. Era un colore tremendamente simile a quello degli occhi di Sanji; non appena quel pensiero le era balenato nella mente si era voltata verso il letto in parte al suo, convinta di trovarlo sveglio… Invece Sanji dormiva ancora profondamente e non sembrava avere intenzione di svegliarsi.
Era passata una settimana, e Nami stava ancora aspettando di vedergli finalmente aprire gli occhi.

 

Juvia aprì gli occhi piano, sentendoli bruciare non appena accolsero la luce forte del primo pomeriggio; riprovò una seconda volta, riuscendo a tenerli aperti per qualche secondo. Doveva cercare di abituarsi di nuovo, tutto sommato era passato quasi un anno.
Proprio in quel momento, realizzò che non erano più nel gioco: quello che aveva intorno era il mondo reale! Perché? Ricordava benissimo di essere morta tra le braccia di Gray, di essersi sacrificata insieme a lui per permettere a Sanji e Nami di proseguire… Allora come mai era tornata a casa? Voltò il viso con cautela, mentre il cuore le batteva a mille, per controllare che anche Gray fosse sveglio.
Il mago del ghiaccio aveva il volto già girato verso di lei e la fissava con gli occhi sbarrati, quasi come se stesse cercando di capire se fosse vera; non appena i loro occhi si incrociarono, da quelli del ragazzo iniziarono a scendere dei grossi lacrimoni.
«Juvia…», mormorò.
«Sì!», rispose lei, allungando la mano verso quella protesa di lui.
Le dita riuscirono appena a toccarsi, eppure quel contatto minimo fu sufficiente ad entrambi per capire che erano davvero a casa.
«Juvia è qui, Gray-sama!», rispose finalmente lei, lasciandosi andare ad un pianto liberatorio.
 

«Nami?».
Usopp entrò in punta di piedi nella stanza, facendo attenzione a non fare troppo rumore con la porta; si mise a sedere sull'altro sgabello in parte al letto di Sanji e sorrise all'amica dolcemente.
«Perché non vai a riposarti un po'? Rimango io con lui».
Nami gli sorrise a sua volta, scuotendo la testa. «No, Usopp, grazie. Preferisco stare qua».
«Sei sicura? Il tuo corpo è ancora molto debilitato, anche se stai iniziando a riprendere peso e a camminare normalmente».
«Sì, sono sicura. E poi l'hai detto anche tu, no? Mi sto riprendendo alla grande!».
Usopp sospirò, sapendo che ormai il discorso era chiuso. «Vedrai che anche lui si sveglierà presto. Chopper ha detto che ci sono forti segni di ripresa… Andrà tutto bene».
«Lo so...», disse lei, allungando una mano verso la guancia di Sanji. «Sono solo un po' preoccupata… Ha affrontato uno scontro finale davvero terribile dal punto di vista fisico e psicologico. Se solo fossi stata meno avventata avrei potuto aiutarlo di più».
Quando l'aveva visto in pericolo non ci aveva pensato due volte: voleva salvarlo, costasse quel che costasse… Non poteva immaginare che sarebbe rimasta bloccata in una sottospecie di limbo a vederlo soffrire. Il modo in cui aveva reagito alla sua morte le aveva spezzato il cuore.
Usopp osservò basito Nami mentre accarezzava amorevolmente la guancia del cuoco, rivolgendogli uno sguardo che il ragazzo non le aveva mai visto in tre anni; rimase per un attimo in silenzio, poi assunse un'espressione sorniona.
«Mmm… Sei diversa, Nami».
La navigatrice diventò rossa fino alla punta delle orecchie. «C-Cosa intendi?!».
«Ti sei innamorata di Sanji, eh?».
«E-Ecco… I-Io...».
Usopp le passò una mano intorno alle spalle e iniziò a strattonarla, prendendola in giro. «Ah-ah! Il tuo animo tsundere sta uscendo allo scoperto, Nami-san!».
«Piantala!», si ribellò lei, iniziando a prenderlo a sberle sulle spalle. «Non sono domande da fare a una signorina queste, maleducato!».
Ma il suo amico continuò a ridere, e lo sentì andare avanti anche una volta uscito dalla stanza per evitare gli oggetti che lei aveva iniziato a tirargli.
«Accidenti!», disse, gonfiando le guance contrariata.
«Questa… E'… La mia...».
Era solo un mormorio confuso, ma Nami riconobbe subito il timbro dolce e profondo dietro quella voce impastata dal lungo sonno.
«...Nami-san».
Sanji si era svegliato e la stava guardando, rivolgendole uno sguardo pieno d'amore; lei non poté fare a meno di sorridere come non aveva mai fatto.
«Sanji-kun!». Gli buttò le braccia al collo, abbracciandolo con trasporto. «Mi hai fatta preoccupare, stupido!».
«Scusa Nami-san», le disse dolcemente. «Non riesco ancora a sentire bene. Ma l'abbraccio che mi stai dando è sufficiente per domandarmi se sto sognando!».
«Non stai sognando», continuò imperterrita lei. «Sono qui con te».
«Pensavo di non vederti più!», le disse con le lacrime agli occhi, stringendola più forte.
«Ti amo, Sanji-kun!», gli disse con trasporto. «Ti amo tanto!».
«Anche io!».
Nami diventò di nuovo rossa; sciolse all'improvviso l'abbraccio e lo fissò basita.
«Avevi detto che non riuscivi ancora a sentire bene!».
«Ops! Pare che le mie orecchie si siano appena riprese ~».
«Sanji-kun...», mormorò a denti stretti, mostrandogli il pugno.
«Dai, non ti arrabbiare, Nami-swan ~ Però potresti ripetere di nuovo quello che hai detto? Sai, forse anche la memoria non si è ancora ripresa del tutto...».
Nami scosse la testa, sorridendo suo malgrado; gli afferrò la nuca e avvicinò il viso al suo. «Oh, stai zitto».
Lo baciò all'improvviso, lasciandolo senza parole e Sanji si ritrovò a pensare che, se quello era il suo modo per farlo tacere, forse avrebbe dovuto parlare a sproposito più spesso…

***

 

Tutto stava tornando pian piano al proprio posto.
Dopo la sorpresa iniziale e dopo essersi quasi del tutto ripresi, Sanji e Nami avevano iniziato a fare delle ricerche; per quanto fossero felici di essere entrambi vivi, Nami era stata “uccisa” e Sanji era convinto di essere stato sepolto dalle macerie dopo la vittoria. A quanto pareva, però, tutte le persone che erano state fondamentali alla vittoria si erano salvate; una notizia talmente bella alla quale, forse, avevano persino avuto paura di credere.
«Come se la staranno passando Gray e Juvia adesso?», chiese Nami una sera, mentre erano in cucina e stava aiutando Sanji a preparare la cena.
«Sono sicuro che stanno bene», rispose il cuoco con un sorriso. «Dopo tutto, alla fine, si è salvato anche quel ragazzo coi capelli rosa perché la sua morte ci ha permesso di avvicinarci alla scoperta del boss, no? Sono sicuro che anche loro sono tornati a casa».
Nami sorrise, mostrando un filo di malinconia. «Sai, ogni tanto mi mancano».
«Sì, hai ragione… Anche a me manca Juvia-chan. Il pervertito no, era una seccatura».
Nami si lasciò scappare una risata: «A me sembrava che andaste piuttosto d'accordo».
«Cosa?! Dai, Nami-san, non è vero!».
Oh, sì che lo è invece, si ritrovò a pensare lei.
Stava per avvicinarsi a lui per prenderlo un po' in giro, quando Chopper fece irruzione in cucina con aria terrorizzata.
«Sanji! Nami! Ci sono due tizi strani che vi cercano!».
«Due tizi… Strani?».
«Si! Lei parla di sé stessa in terza persona e lui si è tolto quasi tutti i vestiti!», disse la piccola renna, rabbrividendo.
Sanji e Nami si guardarono per un attimo, prima di sorridere e scapicollarsi fuori dalla cucina.
Apppena li ebbero raggiunti Nami abbracciò Juvia e pensò che, tutto sommato, rimanere bloccati in Sword Art Online non era stato poi così male.

 

FINE.

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NdA. Ciao a tutti! :3 Siamo davvero giunti alla fine... Vi confesso che non ci credo neanche io! O.O Questa è la long più lunga (xD) che abbia mai scritto, e devo ammettere che mi ci ero davvero affezionata :') Spero con tutto il cuore che la fine vi abbia lasciato soddisfatti e non vi siate pentiti di aver letto :') Vi ringrazio davvero tanto per aver letto fino alla fine e avermi seguita, mi avete resa feliciosa! *v*
In particolare ringrazio chi ha recensito (in particolare namirami e musical che non si sono perse un capitolo! ), chi ha messo la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate! :3 siete davvero tanti quindi, thank youuu!! :3 
A presto

   
 
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