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Autore: TheManiae    11/12/2016    2 recensioni
Sono passati Venti anni dall'ultima sfida affrontata dai pony di Equestria.
Venti anni in cui le principesse hanno governato in pace e armonia.
Venti anno nei quali ognuno è andato avanti con la propria vita, incontrando pony nuovi e dicendo addio a persone care.
Ma un destino amaro sta per abbattersi su Equestria.
E tutto gira attorno a un cristallo e a un piccolo unicorno.
[Spoiler sul finale della sesta stagione]
[Presenza Autori]
Genere: Azione, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Una forte luce viola illuminò il prato d'innanzi al castello di cristallo. Tra l'erba verde scura si tracciò un sigillo luminoso recante al centro una stella a sei punte, circondata da un intricata ragnatela di simboli arcani.
Una colonna di luce si alzò dal sigillo per alcuni zoccoli di altezza, illuminando le mura del castello con sfumature azzurro mare e lavanda. In essa si iniziò a delineare la figura violacea di Twilight Sparkle.
La luce si ridusse lentamente, svanendo mentre le ombre si allungavano verso l'alicorna, facendo tornare il prato nell'oscurità. La principessa ansimò con la testa abbassata, con il sudore che le imperlava la fronte. Teletrasportarsi da Canterlot a Ponyville, nonostante fosse abituata a farlo, ogni volta la stancava un po', soprattutto se era stata una giornata piena di discussioni come quella. Ora aveva solo voglia di riposarsi nel suo letto accanto a suo marito.
Due guardie in armatura lavanda chinarono il capo quando l'alicorna salì i gradini, salutandola con il titolo nobiliare che le spettava, Principessa. Twilight rispose con un semplice cenno del capo. Aveva rinunciato da anni a volersi far chiamare con il suo nome, ma ancora quel titolo le dava fastidio.
L'interno era fresco, più dell'esterno nonostante mancassero due rintocchi alla mezzanotte. L'estate avrebbe raggiunto il suo apice a meno di un mese, ma grazie al cristallo incantato di cui era formato il castello all'interno c'era sempre un clima cordiale e sereno, che fuori ci fosse tempesta, calura o gelo.
La principessa dell'amicizia salì le scale di cristallo che portavano alle sue stanze a passi lenti, ancora stanca dalla giornata dura. Dopo aver discusso con Princess Celestia e Princess Luna del figlio di quest'ultima, aveva passato buona parte della serata a cercare informazioni su questa strana Energia Divina che la principessa della Luna aveva detto permeare alcune creature. 
Ma non aveva trovato niente. Le uniche citazioni a una simile energia si erano riscontrate solo in due casi in particolare.
Il primo caso era quello dello spirito del caos, Discord. Quell'antica creatura un tempo governava Equestria attraverso i suoi poteri del caos e del disordine, prima che le principesse lo sconfiggessero con gli elementi dell'armonia. Ma secondo Celestia, l'aura caotica che possedeva questo essere malefico aveva in comune poco o niente in confronto a quella di Nightmare Moon.
Il secondo caso, invece,risaliva a un tempo ancora più antico. Quando le tre tribù non si erano ancora unite e i Wendigo li tormentavano con tempeste di neve nutrendosi dell'odio reciproco che scaturiva nei pony per il razzismo presente allora. Secondo alcune lettere di Starswill il Barbuto, quegli esseri possedevano un'aura diversa da quella di altre creature, descrivendola similmente a come Luna e Celestia avevano dipinto quella di Nightmare Moon.
Ma nonostante questo, Twilight non trovava alcun nesso tra quelle entità, il lato oscuro di Luna e l'aura negativa di Kishin. Riteneva che una parte dell'oscurità della principessa potesse essere passata al figlio quando era nato, ma le due avevano subito scartato quell'eventualità. Non sapeva perché avessero negato senza nemmeno un controllo, ma si fidava della parola delle principesse. Ora voleva solo riposarsi e dimenticare per un po' quelle domande senza risposta.
Prima di andare a coricarsi, Twilight vide la porta della stanza della figlia leggermente aperta. Le venne in mente che erano quasi dodici ore che non la sentiva vicino, e aveva voglia di rivederla. Entrò lentamente, avvicinandosi al letto in punta di zoccolo. Sotto le coperte un piccolo rigonfiamento si alzava e abbassava a ritmo lento, mentre un ciuffo nero e bianco spuntava dalle lenzuola.
L'alicorna si avvicinò alla figlia, sorridendo alla vista del musetto che faceva capolino tra le coperte. Il corno sulla fronte sbucava dalla criniera nera, ondeggiando a tempo di respiro, mentre la piccola sorrideva serenamente. Ogni volta che la osservava dormire, a Twilight le si scioglieva il cuore pensando di aver generato una vita così bella.
Diede un bacio sulla fronte alla puledrina e con passo delicato tornò alla porta. Mentre camminava lo sguardo si spostò casualmente sul telescopio accanto alla finestra. La piccola Andromeda adorava osservare le stelle, e la sua camera era tappezzata di disegni e fotografie del cielo stellato di Equestria. Il soffitto era stato addirittura dipinto e incantato da Princess Luna in modo che sembrasse il vero cielo notturno.
Ancora ricordava come la figlia avesse scoperto la sua passione per il cosmo infinito e così anche il suo cutiemark. La piccola all'epoca aveva quattro anni e Twilight era intenta a leggere un libro di astrologia. Un improvvisa chiamata da parte di Rarity l'aveva fatta correre alla sua boutique, lasciando la puledrina sotto controllo delle guardie per circa due ore.
Quando era tornata aveva trovato la piccola intenta a leggere il libro da lei lasciato aperto, osservando incantata le figure e con un cutiemark sul fianco: Una galassia a due braccia dorata. Era rimasta talmente presa dalla lettura che non l'aveva nemmeno notato, al contrario di Twilight, che si era commossa nel vedere il simbolo.


L'alicorna uscì dalla camera, dirigendosi poi verso le sue stanze. Nei corridoi del castello il silenzio era sovrano, interrotto solo dal lieve suono dei suoi passi e dal crepitio delle fiamme delle torce alle pareti, la cui luce si rifletteva sul cristallo creando strane mescolanze di rosso, viola e azzurro.
Entrò in camera sua con lentezza, cercando di fare il meno rumore possibile. Camminò verso il letto a passi calcolati e delicati, osservando la sagoma che si alzava e abbassava lentamente sotto le coperte blu scuro. Con delicatezza si tolse la tiara dorata, poggiandola sul comodino, e si infilò sotto la coltre.
Si avvicinò al compagno dormiente, abbracciandolo, godendosi il calore del suo corpo vicino al proprio. In cambio, inaspettato, ma ben apprezzato, ricevette un bacio sul muso che la fece sorridere.
"Non stavi dormendo?" Chiese lei.
"Non dormo senza di te, lo sai."
Twilight sorrise e ricambiò baciandolo amorevolmente sulle labbra, assaporando finalmente il compagno che le era mancato tutto il giorno. Lo stallone aveva il manto marroncino sbiadito, con la criniera verde scuro e acquamarina, e due splendidi occhi verde oliva. Twilight adorava quegli occhi.
"Mi sei mancato oggi..." Mormorò lei accarezzandogli la criniera con lo zoccolo e avvicinandosi a lui, lasciandosi stringere dalle zampe del marito. Si sentiva al sicuro quando la abbracciava, dimenticava ogni problema.
"Anche tu. Oggi io e Fluttershy siamo scesi in piazza con tutto il gruppo Everfree per protestare." Disse il suo compagno, Timber Spruce.
"E come è andata?"
"Come sempre la situazione resta in stallo. Io e ShyShy proviamo a convincere i pony di quanto Greed sia malvagio e voglia solo riempirsi le tasche, ma in molti si lasciano convincere dalla promessa di guadagno e di sicurezza." Rispose con voce triste. Quella situazione che durava da ormai tre mesi lo stava seriamente sfibrando.
Twilight avvertì cosa sentiva il compagno, e per questo si strinse ancora di più a lui per confortarlo.
"Temo cosa accadrà quando Major Mane se ne andrà. Greed tenterà di farsi eleggere, e se ciò accadesse le conseguenze sarebbero terribili."
"Se accadesse posso chiedere a Pinkie Pie di farlo sparire." Disse scherzosa l'alicorna, facendo sorridere il pony.
"L'ho vista oggi sai? Era tra la folla assieme a Cheese e ai bambini. Facevano il tifo per noi."
"Davvero?" Chiese sorpresa, ma non troppo. Pinkie era sempre presente a qualsiasi raduno in piazza.
"Già. Ma c'erano anche Rarity e Zygop." Disse Timber seccato. Twilight si rattristò un poco. Da quando avevano avuto quella discussione su Greed e le sue idee l'anno scorso,  suo marito, Fluttershy e Applejack non avevano più buoni rapporti con Rarity. Solo lei, Rainbow Dash e Pinkie Pie ci parlavano ancora.
Quella era una discussione su cui nessuno dei due aveva né la voglia né la pazienza di parlare.
"Tu invece? Com'è andata a Canterlot?" Chiese Timber cambiando discorso per evitare litigi inutili.
"E' stata una giornata... Particolare." Disse Twilight, che cominciò a raccontare al marito lo strano evento accaduto al figlio di Luna, la discussione con le principesse e le ore passate a cercare informazioni sull'Energia Divina. Timber la ascoltò con attenzione, come lei aveva fatto con lui. 
"Ma piuttosto... Com'è andata la partita?"
A quelle parole, Twilight arrossì e sorrise nervosamente, mentre il sudore iniziava a imperlarle la fronte. Timber conosceva quell'espressione, e sapeva come prenderla.
"Quanto hai perso stavolta?"
"Ehm..."
"Twilight." Disse Timber con un sospiro, segno che era abituato a questa discussione.
"Cinquecento Kisos..."
Il marito la guardò severamente.
"Avevo un Full d'assi Timber. Un Full d'Assi! Che ne sapevo che quel maledetto aveva un Poker!?" Si difese allora la principessa dell'Amicizia a quella muta predica.
Il pony rimase ad ascoltare la moglie lamentarsi dell'avversario che l'aveva battuta, lasciandola sfogare come faceva ogni volta che perdeva. Conosceva il suo piccolo problema col gioco d'azzardo, e sapeva che era meglio farle sbollire la rabbia. Quando notò che il tono delle esclamazioni si era ridotto, la strinse con gli zoccoli, e lei si calmò. In fin dei conti, l'amava troppo per potersi arrabbiare davvero con lei.
"Scusa... Ho un problema lo so..."
"Non preoccuparti. I fondi non ti mancano di certo." 
Dopotutto, vivevano in un immenso castello di cristallo, di cui una semplice sedia poteva valere più di una casa.
"Lo so, ma è comunque un problema." Brontolò lei, nascondendo il viso sul petto del consorte
"Shhh. Riposati mia dolce principessa." Mormorò Timber alzandole il viso delicatamente e baciandola, venendo ricambiato con tanto di passione. Twilight adorava quello stallone che sapeva come e quando confortarla. Ricordava ancora come si erano conosciuti.


Era successo circa dieci anni prima. 
Era andata in visita al cottage di Fluttershy per aiutarla a organizzare un gruppo che la pegaso intendeva creare: Si trattava di un'associazione ecologica ideata per difendere gli animali maltrattati e assieme a lei aveva trovato altri due pony.
Erano due fratelli. La minore era una pony giocosa, sempre sorridente e amante della natura. 
Quando Twilight aveva visto il ragazzo, subito la faccia era diventata improvvisamente calda e il muso le aveva preso a pizzicare. Si era seduta accanto allo stallone, che si presentò col nome di Timber Spruce, mentre la sorella come Gloriosa Daisy.
Per tutta la durata della discussione, Fluttershy e i due fratelli avevano parlato dei loro progetti, ma la principessa dell'amicizia era rimasta totalmente concentrata sullo stallone accanto a lei. Aveva sentito il viso andarle in fiamme, mentre lo stomaco le era sembrato in ipertensione. 
Non aveva mai provato certe sensazioni per qualcuno, nemmeno per quella guardia dalla criniera blu con la quale era uscita per qualche tempo, ma che poco dopo era sparita misteriosamente dalla circolazione. Stavolta aveva percepito qualcosa di più profondo di una semplice cotta. Dopo l'incontro, nel quale Twilight tra l'altro aveva capito poco o niente, aveva chiesto a Fluttershy di essere chiamata a ogni possibile discussione i cui ci fosse Timber. 
Dopo circa un mese fitto di incontri nei quali era rimasta ferma a fissare incantata il naturalista, la principessa si era decisa a chiedere al pony di uscire a bere una tazza di caffè. E da allora continuarono a vedersi ogni domenica. Parlavano del più e del meno, di cose serie e divertenti, dei loro sogni e dei loro incubi. Infine, dopo altri tre mesi di appuntamenti vari, l'alicorna aveva chiesto a Timber di entrare nel castello per ripararsi da un improvviso temporale.
La mattina dopo, i due erano usciti col sole che illuminava le prime margherite del prato, col venticello che accarezzava il manto, e legati l'uno all'altra per sempre.


Twilight dimenticò tutti i problemi e le discussioni della giornata. Sorrise, ripensando ai giorni meravigliosi che le avevano donato l'amore della sua vita, e si strinse al suo compagno sussurrandogli parole dolci all'orecchio e svanendo in un sonno sereno.








Angolo Rainbow Dash
RD: Secondo voi chi ha causato quel temporale? *occhiali da sole*
Kishin: E secondo voi, chi ha fatto sparire Flash? 
*Si danno lo zoccolo*

Ma mentre i pony riposano felici, qualcosa nell'ombra si muove.




 
   
 
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