«Jonathan Edward Jacob Cullen!»,mi ringiò mia madre.Perchè?
Avevo attaccato quel cagnaccio di Jacob Black...anzi,lui aveva attaccato me,tanto per essere più precisi...
«Non è come pensi»,mi affrettai a dire.Lei alzò un sopracciglio.
«E com'è allora?»,mi domandò,con un tono omicida.
«Ok...forse ho esagerato a chiamarlo cagnaccio senza cervello...ma non mi pento di avertlo fatto,è la verità!Poi lui mi ha attaccato!»,mi difesi.
Quel mutaforma era davvero un idiota.
E pensare che era mio amico...quand'è finita la nostra amicizia? Al mio sedicesimo compleanno,cioè quando ha avuto l'impritting.
Lui (molto stupidamente),ignorava quella povera ragazza,perchè "non voleva dimenticare il suo passato".
Tradotto:non vuole smettere di autolesionarsi ripensando alla "storia " con Bella.
«Ok...la metti così?»,disse in tono di sfida...voleva chiamare mio padre?Lui la pensava esattamente come me.Pultroppo però,mia madre era molto intelligente,quindi conosceva tutte le tattiche per distruggermi...
«Oggi andrò alla Forks High School,per iscriverti,e domani andrai a scuola!»,disse facendomi immobilizzare.
Io?A scuola?Con tutte quelle persone?Scherzava spero!
«No che non scherza...»,disse mio padre appena arrivato,mentre mi guardava divertito.
«E...se dissanguassi qualcuno?Lo sapete come sono fatto!»,mi lamentai,ripensando al primo incontro con nonno Charlie...se non fosse stato che Bella era una neonata forte,e che c'erano altri cinque vampiri capaci di fermarmi,a quest'ora il nonno sarebbe o morto o un vampiro...si perchè sono anche velenoso!
«Primo,eri piccolo e non sapevi controllarti.Secondo,hai perso il controllo solo quella volta»,mi disse tranquillo mio padre.
Io sbuffai ,mentre mi avviavo ad implorare pietà ai miei zii.
Loro mi avrebbero capito,spero...Corsi più veloce che potevo fino all'enorme casa bianca e ad'aspettarmi fuori c'era quel folletto di zia Alice.
«Ehi,Joe!Sempre più alto,eh?»,scherzò.Io alzai un sopracciglio.Dopo mi trascinò dentro,dove ad accorgliemi c'era in resto della mia famiglia.Emmet e Jasper guardavano qualcosa alla TV seduti sul divano,Rosalie cucinava,sicuramente per me,Esme disegnava,Carlisle leggeva,mentre Alice saltellava qua e là per casa,probalbilmente per cercare qualcosa.
«Ehi!EJ!»,mi chiamò Emmet,meritandosi un occhiataccia.
Odiavo quel soprannome.
«Winnie pooh»,ricambiai il saluto,mentre andavo a sedermi vicino a loro.Come previsto lui sbuffò per quel soprannome e si coresse.
«Jonathan...va bene così?»,mi chiese.
«Certo»,risposi.
«Tutto bene?»,mi chiese mia nonna.
«Aspetta cinque secondi e capirai...»,mi limitai a dire e ,(non fossi stato nemmeno zia Alice),Edward e Bella, entrarono in casa arrabbiati...
«Che ha combinato?»,chiesero all'unisono Rosalie,Esme e Emmet.
«Jacob.Il braccio destro e la gamba sinistra spezzati,un occhio nero e...continuo?»,mi chiese ironica mia madre.
«Il naso...rotto»,conclusi,fiero.
Questo a mia madre non sfuggì.
«Joe!»,mi richiamò zia Rosalie. «Come hai potuto?»,disse,confondendomi.Da quando difendeva il cagnaccio?
«Hai dimenticato il braccio sinistro e la gamba destra!Mi deludi!»,disse,prima che io,Emmet,Alice,papà,Carlisle e Jasper,scoppiassimo a ridere.
Mamma ringhiò.
«Tu.Domani.A scuola.E tu»,disse indicando mio padre.
«Tu vieni con me a iscrivere TUO figlio»ringhiò.
Sbuffai,mentre alzavo gli occhi al cielo.
A scuola non ci sarei mai andato...











Lo so che forse vi aspettavate un bambino piccolo,invece ecco un ragazzo...spero che continuerete a leggere la storia :D