Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: cenere41    12/12/2016    2 recensioni
Una giovane donna che fugge da un mondo a lei ostile, intraprendendo un viaggio che la porterà dal Giappone all'Europa, in un susseguirsi di vicessitudini inaspettate insieme alla sua amica del cuore. Una traversata che sarà per loro un segno del destino, che le condurrà verso una nuova vita e dove forse ci sarà ad attenderle il grande amore. Ma la strada verso la felicità sarà lunga, piena di insidie e gelosie, ma anche di dolci ed appassionati momenti.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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L'anziano uomo fissava ad occhi sbarrati la giovane donna davanti a lui. Muto, senza riuscire ad emettere alcun suono, la osservava attento ad ogni minimo particolare...dai grandi occhi scuri, ai lunghi capelli neri e leggermente ondulati, alla sua figura esile e minuta. Maya a sua volta, gli restituiva uno sguardo torvo, lucente di furia repressa mischiata ad un certo timore. Non si fidava di quell'uomo, nonostante il loro legame di sangue. Non poteva dimenticare ch'egli era stato la causa scatenante di tutte le disgrazie capitate ai suoi cari. Rimasero a scrutarsi per un interminabile lasso di tempo, dopodichè il vecchio imperatore, con voce soffocata e tremante esordì:-Tu...tu sei la figlia di Haru...!- La giovane continuò a mantenere la bocca chiusa, fu Masumi a rispondere per lei:-Sì, mio Signore...è così!-confermò.-Immagino che per Sua Signoria sia difficile crederlo, ma le giuro che questa è la verità...!- Terminò, con estrema sincerità.
L'uomo spostò lo sguardo dalla ragazza a lui e con tono malinconico, quasi triste, disse:-Non hai nessun bisogno di giurare...ti credo! Ti credo, perchè so che è mi hai detto il vero...Posso vederlo con i miei occhi...!-
Riportando lo sguardo sulla ragazza, continuò con espressione tenera:-La mia vista non è più quella di un tempo, ma...tu...tu sei il ritratto vivente della mia amata moglie, quando era giovane come te...e...e...porti il suo nome...Tua madre ti ha chiamata come lei, nonostante tutto ciò che è accaduto...Tu ti chiami Maya...come tua nonna...E lei... è morta senza rivedere sua figlia e... senza poterti conoscere...- Concluse, con voce intrisa di commozione. Quelle parole colpirono i due giovani nel profondo, però la ragazza si riscosse prontamente dal turbamento causatole da quanto udito e con acredine, ribadì:-E'...stata tutta colpa sua! Se lei non avesse ripudiato mia madre...tutto questo non sarebbe successo! Mia madre e mio fratello sarebbero ancora vivi...E...e sua moglie...sua moglie avrebbe potuto tenere sua figlia con sè, sul letto di morte e...e avrebbe conosciuto me e anche Takuya...Invece...invece lei ci ha rifiutati tutti e solo perchè mio padre era cristiano! E' stato crudele da parte sua...Un comportamento indegno per un padre...!-Terminò con voce spezzata dal pianto.-
Davanti a quello sfogo pienamente giustificato, il vecchio imperatore abbassò le palpebre con rammarico e con voce pacata, appena udibile, ribadì:-So che questo non mi discolpa...ma il mio ruolo di Shogun è quello di rispettare le norme che tale posizione impone...Devo pretendere dai miei sudditi la conversione alla mia religione...ed esiliare tutti coloro che si rifiutano...anche trattandosi di mia figlia...Non potevo agire diversamente. Lei era stata promessa in sposa ad un uomo potente...non era previsto che s'innamorasse...io non l'avevo previsto...Non mi aspettavo che si ribellasse al mio volere, fuggendo con tuo padre...Mi sono sentito tradito dal mio stesso sangue e spinto dalla rabbia e dall'orgoglio l'ho ripudiata. Pensavo che prima o poi sarebbe tornata per implorare il mio perdono, ma non è stato così...Nemmeno quando sua madre è morta...Il tempo ha fatto sì che mi rendessi conto del mio errore e mi pentissi della mia decisione, ma ormai era troppo tardi...e poi, il mio ruolo di Shogun non consente debolezze...Dovevo regnare con fermezza per garantire l'ordine...So che non puoi capire, ma sono stato cresciuto a questo scopo...far rispettare la mia posizione, sacrificando me stesso ed i miei veri sentimenti...Però...ho sempre vegliato su di voi...Vi ho protetti dalle persecuzioni...almeno finchè ho potuto...! Ho limitato l'attacco ai cristiani, pretendendo di esserne informato prima che avvenissero ed ho ordinato che non toccassero la tua famiglia...Ma sono stato tradito...e proprio da uno dei miei più fedeli feudatari...- Sollevò gli occhi lucidi e commossi e fissando il volto bagnato di lacrime di Maya, continuò:-Hai ragione a dire che è tutta colpa mia...Ma posso assicurarti che la morte di tua madre e tuo fratello è la punizione peggiore per i miei errori...Ed il tuo disprezzo...il disprezzo della mia unica nipote...è il mio terribile castigo...!-Concluse, con profondo dolore. La ragazza scoppiò in singhiozzi e si rifugiò tra le braccia del marito, che la strinse a sè dolcemente.
-Mio Signore...Che intende fare con Takamiya...?-Domandò Masumi, con tono riverente.
Un lampo di furia illuminò lo sguardo dell'anziano uomo, che rivolgendosi alla ragazza, disse:-Ho sbagliato con tua madre e spero che ovunque sia possa perdonarmi...Ma farò in modo di non ripetere lo stesso errore con te...-Davanti all'espressione confusa della nipote, proseguì rivolgendosi al giovane:-Hai detto che lei ora è tua moglie!Immagino che vi siate sposati segretamente...!- Quando l'altro assentì, lo Shogun continuò:-Devi amarla davvero molto per essere giunto a contraddire il volere di tuo padre!?- La sua non era una domanda, ma una constatazione.-E da quanto vedo anche lei ti ama in egual misura...! E dimmi il matrimonio è avvenuto con rito cristiano o buddhista?- Chiese infine, con interesse.
-Maya professa il cristianesimo, come ben sa...Ed io...devo confessarLe che pur essendo costretto dalla mia posizione alla conversione al Buddhismo, in realtà sono di fede cristiana. Pertanto il matrimonio è stato di ordine cristiano...ma per farla considerare mia moglie anche dal mio ceto, presto ne verrà celebrato un secondo con rito buddhista...-Spiegò, con tono deciso, seppur rispettoso. 
Se l'imperatore fu sorpreso da quella rivelazione, non lo diede a vedere ed annuendo soddisfatto, rispose:-Ottima decisione, ragazzo! Solo in questo modo eviterai inutili problemi...!-
-Ma io...io non mi convertirò mai alla sua fede...Di questo può esserne certo!- Ribattè Maya, con testardaggine e durezza.
-Non te lo sto chiedendo, bambina mia. So che sei stata cresciuta con il tuo Credo e non intendo importi nulla...Voglio solo che tu possa vivere felice accanto al tuo sposo...senza pretendere nulla. Mi basta saperti viva, amata...Per me è tutto, credimi...Anche se, probabilmente, non mi perdonerai mai...-Confessò, con tono tenero e gentile.
A quelle frasi, l'espressione di Maya per un secondo si ammorbidì e sentì un moto di compassione per quel vecchio che era suo nonno, ma subito lo respinse, distogliendo lo sguardo.
-Manderò immediatamente a chiamare Takamiya e credo sia meglio far arrivare qui anche tuo padre, ragazzo. Voglio subito risolvere la questione, in modo che non sorgano dubbi sulla vostra situazione e sul destino del mio infido feudatario...-Detto ciò, si apprestò ad eseguire quanto affermato, inviando i suoi sottoposti nei due feudi coinvolti nella disputa.
-Mio Signore...-asserì Masumi, quando gli uomini furono usciti.-Posso sapere qual'è la sua decisione?-
Il volto dello Shogun si rabbuiò e con tono furioso, sentenziò:-Takamiya non sarà più un feudatario del regno...Gli toglierò ogni potere, compreso quello economico. La sua famiglia sarà esiliata e lui...lui sarà torturato sino alla morte!-Concluse con fermezza.
-No...Non potete ucciderlo!- Si oppose istintivamente Maya.Il viso bianco di spavento ed ansia.
L'uomo la osservò...una maschera crudele e fredda sul volto:-Ha torturato mia figlia e mio nipote...Tu...non so come...sei ancora viva...Ha agito contro la mia volontà, con calcolo e cattiveria...Non merita altro che la morte!-
La ragazza fece qualche passo avanti, verso il vecchio Shogun. Congiungendo le mani, supplicò:-La prego...lo so che lo meriterebbe, ma non lo faccia! Lo punisca, ma non così duramente...! Non sia come lui...io...io...poi se ne pentirà...Lei...lei...non è crudele...ora lo so! Per favore...lo faccia per me...-Poi addolcendo il tono e con voce tremante d'emozione, continuò:-Fallo per me....nonno!-
  
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