N.D.A.

Emmett e Rose.

Rose sbuffò e fece il broncio, mentre il suo sguardo correva sull'uomo nudo che dormiva accanto a lei.

Scosse la testa e si alzò dal letto , pensando che una doccia l'avrebbe aiutata a chiarirsi le idee.

“Se non ti aiuta a pensare potrebbe almeno calmare i tuoi bollenti spiriti!”

pensò mentre, dirigendosi verso il bagno, ammetteva , quanto meno a se stessa, che non riusciva assolutamente a stare lontana da Emmett McCarty ...né a tenere per troppo tempo i vestiti addosso quando lui era nei paraggi!

Quando tornò lo trovò in cucina con la testa nel frigo.

“Qui dentro non c'è nulla donna! Mangi solo yogurt?” le chiese sfoderando il suo più affascinante sorriso storto.

“Io … non mangio spesso a casa e non cucino mai” ammise, ricambiando il sorriso.

Ad Emmett bastò uno sguardo per accorgersi che qualcosa la turbava.

“Vieni qui , piccola” le rispose, prendendola per mano e portandola verso il divano.

Quando furono entrambi seduti cominciò a parlare.

“So che non sarà facile … e immagino ci siano parecchie domande che vuoi farmi, ma ti prego , Rose, ti prego con tutto il cuore dimmi che mi darai una seconda occasione. Non posso prometterti di essere perfetto, sai che non lo sono, ma ti giuro che mi impegnerò ogni giorno per far si che tu non debba pentirti di aver scelto me” dichiarò, con la sua voce calma e profonda, senza smetter di tenere fra le sue mani calde le mani di Rose che, invece, erano di ghiaccio.

“Io … davvero non so cosa dire – ribatté lei – ti ho odiato così tanto, quando sei sparito dalla mia vita senza darmi una spiegazione e quando ti ho visto in ospedale ho pensato di tutto. Poi hai nominato i tuoi figli … ho passato giorni ad immaginare la Signora McCarty. Mi sono chiesta un'infinità di volte come fosse la donna che ti aveva spinto a creare una famiglia, a mettere al mondo dei bambini e invece: l'ennesimo colpo di scena! Non c'è nessuna moglie ed i tuoi figli , che non sono dei bambini , sono di Victoria Bouman … Fra tutte le donne che ci sono al mondo è stata lei a darti dei figli! Victoria Bouman! Sei venuto da me e mi hai confessato di amarmi … Dopo tutto quello che è successo … Io non so davvero cosa devo fare. Ci sono tante persone coinvolte oltre a noi due: Carlisle e sua moglie. Esme è mia sorella. Tu non lo sai , credo ... Non siamo mai arrivati alle presentazioni in famiglia! Non è la prima cosa che dico quando sono in ospedale 'Salve, sono la dottoressa Hale, il primario è mio cognato' non suona molto professionale … bhè comunque … dicevo, ci sono Esme e Carlisle, Royce , i tuoi figli ...”

Emmett la ascoltò in silenzio . Tutto ciò che Rose diceva era vero.

“Mi pareva che avessimo chiarito il motivo per cui sono sparito: volevo che , almeno tu, avessi una vita normale, con le tappe nei momenti giusti. Ho sbagliato? Non lo so. Onestamente , tornando indietro non posso dire che mi comporterei diversamente. Anche se , sicuramente, non ho lasciato a a te la decisione.

Ma ora credevo potessimo fare un passo avanti e pensare ad oggi invece che a ieri … Non ho mai amato Victoria come ho amato te e sicuramente per lei non sono stato nulla più che l'ennesima conquista, anzi … sono stato un pessimo affare , per citare la definizione della signora in questione. Non lo ammetterò mai davanti ai ragazzi, ma è la donna più spietata e senza cuore che abbia mai conosciuto. Senza dubbio è una persona orribile, che non merita di essere definita madre. Ha portato avanti la gravidanza solo ed esclusivamente perché non era più possibile interromperla, li ha riconosciuti solo per cedermi la loro custodia esclusiva…

Potrei continuare, ma non voglio parlare di lei in una giornata così importante. Ho imparato a non associarla mai ai miei figli, che sono solo miei, dal momento stesso in cui sono venuti al mondo.

E, certamente, con me ci sono loro, ma sono abbastanza grandi da capire , credimi.

Royce ? Royce? Davvero dobbiamo preoccuparci di lui? Ti conosco troppo bene per non sapere che se l'avessi amato davvero, se lui fosse stato importante per te tutto questo non sarebbe mai successo! Credo, si credo anche di capire che tu abbia paura …E' comprensibile … ma ti chiedo, ancora una volta, di provare a fidarti di me e ti dimostrerò che sono diventato l'uomo che hai sempre meritato al tuo fianco perché … perché è vero che ci sono altre persone coinvolte, ma , per prima cosa ci siamo noi. Dimmi che ci sarà un noi...Io ho bisogno di sentirti dire che non ho rincontrato l'unica donna che abbia mai veramente amato per perderla di nuovo! ”

Parlarono per ore, tra lacrime, baci, domande, risposte, accuse e rassicurazioni e, solo quando tutto fu chiarito e nulla contava più oltre al fatto di essere innamorati l'uno dell'altra, si addormentarono, sfiniti, abbracciati, stretti l'uno all'altra.

Casa Mc Carty.

“Buongiorno”

Dine salutò i pronipoti che erano appena scesi a fare colazione e risposero con un brontolio che lei volle interpretare come un saluto.

Non le sfuggirono le occhiate tra di loro,dopo aver visto che il posto di Emmett era vuoto, ma pensò fosse meglio far finta di niente, lasciando che facessero colazione ed uscissero senza toccare l'argomento.

“Papà non è tornato a casa” dichiarò Edward , appena furono abbastanza lontani da casa.

“Come lo sai?” chiese Jasper, staccando gli occhi dal suo cellulare, col quale aveva armeggiato per tutto il tempo.

“Non ha dormito nel suo letto” affermò, semplicemente, l'altro.

“Ed! Ma davvero che t'importa? È abbastanza grande per passare la notte fuori, se gli va! Come e quando vuole! Non è tenuto a darti una spiegazione o a renderti conto dei suoi movimenti! Magari sarà stato trattenuto in ospedale e non ha avuto il tempo di avvertirci...”

“Trova sempre il tempo per farci sapere qualcosa...”

“E allora? In ogni caso è ovvio che Dine sa perfettamente che succede e se non ci hanno detto nulla evidentemente la cosa non ci riguarda o non è importante. ”

Edward sbuffò, evidentemente seccato dall'atteggiamento palesemente disinteressato del fratello e concentrò l'attenzione sulla strada, tenendo per se le proprie considerazioni.

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Emmett e Rose

“Buongiorno dottoressa Hale; c'è qualcosa che desideri particolarmente ? Qualcosa che vuoi fare in questa prima mattina della nostra vita insieme?”

Emmett sveglio Rose spalancando le finestre e facendo entrare il sole.

“Buongiorno. Da dove viene tutto quel ben di Dio?” domandò Rosalie, osservando con stupore l'enorme vassoio che l'uomo aveva deposto sul letto. C'erano il caffè, il succo d'arancia, le uova strapazzate, cornetti e pasticcini e persino dei french toast.

“Hai svaligiato una caffetteria? Mi pareva che ieri avessi detto che non c'era nulla di commestibile nel mio frigo...” continuò , mangiucchiando un cornetto.

“Al mattino le cose cambiano forma, alcune diventano più importanti... per esempio mangiare, per me, è indispensabile, quasi come fare l'amore con te” rispose Emm, mentre si serviva un'abbondante porzione di uova.

“Emmett! Non di primo mattino!”

“Che c'è? Ogni momento è ottimo per fare l'amore con te, mia bellissima bionda”

“Smetti di affibbiarmi stupidi soprannomi!”

“Non sono soprannomi, mia cara, sei bionda e bellissima e , se la cosa ti da fastidio, non devi far altro che smettere di essere una delle due cose o entrambe...”

“Sei impossibile!”

“Si, effettivamente qualcuno me l'ha già detto... Ma tu non hai risposto alla mia domanda. C'è qualcosa che desideri fare ?”

Rose si rabbuiò un attimo, quindi ribatté, con calma “Non desidero farlo, ma devo. Bisogna che chiarisca le cose con Royce. Non voglio più ombre tra di noi e prima di iniziare qualsiasi cosa devo chiudere con lui”

“Non mi fa piacere. King non mi piace e mi spiace per te, tesoro, perché immagino che non ti renderà le cose facili. Al diavolo anch'io farei di tutto! Però ti capisco , hai ragione e hai tutto il mio sostegno. Vuoi che venga con te?”

“No, grazie. È una cosa che devo fare da sola e, Emmett, tu devi dirlo ai tuoi figli. Non voglio dovermi nascondere e Forks è un piccolo paese, lo scoprirebbero comunque.”

“Non ho alcuna intenzione di nascondermi , anche se credo che mostrandomi in giro con te mi attirerò l'invidia di ogni maschio sopra i 6 anni e sotto i 90...”

“Emmett! Non riesci proprio ad essere serio?”

“Sono troppo felice mi amor. Con te al mio fianco posso affrontare qualsiasi cosa!”

Rose gli sorrise e lo baciò, velocemente, prima di infilarsi di corsa in bagno. Voleva sistemare le cose con Royce il prima possibile per sentirsi libera di vivere pienamente la loro storia d'amore.