Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: cenere41    13/12/2016    2 recensioni
Una giovane donna che fugge da un mondo a lei ostile, intraprendendo un viaggio che la porterà dal Giappone all'Europa, in un susseguirsi di vicessitudini inaspettate insieme alla sua amica del cuore. Una traversata che sarà per loro un segno del destino, che le condurrà verso una nuova vita e dove forse ci sarà ad attenderle il grande amore. Ma la strada verso la felicità sarà lunga, piena di insidie e gelosie, ma anche di dolci ed appassionati momenti.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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CAPITOLO 78

Udendo quell'appellativo sulle labbra della ragazza, entrambi gli uomini la fissarono sbalorditi.
-Ti prego...non ordinare di ucciderlo. Non servirebbe a riportare in vita i miei...i nostri familiari...-Si corresse volutamente, guardando lo Shogun con occhi angosciati e supplici.
Il vecchio sentì un nodo di commozione serragli la gola, mentre le iridi scure diventavano lucide suo malgrado.
-Bambina mia...Non riesco a credere alle mie orecchie...-Disse, quando finalmente riuscì a proferire parola. Sentirsi chiamare in quel modo da lei, era qualcosa che non si sarebbe mai aspettato...Provava una sensazione di calore non sperimentata da molto, troppo tempo e che gli riscaldava il cuore inaridito ed inasprito da anni di solitudine e sofferenza.
-Sei così buona...verso...verso chi ti ha fatto tanto male...-Continuò, con voce tremante di emozione.-Ma io non posso perdonare chi è stato la causa della morte di mia figlia e di mio nipote...Devo render loro giustizia...! Lo devo a loro, ma anche a me...e a te...! Soprattutto a te!-Terminò con tono più duro e rabbioso.
La giovane si avvicinò ancora di più all'anziano parente e con voce accorata, insistette:-Ti scongiuro di desistere...Sono stanca...Stanca del rancore, dell'odio...del dolore. Quell'uomo ha commesso molti crimini e non solo verso la nostra famiglia, ma anche verso altre persone innocenti...ma la sua morte non cambierà nulla...Se vuoi punirlo...mandalo in esilio, revocagli il titolo, però non condannarlo a morte...Te lo chiedo in nome del legame che ci unisce...!- Lo supplicava con il viso pallido ed inondato di lacrime, facendo tremare di dolcezza e compassione il cuore dei due uomini che l'ascoltavano.
-Per causa sua, avresti potuto morire anche tu...- Ribadì ancora il nonno, mentre nel suo animo persistevano ancora l'acredine ed il rancore.
-Ma non è accaduto. Mi sono nascosta e sono riuscita a salvarmi.Insieme ad una mia amica, mi sono imbarcata su di una nave della Compagnia Hayami e ho raggiunto l'Europa...-Raccontò brevemente la nipote.
-L'hai presa a bordo di una tua nave?- Chiese lo Shogun, con sconcerto rivolgendosi a Masumi.-Hai portato in mare due donne?-
Maya si affrettò a spiegare lo svolgimento della situazione:-Lui non lo sapeva! Rei ed io ci siamo travestite da ragazzi per poterci imbarcare. Quando la nostra natura è stata scoperta...era troppo tardi.Avevamo già preso il largo. Abbiamo raccontato a Masumi la nostra storia e lui ci ha aiutate e protette...-Concluse a difesa del marito.
Lo Shogun annuì comprensivo:-Ho capito....E durante il viaggio tu ti sei innamorata di lui!-Terminò perspicacemente.-Credo che sia stato del tutto logico e naturale...-aggiunse infine.
-Sì...Ci siamo innamorati nonostante sapessimo che era una storia senza futuro, ma poi...-Continuò Maya, ma venne interrotta dal suo sposo, che proseguì per lei:-Non riuscivo a resistere lontano da Sua nipote e ho deciso di lottare per vivere liberamente il nostro amore, anche se non è stato facile...Ci siamo sposati e...ora abbiamo anche un bambino...-Concluse Masumi, provocando un singulto di sorpresa nel vecchio.
-Avete...avete un figlio?!-Domandò incredulo, fissando la giovane davanti a lui. Ella annuì, commossa al pensiero del suo piccolo.-Sì...è nell'atrio con Rei ed Hijiri...Se lo desideri...lo puoi vedere...!- Vide l'uomo assentire senza emettere alcun suono, poichè capiva che era ammutolito dall'emozione e dalla scoperta di avere un pronipote. Con gesto istintivo e naturale, gli poggiò delicatemente una mano sul braccio:-Nonostante tutto il dolore che ho patito per la crudeltà di Takamiya...ora sono felice...Vorrei tanto che i miei cari fossero qui con me, ma forse...se...egli non avesse agito come ha fatto...sicuramente Masumi ed io non ci saremmo mai incontrati e non avremmo il figlio splendido che abbiamo e...e di certo non...non avrei mai conosciuto te...Perciò ti chiedo di non condannarlo a morte...In nome di mio figlio... dell'amore che sento per mio marito e...dell'esserci ritrovati, nonno...!- Pronunciò nuovamente quell'appellativo con voce spezzata, mentre gli si avvicinava ulteriormente per poterlo infine abbracciare.
-Piccola mia...-Proruppe lo Shogun, stringendosela al petto con occhi umidi di lacrime a stento trattenute.-Non merito che mi chiami così...Ma ti ringrazio dal più profondo del mio cuore...Non pensavo che avrei provato una gioia tanto grande, in mezzo a tanto dolore...Attraverso il tuo perdono...è come se anche tua madre e tuo padre mi avessero perdonato...E davanti a tanta generosità, non mi resta che accondiscendere al tuo desiderio...Non condannerò a morte Takamiya...ma lo faccio per te! Perchè è ciò che tu vuoi...!- Cedette, accarezzandole teneramente la testa.
Maya si scostò quel tanto che bastava per guardarlo in viso. -Grazie.-Disse, sorridendo tra le lacrime.-Grazie, nonno...-Ripetè, baciandolo su una guancia rugosa.

Nelle ore che seguirono lo Shogun fece la conoscenza degli Hijiri e del suo pronipote. Grande fu la sua emozione nel prenderlo tra le braccia e le lacrime che prima era riuscito a trattenere, in quel momento bagnarono, anche se per poco, il suo volto intriso di meraviglia e malinconica gioia. Infatti egli repentinamente se le asciugò e ritrovando un pò di autocontrollo e compostezza, si apprestò a conversare coi suoi ospiti, ringraziandoli per la cura e le attenzioni che avevano riservato in tutto quel tempo alla nipote. Ad un certo punto,quella cordiale atmosfera venne interrotta da un domestico, il quale annunciò l'arrivo di Takamiya ed Eisuke Hayami. Dopo aver ordinato di lasciarli passare, l'anziano imperatore chiese agli Hijiri di lasciarli soli e di portare il bimbo con loro, accomodandosi in un'altra stanza mentre affrontava e risolveva quella spiacevole situazione. La giovane coppia si apprestò ad accontentare la richiesta dell'uomo, lasciandolo insieme agli Hayami. Dopo qualche minuto i due ospiti annunciati fecero il suo ingresso al cospetto dello Shogun.-Mio Signore...-Salutarono con un profondo inchino, ma non appena sollevarono lo sguardo e videro Maya e Masumi nella stanza ebbero uno scatto di profonda sorpresa.
-Figlio mio...ma cosa...?- Esclamò Eisuke, fissandolo confusamente.Mentre Takamiya dopo lo shock iniziale, impallidì scrutando con sospetto, misto a timore i due giovani.
-Padre...felice di rivedervi...!- Lo salutò Masumi, chinandosi rispettosamente.-Signor Takamiya...!- Disse, rivolgendosi con tono apparentemente tranquillo all'altro.
-Benvenuti nel mio palazzo...signori...!- Li accolse lo Shogun.- Immagino siate sorpresi dell'urgenza con cui vi ho convocati qui...Ma ci sono alcune questioni di cui vorrei mettervi a parte. Questioni che vi riguardano personalmente...!- Decretò, passando lo sguardo attento dall'uno all'altro: vedendo lo sconcerto sul volto di Hayami e la paura su quello pallido di Takamiya.
-Sua Signoria voglia perdonarmi, ma non capisco la presenza di mio figlio e di questa giovane....- Intervenne Eisuke, poi rivolgendosi al suo ragazzo, esordì:-Che cosa hai fatto, Masumi?! Come mai sei stato convocato anche tu? E' accaduto qualcosa di grave con questa ragazza?- Chiese, con voce dura ed densa di apprensione. Suo figlio stava per rispondere, ma lo Shogun lo anticipò:-Non ti agitare, Hayami...! Il tuo erede è venuto senza che lo convocassi...Perchè aveva delle importanti informazioni da darmi...e per presentarmi la sua novella sposa!- Lo redarguì, rivolgendo lo sguardo alla coppia, che a quelle parole si prese per mano. Eisuke sbarrò gli occhi con smarrimemto:-Cosa? Ma...ma non può essere la verità! Tu stai per comprometterti ufficialmente con Shiori Takamiya...! Non puoi aver mandato all'aria un importante matrimonio d'affari per legarti ad una ragazza qualsiasi...una...-continuò con ira crescente, ma il figlio lo bloccò con fermezza:-Vi ricordo che è di mia moglie che state parlando, padre! Esigo che vi rivolgiate a lei con rispetto!- e nel fare quell'affermazione strinse maggiormente a sè Maya.
-Esatto, Hayami...E per vostra informazione, signori...non si tratta di una ragazza qualsiasi...ma di mia nipote. Questa giovane è la figlia della mia Haru...!-Intervenne lo Shogun, sconvolgendoli oltre ogni dire.

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