CAPITOLO 94: RESISTENZA DISPERATA

Questo capitolo sarà piuttosto breve, ma il prossimo sarà lungo il doppio.
Ringraziamenti:
XBankotsu: Mi chiedi di uccidere Caim, he? Guarda, se fosse facile, nemmeno io che sono l'autore ho idee per farlo fuori; penso però che Rezo debba starti molto simpatico dato che ha pestato il principe.
Xharua96: Anche tu odi Caim, he? Mi sa che è il personaggio più odiato di tutta la fic...(dopo Arthas). Riguardo alla donna, vedi il capitolo "L'assalto.".
XIllidan: Geki e Black li vedrai in azione ora.


Geki e Black arrivarono sul fronte dove si stava svolgendo la battaglia.
"Eccoci!" - gridò il più grosso - "Guarda! La battaglia è già in corso!"
Gli uomini fissarono i due schieramenti.
"Che aspettiamo? Aiutiamoli!" - disse il cavaliere del lupo.
"Ho paura che non ne avremo la possibilità."
"Perché?"
Geki indicò davanti di loro: una sagoma si stava avvicinando.
"Ma quello è...un cavaliere non-morto con una spada enorme...dev'essere Arthas, l'uomo di cui abbiamo tanto sentito parlare!"
"Se scenderà in campo, non ci sarà modo di vincere la battaglia! Dobbiamo tenerlo alla larga!"
I due corsero verso il generale.
L'uomo si fermò quando i cavalieri lo raggiunsero.
"Fatemi passare, o morirete."
"Noi non ce ne andremo mai! Lotteremo fino alla morte!"
"E va bene, vorrà dire che la battaglia aspetterà. Siete solo degli stupidi a sfidarmi, anche assieme. Percepisco che i vostri poteri sono piuttosto forti, ma neanche paragonabili ai miei."
"Sappi che noi siamo allievi del grande Tenkai! Non devi sottovalutarci!"
"Io l'avrei battuto, se non fosse arrivato qualcuno in suo soccorso. Ed ora sono anche più forte."
I cavalieri mantennero la posizione.
"Sappiamo che non saremo mai alla tua altezza...ma non ti permetteremo di passare!"
Arthas si tolse l'abito nero.
"Cominciate pure."
I cavalieri attaccarono da due parti.
"Stretta dell'orso!"
Geki cercò di afferrare il generale, ma bastò un pugno per atterrarlo.
"Ululato mortale!"
Il pugno fu fermato con una mano, e l'umano venne lanciato via.
I cavalieri si alzarono e attaccarono ancora.
"Artigli sovrani!"
"Sei lento!" - gridò Arthas schivandolo con un balzo.
"Che cosa?"
Il generale piovve sull'avversario con tutto il suo peso, facendolo sprofondare sottoterra di mezzo metro.
"Zampata dell'orso!"
Arthas afferrò il polso di Geki.
"Non siete all'altezza del vostro maestro." - disse lanciandolo via.
Black sputò del sangue e si rialzò a fatica.
"L...luna crescente!"
Il guerriero creò una falce argentata, ma Arthas si fece scudo con la sua spada, poi si spostò di scatto per evitare Geki.
I cavalieri si guardarono, poi, in tacita intesa, balzarono contemporaneamente contro il nemico, che però li schivò e li colpì entrambi nello stomaco, lanciandoli via.
"E adesso..."
Arthas fece roteare la spada, creando un tornado che investì i due, spazzandoli via; i cavalieri volarono per aria, poi ricaddero a terra.
"Fin troppo semplice."
Il generale si voltò e cominciò ad allontanarsi, ma una voce lo fermò.
"Aspetta...non abbiamo ancora finito con te..." - disse Black.
"Ma se non vi reggete in piedi. E le vostre armature mi sembrano malconce."
I due capirono di non avere altra scelta, e cominciarono ad assorbire le ultime energie delle loro corazze, mentre il nemico li fissava incuriositi.
Le armature si ruppero, e divennero polvere: erano andate perdute per sempre, ma i loro cavalieri avevano riacquistato le forze.
"Ma adesso non avete nemmeno le armature. Cosa volete fare?"
"Giocheremo la nostra ultima carta."
I guerrieri si strapparono le maglie e tesero i muscoli, richiamando tutti i loro poteri.
"Spiriti della natura...vi supplichiamo...donateci il vostro potere...abbiamo bisogno della vostra forza!"
I loro corpi cominciarono a riempirsi di peli, grigi per Black e marroni per Geki; i due cominciarono ad irrobustirsi ulteriormente, e i denti divennero lunghi ed affilati.
Arthas li fissò mentre si trasformavano: alla fine Geki lanciò un ruggito, e Black un ululato.
"Sono diventati un bugbear ed un lupo mannaro...interessante."
Black si mise a quattro zampe, e Geki alzò le possenti braccia.
"È tutto inutile. Contro di me non potete niente."
Il guerriero più robusto corse contro il nemico, che lo evitò per poi sferrare un micidiale calcio rotante; il secondo sbucò alle spalle del primo e tentò di azzannare Arthas alla gola, ma venne preso per il collo come il suo compagno.
Il generale alzò i due.
"Non potete battermi."
Black conficcò gli artigli nella gola di Arthas, ma questi rise: era un non-morto, quindi non ne risentiva.
I guerrieri furono nuovamente atterrati.
"Vi arrendete? La battaglia mi chiama."
I due erano intenzionati a resistere, almeno finché le sorti della battaglia non fossero state decise, nel bene o nel male.
Geki e Black si rialzarono, poi attaccarono ancora.
"Comincio ad annoiarmi!"
Un colpo di Frostmourne ed i due caddero a terra vinti.
"Troppo...forte..." - gemette il primo.
I due, privi di forze, tornarono normali.
"Bah, mi avete fatto solo perdere un po' di tempo. Ora però è meglio finirvi!"
Black si rialzò e strinse i denti.
"Artigli sovrani!"
Le mani furono evitate ed Arthas lo trapassò da parte a parte con una mano: l'uomo sputò sangue, barcollò, poi si accasciò a terra morto.
"Blaaaack!" - lo chiamò il compagno.
"Ha ha ha! Volevate impedirmi di raggiungere la battaglia? Beh, sappiate che è finita, e che avete perso! Ora morirai anche tu!"
Il possente guerriero schivò il pungo e dette un calcio sul volto di Arthas, facendolo barcollare, ma non evitò il tocco mortale dell'avversario.
Lo stomaco di Geki esplose al solo contatto, ed il guerriero cadde a terra col corpo squarciato.
Arthas rise e fissò la gabbia toracica un istante, poi si voltò verso la battaglia.
"Se avessi partecipato avrei potuto trasformare più soldati in non-morti...beh non sprecherò il mio tempo così. Ho una missione da compiere!"