22/05/2009
1 recensioniLA GRANDE BATTAGLIA PER IL DESTINO DEL MONDO (4)
Sette anni dopo...
Forse avrebbe piovuto. C'era il sole ma non mancavano delle grosse nuvole nel firmamento azzurro. In effetti un pomeriggio piovoso si addiceva al luogo in cui si trovava in quel momento Kiyoshi Uzumaki. Il cimitero. Il ragazzo, ormai jonin provetto, stava in piedi davanti a una tomba che riportava questa scritta
IN MEMORIA DI NARUTO UZUMAKI,
COLUI CHE DOVEVA DiVENTARE HOKAGE
Kiy: "Ciao papà, come stai? Io e la mamma tutto bene e anche Akane. Sai, all'Accademia dicono che sia la migliore del suo corso avrà preso da te, eh eh eh. Io e Yakumo... beh, si direbbe che tutto va bene. Vorrei dirti una cosa papà... io e lei vorremmo sposarci ma c'è chi dice che siamo ancora troppo giovani, però noi ci amiamo... cosa dovrei fare?"
Le sue solitarie riflessioni vennero interrotte da qualcuno che lo raggiunse. Bellissima, capelli bruno-chiari lunghi e fluenti, anche lei la divisa da jonin con sopra una croce di soccorso medico
Kiy: "Yakumo..."
Il ragazzo la strinse a sè
Yaku: "Ciao tesoro... che facevi?"
Kiy: "Nulla"
Yakumo notò dietro a lui la tomba di Naruto Uzumaki. Questo le bastò per farle capire, baciò Kiyoshi poi
Yaku: "Tua madre mi ha mandata a chiamarti. Ti cerca, credo sia in ufficio"
Kiy: "Grazie, vado e torno faccio in un attimo. Poi voglio passare del tempo con te"
Yaku: "Anch'io"
Si diedero un altro bacio per salutarsi, con la promessa che più tardi si sarebbero rivisti. Kiyoshi andò via dal cimitero. L'amore di Kiyoshi Uzumaki e Yakumo Uchiha durava da sette anni, ogni giorno diventava sempre più profondo e intenso. Come già si è capito erano diventati dei jonin a tutti gli effetti, Yakumo era diventata un ninja medico come Sakura e dava grande prova di possedere lo stesso talento della madre e la stessa abilità del padre nell'usare lo Sharingan.
Kiyoshi invece era diventato una leggenda a Konoha, meritandosi il titolo di Sennin conosciuto come Kiyoshi della Volpe.
Insomma nella sua vita tutto andava meglio di quanto osasse sperare. Raggiunse l'ufficio dell'Hokage, bussò alla porta
Kiy: "Mamma? Sono io"
Hi: "Entra Kiyoshi"
Kiyoshi entrò nella stanza. Vide sua madre Hinata seduta alla scrivania, intenta a controllare, firmare e riporre innumerevoli documenti, uno più importante dell'altro. Troppo lavoro, ora capiva perchè Jiraya ci aveva rinunciato
Kiy: "Ciao mamma"
Hi: "Ciao tesoro, scusa se ti ho fatto venire fin qui"
Kiy: "Fa nulla. Serve qualcosa?"
Hi: "Ti dispiace se vai a prendere tua sorella all'Accademia? Sono molto impegnata, non posso nemmeno mettere il naso fuori di qui"
Hinata si risedette sulla sedia, si vedeva che non era molto in forma
Kiy: "Credo dovresti prenderti un pò riposo mamma, hai l'aria molto stanca"
Hi: "Beh sai, non pensavo che il lavoro di Hokage sarebbe stato così duro quando me l'hanno proposto..."
Kiy: "Vabbè... in ogni caso cerca di riposarti, questi documenti potranno aspettare qualche giorno no? Comunque io vado a prendere Akane, ci vediamo più tardi"
Hi: "Va bene tesoro,a stasera"
Kiyoshi fece per dirigersi verso l'uscio della porta però si bloccò rimanendò lì fermo dov'era. Senza voltarsi
Kiy: "Mamma... io voglio sposare Yakumo"
Silenzio per il momento. Il ragazzo decise di romperlo
Kiy: "Cioè... so che siamo giovani, abbiamo solo 21 e 19 anni però..."
Hi: "Però tu sei libero di fare le tue scelte Kiyoshi"
Kiyoshi si voltò verso la madre, le stava sorridendo
Hi: "Anche io e Naruto eravamo giovani come a voi quando ci siamo sposati, eppure non ce n'è importato nulla. L'abbiamo fatto e basta e siamo stati felici"
Kiy: "Già..."
Per qualche istante madre e figlio si persero nella nostalgia dei momenti passati di tanti anni fa
Hi: "Ad ogni modo, se lo desideri veramente, devi trovare un modo per chiederglielo"
Kiy: "Già, bella sfida! E poi i suoi genitori come la prenderebbero?"
Hi: "Non ti preoccupare, vedrai che se parlerò a Sakura lei saprà convincere anche Sasuke"
Kiy: "Grazie mamma. Ora vado"
Uscì dalla stanza salutando Hinata. Era fiducioso, era assolutamente convinto che sua madre sarebbe riuscita a convincere i genitori di Yakumo. La vera sfida stava nel proporlo a lei. Per il momento non volle pensarci troppo, lasciò la residenza dell'Hokage per dirigersi all'Accademia. Uscendo incontrò proprio Yakumo
Kiy: "Ehi..."
Yaku: "Dove vai?"
Kiy: "Vado a prendere mia sorella all'Accademia. Vuoi venire?"
Yaku: "Certo, così passo anche a prendere Sanjiro"
I due ragazzi si diressero insieme verso l'Accademia, i giovani aspiranti ninja stavano uscendo dall'edificio. Cercarono con lo sguardo in mezzo alla marea di bimbetti
Kiy: "Non li vedo"
Yaku: "Dovrebbero arrivare. Ehi, c'è Masato"
Il loro caro vecchio compagno di team, Masato Hyuga, raggiunse i suoi amici salutandoli dopo che non li vedeva da qualche tempo.
Mas: "Ciao ragazzi, non ci si vedeva da un pò"
Kiy: "Ciao Masato. Come vanno le cose all'Accademia?"
Mas: "Non c'è male, i ragazzini imparano presto e bene. Poi ci sono Akane e Yoshiki che sono dei geni"
Yaku: "Eh eh chissà da chi hanno preso" disse tutta orgogliosa
Mas: "Sapete, ho notato che da qualche tempo Akane si imbarazza di colpo nel vedere Yoshiki"
Kiy: "Akane e Yoshiki?"
Mas: "Già, strano eh? Fra tutti quanti proprio quello svogliato!"
Parlando di questo e di altre cose videro finalmente uscire i volti che cercavano. Kiyoshi alzò il braccio per farsi notare dalla sorella
Kiy: "Akane!"
Una ragazzina di sette anni circa lo raggiunse. I suoi occhi erano color lilla e aveva dei corti capelli corvini, praticamente una perfetta copia di Hinata di sette anni
Aka: "Fratellone!"
Kiy: "Hai fatto la brava?"
Aka: "Sì"
Accanto a lei c'erano altri due ragazzi della sua età. Uno di essi aveva i capelli neri come tante piume di corvo, occhi color della notte e una faccia tranquillamente impassibile. Il secondo aveva i capelli anch'egli neri tenuti legati in un codino che gli ricadeva sulla schiena e un'aria molto svogliata, sbadigliava in continuazione.
Yaku: "Allora Sanjiro, com'è andata oggi all'Accademia?"
San: "Mmh così così, le lezioni di Masato-sensei erano noiose..."
Mas: "Ehi! Guarda che io sono qui, eh allievo degenere!"
???: "Se uno ha ragione ha ragione, sensei"
Mas: "E non mettertici pure tu, Yoshiki Sobaku!"
Kiyoshi, Yakumo e gli altri risero per la scenetta divertente. Poi l'allegro gruppetto si salutò
Yos: "Beh allora ci vediamo domani Akane?"
Aka: "S-sì... c-ciao Yoshiki..."
Perfino nell'atteggiamento e nella timidezza Akane ricordava molto Hinata.
Insomma, si poteva dire che tutto stesse andando più che bene grazie alla pace del Nandaime Hokage, Uzumaki Hinata.
Next Time: Periodo di pace