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Autore: Tensai86    22/05/2009    21 recensioni
Naruto vorrebbe solo ottenere l'attenzione di Sasuke su di sé, ma siccome non ci riesce, una sera che era particolarmente giù, esprime il suo desiderio ad una stella cadente. Avrà l'occasione di sistemare le cose, anche se avrà una forma... piuttosto diversa xD [sapete che non sono una campionessa nelle intro =.=]
Genere: Romantico, Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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So che vi ho fatto aspettare molto per questo capitolo, mi dispiaceeee >.< ma non è stata colpa mia! sono stata molto impegnata col lavoro, queste settimane! >.<
Spero che mi perdonerete con la lettura di questo cappy! Fatemi sapere cosa ne pensate, ok?! Baciotti!!

BuonaLettura! ^_-

Tutta colpa di un desiderio!

Non poteva essere vero. Non poteva PROPRIO essere vero. Non era lui quello che era appena stato rapito. Non era lui che era stato portato in una casa sconosciuta. Non era lui che ora subiva le torture di quella maniaca di fiocchetti. No, non poteva essere successo proprio a lui!!

Doveva riordinare le idee. Era andato con Sasuke in quel bar, dove si trovava pure lo Hyuuga - il tipo che faceva sbavare il suo amico Kiba - si erano seduti ad un tavolino per prendere del caffè. Ok, fin qui tutto a posto. Poi? Ah sì! Sasuke aveva cominciato, come suo solito, a fare il teme e lui l’aveva morso e si era allontanato… aveva fatto pochi passi, poi si era ritrovato imprigionato in una stretta soffocante, una bocca sulla testa che posava dei baci tutto fuorché gentili e successivamente era stato portato in quella casa. Merda.

<< Devo trovare il modo di uscire di qui! Se solo questa mocciosa mi lasciasse andare! >> pensò esasperato, mentre una piccola bimba dai capelli rossi gli metteva l’ennesimo fiocchetto in testa.

“Allora Josephine, non ti vedi più bella?” gli chiese la piccola, portandolo davanti ad uno specchio permettendogli di vedersi. Naruto cominciò ad abbaiare, a dimenarsi e a cercare di sfuggire da quella stretta stritolante, con scarsi risultati.

<< Josephine!? Ma è un nome da femmina! Ed io non sono una femmina! Tanto meno un volpino! >> pensò, disperato. Con non poca fatica riuscì a sfuggire alla presa della piccola bambina, scappando giù per le scale e dirigendosi verso la porta, ma la sua corsa sfrenata fu fermata da un cane. Un enorme, brutto e pericoloso cane. Un Pitt Bull (si scrive così, vero? Ò.o NdTensai)

<< Cazzo, no! Non ora! Non ora che ero quasi fuori, merda!! >> imprecò mentalmente Naruto, mentre tirava fuori le unghie e digrignava i denti. Avrebbe lottato pur di uscire da lì.

***

Sasuke correva a perdifiato. Aveva chiesto ad un uomo della sicurezza se avesse visto un volpino, questi aveva confermato e gli aveva detto che era in braccio ad una bimba. Aveva scoperto poi, dal parcheggiatore, il modello della macchina sulla quale era salita (so che è troppo fortunato, ma passatemela xD NdTensai) la bambina ed aveva contattato immediatamente un amico di suo padre, poliziotto, ed aveva scoperto dove abitasse la mocciosa rapitrice di volpi altrui!

Come una furia si era diretto a casa della delinquente in miniatura ed ad un uomo piuttosto sorpreso aveva chiesto subito del suo,e sottolineando SUO, volpino.
“C-come scusi?” gli aveva risposto questi, guardandolo prima con occhi sgranati, per poi stringerli a due fessure.
“Le ho chiesto, gentilmente, dove si trova il MIO cucciolo di volpe, che SUA figlia, nipote, o quel che sia, mi ha portato via al centro commerciale!” c’è da dire che alla parola “gentilmente” il moretto aveva ringhiato come un lupo incattivito, cosa che aveva impensierito l’uomo davanti a sé. Difatti, questi afferrò il cordless e lo minacciò di chiamare la polizia.
“Se non va via subito, chiamo la polizia.” sasuke aveva schioccato la lingua, mentre l’uomo stava per chiudergli la porta in faccia. Ma un urlo, probabilmente quello della bambina, l’aveva fermato di colpo.

“Tomokooo!!” aveva urlato l’uomo, precipitandosi su per le scale. Sasuke l’aveva seguito a ruota ed aveva spalancato gli occhi alla vista di un Pittbull, brutto, nero, e bavoso che minacciava il suo Naruto, ferito, impaurito ma non per questo messo al tappeto. Il cuore prese a battergli più forte e stava per andare da lui quando il cucciolo spiccò un salto dalla finestra, sparendo così dalla sua vista.

“Nooooo Josephineeeeeeeeeeee!!!” piagnucolò la mocciosa, mentre Sasuke correva verso la finestra. Sparito. Naruto era sparito, ancora.
“Su, Tomoko, non piangere. Papà ti prenderà un altro gattino, vedrai” aveva detto l’uomo alla piccola, con l’intento di consolarla. Sasuke s’irrigidì.
“Gattino? QUELLO NON ERA UN GATTINO, IDIOTA, MA UN CUCCIOLO DI VOLPE!” urlò oltraggiato, per poi tornare sui suoi passi e sbattere la porta, uscendo.

“Papino? Ma chi era quello?” chiese la piccola, mentre il papà la prendeva in braccio.
“Un pazzo visionario” concluse l’uomo, convinto che quel cucciolo non fosse quello di una VOLPE, ma di un GATTO.

***

Era ferito, ancora. Quel cagnaccio malefico l’aveva ridotto male… ma stavolta con lui non c’era Sasuke. Il suo Sasuke… lo stava cercando? Oppure se n’era tornato a casa, con la sicurezza che lui vi avrebbe fatto ritorno da solo? Maledizione, se così fosse, lui manco sapeva dove si trovava!

Stanco, si era addentrato in un parco lì vicino, accoccolandosi sotto ad un albero, sperando che nessun teppista o mocciosa invasata l’avesse disturbato. Aveva sonno, voleva dormire. Sbadigliò, lamentandosi per un taglio sotto l’occhio, per poi poggiare la testolina sulle zampette. Nella sua testa un susseguirsi di immagini in cui Sasuke lo curava, lo coccolava, gli dava da mangiare e lo faceva dormire con lui, non gli permettevano di riposare.

<< Sasuke, dove sei? Vorrei tu fossi qui… ho così paura! >> pensò, tremando un po’. Se fosse stato umano, non avrebbe avuto tutti quei problemi, quel cagnaccio l’avrebbe sistemato in due secondi, la mocciosa sarebbe stata liquidata immediatamente e non sarebbe finito in quella situazione. Ma, si disse, se non fosse stato una volpe, non si sarebbe mai avvicinato tanto a Sasuke, non avrebbe potuto vederlo così dolce, protettivo, premuroso e non se ne sarebbe innamorato ancora di più. S’impose di smettere di pensare, si sentiva stanco, troppo stanco e le ferite bruciavano. Si abbandonò ad un sonno ristoratore, speranzoso che qualcuno, precisamente il suo moretto preferito, l’avrebbe trovato presto.

***

Correvano a perdifiato per raggiungere Sasuke. Il moretto li aveva chiamati sul cellulare di Neji, farneticando qualcosa su un cane enorme, di un Naruto ferito e di una bambina isterica. Avevano cercato in lungo e in largo per trovare Naruto, ma nulla, sembrava sparito. Nei pressi del centro commerciale non c’era.

“Neji, secondo te, cosa gli sarà successo?” chiese Kiba, correndo con accanto il suo ragazzo.
“Non lo so, Kiba, però Sasuke mi sembrava parecchio agitato” rispose, aumentando il passo. Non si fermarono, correndo sempre più veloce, finché non videro il loro amico guardare in un cassonetto della spazzatura.
“Sasuke!” lo chiamò Neji, facendolo voltare di scatto.
“Dov’è Naruto?!” chiese Kiba, arrancando per via della corsa. Il moro lo guardò per poi schioccare la lingua.
“E’ saltato giù da una finestra” affermò, riprendendo la sua ricerca.

“DA UNA FINESTRA!?” chiesero in coro i due, mentre Sasuke annuiva distrattamente.
“Sì, ho trovato la casa di quella mocciosa, era lì ed era minacciato da un pittbull, ed era anche ferito… dannazione! Era in trappola! Non mi ha neanche visto, è saltato giù dalla finestra per scappare!” concluse, con un moto di stizza. I suoi amici lo fissarono sorpresi per un po’, poi si guardarono annuendo in comprensione. Si divisero e cominciarono a cercarlo con foga, facendo sorridere lievemente l’Uchiha.

***

Quanto tempo era passato? Un’ora? Due? O forse un giorno? Non sapeva dirlo… si sentiva confuso, dolorante e spossato. Voleva solo che tutta quella situazione si risolvesse alla svelta. Forse non era stata una buona idea esprimere quel desiderio. Ora non sapeva neanche come uscirne…

Però era stato bello vivere per un po’ con Sasuke… aveva imparato tante cose di lui che non immaginava neanche. Sorrise debolmente. Per quanti guai stesse passando, per quanto poteva pensare che forse avrebbe fatto meglio a non chiedere nulla, bastava pensare a Sasuke che lo coccolava, che gli baciava la testolina, per convincersi che l’avrebbe fatto e rifatto più di una volta. Cercò di alzarsi, fallendo miseramente. Quel bastardo gli aveva dato un morso alla zampa posteriore…

Si distese nuovamente. Aspettando cosa? Non lo sapeva neanche lui. Un miracolo forse, o la morte. Pensare a quest’ultima era così deprimente. C’erano così tante cose che doveva fare ancora! Amare, prima di tutto! Dai piccoli occhi chiusi cominciarono a sgorgare delle lacrime calde, il corpo stanco fu attraversato da sussulti.

<< Oh, Kami, se mi senti… aiutami! Aiutami ti prego! >> pregò più forte che poté, se avesse potuto avrebbe dato l’anima per tornare come prima, correre da Sasuke e abbracciarlo, baciarlo, amarlo… si rassegnò, probabilmente sarebbe morto lì, senza poterlo rivedere. Sentiva il sangue sgorgare dalla zampa posteriore, quel cagnaccio gli aveva fatto un bel regalo… il respiro rallentava, sentiva la testa pesante e così decise di chiudere gli occhi, di abbandonarsi. Aveva tentato un’ultima volta di alzarmi ma con scarsi risultati. Quindi, la cosa più ragionevole da fare era lasciarsi andare…

Dopo qualche minuto sentì una voce che chiamava il suo nome. Mosse le orecchie, per sentire meglio, ma poi si disse che non era possibile.

<< Perfetto, sto proprio per morire. Sento perfino la sua voce >> pensò, tristemente. Sasuke non poteva averlo trovato, aveva capito che si trovava dall’altra parte della città.

Ma quella voce continuava a chiamarlo disperatamente, con insistenza e lui non poté non aprire gli occhi. Li spalancò di colpo, quando vide Sasuke passare lì vicino, affannato per la corsa, i capelli spettinati e gli occhi preoccupati. Cercò di alzarsi, invano. Era sdraiato sotto un albero ed era impossibile per Sasuke vederlo con quei cespuglietti davanti. Decise di provare almeno ad abbaiare. E così fece.

***

Avevano visto quel parco e vi erano entrati, sperando che Naruto avesse trovato riparo su qualche albero. Si erano divisi, avrebbero avuto più probabilità di trovarlo così. Sasuke correva a perdifiato, lo cercava a destra e manca, assottigliando lo sguardo per non farsi sfuggire nemmeno un piccolo pezzo di parco. Poi, l’aveva sentito.

Un abbaio. Un lamento, per meglio dire. Si era bloccato di colpo, guardandosi intorno. L’aveva sentito, anche se debole, quello era Naruto!

“Naruto!? Dove sei!?” un altro debole lamento.
“Continua dobe, altrimenti non ti troverò mai!” aveva detto, accelerando il passo. Sentiva quei versi sempre più vicini, c’era quasi, lo sapeva! Poi, finalmente, lo vide.

Era rannicchiato sotto un albero, tremolante, sporco di sangue e si vedeva lontano un miglio che era a pezzi. Corse verso di lui, inginocchiandoglisi accanto.
“Dobe!? Ehy, dobe!?” Naruto alzò un po’ la testa, guardandolo negli occhi stancamente. Gli leccò un po’ la mano che Sasuke protese verso di lui, per poi chiudere gli occhi ed abbandonarsi al sonno.

“Naruto, apri gli occhi!” il moretto prese il cucciolo in braccio, aveva bisogno di cure. Fu raggiunto da Kiba e Neji che alla vista del cucciolo insanguinato si bloccarono di colpo.
“NARUTO!” aveva urlato Kiba, inginocchiandosi accanto a Sasuke. Neji aveva scosso l’amico, incitandolo a muoversi prima che il cucciolo potesse peggiorare. Si misero a correre in direzione del primo veterinario disponibile.

***

“Se la caverà, tranquillo” lo rassicurò il veterinario, uscendo poi dalla saletta. Sasuke osservò il corpicino di Naruto disteso sul lettino, una benda copriva l’intera zampa posteriore. Si sentiva terribilmente in colpa. La mano di Neji sulla sua spalla lo riportò coi piedi per terra.
“Se la caverà, hai sentito? Quindi sta tranquillo, Sasuke” cercò di rassicurarlo, ma credeva di capire come si sentiva il suo amico. Se fosse successo a Kiba…
“Che altro ti ha detto il dottore, Sasuke? Puoi portarlo a casa?” aveva chiesto Kiba, accarezzando un po’ la coda di Naruto. Il moretto aveva annuito, allontanando la mano di Kiba dalla coda del cucciolo.
“E’ andato a prendere delle medicine, appena me le avrà consegnate potrò portarlo via da questo posto.” aveva detto con un tono atono, che rispecchiava il suo stato d’animo. Kiba annuì, guardando ancora il suo amico.
“Come ha fatto a cacciarsi in un guaio simile?” aveva sussurrato poi, mentre Sasuke stringeva i pugni.

“Bene, ecco a te, ragazzo!” il veterinario gli aveva portato le medicine, aveva dato un’ultima controllata a Naruto e poi l’aveva adagiato tra le braccia dell’Uchiha. Una volta ringraziato il dottore, i tre uscirono dallo studio, per poi salutarsi.
“Ti chiamerò più tardi per sapere come sta, ok?” aveva detto Neji, mentre Kiba accarezzava il capo di Naruto.
“Stammi bene amico” aveva sussurrato, allontanandosi poi con il suo ragazzo.

***

Una volta giunto a casa, Sasuke preparò le medicine, le somministrò al cucciolo e lo adagiò sul suo letto, coprendolo con una copertina soffice. Naruto aveva fatto le fusa, quando una sua mano gli aveva accarezzato le orecchie. Sasuke sorrise, stendendogli accanto. Era presto, non era neanche ora di cena; decise quindi di fare una doccia veloce e di mangiare qualcosa, prima di tornare accanto al suo cucciolo.

Sotto la doccia pensò a molte cose: a ciò che Naruto aveva passato per colpa sua quando era umano, a quello che stava passando ora che era volpe, al fatto che si era sentito morire quando l’aveva trovato sporco di sangue. Aveva riflettuto molto, arrivando ad una conclusione: l’amava. Amava quel casinista biondo, certo, lo sapeva già, ma ora ne era totalmente sicuro. Lo rivoleva. Lo rivoleva indietro!

Shizune non gli aveva voluto dire molto sul come fare per invertire la trasformazione, aveva solo accennato al desiderio. Ora, come poteva sapere lui cosa il dobe avesse desiderato!? Maledizione… non sapeva più dove sbattere la testa! Voleva aiutarlo, ma non sapeva come.

Dopo la doccia mangiò velocemente un’insalata di pomodori, tornando immediatamente a letto. Naruto ronfava della grossa e Sasuke sorrise. Dopo ciò che aveva passato a casa di quella mocciosa, ne aveva bisogno. Appena s’infilò sotto la coperta, Naruto si mosse, accostandosi a lui. Lo accarezzò lievemente, vegliando il suo sonno.

“Mi hai fatto prendere un bello spavento, sai?” sussurrò, parlando al volpino addormentato.
“Pensavo di non rivederti più… dobe” continuò a parlare, ne sentiva il bisogno.
“Vorrei tanto rivederti nella tua forma umana, rivedere il tuo sorriso, sentire la tua risata riempire l’aria, la tua voce che mi chiama teme…” sospirò, sistemandosi su un fianco, poggiando la testa accanto al musetto di Naruto. Sentiva il suo respiro accarezzare la sua guancia con lentezza, osservò gli occhietti vispi chiusi, immaginandoli aperti. Chiuse i suoi di occhi, avvicinandosi ancora di più al cucciolo ed addormentandosi.

***

Una linguetta dispettosa gli stava leccando una guancia. Aprì stancamente gli occhi, ritrovandosi due pezzi di cielo azzurro davanti. Naruto si era svegliato.
“Ciao piccolo” sussurrò, sedendosi meglio sul letto con la schiena poggiata alla testiera del letto, accogliendo il cucciolo sul suo grembo. Gli accarezzò la testa, lentamente.
“Ti senti meglio?” gli chiese ed in risposta Naruto annuì. Sasuke sospirò sollevato. Almeno poteva fargli delle domande sapendo che il cucciolo avrebbe capito!
“Mi dispiace, Naruto” il volpino sollevò di scatto il muso. Nei suoi occhi si leggeva confusione e sorpresa.

<< Di cosa ti stai scusando, Sasuke? >> si chiese mentalmente, mentre il moro continuava a parlare.

“Se… se non ti avessi fatto arrabbiare quella babbuina non ti avrebbe visto e non ti avrebbe portato via da me. Non saresti stato ferito… mi dispiace” confessò, sincero. Naruto, ad ogni parola,sentiva il suo cuore aumentare i battiti. Sasuke si era spaventato! Che significasse qualcosa?
“Ho avuto paura, ok?!” sbottò di colpo l’uchiha, leggermente rosso.
“Ho temuto per te, per la tua incolumità. Temevo di non rivederti più… e… mi sono sentito morire…” confessò, stringendolo forte a sé.
“Se ti fosse accaduto qualcosa io non so cosa avrei fatto! Avrei ucciso perfino quella bambina, pur di vendicarti! Kami, dobe, ero così preoccupato!” il volpino ormai era incredulo. Era vero, oppure stava facendo uno di quei sogni!?

“Quando, poi, ti ho visto lì in quel parco, sporco di sangue, il cuore mi si è fermato. Passo dopo passo pregavo affinché tu respirassi, affinché tu stessi bene. È stato un sollievo vedere che eri ancora vivo, anche se ferito. Perdonami. Non ho saputo proteggerti Naru” disse infine, abbracciandolo più forte. Naruto, con quelle poche forze che aveva, riuscì a sollevarsi sulle zampe posteriori - guaendo quando una fitta attraversò la zampetta ferita - portandosi davanti al viso del moro. Con la lingua lambì le sue labbra, facendo sì che gli occhi del ragazzo sgranassero a quel contatto.

“Ma… cosa?” chiese Sasuke, non capendo. Naruto ripeté il gesto più e più volte, tanto che l’uchiha desiderò poterlo riavere in forma umana, per poter assaggiare le sue labbra, le labbra del ragazzo che amava.
“Ti…” cominciò, tra una lappatina e l’altra del cucciolo.
“Ti amo…” sussurrò. Aprì gli occhi quando non sentì più la lingua di Naruto leccargli le labbra. Lo trovò che lo fissava con gli occhi lucidi, come se stesse per piangere. Lo sentì guaire, allungando il collo e leccando con più vigore le sue labbra.

<< Oh, Sasuke! Ti amo! Ti amo anche io! Cosa darei per potertelo dire, dannazione! >> Naruto si dannava per quella situazione. Voleva poter dire a Sasuke quanto anche lui lo amasse, ma quella forma glielo impediva. Sasuke, dal canto suo, aveva afferrato la testolina del cucciolo, tenendola ferma, e poggiò le sue labbra su quelle del cucciolo, ripetendogli “Ti amo” appena si allontanò.

Il corpo di Naruto prese a brillare. Sasuke si spaventò, non capiva cosa stava accadendo. Osservò il cucciolo sollevarsi in aria, mentre al posto delle zampette tornavano braccia e gambe umane, i capelli biondo-oro illuminarono la stanza come il sole d’estate, il profumo della sua pelle inebriò i suoi sensi. Naruto stava tornando! Poté finalmente rivedere quegli occhi azzurri che tanto amava.

“Ti amo, Sasuke!” disse subito Naruto, buttandosi addosso al moro, che ricambiò l’abbraccio.
“Sei tornato, finalmente! Sei tornato”sussurrò Sasuke, baciandolo finalmente sulle labbra. Ormai Naruto aveva nuovamente forma umana, però una cosa fece sorridere l’uchiha: le orecchie e la coda non erano ancora sparite.

“Sei tenerissimo” sussurrò sulle sue labbra, baciandolo poi dolcemente. Naruto arrossì, stringendogli di più le braccia al collo.
“Teme” sussurrò, poi, sorridendo. Sasuke perse il controllo. Lo fece sdraiare sotto di sé, baciandolo con foga. Con le mani toccava quelle orecchie morbide, mentre con la bocca lambiva il collo del biondino che gemeva sotto di sé. Succhiò avidamente la giugulare, seguendo con la punta della lingua la vena del collo che bolliva, tanto era calda. Salì più su, arrivando al lobo dell’orecchio, mordendolo. Le mani continuavano a toccare l’altro paio d’orecchie, mentre il suo bacino si strofinava piano contro quello dell’amante.

“Ahhh… Sasuke!” ansimò Naruto, quando il moretto scese sul suo petto, baciando il capezzolo destro. Lo mordicchiò un po’, soffiandoci sopra e strappando un altro gemito al biondino. Una mano abbandonò le orecchie pelose, scendendo sulla vaporosa coda. L’accarezzò piano, mentre la bocca giocava coi capezzoli. Naruto si strinse di più a Sasuke, allargando le gambe per permettergli di sistemarsi meglio. Sasuke si spogliò degli abiti che indossava restando totalmente nudo davanti agli occhi ammaliati di Naruto.

“Sei… sei stupendo, Sasuke!” disse il biondo, estasiato. Sasuke in cambio lo baciò con foga, e sussurrandogli un “mai quanto te, mio bel demone-volpe” che lo fece sorridere. Ribaltò le posizioni, portandosi lungo disteso su Sasuke, che restò sorpreso da tutta quella intraprendenza. Il biondo gli baciò il collo, il petto, per poi scendere sull’addome piatto e ben formato del moretto, sfiorando con le orecchie la pelle sensibile del petto. Si sollevò, sedendosi poi sull’addome di Sasuke, stando ben attento che la coda sfiorasse “accidentalmente” il pene eretto del moro. Sasuke gemette al contatto, afferrando il retro del collo di Naruto tirandoselo addosso, per baciarlo. Fu un bacio umido, carico di passione, che lasciò entrambi senza fiato. Il primo a riprendersi fu Sasuke…

“Naruto… leccami... ti prego...” il ragazzo biondo arrossì di botto, ma accontentò la richiesta dell’amante. Si portò sopra la virilità tesa di Sasuke, leccandola dal basso verso ‘alto, lentamente, con leggerezza. Sasuke temette d’impazzire. Quella lingua dispettosa lo stuzzicava alla base, alla punta, gli stimolava i testicoli e per lui era una vera tortura. Poi, il biondino decise di fare sul serio.

Si calò di colpo sulla carne calda del moro, che urlò di piacere a quel contatto umido. Divaricò le gambe, permettendo a Naruto un lavoro migliore, mentre spingeva il bacino verso quella bocca.

“Ahhh… Naru! Se continui così… non resisterò a lungo! Ahhh!” gemette, muovendosi ancora verso quella bocca. Naruto si fermò un attimo, per fissarlo negli occhi.
“Voglio assaggiarti, Sasuke. Vieni per me” quelle parole furono troppo e, dopo un paio di spinte in quella bocca calda, Sasuke venne, inondando la gola di Naruto con il suo seme caldo. Il ragazzo mandò giù tutto, mugolando soddisfatto. Posò poi un bacio sulle labbra del moro, accarezzandogli la gamba con la coda vaporosa.

“Chissà come mai ho ancora queste cose” disse pensieroso Naruto, toccandosi coda e orecchie.
“Poco male. Ti danno un’aria dannatamente erotica.” il biondino arrossì.
“Teme! Non dire queste cose!” sasuke rise, abbracciandolo da dietro, dato che Naruto gli aveva voltato le spalle. Gli baciò una spalla, passandogli le mani sul petto.
“Ti amo” sussurrò, leccandogli l’orecchio. Naruto rabbrividì, sciogliendosi in quel abbraccio. Si voltò quel tanto che bastava per baciare Sasuke, gli sorrise e gli leccò le dita. Sasuke, che capì cosa quel gesto significasse, perse un battito.

“Sei sicuro, Naru?” chiese, continuando ad osservare quelle dita che sparivano nella bocca del biondo. Questi annuì, continuando il suo lavoro. Appena le dita furono abbastanza lubrificate, le portò lui stesso alla sua apertura.
“Fallo” comandò, mentre Sasuke deglutiva.
“Fallo ora, Sasuke. Fammi tuo” il primo dito fu inserito senza difficoltà, mentre con l’inserimento del secondo Naruto s’irrigidì non poco. Sasuke lo baciò, mentre con la mano libera prese a masturbarlo.
“Rilassati, amore” sussurrò, coccolandolo un po’. naruto fece come gli disse Sasuke e quelle dita non furono più un fastidio, anzi. Gli piaceva da morire. Quando Sasuke curvò un po’ le dita all’insù, sentì un piacere incredibile. Sasuke premette più volte sulla sua prostata, ma non gli permise di venire. Lo fece sdraiare sul letto, si posizionò tra le sue gambe e lentamente cominciò ad entrare. La coda di naruto volteggiava in aria, mentre gemeva un po’ di dolore, un po’ di piacere. Quando il moro fu totalmente dentro di lui, una lacrima sfuggì al suo controllo.

“Ahhh… fa male!” disse, cercando di allontanare Sasuke.
“Shhh calmo, adesso passa.” lo cullò il moretto, baciandolo ovunque. Quando finalmente Naruto si abituò a quel intrusione, gli diede l’ok per muoversi.

Sasuke era inebriato da quel calore. Stare dentro Naruto era una cosa fantastica! Si sentiva avvolto da un calore intossicante, sentiva di non poterne già più fare a meno. Si muoveva con decisione, ora, toccando ad ogni spinta la prostata di Naruto, facendolo godere ed urlare dal piacere. Vennero insieme, e quando Sasuke abbandonò il corpo di Naruto, questi gemette, contrario.
“E’ necessario, Naruto. Non posso restare per sempre dentro di te” il biondo si offese di più, ma Sasuke rimediò immediatamente, baciandolo.

“Per sempre dentro di te da ora, ma non significa che non ti voglio con me per l’eternità. Tu sei mio. E sarai mio ora e per sempre” disse Sasuke, con quel tono che solo un uchiha può usare.
“Sì, Sasuke!” il moretto sorrise, poi si accorse di una cosa.
“Che peccato. Ci siamo giocati coda ed orecchie.” Naruto si toccò la testa e poi il sedere. Era tornato del tutto normale. Sorrise, abbracciando Sasuke.

“Non importa, meglio così” confessò Sasuke, mentre lo coccolava.
“Dobe?” chiese, sentendo che il sonno stava per rapirli.
“Mh?” chiese Naruto, ormai quasi nelle braccia di morfeo.
“Cosa hai desiderato?” domandò curioso l’uchiha, stringendoselo di più al petto.
“Di poter ottenere la tua attenzione!” esclamò, imbarazzato.
“Ora capisco perché sei tornato normale dopo la mia dichiarazione. Dobe!” scherzò, baciandogli la testa.

“Sasu?” fu il turno di Naruto di chiedere, ora.
“Dimmi” rispose il moro, guardandolo negli occhi.
“Ti mancherà il cucciolo?” Sasuke sorrise.
“Sì, un po’. eri tenero, sai? Così indifeso… un po’ mi mancherà, lo ammetto. Ma ti preferisco così” confessò, sorridendo lievemente.
“Davvero!?” chiese Naruto, al settimo cielo.
“Ovvio. Così posso scoparti” asserì, serio.
“PERVERTITO DI UN TEMEEEEEEEEEEEEE!” urlò il biondo, attaccandolo con un cuscino. Fu così che i due festeggiarono la loro unione, il loro amore e l’addio al cucciolo di volpe.

***

“Ben fatto Uchiha! Ottimo lavoro!” disse soddisfatta Shizune, mentre dalla sua sfera di cristallo osservava i due… ehm… in attività piacevoli.
“Uhuhuhuh datevi da fare! Dopo tutta la faticaccia che ho fatto, mi merito un premio no!?” un rivoletto di bava colò dalla sua bocca, mentre Sasuke metteva Naruto sotto di sé per un nuovo round!

***

“Neji, secondo te come sta Naruto?” chiese Kiba a Neji, che tentava di spogliarlo.
“Uffa, ti ho detto che sta bene! Ora lasciami fare!” sbottò frustrato, mentre il suo ragazzo continuava a pensare all’amico.
“Ma la ferita!? Sarà guarita!?” Neji sbuffò spazientito.
“Sta zitto, Kiba! Quei due stanno molto meglio di quanto credi!” urlò, sorprendendo il suo ragazzo.
“Beh, potevi dirlo prima! Vieni qui, e baciami!” concluse divertito il moretto, mentre Neji si avventava sulle sue labbra.

**************

FINEEEEEEEEEE!!! XD vi è piaciuta!? spero di si! A me molto, sinceramente! sono molto soddisfatta di questa fic! ^^ e anche del risultato ottenuto! I vostri magnifici commenti, i numerosi preferiti e le tante aggiunte alle fic seguite ^^ vi ringrazio di cuore!! Avrei in mente uno o due extra. Vi interessano? XD fatemi sapere se li volete, che li scrivo xD un bacione e commentate in tante, mi raccomando! *OO*
  
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