Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: cenere41    18/12/2016    1 recensioni
Una giovane donna che fugge da un mondo a lei ostile, intraprendendo un viaggio che la porterà dal Giappone all'Europa, in un susseguirsi di vicessitudini inaspettate insieme alla sua amica del cuore. Una traversata che sarà per loro un segno del destino, che le condurrà verso una nuova vita e dove forse ci sarà ad attenderle il grande amore. Ma la strada verso la felicità sarà lunga, piena di insidie e gelosie, ma anche di dolci ed appassionati momenti.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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CAPITOLO 79


I due uomini rimasero allibiti da quell'agghiacciante rivelazione. Il padre di Masumi fu il primo a riprendersi dallo stupore:-Mio Signore...cosa...? Chiedo perdono...non potevo certo immaginare...-Farfugliò confusamente e a capo chino.
-Lei...!? La...la nipote di Sua...Signoria?!- Takamiya era sconvolto, il volto cereo e gli occhi sbarrati, mentre un rivolo freddo di sudore gli solcava una guancia rugosa. Tutto si era immaginato, fuorchè che la giovane che aveva ordinato di rapire, fosse una parente prossima dello Shogun...!
L'anziano uomo portò lo sguardo dall'uno all'altro, soffermandolo sul nonno di Shiori con profonda ira.
-Posso immaginare la tua sorpresa, Takamiya...! Mai ti saresti aspettato che la ragazza a cui hai cambiato radicalmente la vita, fosse mia diretta discendente...non è così?-asserì con tono secco.
-Veramente...mio Signore...io non...non capisco a cosa si riferisce...?-Balbettò l'altro, tentando di temporeggiare.
-La tua codardia è pari alla tua sfacciataggine, traditore!- Ribattè lo Shogun, ancora più infuriato.-Sai perfettamente di cosa parlo!Hai ordinato tu di perseguitare i Kitajima, disobbedendo ad un mio preciso ordine...Non ti sei mai chiesto il motivo del mio interesse per la loro incolumità? O la tua ingordigia ti ha offuscato la ragione?- Lo interrogò, poi vedendo che non rispondeva, aggiunse:-Hai ordinato ai tuoi samurai di tacere, non solo riguardo l'attacco alla famiglia di mia nipote, ma anche sugli altri perpetrati ai danni di numerosi cristiani, senza chiedere prima il mio consenso! Hai agito per tuo conto...per la tua sete di potere! Ma ora è giunta per te la resa dei conti!-Concluse, categorico.
-Cosa...cosa intende dire, mio Signore?-chiese Takamiya, in preda al panico.-Io...io...sono innocente...sono accuse false! -Osi dare della bugiarda a mia nipote?- Lo redarguì lo Shogun.-Questo è troppo! Hai torturato ed ucciso molte persone...a tuo piacimento, derubandoli dei loro averi...Ma soprattutto...ti sei macchiato col sangue della mia unica figlia e di mio nipote! Hai tentato di fare lo stesso con la unica superstite...E' arrivato il momento che ti assuma le tue responsabilità e che paghi per i crimini commessi!-Decretò l'anziano imperatore.
Takamiya s'inginocchio ai piedi dello Shogun:-Pietà mio Signore! Non potevo immaginare che i Kitajima fossero i suoi eredi...E per ciò che riguarda la giovane principessa...Io...non volevo ucciderla...! Volevo solo separarla da Hayami, perchè egli sposasse Shiori... Sua Altezza imperiale...sarebbe tornata in Europa... vivendo lì la sua esistenza..nessuno, in Giappone avrebbe più saputo nulla dell' erede della famiglia a cui Sua Signoria teneva tanto...Masumi doveva sposare mia nipote...C'era un accordo tra le nostre famiglie, che doveva essere rispettato ad ogni costo!- Si difese maldestramente.
Lo Shogun divenne ancora più furioso:-Come osi parlare di rispetto dei patti?! Tu...Proprio tu che hai tradito quello fatto con la casa imperiale?! Dovrei condannarti alla tortura ed alla morte...Con sommo piacere...Me ne occuperei personalmente! Ma grazie all'intercessione di mia nipote...alla sua clemenza...ti verrà risparmiata la tua misera vita! Pertanto, verrai privato del titolo di feudatario e dei territori a te affidati...Inoltre, condanno te ed i tuoi eredi all'esilio perpetuo...Non desidero sapere più nulla della vostra maledetta stirpe!- Sentenziò, senza remore alcuna.
Poi rivolto al giovane Hayami disse:-Masumi...sei libero dall'impegno con i Takamiya!- Guadagnandosi un sorriso di gratitudine da quest'ultimo. Inoltre guardando Eisuke,asserì:-Credo che tu non abbia obbiezioni...o sbaglio?-Il tono era fermo e autoritario.
-No...mio Signore. Nessuna obbiezione...-Rispose il vecchio con un inchino rispettoso.
Subito dopo, lo Shogun diede ordine alle guardie di palazzo di scortare un Takamiya tremante e sconfitto nel suo feudo e di assicurarsi che rispettasse prontamente le sue disposizioni, inoltre impose ai suoi guerrieri di avvisare gli abitanti del regno:chiunque avrebbe offerto aiuto o quant'altro al traditore, avrebbe subito la stessa sorte.
-Hayami...-esclamò, rivolgendosi di nuovo al suo feudatario, una volta che i samurai furono usciti col traditore-Mia nipote e tuo figlio presto si uniranno in seconde nozze qui in Giappone, dato che la loro precedente unione è avvenuta in Francia. Desidero presenziarvi e presentarla come la mia unica parente prossima...! Hai qualcosa da aggiungere?- Chiese con voce che non ammetteva contraddizioni.
-No, mio imperatore...-Rispose l'altro a capo chino.-Posso solo essere onorato del fatto che la principessa faccia parte della mia famiglia...E sono grato a Sua Signoria per non opporsi a questa unione. Desidero congratularmi con il mio erede per essere riuscito a farsi accettare da Sua Altezza imperiale...Sono...sono sorpreso ed enormemente felice per le loro nozze...!-Eisuke era un uomo d'affari scaltro e furbo...Non avrebbe contraddetto lo Shogun in nessun caso, figurarsi se lo avesse fatto proprio in quest'occasione...! Era riuscito ad avvicinarsi alla casa Imperiale, più di chiunque altro e gli veniva offerto quella fortuna inattesa su un piatto d'argento.
-Bene...!- Assentì l'anziano uomo.-Non avevo dubbi in proposito...Ero certo che saresti stato entusiasta della mia decisione...E' conveniente per te...molto più dell'accordo stipulato con Takamiya...!- Sancì con un velo d'ironia nella voce. Conosceva perfettamente le ambizioni di Hayami...Ma egli, al contrario dell'altro , era più astuto:sapeva come doveva agire per non inimicarsi il suo Signore e soprattutto rispettava le sue volontà, sempre e comunque.
Poi rivolgendosi ai giovani sposi, disse:-Domani stesso inizieranno i preparativi per le nozze...! Desidererei che mia nipote restasse qui con me fino al giorno della vostra unione...Ma credo che tu non sia d'accordo, ragazzo...-Un lieve sorriso di comprensione accompagnò quelle parole. I due coniugi si lanciarono un fugace sguardo, prima che il marito rispondesse:-Le siamo grati di tutto, mio Signore...Però Maya è già mia moglie e vorrei portare lei e mio figlio a palazzo Hayami...Sono certo che Sua Signoria capirà...che è là il suo posto ora...!- Il tono di voce era rispettoso, ma fermo e si guadagnò l'assenso e la stima dell'anziano uomo.
-Nonno...ti ringrazio di quello che hai fatto per noi...-intervenne Maya, parlandogli con dolcezza ed avvicinandosi a lui.-Ma Masumi ed io siamo stati separati per troppi mesi...Abbiamo un bambino e...vorrei che restasse vicino a suo padre, il più possibile...Ti chiedo perdono, ma...io...-Cercò di continuare, ma lo Shogun la interruppe:-Ma certo...piccola mia...Ti capisco più di quanto tu creda...-Ribattè con tono compiacente ed affettuoso, stringendole le mani tra le sue.
-E' naturale che tuo marito ti voglia al suo fianco e che tu desideri la stessa cosa...A me basta che ti renda felice e...sono sicuro che è così...! Lo leggo nei tuoi occhi...Sono trasparenti e limpidi, esattamente come quelli di tua nonna...Andate pure e grazie di tutto, ragazzo...!- Terminò, con sguardo lucido di commozione.
Masumi s'inchinò:-E' stato un privilegio, Mio Signore...!-Rispose.
-Grazie, nonno...Grazie!- Maya sussurrò quelle parole, con le lacrime che le bagnavano il dolce viso, mentre abbracciava con affetto l'anziano parente.



Una volta arrivati a palazzo Hayami, Maya e Rei accompagnarono dei domestici a sistemare il piccolo erede della casata, mentre Masumi, Eisuke ed Hijiri si accomodarono in un alloggio della dimora, dove il vecchio volle sapere tutti i particolari di quell'incredibile vicenda...almeno la parte che ancora ignorava. I due giovani lo ragguagliarono per quanto possibile, sorvolando sulle questioni più intime, naturalmente e che riguardavano i loro sentimenti verso le rispettive consorti.
-Bene...devo riconoscere che le due ragazze hanno mostrato una gran dose di coraggio!!! E voi due avete agito correttamente nel volerle sposare...visto il gran lasso di tempo passato con loro sulla nave...La loro reputazione era compromessa...! Ma tu...figlio mio...eri già impegnato...!- Disse Eisuke, con tono di rimprovero, poi come colto da un'intuizione, aggiunse:-Devo supporre che tu, conoscendo l'ordine dello Shogun riguardo i Kitajima...abbia fatto delle indagini e abbia scoperto il loro indissolubile legame...Quindi, hai deciso di sposarla!- La voce vibrava di orgoglio e di malizia, mentre continuava:-Sei stato davvero intelligente e scaltro, Masumi! Hai perso il prestigio ed il potere economico che l'unione con i Takamiya avrebbe portato alla nostra casata...ma in compenso...hai puntato molto più in alto...Hai conquistato addirittura l'unica erede dello Shogun! E non hai perso tempo...L'hai sposata immediatamente! E ti sei assicurato che partorisse subito un figlio tuo...! Devo farti i miei complimenti...Sei davvero una volpe...! Ti ho cresciuto davvero bene...Sono orgoglioso di te!- Terminò con una risata di trionfo, mentre i due giovani si fissarono con un sorriso di comprensione. Suo padre, pensò Masumi, non avrebbe mai capito che era stato l'amore e non l'ambizione a spingerlo verso sua moglie...Per lui il potere economico e sociale era tutto, per cui era inutile che gli spiegasse i veri motivi di quel matrimonio.
In quel momento udirono qualcuno schiarirsi brevemente la voce:-Chiedo scusa...non...non intendevo... interrompere!- I tre uomini si voltarono simultaneamente e trovarono Maya ferma sull'uscio dell'alloggio. Era pallida, il capo leggermente chinato verso il basso,mentre il corpo era pervaso da un leggero tremolio. Eisuke fu il primo a parlare:-Non si preoccupi, Altezza Imperiale...non ci interrompe affatto...!- Disse, con un inchino.-Avevamo appena terminato la nostra interessante conversazione...Spero si trovi a sua agio, nella nostra umile dimora...! La servitù è sua completa disposizione...dopotutto questa ora è anche casa sua...!- Terminò, con affabilità. La ragazza senza alzare lo sguardo, lo ringraziò, con voce flebile.
Il vecchio Hayami andò con gli occhi dal figlio alla nuora e sentendo nell'aria una strana atmosfera, con una scusa invitò Hijiri ad accompagnarlo in un' altra ala del palazzo, permettendo loro di rimanere soli.
Masumi rimase a fissarla in silenzio. Era certo che lei avesse udito le parole del padre. Lo capiva dall'espressione del volto e dal linguaggio del corpo, rigido e teso della tensione.
-Nostro figlio si addormentato?- Chiese, cercando di rompere quell'imbarazzante silenzio. Al cenno d'assenso della moglie, continuò:-Era davvero stanco...E' ancora così piccolo...-Un sorriso gli aleggiava sulle labbra, al pensiero del bimbo. Lentamente le si avvicinò e provò a carezzarle il viso, dicendo:-Amore...- Ma lei, con uno scatto evitò il suo tocco, sollevando su di lui uno sguardo furente:-E' la verita?! Ciò che ha detto tuo padre è vero? Mi hai sposata...solo perchè hai scoperto che sono la nipote dello Shogun?-Domandò fissandolo con occhi fiammanti di rabbia.

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