Film > La Maschera di Ferro
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Autore: Dangerous_Mind    22/12/2016    0 recensioni
"Ben oltre le idee di giusto e sbagliato c’è un campo.
Ti aspetterò laggiù”.
La meravigliosa storia d'amore fra la Regina Anna e D'Artagnan vista con gli occhi di lei.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Si svegliò il mattino dopo con lo stomaco annodato.
Il vassoio carico di una ricca ed abbondante colazione le diede la nausea.
Impiegò poco ad essere pronta ed a lasciare le sue stanze. Aveva voglia di camminare e Versailles non lasciava certo a desiderare in termini di suolo calpestabile.
Il sole caldo riversava una cascata d’oro sui prati verdi e umidi della Reggia. Le fontane scrosciavano acqua limpida rendendo l’aria frizzante. Sarebbe stato bello se tutti fossero improvvisamente scomparsi. Tutti eccetto lui.
Chissà come sarebbe stato camminare con lui, mano nella mano, magari a piedi nudi nell’erba fresca, in silenzio, godendo del sole, del vento e del lontano suono dell’acqua. Sarebbe stato bello parlare con lui di cose inutili, ridere, scompigliargli i capelli e mettergli in disordine la divisa con l’unico scopo di farlo arrabbiare. Si sentiva stupida e sciocca e ne era terribilmente felice. Aveva voglia di piange e di ridere e non sapeva decidersi su quale delle due necessità fosse più impellente.
 
Camminò spedita fra le aiuole affondando il passo nella terra morbida. Inspirò l’odore di erba e lasciò che i lembi della lunga gonna candida le sfiorassero i polpacci. Si fermò solo sul limitare di un piccolo boschetto di cipressi che divideva la zona residenziale con la parte del castello adibita al personale ed alla servitù. Era lì che i moschettieri avevano il loro quartier generale. Tutto taceva immerso nella calma surreale di quella mattina d’estate. Le cime degli alberi oscillavano leggiadre e piccoli stormi d’uccelli tubavano saltellando allegramente fra i tetti.
Un paio di sott’ufficiali perlustravano il perimetro militare mentre un gruppetto di soldati radunati al centro del cortile provavano alcuni schemi di duello.

«Altezza?»
Una delle due guardie del corpo che l’avevano sapientemente seguita a debita distanza parve volersi opporre alla sua decisione di infrangere il limite militare. Lei, nascondendo un sorriso divertito, decise di perseverare nel suo intento.
Era giovane e innamorata, nulla di più bello e pericoloso.
Si avvicinò ancora un po’ al campo di addestramento e poi si fermò sotto un albero particolarmente ombroso. Decise di accomodarsi sull’erba, portò le ginocchia al petto e le cinse con le braccia.
Mentre scrutava gl
i uomini in divisa si sentiva immensamente felice.

Eccolo lì.
Le sue labbra si tesero in un sorriso beato che si estese anche ai grandi occhi verdi.

«D’Artagnan»
Sussurrò conscia d’essersi felicemente intontita.
Rimase a guardarlo per un po’ e non smise neppure quando la notizia che la Principessa Anna era al campo si diffuse fra le giovani reclute.
Lui quindi la guardò e gli archetti delle sopracciglia stretti non fecero altro che dissimulare preoccupato stupore. Lei rise e decise di aver seminato abbastanza panico.

 
  
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