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Autore: __shadow    23/12/2016    0 recensioni
Dal testo
Ad un certo punto alla finestra comparve lui, era arrivato lì in qualche modo, con la sua felpa nera larga e quel cappello a coprirgli il capo e bussava, come se fosse la cosa più naturale al mondo.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Al suo funerale incontrai un ragazzo, diceva di essere stato uno dei suoi più grandi amici in passato, forse l'unico. Quel giorno non lo vidi piangere, diceva che lui il dolore lo teneva per sè, era suo, il mondo non doveva rubargli anche quello. 
Per tutto la celebrazione non faceva che ripetere cose a bassa voce più a sè stesso che a me.
Cose del tipo "che gran perdita, davvero" poi guardava le persone e sorrideva ma sembrava più disgustato che altro.
"che gran signori. Falsi anche in un funerale. Perché non si trovano loro, in una buca" poi se ne stava un po' in silenzio, guardava la mamma è il fratello e lo vedevo irrigidirsi. 
"Povere persone. Quel figlio di puttana cambierebbe solo con la sua morte" diceva riferendosi al padre che non si era degnato di presentarsi. 
Io d'altronde passai tutto il tempo a piangere e a singhiozzare, non mi disse nulla nè tantomeno mi toccò. Mi guardava e restava in silenzio, poi tornava a commentare.
Passarono diversi giorni dal funerale poi lo incontrai di nuovo 
<< tu sei quella ragazza? >>
<< dipende a cosa ti riferisci >> 
<< bella mia sei proprio uno straccio, che hai? >> io mi innervosì, come poteva essere così superficiale, non risposi, non ne avevo le forze. Stavo per andarmene ma lui mi fermò
<< vuoi stare bene? Vieni con me. Ti aiuto io >> e così che comincia a bere e a fumare.
Passai così tre mesi della mia vita. Stavo perdendo tutto e non me ne rendevo conto. Avrei perso ogni cosa, persino la ragione, non potevo andare.
Quando gli parlai non voleva starmi a sentire, pensava che scherzassi. Solo dopo capì che facevo sul serio. Lo vidi piangere davvero.
Alcune persone dicono che si era perso per via della droga, altri sostenevano che era perennemente ubriaco tanto da non rendersi conto delle cose, mi arrivano persino delle voci che dicevano che si fosse suicidato. 
Resta il fatto che io non lo cercai più e lui fece lo stesso.
Bere non era la soluzione, almeno non per me.
Lo so che è morto, il mio corpo e il mio cuore hanno assimilato il colpo, ma mi sembra comunque irreale. Ho pianto così tanto da consumare le lacrime ed ho urlato così forte da perdere la voce. 
Ho preso una cattiva strada per poi tornare ai miei passi. Forse mi ha dato una mano, forse è ancora con me o forse no.
Ma a volte lo sento ancora, con me.
Quella eccitazione che provavo ogni volta prima di vederlo arrivare, come se una notte, una qualsiasi, lui torni ad entrare dalla mia finestra e a guardarmi come solo lui sapeva fare ed infine sorridermi, quel sorriso dolce che sapeva rassicurarmi da ogni problema. 
Io ci speravo sempre, ma lui non arrivava mai. Non sarebbe più arrivato.
  
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