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Autore: Nuvola36    23/05/2009    4 recensioni
Una storia scritta 7 anni fa. Io l'am molto soprattutto perchè è piena di colori, passioni, arte , musica... tutte le cose che almeno per me , rendono bella la vita. Spero che possa piacere ance a voi
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando il cuore chiede perchè

 

 

 

 

“ Sumire non riusciva proprio a capire cosa fosse successo a Midori. L’unica cosa certa era quella sua espressione di nuovo triste, quello sguardo di nuovo fisso sul nulla, le tele e i pennelli abbandonati da giorni in un angolo della casa. Cos’era successo alla sua bambina? Dal giorno in cui Seya l’aveva portata a casa sua aveva perso quel sorriso che aveva tanto faticosamente conquistato ed era sprofondata di nuovo nel silenzio e nella solitudine.  Cosa era mai accaduto in quella casa? E lei cosa poteva mai fare per aiutarla? In momenti come quelli pensava che la sua povera sorella avesse commesso un enorme sbaglio affidando a lei il suo tesoro, il suo piccolo fiore. Ed ora era di nuovo lì a guardarla appassire giorno per giorno  e non poteva fare  proprio niente. Ancora una volta Sumire si sentì impotente, inutile e soprattutto, vedere Midori in quello stato le riempiva il cuore di tristezza e gli occhi di lacrime amare. Sapeva che non sarebbe servito a niente e a nessuno ma quelle lacrime erano come un fiume in piena che non può fare a meno di straripare. E così nel silenzio della sua stanza, Sumire diede sfogo a quelle lacrime prepotenti”

 

 

- Si zia, vai! Cosa credi, che io non mi accorga di come mi guardi ogni giorno? Che cosa significa quello sguardo? Vorresti aiutarmi? Non puoi. Perciò smetti di guardarmi in quel modo!

 

 

“ Midori aveva pensato e ripensato a tutto quello che  le era accaduto da quando aveva conosciuto Seya, a come la sua vita era cambiata, il suo cuore era cambiato. Era la prima volta che sentiva la mancanza di qualcuno che non fossero i suoi genitori. Cos’era quel vuoto che sentiva nel cuore? Lui era stato scorretto con lei, l’aveva ingannata, allora perché le mancava così tanto? In fondo Midori il perché lo sapeva. Il motivo era nelle sensazioni che aveva provato mentre lo guardava suonare, la magia che Seya aveva nel cuore e che in quei momenti aleggiava nella stanza tramutata in musica. E mentre il suo cuore si riempiva di quella romantica e nostalgica melodia, sentiva che piano piano lo strato di roccia sotto cui l’aveva sepolto si sgretolava. Era una sensazione nuova per lei, strana. Che cos’era? Ricordò la passeggiata che avevano fatto in riva al  “suo fiume” quando lui l’aveva accompagnata a casa: il placido scorrere di quell’amico azzurro, i colori appassionanti del cielo al tramonto, tutto intorno a loro parlava di serenità e …

 

- Amore?

 

 “All’improvviso Midori capì. Tutte le domande che l’avevano tormentata in quei giorni trovarono risposta. Perché aveva provato quelle strane sensazioni vicino a Seya? E perché l’aveva trattato in quel modo? Ora sapeva il perché: il suo cuore  aveva capito di amare Seya, ma lei aveva avuto paura e aveva reagito nel solo modo che conosceva per scacciare quella paura; l’aveva aggredito ed era fuggita via. Ed ora quel vuoto che sentiva nel cuore le stava dicendo che aveva sbagliato tutto. Quell’inquietudine che la faceva tremare dentro e non le dava pace le stava ordinando di andare a cercare Seya e parlargli da cuore a cuore. Ma purtroppo c’erano altre domande che tormentavano il suo cuore.”

 

 

- E se pure andassi da lui adesso, cosa potrei mai dirgli? Sarebbe sufficiente solo chiedergli scusa dopo il modo in cui l’ho trattato? No, certo che no. Gli ho urlato delle cose orribili e l’ho lasciato lì da solo. Cosa risolverei andando da lui ora?

 

“ Dopo giorni e giorni  passati a farsi domande e a tormentarsi, Midori stava cominciando a capire che Seya era l’unica persona che avrebbe potuto far rifiorire il suo cuore. Ma sapeva anche che non sarebbe mai riuscita a dirglielo. Sentì il viso bagnarsi di lacrime che ormai non riusciva più a trattenere. Quanti anni erano passati  dall’ultima volta che le era  successo?  Toccò con la punta delle dita quelle lacrime amare: lacrime sole, lacrime colpevoli, lacrime d’amore, lacrime liberatorie per il suo povero cuore rimasto per troppo tempo prigioniero della roccia. Per il suo cuore che ormai era cambiato per sempre. Per il suo cuore che sapeva di nuovo piangere.  Che sapeva di nuovo amare.”

 

♥ ♥ ♥ ♥

 

“ Ma c’era un altro cuore che si chiedeva: Perché?  Una straziante melodia si librava dal pianoforte  e dal cuore di Seya mentre ripensava a quel giorno, a quelle parole, a quel dolore che ancora gli bruciava dentro, mentre rimaneva lì da solo, sulla sponda del fiume, guardandola andar via”

 

 

- Perché Midori? Perché hai reagito in quel modo? Perché hai pensato che volessi ingannarti? Perché non credi nel mio amore? Lo so che hai sofferto moltissimo, ma io non potrei mai farti del male. Midori, amore mio, che cosa starai facendo in questo momento? Sarai andata al fiume a dipingere come tutti i giorni? Come vorrei essere lì con te come ogni giorno….e perché no?

 

“ All’improvviso Seya decise che era inutile continuare a porre a se stesso quelle domande, solo lei poteva rispondere ed era deciso ad avere quelle risposte.”

 

 ≤ IO TI ODIO!≥

 

- Oh Midori!

 

“ Annientato dal peso di quelle parole terribili, Seya si sedette di nuovo al suo pianoforte e tornò a suonare quella tristissima melodia, dimenticandosi completamente che suo padre era in casa e che quella sera avrebbe ricevuto degli ospiti molto importanti e che odiava che lui suonasse, specialmente in quelle occasioni. All’improvviso la porta del salotto si aprì con un tonfo.”

 

- SEYA, SI PUO’ SAPERE CHE DIAMINE STAI  FACENDO? Sai perfettamente che non voglio che tu perda tempo con queste sciocchezze e sai anche che oggi ti presenterò ai miei soci come tirocinante nell’azienda, in attesa che tu sia pronto a prendere il mio posto. Pensi che io abbia voglia di presentare come mio figlio uno strimpellatore senza arte né parte e senza futuro?

- Papà, a me non interessa affatto entrare in azienda, te l’ho detto fin dall’inizio, perché non vuoi capire?

- L’unica cosa che capisco in questo momento è che mio figlio è un perdente! Santo cielo,Seya, sei il mio unico figlio! Come pensi che mi senta io in questo momento?

- Come ti senti tu? È sempre così, vero papà? Conta solo quello che pensi tu, come ti senti tu. Possibile che non t’interessi minimamente se anch’io ho una volontà e dei sentimenti? Sono tuo figlio, non uno dei  tuoi dipendenti! Possibile che non t’importi la mia felicità?

- Esatto, sei mio figlio e farai quello che dico io o resterai un fallito per tutta la vita!

- Neanche per sogno! Preferisco essere un fallito lontano da te che infelice accanto a te, nella tua azienda!

- SEYA DOVE CREDI DI ANDARE? TORNA SUBITO QUI!

 

♥ ♥ ♥ ♥

 

- Seya, tesoro, che è successo? Sei sconvolto! Hai di nuovo litigato con tuo padre, vero? Ho sentito che stavate parlando a voce molto alta.

 

“ Seya rimase per  qualche secondo a fissare il viso preoccupato di sua madre. Sapeva che lei capiva quello che lui stava provando, perché anche lei, in qualche modo aveva dovuto rinunciare ai suoi sogni per via di suo padre. Ma nonostante questo non si sarebbe mai opposta a suo marito e lui lo sapeva molto bene.”

 

- Ciao mamma.

- Seya, dove vai? SEYA, TORNA INDIETRO! SEYA! SE/

 

“ Dopo averle dato un bacio sulla guancia, Seya andò via da quella casa che ormai per lui era solo una prigione. La povera Haruka si aggrappò alla maniglia della porta, ma quel piccolo appiglio non bastava a sorreggere il peso del dolore che sentiva e così cadde a terra priva di sensi, con il nome di Seya sulle labbra.”

 

♥ ♥ ♥ ♥

 

 

“ Seya continuava a camminare senza sapere dove stesse andando: la sua testa, piena di mille pensieri, non riusciva a concentrarsi sulla strada da percorrere, ma le sue gambe lo stavano portando in un posto preciso. Quando si rese conto di dove fosse, trasalì. Era arrivato al fiume, quel fiume che aveva applaudito alla sua accorata dichiarazione d’amore e che poi era rimasto muto e immobile davanti al dolore del povero ragazzo rimasto solo sulla riva. Seya si guardò attorno riassaporando le sensazioni di quella sera e solo adesso che stava pensando a Midori, lì sulla sponda del fiume, si accorgeva che era uno splendido pomeriggio, eppure lei non era uscita a dipingere come faceva di solito.”

 

- Dove sei amore mio? Ce l’hai ancora con me per l’altra sera? Ma non devi smettere di venire qui a dipingere. Tu ami dipingere e ami questo fiume e non sopporterei che tu  non ci venissi più per colpa mia!  Cosa posso… Ma certo ora so cosa fare!

 

♥ ♥ ♥ ♥

 

“ Seya continuò a girovagare nei dintorni di casa sua finché non vide gli importantissimi ospiti di suo padre andare via e tutte le luci spegnersi. Allora entrò senza fare rumore, salì in camera sua, raccolse poche cose in uno zainetto e scrisse due lettere. Una, quella della madre, la lasciò lì nella sua stanza, di sicuro lei sarebbe salita in camera del figlio l’indomani accorgendosi che non era rientrato. L’altra la mise in una tasca dei jeans e salutò per sempre la sua vecchia casa, la sua vecchia vita. Non sapeva ancora dove sarebbe andato né cosa avrebbe fatto, ma aveva deciso che da quel momento in poi avrebbe vissuto per realizzare il suo sogno: essere un musicista ed essere libero. Tornò a vagabondare in quella notte piena di malinconia e di nuovo si ritrovò su quella cara riva. Oltrepassò il fiume e arrivò fino a casa di Midori e, dopo aver lasciato davanti a quella porta la sua lettera ed il suo cuore, se ne andò lontano, da solo nella notte.”

 

 ♥ ♥ ♥ ♥

 

- Buongiorno signora, si sente meglio oggi?

- Mineko…e Seya? Dov’è Seya? Dov’è mio figlio? Ti prego Mineko dimmi che è tornato a casa!

- Ecco io… non so signora. Quando ho spento le luci non l’ho visto ma magari ha fatto tardi e starà ancora dormendo.

- Hai ragione, vado subito a controllare!

- Ma signora lei non dovrebbe agitarsi così, è ancora debole per il malore di ieri e suo marito si è raccomandato che lei non si affaticasse. Signora!

- Seya tesoro sei qui? Seya? Oh Seya ma dove sei figlio mio? E questa cos’è?

 

Mamma, mi dispiace per il dolore che proverai leggendo questa lettera. Devo andare via, non posso fare altrimenti. Devo provare a realizzare il mio sogno, non voglio vivere prigioniero della gabbia fatta di aspettative che mio padre ha creato per me. Io voglio suonare ed essere libero. Cerca di capirmi e perdonami se puoi.

Ti voglio bene

Tuo Seya

 

 

“ Mentre leggeva le poche righe lasciate da suo figlio le mani di Haruka tremavano. Copiose lacrime scesero a bagnare il suo volto e sentiva un dolore immenso , come se le avessero strappato via un pezzo di cuore”

 

- Seya, figlio mio, spero tanto che tu stia bene e che riesca a trovare la tua strada, anche  se mi mancherai  da morire! Vorrei tanto sapere dove sei, chissà se Midori sa dov’è andato?

 

 

♥ ♥ ♥ ♥

 

“ Nella piccola casa vicino al fiume sembrava che il tempo fosse tornato indietro; Sumire era uscita come ogni mattina per andare a fare la spesa lasciando Midori, malinconica e taciturna, a fissare fuori dalla finestra qualcosa all’orizzonte che solo lei sembrava vedere. Non c’era più niente che le desse gioia. Aveva perso ogni interesse verso tutto ciò che le stava attorno. Non si accorse neanche che qualcuno stava bussando alla porta e quando sentì la voce di Haruka, trasalì.”

 

 

- Ti prego cara, scusa se ho aperto la porta. Ho bussato ma…posso entrare?

- Signora Haruka!

 

 

“ Appena Midori alzò lo sguardo su di lei, Haruka capì immediatamente che qualcosa non andava. Nei suoi occhi non c’era più quella luce che aveva visto quando era andata a casa sua, ma solo tanta tristezza. Mise per un attimo da parte la sua angoscia e tentò di tirarla un po’ su.”

 

- Mia cara, non ti avevo detto che potevi chiamarmi solo Haruka? Si, lo so che non sta bene che una ragazza si rivolga in modo così informale ad una donna adulta, ma noi non lo diremo a nessuno, sarà il nostro piccolo segreto, va bene? Ma cara che cosa c’è? Ti vedo così triste!

 

 

“ Proprio in quel momento la porta si spalancò e Sumire si precipitò in casa tutta eccitata. Sperava che quello che aveva trovato facesse tornare il sorriso alla sua adorata bambina.”

 

- Midori guarda, guarda cosa ho trovato sul davanzale! È una lett/  Ehm… buongiorno, io sono Sumire la zia di Midori. Mi scusi ma non credevo che avessimo visite.

- No, sono io che mi scuso per l’ora insolita e per non aver avvisato, ma avevo urgente bisogno di parlare con Midori. Io mi chiamo Haruka, sono la madre di Seya. Mio figlio se n’è andato di casa ed io credevo che tu potessi dirmi dove fosse in questo momento. Mi ha lasciato solo questo biglietto.

 

“ Nel mostrare la lettera a Midori, Haruka ricominciò a piangere. Midori non riusciva a credere a quello che sentiva.”

 

 

- Se n’è andato?

- Ma anche questa lettera che ho trovato qui fuori è di Seya, forse qui c’è scritto qualcosa che ci aiuti a capire dov’è andato! Forza Midori leggilo, avanti non startene l’ impalata!

 

 

“ Sumire porse a Midori il biglietto. Lei lo prese e, ancora incredula, iniziò a leggerlo.”

 

 

Cara Midori,

mi dispiace se le mie parole ti hanno turbato. Non volevo farti soffrire, ma dovevo dirti quello che provo  per te. Non ho mai voluto ingannarti, non potrei  mai farlo,  perché ti amo davvero. Spero che questo mio messaggio non ti abbia sconvolta ancora di più ma voglio che tu sappia  che ovunque andrò porterò con me il tuo ricordo. Io m’impegnerò  per realizzare il sogno di diventare un pianista e tu devi fare lo stesso. La pittura è il tuo sogno, non devi abbandonarlo! E non puoi abbandonare il tuo fiume, lui ti sta aspettando! Perciò corri fuori, mia bella pittrice solitaria!

 

Con amore

Seya

 

 

- Se n’è andato….

 

- Mi scusi signora Haruka, come mai suo figlio è andato via da casa?

- Se n’è andato….

 

“ Haruka iniziò a raccontare dei continui scontri di Seya col padre sul suo sogno di diventare pianista e della tremenda lite che avevano avuto la sera che lui era andato via. Midori sentiva la voce di Haruka ma la sua testa si rifiutava di seguire la conversazione. L’unica cosa alla quale riusciva a pensare era che Seya se n’era andato chissà dove e lei non avrebbe più potuto vederlo. Sentì un dolore insopportabile: aveva la sensazione che il cuore le stesse per scoppiare nel petto. Aveva voglia di gridare, aveva voglia di piangere ma sapeva che niente sarebbe servito a lenire la sua sofferenza. Ma nonostante questo, quel dolore adesso chiedeva a gran voce di uscire fuori.”

 

- Se…n’è...andato.

 

“ Le sue labbra avevano dato voce al suo dolore pronunciando quell’unica frase che la sua testa riusciva ad ascoltare. Sumire ed Haruka, che stavano ancora parlando della fuga di Seya, si fermarono di colpo voltandosi verso Midori. Faceva male al cuore vederle quell’espressione così sofferente sul viso.”

 

 

- Purtroppo è così bambina mia e non c’è niente che noi possiamo fare. Nessuno sa dov’è andato.

- Infatti, se almeno sapessimo dove era diretto manderei qualcuno a cercare sue notizie, solo per sapere se sta bene, ma…

 

“ Mentre Haruka ricominciava a piangere confortata da Sumire, nel cuore di Midori quelle ultime frasi ebbero l’effetto di risvegliarla dal doloroso torpore in cui era caduta. Non poteva, non voleva accettare di non vederlo più, di non potergli dire che non lo odiava. Non poteva arrendersi senza lottare.”

 

- Andrò io a cercarlo!

- Cosa? Midori ma..?

- Tesoro sei sicura? Potrebbe volerci tantissimo tempo, non sai dove sia!

- Lo so che sarà difficile, ma io devo trovarlo. Devo riuscire a parlargli e se anche non volesse parlarmi, se non volesse tornare a casa, almeno gli dirò… io gli devo dire….

- Midori?

 

- ¨Ti amo Seya!¨

 

 

 

 

 

 

Ciao popolo, rieccomi qua! Imploro il vostro perdono e ringrazio la vostra pazienza per la lentezza bradiposa! Spero che il cappy vi piaccia. Ed ora spazio ai ringraziamenti:

 

BLU REI: Mia cara amica, grazie infinite per i tuoi  consigli e incoraggiamenti. Anch’io sono contenta di non aver mollato questa storia perché la amo moltissimo. Grazie anche per aver messo “fiore di pietra” tra i seguiti.  Un grazie speciale per aver avuto la pazienza di leggere e rileggere in anticipo questo capitolo e per avermi dato preziosi suggerimenti. Infine grazie per avermi spronato a riprendere anche le altre storie e usare al meglio le “risorse “ che mi restano. In effetti hai ragione e ti prometto che ci penserò seriamente. Grazie grazie grazie!!!!!!!!!!!!!!!

 

Ninfea306: Eh si la nostra Midori è proprio inquieta, ma si sa , l’amore cambia molte cose…. Tranquilla non mi offendo assolutamente anzi, mi fa piacere ricevere critiche, soprattutto quelle  costruttive che aiutano a fare sempre meglio. Spero che il cappy ti piaccia. Grazie mille!!

 

Luciadom: Gara Lulù, come vedi Seya e Midori sono tornati, non vedevano l’ora di rivedere tutte voi e così li ho accontentati. Sono felice anch’io di non aver mollato. Ti ringrazio molto per l’affetto con cui segui le avventure dei miei amati ragazzi tormentati. Spero che anche questo cappy ti piaccia. Ciao lulùùùùùùùùùùù!

 

Luisina: Carissima Lissy, anch’io lo vorrei un ragazzo come Seya e non ho ancora perso del tutto la speranza che possa esistere davvero, forse sarò un’illusa , ma la speranza è l’ultima a morire, giusto? Grazie mille anche a te per i complimenti che non manchi mai di farmi e per l’affetto con cui segui la mia storia ed anche per avermi incoraggiato a non mollare, grazie mille piccola!

 

 

Grazie anche a chi legge senza recensire.

Spero di non farvi aspettare così tanto per i prossimi cappys.

 

Bacio e chiudo

Ciao popolo!!!!!!!!!!

 

 

 

 

 

  
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