Cap.2 L'aiuto di un figlio
Ho
bisogno di loro.
"Stai
scherzando?" domandò con voce stridula Tsuyoshi. Reborn
strinse con entrambe le mani la pergamena di carta lunga tre volte il
proprio corpo.
"No.
Il 'sindaco' di Namimori è stato molto chiaro su i tuoi
lavori di oggi. La città deve essere pronta per il festival
della neve" spiegò. Lasciò la presa sulla
pergamena con una mano e la utilizzò per abbassarsi di
più il cappello a falde larghe che gli copriva il viso.
Tsuyoshi si massaggiò il collo.
"E
sì che avevo preparato il catering in anticipo proprio per
essere libero oggi" gemette. Indietreggiò, aprì
la porta scorrevole del proprio negozio e si sporse con il capo.
"Takeshi,
figliolo, non potrò accompagnarti al festival. Vai con i
tuoi amici?" domandò.
Takeshi
sollevò il capo, aprì la bocca, vide Reborn alle
spalle del padre e sorrise ampiamente chiudendo gli occhi.
"Neanche
per sogno! Se lavori, ti aiuterò! Non ho intenzione di
passare il festival senza di te!" esclamò, gioviale.
Reborn
strinse le labbra con una smorfia, fece qualche passo avanti e
sollevò il capo.
"Sono
sicuro che Tsuna abbia altri programmi, per i suoi guardiani" disse.
Tsuyoshi
si strinse la cintura che gli teneva fermo il kimono.
"Beh,
magari in due riusciamo a finire in tempo!". Sperò.
Takeshi
si mise in piedi e si passò la mano tra i capelli.
"Se
glielo spiego, Tsuna non avrà niente da ridire! Anzi,
probabilmente finiremo per farlo tutti insieme" fece.
Reborn
sospirò, scosse il capo e carezzò il capo di
Leon, sogghignò socchiudendo gli occhi.
"Non
c'è altra scelta che rendere l'organizzazione del festival
un buon addestramento" cedette.
Tsuyoshi
indicò Reborn con l'indice.
"Guai
a te. Oggi i ragazzi si dovranno divertire. Chiaro?!" ordinò.
Reborn
mutò Leon in una pistola, ne carezzò il grilletto
e ghignò.
"Prometto
che sarà divertente".
Takeshi
rise, afferrò da terra la sacca con la mazza da baseball, si
toccò la collana del Vongola Gear e socchiuse gli occhi.
"Abbiamo
bisogno di un po' di movimento, con questo freddo!".
"Ho
bisogno dei ragazzi per fare tutti quei lavoretti. Perciò
Taki, vai a recuperare tutti i tuoi amichetti" disse Tsuyoshi. Diede
una pacca sulla spalla del figlio.
Takeshi
annuì, sorrise e avanzò verso l'uscita.
"Conta
su di noi, vecchio!" esclamò.