Lyon alzò la mano, cercando di ripararsi dall'incessante pioggia.

Erano partiti di prima mattina, con dei cavalli procuratogli da Notch. Gli Enderman erano venuti con loro, sostenendo di voler aiutare il loro re a riavere la sua terra natia.

Peccato che tutta quell'acqua non giovasse proprio alla loro condizione.

-Signor Notch!- esclamò ad un certo punto Klingoon. -Non può fare niente per questo diluvio?! Sa, ma noi non è che amiamo il tocco della pioggia!- e infatti tutti gli Enderman erano riparati da pesanti mantelli.

-Sta piovendo, Klingoon, e continuerà finché le nuvole non si disperderanno- rispose Notch. -E io controllo lampi e tuoni, non il clima. Se vuoi qualcuno che faccia smettere di piovere trovati un altro dio-

-Ce ne sono?- chiese Lyon, incuriosito, portandosi al fianco di Notch.

-Certo!- rispose la divinità. -Siamo tanti. Chi potrebbe fermare la pioggia è Huracán, il dio terrestre dei venti, delle tempeste e del fuoco-

-Che intendi con "dio terrestre"?- chiese Lyon.

-Intendo dire che fa parte di uno dei numerosi pantheon del pianeta Terra. Credo di quello maya, anche se ormai nessuno lo pratica più- rispose Notch.

-Aspetta- lo interruppe Lyon shoccato. -Mi stai forse dicendo che tutti gli dei che credevamo leggenda sono veri?!-

-Esatto- rispose Notch. -Ogni vostra fede è vera, anche se poi l'avete persa. Per ogni universo c'è un gran numero di dei e per ciascuno un re. Io, ad esempio, sono il re degli dei di Minecraft. Quello del vostro mondo è Zeus, signore dei cieli. Tuttavia ciascuno di noi sottostà alla divinità principale, ovvero Gea, la terra madre. Lei ci tiene tutti sotto controllo, evitando che scoppiano guerre tra mondi-

-Ce ne sono state?- chiese Lyon. -Guerre tra mondi, intendo-

Un'ombra passò sul volto di Notch : -Una sola. E ce la siamo vista davvero brutta, credimi. L'intero Pluriverso è stato a un passo dalla distruzione-

-Perché? Chi era l'antagonista?- chiese Lyon.

-Noi non lo nominiamo!- esclamò Notch con orrore. -Non hai idea di che mostro fosse! Ci limitiamo a definirlo "il Grande Nemico". Non era di questo mondo o di altri conosciuti, e desiderava distruggerli tutti-

-Perché?- chiese Lyon.

-Vedi, perché nascesse questo Pluriverso prima ha dovuto morire un altro- rispose Notch. -È la sorte che attende anche il nostro : prima o poi ricollasseremo in un Big Bang e ne faremo nascere uno nuovo. Ma del vecchio universo si era salvato qualcuno-

Notch abbassò il capo : -Era un dio, ma ne uscì così devastato dalla distruzione del proprio cosmo che divenne una sorta di ombra di se stesso. Puoi immaginare la rabbia che provò vedendo nascere un nuovo Pluriverso. Perciò cercò di distruggerlo sfruttando uno speciale allineamento chiamato Convergenza che apre portali su tutti i mondi, il cui epicentro è l'End. Voleva che noi nuovi dei potessimo assistere alla fine del nostro cosmo senza poter fare niente, proprio come lui non aveva potuto fare niente per salvare il suo-

-Come puoi immaginare, fallì- continuò Notch. -Riuscimmo a fermarlo prima che riuscisse nel suo intento. Il Grande Nemico morì quel giorno di circa tredici miliardi di anni fa. Da allora la pace è tornata nel cosmo-

-Wow. Una storia davvero agghiacciante- disse Lyon. -Posso rivolherti un'altra domanda?-

-Certo! Chiedi pure!- rispose Notch.

-È riguardo a Omega. Voglio dire, non mi risulta che nel gioco l'Enderdragon sia così terribile come lo dipingete ...- disse Lyon.

-Beh, qualche libertà se la sono presa i creatori del gioco- rispose Notch. -Non potevano certo illustrare un nemico invincibile! Non avrebbero venduto una copia nel vostro mondo-

-Capisco- disse Lyon. -E riguardo alla casa ...-

-Oh, l'ho sistemata io- rispose Notch. -Mi pareva il minimo-

-Beh, grazie- disse Lyon con un sorriso. -Ma intendevo ... Herobrine. Non è più nella gabbia-

Notch assottigliò gli occhi : -Non basta certo quell'ammasso di statue a intrappolare un dio. Herobrine è fuggito qualche mese fa ... ma la sua salute mentale ne ha risentito. Se prima era pazzo, ora lo è più di prima. Gli ho consigliato di praticare il thorgal, ovvero un rituale che consiste nell'isolamento nei boschi del nord. Spero che ritorni ad essere lucido, prima o poi-

-E lo hai lasciato andare così?!- esclamò Lyon stupefatto.

Notch sorrise : -Tranquillo, ora non farebbe male ad una mosca. Tu non l'hai visto quando è uscito dalla gabbia. E comunque per l'eventualità l'ho affidato al tuo amico tirannosauro-

-Dentifricio?!?- urlò Lyon ad occhi sbarrati.

-Esatto- rispose Notch. -All'inizio non era molto felice del compito, ma poi i due hanno legato. Chissà, magari la storia si risolverà meglio di quanto pensiamo. Per ora so solo che non dobbiamo preoccuparci di Herobrine-


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Nello stesso istante, a nord ...

Una figura vestita di blu e verde, con gli occhi che parevano due pagliuzze bianche, correva nel bosco come un forsennato, guardando terrorizzato centinaia di carcasse di mucche e maiali distese al suolo.

-Non bene! Non bene affatto!- esclamò guardando tremende macchie rosse sui colli delle bestie uccise. Li aveva già visti, ma dove?

La figura corse fino in una radura, cercando di ignorare le migliaia di cadaveri distesi a terra con gli occhi sbarrati. Ivi vide qualcosa che gli gelò il sangue nelle vene : disteso sulla pancia nel prato stava un grosso tirannosauro, che respirava affannosamente, mentre la pelle si riempiva di ematomi rossi.

-Oh, no! Dentifricio!- urlò la figura correndo incontro al dinosauro, che vedendolo guai con occhi stanchi, come se cercasse di dirgli qualcosa.

-Non ti preoccupare amico!- disse la figura inginocchiandosi. -C'è Herobrine con te ora, vedrai che tutto si risolverà!- e così facendo appoggiò la mano contro il petto dell'animale pronunciando uno strano mantra.

Non successe nulla. Herobrine ripeté la formula, cambiò mantra, tentò altre magie. Niente. E intanto il respiro di Dentifricio si faceva più affannoso.

-Ma perché non funziona?!- urlò Herobrine alla fine. -Che diamine è questo male? Stregoneria, forse?!-

Non appena pronunciò quelle parole, spalancò gli occhi. E se fosse stato davvero così? Quale magia poteva opporsi al potere di un dio?

Improvvisamente Herobrine sentì degli schiocchi dietro di se; si voltò e vide esseri orrendi, che non riuscì ad identificare. L'unica cosa che notò furono gli occhi fosforescenti, come se fossero posseduti dal diavolo. Non erano bianchi come i suoi, no; da essi sgorgava terrore e morte.

Herobrine si volto, appoggiò la mano sulla schiena di Dentifricio e chiuse gli occhi; poi mentre gli esseri si avvicinavano fece appello a tutta l'energia che poté e gridò : -Mataruunk Ktanan Urtakar!-

Dalla sua mano si sprigionò un'onda di energia. Le creature, spaventate, fuggirono. Dentifricio riprese a respirare normalmente.

-Sia lode agli dei!- esclamò Herobrine vedendo il suo amico alzarsi. -Ma che sta succedendo, amico? Perché la foresta sta morendo? E da quale angolo del cosmo sono uscire quelle creature?-

Dentifricio indicòcol muso un punto lontano verso sud, e sul volto di Herobrine si dipinse un'espressione di terrore. -Minas Morgul?!- esclamò. -Mostrami, presto!-