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Autore: Fabb5000    27/12/2016    3 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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Non appena furono abbastanza lontani dagli altri, Notch e Herobrine finalmente si rilassarono.

Dopo essersi seduti, Notch prese la parola : -Allora, che cosa volevi dirmi?-

Herobrine rispose terrorizzato : -I boschi del Nord sono malati, Notch! Non una malattia qualsiasi, una vera e propria magia oscura! L'aria è satura di putridume, le piante e gli animali muoiono, ed ora cose malvagie strisciano sotto quegli alberi!-

Herobrine riprese fiato, poi continuò : -È iniziato tutto qualche settimana fa. Stavo raccogliendo funghi per la cena, ma improvvisamente una nuvola nera è calata sulla foresta. Le piante sono appassite all'istante e gli animali si sono afflosciati come fuscelli. Sulle loro gole e i loro fianchi sono comparsi segni che non avevo mai visto. Dentifricio stesso è stato infettato, e per salvarlo ho dovuto fare appello a tutti i miei poteri-

-Aspetta- lo interruppe Notch. -Sei riuscito ad usare i tuoi poteri?-

Herobrine annuì sorridendo : -Il torghal mi è servito. Sono riuscito a riacquisire una certa consapevolezza di me stesso, ma ancora non ricordo cosa ho fatto fino a qualche mese fa-

Notch abbozzò un sorrisetto : -Me ne compiaccio. Continua-

Herobrine continuò : -Beh, come ti ho già detto i boschi sono ormai morti. Ma il peggio sono i mutanti-

-Mutanti?- chiese Notch disorientato.

-Mutanti. Abomini. Mostruosità. Scegli tu come chiamarli- disse Herobrine. -Erano l'incrocio tra parecchi mostri. Avevano teste, ali e coda da draghi, corpi da Vampi, mani da Enderman e tentacoli da Ghast. I loro occhi erano fosforescenti, spiritati-

-Non ti allarmare- disse Notch. -È normale che quando un bioma si ammala qualcosa cambia. Saranno il risultato di qualche infezione-

-No, Notch- disse Herobrine scuotendo la testa. -Li ho seguiti. Venivano da Minas Morgul-

Sugli occhi di Notch sgorgò il terrore : -Minas Morgul?!- esclamò. -La fortezza sui Colli Proibiti?!-

Herobrine annuì : -Non ricordavo perché, ma mi metteva un certo terrore. Se anche tu ne sei spaventato, allora vuol dire che siamo nei guai davvero-

-Puoi giurarci- disse Notch. -Credevo fosse abbandonata-

-No, non lo è affatto!- esclamò Herobrine. -Ci sono entrato. Potenti incantesimi erano eretti su ogni pietra, su ogni sasso, su ogni crepa. Quegli esseri mi hanno attaccato; io mi sono difeso, ma erano invincibili!-

-Invincibili?- chiese Notch.

-Esatto!- rispose Herobrine. -Non so come facessero! Ad uno ho lanciato una palla di fuoco in pieno petto e questo si è rialzato come se niente fosse dopo un volo di tre metri! Me la sono proprio vista brutta-

-E come hai fatto ad uscirne vivo?- chiese Notch preoccupato.

-Non è stato merito mio- disse Herobrine sempre più terrorizzato. -Improvvisamente si sono allontanati. Sono scappati nei corridoi della fortezza. Poi l'aria si è fatta gelida ed è stato come se il tempo avesse preso una consistenza, anche per me che, come dici tu, sono un dio. E poi l'ho visto ... dalle segrete della fortezza è emersa ... un'ombra!-

Herobrine sobbalzo, poi riprese fiato e continuò nonostante la paura : -Parlava una lingua a me sconosciuta. Gli ho lanciato contro tutto ciò che potevo, ma i miei colpi si sono disintegrati prima ancora di sfiorarlo. Alla fine sono scappato. Mi ha inseguito per tutta la fortezza, facendo crollare i muri. Quando poi sono riuscito ad uscire da quel labirinto ha lasciato perdere ed è tornato nell'oscurità-

Notch rifletté attentamente : -Mi stai dicendo che questo essere può tenere testa ad un dio?-

Herobrine annuì : -Penso anche a più dei contemporaneamente. Aveva un potere spropositato-

Notch rimase in silenzio per alcuni minuti, poi alzò la testa : -Forse dovremmo radunare il concilio degli dei, spiegare agli altri la situazione. Temo che si siano messe in moto forze che non comprendiamo-

-Ma non abbiamo prove!- esclamò Herobrine. -E per giunta la testimonianza ti è giunta da uno che ha fama di essere pazzo! Pensi che gli dei ti crederanno? Siamo già ai ferri corti con alcuni di loro, penso che non ci penserebbero due volte ad approfittarne perchiudermi in manicomio-

-Purtroppo hai ragione- disse Notch. -Senza prove non ci crederà nessuno. Ma come trovarle?-

Herobrine interruppe le sue riflessioni : -Posso occuparmene io. Nei boschi e nella fortezza c'erano alcuni cose non provenienti da questi mondo. Se mi impradonisco anche solo di una di esse, avremo ragione-

-Te la senti dopo l'esperienza appena vissuta?- chiese Notch.

-Non ho molta scelta- disse Herobrine. -Tu devi andare con i tuoi compagni alla conquista dell'End. Sai meglio di me che tra poco la Convergenza si ripresenterà in quel punto. Se è vero che menti oscure stanno volgendo a quel regno, meglio che tu ti trovi lì nel caso io fallissi-

Notch era dubbioso, ma alla fine accettò. I due si diressero nuovamente verso il gruppo.


********************************


Il cultista sopravvissuto si fece strada nella boscaglia, fino a giungere in un grande spiazzo pieno di rovine.

Sopra una di esse c'era una figura coperta da un pesante mantello bianco, che riluceva alla luce della luna.

-Mio signore ...- mormorò il cultista. -Lyon ... ci è sfuggito. Era in compagnia di un dio, non avevamo possibilità di ...-

-Silenzio!- esclamò la figura ammantata, voltandosi e rivelando due occhi rossi come sangue. -Non voglio scuse!-

Il cultista tremò : -Eravamo inferiori di potenza ... mi sono salvato la vita per miracolo!-

-Avresti dovuto pagare con essa!- urlò la figura ammantata, poi estrasse un coltello e pugnalò il cultista, che dopo un paio di spasimi cadde a terra morto.

La figura ammantata si passò una mano sul cuore, piena di rabbia : -Vorrà dire che me ne occuperò personalmente-

Improvvisamente ci fu una folata di vento, e una strega comparve di fronte a lui. La figura ammantata la fissò con odio. La maga parlò : -Si stanno radunando a Minas Morgul! L'Unico ti ha convocato!-

La figura ammantata digrignò i denti, poi svanì in uno sbuffo di fumo.
   
 
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