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Autore: Dea Agnesa    27/12/2016    4 recensioni
MALEC.
Alec è un giovane ragazzo di 18 anni, non potrebbe chiedere di meglio perchè si è appena diplomato e non vede l'ora di trascorrere una serena estate con i suoi amici prima di iniziare il college.
Purtroppo non sempre le cose vanno come ci aspettiamo.
A volte un semplice giorno come tanti altri può trasformarsi in un incubo.
Quando tutto cambia, come si comporterà Alec per superare il dolore? chi potrà aiutarlo?
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Appena gli occhi di Alec incontrarono quelli di Jonathan si alzò di scatto e lo salutò con un abbraccio, un semplice gesto d'affetto che ormai era diventata una consuetudine tra i due amici.

- Ehi ma sei uno straccio!- disse Jonathan allontanandosi quanto bastava per poterlo squadrare meglio ma continuo a mantenere il contatto fisico con una mano sulla sua spalla.

- Si...Jace me l'ha gentilmente fatto notare- rispose abbassando gli occhi e ridacchiando.

In quel momento passarono accanto ai due amici, due ragazzine, una aveva dei lunghi capelli biondi tenuti fermi ma un cerchietto rosso a pois mente l'altra degli occhiali spessi e dei capelli molto ricci, portavano uno zainetto sulle spalle e entrambe non arrivavano neppure alle spalle dei ragazzi. Alla vista della mano di Jonathan sulla spalla di Alec e della loro vicinanza scoppiarono in una risatella isterica.

Alec pensò che probabilmente lui e Jonathan erano stati scambiati per una coppia di fidanzati che si rincontrano dopo un periodo di lontananza.

O forse lo stai pensando tu....disse una vocina dentro la sua testa.

Qualsiasi cosa fosse stato si vergognò profondamente e si allontanò, forse un po' troppo velocemente dal suo amico.

- Ehm..che ne dici se entriamo?- disse Alec arrossendo e indicando il pub alle loro spalle.

- Certo, sarà un bene per te mettere qualcosa sotto i denti!-

Jonathan non parve accorgersi dell'irrigidimento di Alec di poco prima e entrambi entrarono nel locale. Alec si avvicinò ad un divanetto accostato alla parete, abbastanza intimo, e ci si sedette osservando l'amico che prendeva posto di fronte a lui.

Non riusciva proprio a capacitarsi del comportamento che aveva tenuto qualche istante prima alla vista delle ragazzine, in fondo non avevano fatto niente che non avessero fatto almeno altre 1000 volte da quando si conoscevano. Jonathan era sempre stato un tipo piuttosto “fisico”.

Ma era stato davvero il comportamento di quelle due amiche che aveva sconvolto Alec o la possibilità di considerare Jonathan il suo fidanzato?

Scacciò questi pensieri quando arrivò al tavolo una cameriera molto carina a chiedere cosa volevano prendere.

- Per me un caffè- rispose cordialmente Jonathan.

- Lo stesso per me..grazie- disse Alec velocemente.

- LUI prende un Hamburger- si intromise Jonathan.

- Ma anche no! Mi basta un caffè-

- e una porzione di patatine fritte- disse Jonathan rivolgendosi alla cameriera che nel frattempo scriveva le ordinazioni su un piccolo blocco per gli appunti.

- Altro?- disse la ragazza.

- Si una birra- aggiunse Jonathan dopo averci pensato su un'attimo.

- Scusate!?- protestò Alec attirando l'attenzione – IO sono QUI!-

- Tra poco vi porto tutto- disse la cameriera rivolgendosi a Jonathan.

Non prestò la minima attenzione ad Alec e andò via a passo svelto. E poi cos'era quello sguardo lascivo che aveva lanciato a Jonathan?!

- Mi hai portato qui per farmi ingozzare?!- chiese Alec infastidito.

- Non solo- rispose Jonathan mentre recuperava da dietro la tasca dei pantaloni un foglio tutto spiegazzato.

- Cos'è?- chiese Alec curioso.

- Il motivo per cui ti ho voluto vedere-

Alec osservò il foglio ora aperto e appoggiato sul tavolo di fronte a lui.

Era un semplice foglio strappato probabilmente da una rivista di cronaca, dallo spessore della carta e dai bordi rossi a piè di pagina Alec poteva giurare che fosse del “London Press”. Ormai si poteva dire un esperto visto che passava tutti i giorni a leggere quotidiani, settimanali e periodici di vario genere con la speranza di trovarci qualcosa.

- Jon credimi non c'è articolo che io non abbia letto da qui ad un mese- sospirò Alec.

- Questo allora non l'avrai letto sicuramente, risale a parecchi mesi fa-

- E a cosa mi dovrebbe ser...-

- Sta a sentire- lo interruppe Jonathan prendendo il foglio in mano e cominciando a leggere:

- Magnus Bane, 29 anni nato a New York, conosciuto anche come il “Sommo Stregone” e noto investigatore privato è davvero il “mago” dei crimini irrisolti. Laureatosi ad Harvard con il massimo dei voti, Bane decide di non rimanere nel suo paese natale, nonostante le già innumerevoli collaborazioni con la polizia del posto, ma di spostarsi di continente in continente. Chi lo conosce ricorderà le sue più famose imprese come “Il caso dell'uomo di Somerton” o “ L'omicidio di Samantha Koch” e “Il killer di bambini a Osaka”. Per chi invece ancora non conosce il “Sommo Stregone” troverà interessante lo special a lui dedicato con un'intervista esclusiva a pag. 21 e 22.-

Jonathan finì di leggere e alzò lo sguardo dal foglio in attesa che Alec dicesse qualcosa.

Ma Alec continuava a fissarlo stranito senza capire cosa volesse realmente da lui. L'unica parola che uscì dalle sue labbra fu un “grazie” quando la cameriera portò le loro ordinazioni e andò via.

- Sembra appetito l'hamburger- disse Alec mentre allungava il braccio per prendere il bicchiere di birra e bere.

- Alec!- disse Jonathan bloccandogli il braccio.

- Cosa?!-

- Magnus Bane!- esclamò esasperato Jonathan passandogli il foglio che aveva appena letto.

Alec lo prese con poca convinzione, cosa gli importava di quel Magnus Bane quando le sue priorità erano altre? Oltre all'articolo, che aveva ascoltato qualche minuto prima , vi era in prima piano il volto di un bel ragazzo, probabilmente di origini asiatiche, con i capelli neri nonostante qualche ciocca rossa che gli ricadeva sul viso e dei bei occhi verdi. Alec lesse la didascalia e scoprì chein quella foto vi era proprio Magnus Bane.

- Allora?- lo spronò Jonathan

- Troppi glitter- rispose Alec osservando l'abbigliamento un po' troppo brillante di Magnus.

Dalla lettura dell'articolo Alec ricordava di aver capito che l'uomo avesse 29 anni, ma lui non gliene avrebbe dati più di 25. Aveva di certo uno stile eccentrico soprattutto per gli standard di Alec, però doveva ammettere che fosse davvero molto attraente.

- Alec per piacere, non capisci?è un famoso investigatore privato...parecchio bravo da quello che si dice!...- fece una breve pausa poi continuò -Lui ritroverà Max!-

- Non sei serio..vero?- chiese Alec sconvolto.

- Mai stato più serio – disse Jonathan incrociando le braccia al petto.

Alec non sapeva cosa dire, osservava Jonathan che aveva uno sguardo risoluto, convinto di ciò che aveva appena detto e speranzoso che anche Alec approvasse quell'idea.

Forse non è poi un'idea così cattiva...pensò Alec.

- Ma Jon...questo Bane è in giro chissà dove a risolvere casi...è scritto lì- indicò il foglio.

- Invece no!- esclamò entusiasta Jonathan – Come ti dicevo l'articolo risale a mesi fa, ieri ho fatto una ricerca in rete e pare che il nostro uomo abbia comprato un appartamento proprio qui a londra-

- Non avrei neppure i soldi per assumerlo- disse Alec preoccupato passandosi una mano tra i capelli.

- Quello non è un problema, ho dei soldi da parte...sai per il college...- disse Jonathan.

- Non potrei mai chiedertelo!! non userò i tuoi risparmi! Non se ne parla!- rispose Alec categorico.

- Non me lo stai chiedendo infatti, te li offro spontaneamente-

- Senti vediamo prima se accetta il caso, poi potrei trovare qualche lavoretto- disse Alec mettendo fine a quella discussione.

- Allora è deciso, ti invio per sms il suo indirizzo- rispose Jonathan maneggiando già il suo cellulare.

Qualche secondo dopo Alec sentì la vibrazione dalla tasca dei Jeans che annunciava l'arrivo del messaggio. Era fatta.

Prima che potesse parlare arrivò la cameriera carina che li aveva serviti portando il conto piegato su un piccolo vassoio, dopo averlo lasciato sul tavolo andò via.

I due amici si squadrarono per un millesimo di secondo e entrambi si fiondarono ad afferrare il foglietto con il conto. Jonathan ebbe la meglio.

- Faccio io- disse aprendo il foglio.

Al suo interno, oltre al totale delle consumazioni, trovò un bigliettino con scritto “Per il bellissimo ragazzo” e un numero di cellulare. Dopo averlo letto lo passò ad Alec.

- Credo che questo sia per te- disse Jonathan.

- No te lo assicuro...è per te, la cameriera non ti toglieva gli occhi di dosso.

- Come vuoi adesso mangia però- gli disse Jonathan spingendogli il piatto più vicino.

Tra un boccone e l'altro Alec pensò che forse Magnus Bane avrebbe davvero ritrovato suo fratello, doveva almeno tentare perchè non poteva continuare a stare a casa senza far niente. Ma quello che più si insinuava nella sua mente era altro.

Jonathan credeva davvero che lui fosse bellissimo?

 

 

 

Ciao a tuuutti :) spero stiate passando delle belle feste, io sto mangiando un pò troppo ma è davvero difficile resistere a tutte queste prelibatezze *.*.

Tornando al capitolo XD ho deciso di dividere il terzo capitolo perchè è bello lungo e poi volevo aggiornare prima della fine dell'anno :).

Finalmente si è capito chi è Magnus Bane però ancora Alec non ha avuto il piacere  di incontrarlo, ma manca poco!

Spero davvero che questa storia possa piacere e come al solito ricordo a tutti che mi farebbe piacere ricevere qualche recensione perchè i consigli o le critiche sono importanti per migliorare.

Alla prossima :) 

  
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