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Autore: NeroNoctis    29/12/2016    2 recensioni
Julian è un ex cacciatore di streghe che ha scelto di non intervenire più nel mondo sovrannaturale. Dopo che una Banshee ha sterminato la sua famiglia e lui stesso ha causato il coma della persona a lui più cara, ogni cosa ha perso valore e i sensi di colpa lo divorano ogni secondo che passa.
Tuttavia, l'arrivo di una misteriosa figura stravolgerà nuovamente la vita dell'uomo, che sarà messa alla prova da oscure presenze, echi del passato e segreti che potrebbero cambiargli ancor di più la vita, o distruggerla per sempre.
Genere: Dark, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il rumore delle ruote sull'asfalto, la lancetta fissa sui 100 chilometri orari, la musica in sottofondo e i fari in lontananza delle altre auto: il relax totale per Julian. Stava con gli occhi fissi sulla strada, con una mano sul volante e l'altra sul cambio. Non sopportava le auto con il cambio automatico, voleva sentire il piacere di premere la frizione e controllare ogni minimo aspetto di quel mezzo. 

Si voltò un attimo verso destra, osservando sua figlia che guardava fuori dal finestrino. Dio, quant'era bella. La ragazza più bella che lui avesse mai visto... tutta sua madre, senz'altro. I suoi capelli castani si posavano delicatamente sulle spalle, mentre gli occhi verdi erano intenti a scrutare qualcosa nell'oscurità. Jill si voltò verso il padre, sorridendo. Un sorriso che avrebbe sciolto qualsiasi cuore di ghiaccio.

«Che c'è?» esclamò ridendo, con Julian che ricambiò quella risata.

«Avanti, puoi dirmi a chi stai pensando» rispose lui, tornando con gli occhi sulla strada e un sorriso sornione di chi sapeva troppo e non diceva nulla. Jill si voltò, sentendo il calore inondarle la faccia segno che stava per arrossire. 

«Non è detto che io stia pensando a qualcuno!» 

«So che ti sembrerà strano ma sono stato giovane anche io» Julian mise la freccia verso sinistra e superò una fastidiosissima macchina gialla che rallentava il viaggio di tutti, per poi rientrare nella corsia normale.

«E io che pensavo fossi nato già con la barba» scherzò Jill «comunque beh, c'è un ragazzo che mi piace, ecco»

«La nostra Jill sta crescendo» la voce proveniva dai sedili posteriori, dove Julian intravide sua moglie Melissa grazie allo specchietto retrovisore. Indossava un maglione grigio a collo alto, cosa che lui non avrebbe mai indossato dato che odiava sentirsi robe sul collo che soffocavano. Aveva il solito sguardo allegro che si sposava alla perfezione con quella pioggia corvina di capelli ricci, rendendola praticamente la sua musa.

Julian sorrise, ma stavolta sentiva una strana sensazione crescere dentro, come un senso di malessere ed inadeguatezza. C'era qualcosa che non andava in quella situazione... ma cosa? Prima che potesse formulare qualche risposta, si ritrovò ad inchiodare per non investire due persone che erano immoblili al centro dell'autostrada. Imprecò qualcosa e poi vide chiaramente quei due: Paul e lui.

Il Julian in strada aveva trafitto Paul che cadde fuori dal guardrail, mentre Jill e Melissa iniziarono a chiamare Julian assassino. L'uomo si voltò verso di loro, notando che erano sporche di sangue e contemporaneamente, accanto a Melissa, apparve Paul, anch'esso rosso per via della sua ferita.

Tutto divenne nero, tranne una singola porzione della strada dove apparve una ragazza con vesti logore e bianche. Aveva un velo davanti al viso ma si riusciva a vedere chiaramente che stava piangendo sangue. Una Banshee: spirito di una Strega intrappolata nel limbo tra la vita e la morte. Avanzò di qualche metro e poi sibilò qualcosa a Julian:

«Questo sarà il mio Marchio, figlio di Jonathan. Io ti maledico, in nome delle mie sorelle morte per mano di tuo padre! La tua esistenza sarà lunga e vivrai ogni singolo giorno questo momento, fin quando non cederai e sporcherai le tue stesse mani del colore scarlatto del sangue!»

Julian si ritrovò ad indietreggiare, non era più in macchina, fin quando non si ritrovò con le spalle al muro. Rivide Paul, ancora ferito per mano sua «Fin quando non cederai e sporcherai le tue stesse mani del colore scarlatto del sangue!»



Si svegliò, madido di sudore. Bevve un sorso d'acqua ed afferrò il cellulare. Vide la notifica di una mail di cui il mittente era sconosciuto, ma la cosa era abbastanza ovvia: l'Enclave. Si alzò dal letto, dirigendosi verso il portatile. Una volta aperta la casella mail, lesse tutte le informazioni del caso.

Dati Riservati: Cacciatore Julian Sullivan.
Incarico Confidenziale di Rango S. 
Luogo: Newport, Maine.
Briefing:
Da diverso tempo ormai l'Enclave è stato preso di mira da un gruppo denominato Angoni che continua a mietere vittime tra le nostre fila. Ma non è questo il principale problema, siamo venuti a conoscenza che il suddetto gruppo capitanato da Lucy Baker, custodisce un oggetto magico sottratto durante una spedizione di un gruppo dell'Enclave diretto da Aloysius Knight e Jonathan Sullivan. 
Secondo le recenti informazioni l'obiettivo è in grado di attingere ad una fonte spropositata di magia nera.
L'obiettivo sarà di infiltrarsi tra le fila degli Angoni, recuperare il maggior numero di informazioni e sottrarre l'artefatto prima che venga usato per distruggere per sempre il mondo come lo conosciamo oggi.


Julian sospirò, notando che vi era allegato anche un messaggio audio. Lo selezionò e spostò il cursose su play.

Lo schermo mostrava lo studio di Knight all'Enclave, situato sotto il Vaticano. Il Gran Maestro si sedette e guardò verso la telecamera. «Julian, come avrai notato dal briefing, in questa missione era coinvolto tuo padre. E' il momento che tu sappia che è stato durante questa operazione che lui ha perso la vita per salvare la mia. Gli Angoni hanno usato l'artefatto per controllare un gruppo di Banshee che ci hanno scagliato contro... Jonathan ne ha uccise cinque è mi ha spinto a continuare e... diceva che almeno uno di noi doveva salvarsi e ha scelto me. Mi dispiace dirti la verità solo adesso, ma sono stati gli Angoni ad ucciderlo. Questa è la tua chance per vendicarlo e per scoprire più informazioni sulla Banshee che ha sterminato la tua famiglia. Per questo il caso doveva e deve essere tuo, solo tu puoi portarlo a termine»

Lo schermo divenne nero.


 


Cameron rientrò a casa, cercando la sorella. Si diresse verso il divano ma non c'era nessuno, così entrò in camera sua vedendola seduta sul letto mentre suonava qualcosa con la chitarra accompagnandola con un canto delicato. Non ne era abbastanza sicuro, ma gli parve di sentire qualche frase di Ignorance dei Paramore.

«Cam?» disse lei, alzando lo sguardo verso il fratello. Le sue dita si muovevano ancora sulle corde, come se fosse la cosa più naturale del mondo suonare quello strumento. Per lei lo era a dire il vero, aveva iniziato ad amare la musica sin da piccola, da quando suo fratello maggiore le aveva dato le prime lezioni di chitarra.

«Dimmi che ricordi il cognome Knight. Ho visto un uomo uscire da casa del Cacciatore che aveva quel nome» la voce di Cameron era un misto di eccitazione, trepidante attesa e paura. Sapeva che Lillian sapeva qualcosa, doveva essere così.

«Knight... Knight...» le dita di lei stavolta iniziarono a tamburellare sulla chitarra, per poi bloccarsi di colpo «Knight! Adam mi parlò di un certo Knight come Gran Maestro dell'Enclave... che sia lui?»

«Deve esserlo...» l'espressione di Cameron si incupì. Quella notizia doveva farlo sentire felice, era una pista in più per trovare il fratello ma... aveva una strana sensazione. E se lui non volesse più vederli? E se gli fosse successo qualcosa? Non avrebbe potuto sopportarlo.

«Andiamo al The Stage» propose Lily, cercando qualcosa nell'armadio «se Julian è coinvolto con Knight, scopriremo qualcosa»

«Si, hai ragione»

 


 

Ennesimo allegato della mail era una carta d'imbarco previsto per due giorni dopo. Julian la stampò e si diresse verso l'uscita di casa, aveva bisogno di bere qualcosa e soprattutto di parlare con Stephen. Chiuse la porta dietro di sè, assaporando il freddo che gli pungeva la pelle. Prese il cellulare, visualizzando nuovamente il messaggio di Knight, non accorgendosi comunque di essere osservato.

In alto, sul tetto di un palazzo, un ragazzo stava osservando la scena con i suoi freddi occhi blu. Sembrava divertito da quella scena. Si passò una mano tra i capelli castani mentre dietro di lui un uomo completamente insanguinato si lamentava.

«Sta zitto, non riesco a sentire sennò» disse il ragazzo, puntando l'indice all'uomo con aria abbastanza infastidita. Julian finì di guardare nuovamente quel messaggio e si incamminò verso il The Stage, mentre il ragazzo con un sorriso ancor più divertito si avvicinò all'uomo, chinandosi verso di lui. «Hai capito l'Enclave? In questi giorni mi divertirò da morire e sinceramente ne avevo troppo bisogno. Riguardo te, non hai un buon sapore, mi dispiace» detto ciò, infilò i pollici negli occhi del malcapitato fino ad ucciderlo per poi passarsi le dita insanguinate sulle labbra «niente da fare, pessimo sapore»

 



Julian aveva mostrato la carta d'imbarco a Stephen, che lesse ad alta voce la destinazione con un tono abbastanza stupito. Dall'altro lato del bancone i due fratelli stavano ascoltando ogni singola parola tra i due, mentre sorseggiavano un boccale di birra.

«Dobbiamo seguirlo» esclamò Cam a bassa voce.

«A Newport, nel Maine? Non sai nemmeno dove si trova... e poi dove li troviamo due biglietti a meno di due giorni dalla partenza?»

«Beh, internet è la soluzione. Male che vada abbiamo i nostri poteri per passare ogni controllo e spacciarci qualcun altro sull'aereo» propose Cam, sorseggiando quel freddo liquido biondo.

«Infrangeremo la legge umana e anche quella degli accordi con l'Enclave... ma è la nostra unica possibilità»

«Quindi ci stai?» chiese Cam, con gli occhi che brillavano.

«Ci sto» rispose la sorella.

«Ci sto anche io» sussurrò tra sè lo stesso ragazzo che poco prima era sul tetto e che adesso si trovava al The Stage, seduto distante sia dai fratelli che da Julian, così distante che non avrebbe dovuto sentire una parola, così come non avrebbe dovuto sentire una parola del video-messaggio di Knight. Si alzò, lasciando una banconota da cinque dollari sul bancone «tieni pure il resto» per poi uscire dal locale con quel sorriso così enigmatico che avrebbe inquietato chiunque.


 

Note dell'autore
 
 
Ed eccoci qua, con un nuovo misterioso personaggio capace di ascoltare a gran distanza e di uccidere senza pietà persone... perchè? Chissà! Capitolo di transizione più che altro, ma che introduce alcune cosine interessanti. 
Volevo comunque approfittare di questo spazio per augurarvi buon anno e per ringraziare i fedelissimi Melz e Blankit più coloro che hanno inserito la storia tra le seguite e a tutti gli altri lettori, thanks ♥
Ci si becca nel 2017 con aggiornamento ogni due settimane (sono leggermente più impegnato ultimamente!) ma prometto che pubblicherò anche prima se riesco, quindi tenete d'occhio la storia!
Stay tuned!
Marco / NeroNoctis

 
 
   
 
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