Finiamo le due ore fra addominali, corse, salti, palleggi e molto altro. -sono davvero esausta.-si lamenta Jade e io continuo a pensare a Cristian mentre mi vesto. Che è un ragazzo misterioso, che gli piace stare per conto suo, già si sapeva ma con la palla è completamente il contrario. Non sta mai fermo, va dai suoi amici è scherza con loro, saltella e ride come un bimbo. Questo ragazzo ha due personalità. -mi stai ascoltando?- domanda jade e mi ricompongo. -si scusa, dimmi.- -ho detto che Dylan mi ha invitato a cenare con lui, non ti dispiace se vado vero?- dice e penso, non è giusto dirgli che mi da fastidio perchè mi lascerà da sola ma poi penso a tutte quelle volte che la sentivo piangere per un ragazzo allora sorriso. -ma che, vai e divertiti.- **** Sono in camera ad osservare fuori la finestra bevendo una tazza di tè alla vaniglia fumante. Mi perdo nei miei pensieri finchè non vedo una sagoma uscire dalla finestra di fronte, osservo l'orario ed è mezza notte, c'è il coprifuoco cioè nessuno può uscire a quest'ora senza un adulto tipo un'insegnate. Osservo meglio e mi rendo conto che è Cristian allora senza pensarci due volte mi alzo mettendomi una felpa pesante e esco anchio dalla finestra. Seguo Cristian fino all'entrata del bosco ma ci penso due volte se entrare o no ma... Che mi potrà succedere? Decido di entrare. Maledizione a me che non ho portato una torcia o un qualcosa per fare luce. Sento la mia punta del naso toccata da qualcosa e una piccola luce si accende ai miei occhi, l'ucciola! Sorrido e la seguo. Mi fanno male i piedi e quando arrivo sento il dolore e i pensieri abbandonarmi perchè mi concentro sulla scena che ho davanti agli occhi.