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Autore: Amanda_nikita    29/12/2016    1 recensioni
Il mondo monotono e rigido dei purosangue e dei mangiamorte é scosso da due ragazze, due migliori amiche, due streghe appartenenti a Case opposte. Il loro legame verrá messo alla prova, la loro forza dovrá reggere innumerevoli attacchi: riusciranno a portare a termine il loro destino? Fra incantesimi, tradimenti e colpi di scena, la loro avventura cambierá il mondo magico.
Dal testo: < ...dovevo fare in modo che qualcuno venisse a liberarmi dal controllo di quella pazza. Avrei potuto usare il Patronus, ma non l'avevo fatto mai prima di quel momento e si sa, la teoria è sempre molto diversa dalla pratica. Mi sforzai di ripescare dalla mente ricordi felici e tentai: non successe nulla. Non potevo arrendermi!
Ero già al quarto tentativo, e finora avevo prodotto solo qualche sbuffo di fumo; continuai a concentrarmi talmente tanto da farmi venire il mal di testa, ma... Ecco! C'era quel racconto di mio padre...>
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Harry Potter
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Irina’s pov
Le sere successive non furono diverse dalla prima, solo che al posto della cocaina di James, c’erano le metanfetamine di Frank, la marijuana della piantagione della nonna di Grance. Non mi spinsi oltre queste droghe perché dopotutto volevo evitare coma e overdose come mi avevano spiegato.
Oltre ad uscire la sera, ogni tanto ci vedevamo anche di pomeriggio e da sobri. James mi parlava spesso delle loro avventure rendendomi parte del gruppo come se fossi una di loro, Katie mi parlava spesso di come si sentiva riguardo la situazione con Frank, Deborah e Grace erano le mie stiliste personali (abbiamo passato qualche pomeriggio in giro per negozi per aiutarmi a vestire come una di loro) e Carl era un tipo interessante (mi ricordava Fred in effetti).
Dato che alla fine ero riuscita ad inviare una sola lettera ad Alexia dove le raccontavo solo del mio taglio di capelli e qualche piccola “avventura”, decisi di inviarle anche un piccolo regalo. Avevo comprato un pacchetto di garette perché già sapevo che i suoi non sarebbero stati molto contenti di vederla fumare. Ottenni la sua risposte già il giorno dopo quando andai a controllare alla guferia di Diagon Alley. Mi ringraziava per le sigarette, mi raccontava di quanto fosse bello aver conosciuto veramente ei suoi genitori e sua sorella e che le mancavo. Mancava molto anche a me, infatti l’avrei raggiunta il prossimo mese e non vedevo l’ora di dirle nei dettagli tutto quanto.
Avevo ingrandito di molto il mio bagaglio di esperienze e mi sentivo di fatto una persona diversa.
Oramai Draco e Fred erano ragazzi che non mi interessavano più come prima: ero affascinata da come James fosse una novità per me e credo che il mio animo inesperto l’avesse incuriosito.
Una delle prime sere di luglio la passammo da Katie e giocammo di nuovo a quel gioco alcolico a cui non avevo partecipato la scorsa volta.
Non mi sentii male né vomitai, mi divertii semplicemente.
“okay, ora basta vado a stendermi sul tuo letto” James si alzò di scatto dalla sedia e barcollando si diresse in camera.
Mi sentivo particolarmente eccitata e non capivo il perché, ma pensai che se non lo facevo da ubriaca, non avrei mai trovato il coraggio di espormi così tanto.
Lo seguii, ignorando i commenti degli altri.
Quando entrai accostai la porta. Aveva lasciato la maglia per terra e si era sdraiato supino sopra le lenzuola. Mi avvicinai a lui mettendomici accanto, poi con la mano gli accarezzai il petto, l’addome e il basso ventre.
“uh, vacci piano” si girò verso di me per poi salire sopra di me, per rimando allargai le gambe per stare più comodi, facendo alzare di molto la già striminzita gonna. Mi morse il labbro con passione, lasciando che fosse lui a guidarmi: mi baciò, mi morse il labbro e le nostre lingue si toccarono, prima delicatamente poi con più foga. Lo imitai mordendogli goffamente il labbro inferiore, sorrise sulle mie labbra e iniziò a baciarmi il collo: avvertii una scarica di piacere mai provata in vita mia. Stava per farmi un succhiotto ma prima di mordermi lo sentii mormorare “adoro il tuo collo”. Nel mentre, io passavo le mie mani sotto la sua maglietta, stringendolo più vicino a me, facendo aderire i nostri corpi. Misi le mie mani sotto la mia gonna e strappai le calze all’altezza del cavallo, lui, con le mani ben salde sui miei fianchi, mi levò la maglietta e mi fece un altro succhiotto sull’inguine e poi con la lingua arrivò nella mia intimità e per la prima volta provai cosa fosse l’orgasmo.  Quando finì, mi misi io sopra di lui: gli sfilai la maglietta e iniziai a baciargli il petto, l’addome muscoloso, il basso ventre poi gli slacciai i pantaloni abbassandoli con i suoi boxer. “non ero sicuro che volessi arrivare fino a questo punto, sei sicura di sapere come si fa?”
“ qualcuno mi ha spiegato molte cose di questi tempi”
Di qui in poi i miei ricordi erano molto confusi, di certo il sesso orale ricevuto e dato era stato aggiunto alla lista ma quello di cui non ero certa era se fossi ancora vergine o no e la cosa mi preoccupava perché la mia prima volta avrei voluto ricordarla chiaramente.
Mi risvegliai accucciata contro il suo petto, avvolta nelle coperte, con le calze strappate ancora addosso.
Mi girai verso di lui, gli stampai un bacio sulla fronte e mi cambiai, mettendomi qualcosa di pulito dall’ammasso dei miei “nuovi” vestiti che occupavano una parte della stanza.
Quando entrai nella camera della sorella di Katie (rimasta vuota dall’inizio dell’estate poiché lei stava passando l’estate con degli amici in Spagna) vidi Frank sdraiato con accanto Katie.
“allora qui c’è qualcuno che si è dato da fare vedo”
“ senti chi parla! Tu hai occupato la mia stanza” disse uscendo dal letto per raggiungermi sull’uscio della porta.
“vado a preparare la colazione, intanto vatti a fare una doccia Katie!”
Sul pavimento della cucina c’era Deborah mentre sul divano Grace stava russando beatamente, sul tappeto del soggiorno era steso Carl con un pene disegnato sulla fronte.
Ancora una volta ero in cucina a preparare da mangiare per quei pazzi e dire che non avevo mai cucinato la colazione per qualcun altro prima del mio arrivo a Londra.
Quando James entrò in cucina si comportò come se non fosse successo nulla e da un lato neanche a me importava più di tanto.
Subito dopo James tutti gli altri furono risvegliati dall’odore dei toast e del cioccolato.
Il giorno dopo inviai una lettera ad Alexia dicendole che l’avrei raggiunta a fine luglio e poi raggiunsi gli altri per entrare in una discoteca aperta da poco.
Ogni settimana cambiavamo discoteca e io ogni settimana conoscevo un bel ragazzo con il quale mi ci sentivo per 5 o 6 giorni: mi lasciava soddisfatta e io lasciavo soddisfatto lui.
Era l’ultima settimana con loro e tutti erano molto tristi
“facci sapere se la prossima estate tornerai” Grace e Deborah erano rimaste sconvolte quando avevano saputo che non sarei rimasta anche ad agosto.
“non dimenticheremo mai le tue colazioni” – “ e io il tuo tatuaggio a forma di pene sulla fronte” dissi strofinando la fronte di Carl dove ormai non c’era più traccia del disegno.
“ voi due vedete che dovete fare” indicai Frank e Katie la quale mi abbracciò sussurrando “mi mancherai farm girl”.
Poi abbracciai James “sei stato il primo ragazzo che mi ha fatto orgasmare, ne andrei fiero” mi strinse forte e con un sorriso triste mi salutò con un leggero bacio sulle labbra.
Raggruppai tutti i vestiti in un borsone che Katie mi aveva prestato e mi incamminai verso King Cross dove Alexia mi aspettava con i suoi genitori.
Mentre aspettavo difronte l’entrata della stazione, passai le dita sulle mie labbra e ricordai le settimane precedenti: era stato tutto così nuovo ed emozionante, non vedevo l’ora di dire tutto ad Ale… chissà se mi avrebbe riconosciuto con quel taglio di capelli e con questo nuovo colore.
“Irina? Sei tu?”
“ Aleee”
“ mio dio i tuoi capelli!!!”
“ah lo so, volevo fare una pazzia”
“ci sei riuscita direi… andiamo, ti presento i miei e mia sorella”
La sua famiglia mi accolse come una vecchia amica, erano molto gentili con me forse anche perché sapevano di quello che avevo passato…
Alexia mi aveva detto che Andromeda somigliava molto a Bellatrix ma non immaginavo così tanto. La mia migliore amica notò la mia faccia e mi spiegò che l’effetto strano passava dopo qualche giorno che i vivevi insieme.
 
Alexia's pov
Dopo aver passato quasi due mesi in compagnia della mia famiglia avrei visto Irina.
Il tempo era passato velocissimo e la confidenza che avevo acquistato con i miei era impressionante, soprattutto quando, in una giornata particolarmente calda, avevamo svegliato Dora a suon due secchi d'acqua gelata (letteralmente visto che c'erano dei cubetti di ghiaccio dentro).
Non ero mai stata meglio e i giorni tristi e tetri passati al Manor sembravano solo un lontano ricordo.
Avevamo detto ad Irina che la saremmo passata a prendere a King's Cross e lei arrivò puntuale.
Quando richiamò la mia attenzione salutandomi quasi non la riconossi.
Aveva il lato destro della testa rasato e il resto dei capelli neri con le punte viola scuro, una nuova luce le illuminava gli occhi e camminava con più sicurezza di molti mesi prima.
“Irina? Sei tu?” dissi osservandola.
“Aleee” rispose abbracciandomi calorosamente.
“Mio Dio i tuoi capelli!” dovevo dirglielo, erano fantastici si...ma stravaganti.
“Ah lo so...volevo fare una pazzia” rispose sorridendomi
“Ci sei riuscita direi…” asserii facendo una pausa e toccandole le punte tinte.
“Andiamo ti presento i miei e mia sorella” le dissi emozionata.
Ci avvicinammo a loro e la reazione d'Irina non mi soprese, guardando mia madre sbiancò.
“Si può sapere perché avete tutte questa faccia quando mi vedete?!” sbottò mia madre alzando un sopracciglio.
Se con quell'affermazione aveva provato a calmarci, ci aveva solo spaventato di più.
Con quell'aria arrabbiata sembrava una copia spiccicata di sua sorella maggiore.
“mamma, non il sopracciglio per favore...” cercai di sussurrarle come avevo fatto durante tutta l'estate.
“oh giusto...scusa. Sono Andromeda, piacere! Tu devi essere Irina, Alexia ci ha parlato molto di te” si presentò mia madre stringendo la mano alla mia migliore amica.
Una volta fatte le presentazioni arrivammo a casa mangiando una ciambella offertaci dai miei.
 
Irina's pov
Arrivate a casa di Alexia non le feci nemmeno chiudere la porta che le raccontai tutto.
“Capelli … io, ragazzo ...James! Io e lui! Discoteca e luci.Tanto da bere! Fumoooo, Katie!” Alexia aveva una faccia buffissima provando a collegare tutte le parole chiave che le buttavo giù.
“hey ...calma, calma, calma, Veela! Ricomincia collegando tutto” disse divertita.
“allora... sono arrivata a Londra e ho deciso di tingere i capelli, la ragazza che me li ha tinti mi ha offerto di vivere da lei per un paio di mesi... fino a qui ci sei?” le domandai veloce.
“si...fammi indovinare lei si chiamava Katie?” chiese lei.
“si! Esatto, mi ha fatto provare un sacco di discoteche... ah, giusto, sono delle sale enormi con luci e musica altissima dove si balla...” dissi provando a spiegarle cos'erano visto che si trattava di luoghi babbani.
“okay, figo dovremmo andarci un giorno...” disse pensierosa.
“sii! Ho bevuto dei drink con un sacco di alcool e non puoi capire quanto sia comodo fumarsi una sigaretta senza l'ansia che Piton ti tolga i punti!” dicendo questo sul viso della mia migliore amica si era dipinto un sorriso ebete... avrebbe dovuto spiegarmi un paio di cosette.
“poi sono entrata in sintonia con questo ragazzo... James, e sembrava che stessimo insieme e...” non sapevo come la mia migliore amica avrebbe preso la notizia e infatti ci andai piano.
“e voi cosa?” chiese mentre masticava una caramella.
Feci una faccia per farle capire e quasi si strozzò “Irina! Ci sei andata a letto?!” urlò accusatoria.
Le intimai di abbassare la voce “no! Cioè non mi ricordo...” ecco ...pessima scelta di parole.
Si era allontanata un po' per buttare la cartaccia “cosa vuol dire che non ti ricordi?” mi chiese spiegazioni: “che ...eravamo un po' brilli ma sono al 90% sicura di non avere fatto nulla...” le spiegai convinta.
“se non siete stati insieme...allora cosa avete fatto?” chiese ingenua, si vedeva proprio che non si era mai trovata in certe situazioni.
“beh noi... abbiamo fatto quello che si fa prima di fare sesso Ale...” okay... simulava conati di vomito.
“tu hai fatto un pom...” un altro conato.
“si, credo proprio di si...”
La sua faccia era lontano dall'essere comprensiva, era inutile che faceva la santarella, lei e Harry ci erano andati vicini una miriade di volte solo che lei preferiva altri tipi di divertimento che quello che avevo fatto io.
“ma se tu e Harry ci siete andati vicini un sacco di volte!?” - “scherzi! Lui voleva ma io lo fermavo sempre, lo sai che preferisco altro; ma poi lo conoscevi da pochissimo? Sei sicura di aver fatto la scelta giusta?” chiese titubante.
“mica ci ho fatto un figlio, Ale!” gridai mentre lei era tutta sulle sue.
“no... però...boh non lo so, se te la sentivi vuol dire che...che si insomma, avrai fatto bene, avevi le tue ragioni” mi rispose insicura di quello che stava dicendo, come se lo dicesse solo per farmi piacere.
Si creò una strana atmosfera di imbarazzo e una strana sensazione mi attanagliò lo stomaco, la scansai e cambiai discorso.
“invece tu? Che mi dici?” che Merlino mi aiuti!
“beh.. niente di che, cioè qui sto benissimo, è bellissimo doversi svegliare senza una sentenza di morte fissata per l'ora del thé” risi per alleggerire la tensione.
“Dora mi fa morire dalle risate e c'è una bellissima atmosfera qui e poi...” ecco, ora glielo avrei chiesto!
“e poi...?” insistetti “oh...niente di che, perché non andiamo a farci un bagno in piscina, ti presto uno dei miei costumi!” cercò di sviarmi.
“ah no! Non mi freghi carina! Che succede tra te e il pipistrello?” eccola qui, arrossì velocemente e distolse lo sguardo.
“cosa stai insinuando? Cosa vuoi che ci sia?!”
“ehhh no! Tesoro mio! Vi ho visti, con le manine strette o a litigare come una vecchia coppietta di sposini!” sembrava un peperone.
“ma cosa dici?! Lui è il bastardo professor Piton e io una sua povera vittima... tutto qui. Su andiamo a farci un bagno!” la lasciai stare per quel pomeriggio ma sarei passata all'attacco di nuovo appena mi si sarebbe presentata l'occasione.
 
Alexia's pov
Passare un mese con Irina era stato semplicemente epico, tra alzatacce con caccabombe e bagni in piscina con più acqua fuori che dentro di sicuro ci saremmo ricordate di quell'estate per sempre.
Irina sembrava davvero cambiata, non saprei dire se in meglio o in peggio ma sicuramente era diversa.
Collegai questo suo cambiamento repentino al suo passato e alla sua necessità di rivalsa contro la famiglia e contro il suo destino ma mano mano che andavamo avanti speravo che ritornasse quella di prima, quella di sempre.
Verso la fine delle vacanze ci fu una festa a casa dei Weasley e fu bellissimo rincontrare tutti.
Hermione, Ron ed Harry erano sempre gli stessi mentre Ginny e i gemelli sembravano cresciuti parecchio nel giro di un paio di mesi.
Irina's pov
Avevo sempre adorato l’aria di famiglia che si respirava a casa Weasley e poi avrei rivisto Fred… anche se non lo davo a vedere, una piccola parte di me era preoccupata su come mi sarei dovuta comportare con lui.
Dopo cena io e gli altri uscimmo in giardino per fare due passi, così colsi l’occasione per avvicinarmi al gemello e parlare.
“hey Fred!” – “ Irina… che mi racconti?” sembrava in imbarazzo. “che ho passato un’estate stravagante e divertente, lontano da preoccupazioni e problemi. Ma ora sono qui e tutto sta per tornare come prima…” – “ no, tu non tornerai ad essere come prima” – “ sono cambiata ma non sono un’altra persona” dissi seria.
“ no ma ho visto i tuoi comportamenti, il tuo modo di fare: non sei più l’ingenua e dolce Irina, ora sembri una metallara di quelle babbane a cui non importa nella del mondo!” – “ le persone cambiano continuamente, solo perché ho qualche esperienza in più non vuol dire che non sono più dolce! E poi l’ingenuità non è sempre una cosa positiva.” Dissi iniziando ad arrabbiarmi. Fred si fermò, e si mise una mano sulla guancia “scusami Irina, è che sono nervoso e avevo bisogno di dirti quello che pensavo. Io non sono arrabbiato con te, è giusto che t prenda le tue decisioni e faccia ciò che vuoi perché sei libera di farlo, e non vuol dire che io non tenga più a te, ma anzi, adesso più che mai sono preoccupato per te” – “e perché dovresti essere più preoccupato?” – “ perché dopo quel poco che ci hai raccontato prima ho capito di che posti hai frequentato e che genere di cose girano lì” abbassai lo sguardo, consapevole del rischio che avevo affrontato assumendo quelle droghe.
“Irina, dimmi che non prendi ancora quelle sostanze e promettimi che non le cercherai e che semmai ti verrà la tentazione troverai una soluzione. Sappi che io ci sarò per te e che anche Alexia capirà e ti aiuterà”
“ti prego, non dirglielo, non voglio farla preoccupare inutilmente perché io non le assumerò più. “
“ ora va meglio” disse lui premuroso, mentre lo abbracciavo nascondendo il volto contro la sua maglietta.
Alexia's pov
Io e Harry eravamo tornati amici più che mai e rincontrare il trio mi aveva sicuramente fatto molto bene.
Arrivò presto il giorno del ritorno a scuola e allontanarmi della mia neo-famiglia fu più difficile di quanto mi aspettassi.
Nel treno per Hogwarts l'attenzione della mia migliore amica fu richiamata da alcuni Serpeverde con i quali passò la maggior parte del viaggio lasciandomi con Luna ed Hermione ad assistere alle loro famose litigate sull'esistenza dei Nargilli.
Decisi di rimanere in contatto soprattutto con mia sorella visto che era molto giù per la morte di Sirius, ritenendosi la diretta responsabile dell'accaduto.
Avevamo passato intere giornate a cercare di convincerla a far tornare il suo animo da Metamorfomagus ma nessuna delle nostre parole era riuscita a farla sentire meglio.
I momenti di allegria erano pochi per lei e tutti concentrati ai sporadici incontri con Remus Lupin.
Io ci avevo visto lungo e avrei indagato in un secondo momento... avevo da pensare al tragico mese di Settembre durante il quale bisogna riabituarsi a svegliarsi alle sette del mattino.



Dopo un poì di tempo eccoci tornate con un nuovo capitolo!
La scuola sta per ricominciare e c'è questo segreto di Irina che avrà delle conseguenze così come il fatto che Alexia non dica ciò che prova apertamente per Piton alla sua migliore amica
fateci sapere se vi sta piacendo e commentateeee
   
 
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