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Autore: DrHouse93    25/05/2009    2 recensioni
I fulmini squarciavano il cielo, i tuoni interrompevano il monotono fruscio del vento. Il guardiano odiava sorvegliare il cimitero quando c’era quel tempaccio. Ma d’altronde era il suo lavoro, e non poteva certo tirarsi indietro. A un certo punto, udì degli strani rumori: urla attutite, tonfi, terra smossa. Si avvicinò cautamente alla fonte del rumore, e quando arrivò rimase terrorizzato. La tomba di un vecchio defunto era vuota. Era stata aperta, e il cadavere non c’era più. Si girò per andarsene, ma fu allora che cacciò un urlo e sobbalzò di parecchi centimetri. Indietreggiò di alcuni passi, poi l’essere davanti a lui disse, con voce cavernosa: «Tu. Babbano. Cerco Marcus Silente. E tu mi aiuterai» «C-chi sei tu?» osò chiedere il guardiano. Deglutì. «Io?» l’essere rise. «Sono solo un povero cretino tornato in vita. Non preoccuparti, cretinetto, ti lascerò vivere se mi aiuti. Voglio solo vendemmiarmi contro Marcus Silente» «Ma chi sei?» «Vuoi proprio saperlo?» domandò l’essere. «D’accordo. Te lo dirò. IO SONO TUO PADRE»
KRAK-HOOM
Genere: Demenziale, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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I Mitici 8 - La vendemmia
- Capitolo 1: Ritorno dalla Morte -

Era una calda giornata estiva.

HARRY: Nooooooooooooooooooooo, hai cominciato una fan fic senza la notte buia e tempestosa! E che è successo?
Harry, ma tu devi rompermi il cazzo pure in vacanza? E goditele un po’(le vacanze)!
HARRY: Ma zio Vernon mi ha vietato di andare in bagno! Come faccio?
Arrangiati

Dicevo, era una calda giornata estiva. Nel villaggio le casette a schiera si ergevano pigre sul panorama afoso. Il villaggio era poco abitato in quel periodo, erano quasi tutti andati in vacanza. Nella collinetta vicina c’erano due ragazzi, che giocavano allegri. O almeno, uno era allegro. L’altro non lo sembrava molto. Quello più baldo e allegro si divertiva a sbeffeggiare l’altro, quello annoiato. Eppure, era strano vedere un ragazzo, anche se dodicenne, annoiato in quel modo. Il fatto era che aveva sempre detestato stare con il suo primo fratello. Questi lo derideva sempre, lo prendeva in giro in continuazione, ed essendo più bravo di lui con la magia gli faceva anche capitare le cose peggiori. Così il povero ragazzo era costretto dai genitori ad accompagnare il fratello a divertirsi, poiché anche loro ne erano terrorizzati. Perso nei suoi pensieri, non vide arrivare una serie di palle di *****(fango, eh, che pensavate), che lo colpirono in pieno e lo bombardarono. Tentò di ripararsi con le braccia, ma invano. Allora scoppiò a piangere come un bambino cretino.
«Che c’è, Marcus? Ti da fastidio un po’ di fango?» lo derise il fratello.
«Lo sai che sono allergico, Censured!» urlò in risposta Marcus.
«Be’, dai, allora ti sistemo io» rispose Censured(nel caso non l’avevate capito, si chiama così). «Ava come lava!» E subito dalla bacchetta di Censured cominciò ad uscire un getto di acqua e sapone che inzupparono Marcus, e per brevi istanti lo soffocarono. Quando si riprese, sentì Censured ridere. Digrignò i denti. Lo odiava, lo odiava con tutto se stesso. Non riusciva a capire come avessero fatto i suoi genitori a fare un figlio così malvagio. Era insopportabile, e egoista, e cattivo, e…
«Stupefactum
Censured colse Marcus impreparato. Lo Stupefacente ebbe subito effetto. I cinque sensi di Marcus calarono, e il suo campo visivo prese a galleggiare nella solita aria liquida. Vide Censured avvicinarsi, e lo sentì dire: «Ciiiiiiiiiiiiiiiii veeeeeeeeeeeeediaaaaaaaaaaaamoooooooooo Maaaaaaaaaaaaaaaaaarcuuuuuuuuuuuuuuus».
E detto questo se ne andò.

I giorni passarono. Marcus era sempre più disperato. Censured continuava a tartassarlo in ogni modo possibile, e il peggio era che continuava anche a Hogwarts, perché anche i professori avevano paura di Censured(la madonna, e chi è Dio?). Fortunatamente quell’anno a Hogwarts sarebbe stato l’ultimo per Censured, poiché frequentava il settimo anno con i diciassette anni già compiuti. Si sentiva scoppiare. Non sopportava più quella situazione. Era da quando era nato che sopportava le angherie di Censured. Non ce la faceva più. Ogni giorno si sforzava di trovare una soluzione. Ma niente. Per giunta, per colpa di Censured non aveva amici, ed era strano visto che Marcus era già al secondo anno di Hogwarts. L’unica cosa che lo consolava, era che il nome che i genitori gli avevano affibbiato era talmente ridicolo che lui stesso aveva costretto tutti a farsi chiamare Censured. Ma il peggio doveva ancora arrivare. I signori Silente avevano preso un bel manico di scopa nuovo a Marcus, e Censured, per invidia, lo aveva gettato in un vulcano. Fu allora che Marcus non ci vide più. Si rinchiuse in camera e, dopo un bel pianto da bambino cretino(come al solito), iniziò a meditare la sua vendetta. Non ne trovava nessuna abbastanza efficace. Fu allora, che vedendo un topo sgattaiolare per strada, inseguito da un gatto, inseguito da un cane, che raggiunse il gatto, che lo sbranò, il cervello partì e andò in faccia a un passante, che si mise a urlare e finì per strada, che fu investito da un camion, che poi andò fuori strada e esplose…stavo dicendo? Ah sì, fu allora che gli venne l’idea. La vendetta migliore, la più atroce e la più efficace era una e una sola: fargli sparire tutte le sue ciambelle

-.- mi ricorda un altro personaggio idiota che è il protagonista delle altre mie fan fiction
HARRY: Chi?
-.- Topo Gigio. Chi, secondo te?
HARRY: Ah, non è Topo Gigio?
KRAK-HOOM

No, pensò Marcus, le ciambelle non bastano. Ci sono! Gli venne poi l’illuminazione: la morte.
KRAK-HOOM
MARCUS: Ahio! Perché mi butti i fulmini addosso?
HARRY: Te lo spiego io

Marcus organizzò tutto con cura. Qualche giorno prima, però, accadde un fatto curioso. Mentre tornava a casa dopo aver spiato i ragazzi al parco come un deficiente, per strada incrociò una signora. Marcus la salutò. L’aveva riconosciuta: viveva qualche isolato più in là rispetto a casa loro.
«Buongiorno, signora Cooman» disse Marcus.
«Buongiorno caro» rispose la Cooman. «Pronto per il ritorno a Hogwarts
«Sì, ma non sopporto più mio fratello Censured» si lasciò sfuggire Marcus. Inorridito, si coprì la bocca, ma Cassandra Cooman sorrise.
«Non ti preoccupare, non dirò nulla» rispose la Cooman. «Ma attento: non devi cercare di ucciderlo, oppure ritornerà per tormentarti, e lo farà esattamente 3458720 anni dopo!»
«Cos…come fa a saperlo?» chiese stupidamente Marcus, sapendo che era una Veggente. Aveva sempre ascoltato i suoi consigli, ma stavolta era troppo bramoso di vendetta per farlo. Così la ignorò e disse, sbrigativo: «Cercherò di non farlo. Ora devo andare. Arrivederci» e detto questo scappò via.
«Aspetta, non ho finito!» gridò la Cooman. «Non devi ucciderlo mentre pronunci il suo vero nome, altrimenti tornerà! Ma se non lo dirai non c’è problema!».
Ma Marcus era già lontano. E venne quindi il giorno del ritorno a Hogwarts. Il grande giorno, per Marcus. Quando salutò i genitori terrorizzati da Censured, si apprestò a salire sul treno con un ghigno. Censured lo raggiunse, lo scacciò via e lo buttò per terra, mentre entrò sogghignando e con aria spavalda.
Ridi, ridi, pensò Marcus mentre si rialzava, dolorante e bestemmiante(non so se esiste), poi vedremo chi riderà oggi
Il treno partì, e Marcus cercò in vagone tutto suo. Guardò l’orologio: era questione di secondi ormai. -3…-2…-1…
«Ciao Marcus»
Prevedibilmente, Marcus si girò, e vide Censured sulla porta dello scompartimento. Mostrò una palla di fango e ghignò: «Guarda cos’ho portato. Vuoi assaggiarla?»
«Veramente no» rispose Marcus, terrorizzato. Prese fiato: non era quello il momento per farsi prendere dal panico. «Volevo bere un drink con te. Offro io. Ti va?»
Censured fu visibilmente sorpreso, ma quasi subito assunse il solito ghigno beffardo.
«Per una volta hai avuto una buona idea. Forza, muovi il culo» Marcus si alzò, imperturbabile, e uscì dallo scompartimento, proprio mentre Censured gli mollò un calcio nel QuattroAsterischi. Marcus si rialzò e si incamminò, bestemmiò, e cominciò a contare i secondi. Vendetta, vendetta, tremenda vendetta! Gli avevano sempre detto che la vendetta non porta a niente. E’ vero, ma a lui non importava. E poi è divertente. Arrivarono al bar, che, prevedibilmente, si trovava vicino la porta del vagone.
«Barman» disse Marcus con aria professionale. Il barman si avvicinò. «Ci dia un’intera bottiglia di Whisky Incendiario»
«Non sapevo ti intendessi di roba buona, cretinetto» intervenne Censured. Appena il barman poggiò la bottiglia sul tavolo, Censured la strappò, come era prevedibile, dalle mani di Marcus e prese a tracannare dalla bottiglia. Fu allora che Marcus agì. Gli scosse un braccio, e un po’ di Whisky cadde in faccia a Censured, disorientandolo. Marcus afferrò saldamente la bottiglia, prese fiato, e la spaccò in testa a Censured, che svenne. Lo trascinò davanti alla porta, la aprì, e lo poggiò negli interstizi tra i due vagoni. Lo spinse un po’ oltre il bordo, ma Censured si riprese. Marcus gli mise un piede sul petto e sogghignò: «Ma guarda, la pecora ha messo nel sacco il lupo»
«Che cazzo di proverbio è?» sbraitò Censured. «Levami subito quel piede di dosso o sono CENSURED tuoi!»
«Sissì, come no» disse Marcus, con noncuranza. «Ciaociao, caro Censured. Anzi. Hippy-Ya-Yhey, Puttanella» e detto questo lo spinse col piede oltre il bordo, e Censured cadde sotto al treno. Si udì rumore di schizzi e di carne maciullata, poi più nulla. Marcus rise: la tipica risata dei deficienti malati di mente. Sapeva che presto si sarebbe pentito di quell’atto di malvagità pura, ma ora provava solo gioia vendicativa contro Censured. La sua vendetta era compiuta.

3458720 ANNI DOPO…

Era una notte buia e tempestosa.

Ecco, Harry, adesso sei contento?
HARRY: Sììììììììììììììììììì, la notte buia e tempestosa!
Che cretino

I fulmini squarciavano il cielo, i tuoni interrompevano il monotono fruscio del vento. Il guardiano odiava sorvegliare il cimitero quando c’era quel tempaccio. Ma d’altronde era il suo lavoro, e non poteva certo tirarsi indietro. A un certo punto, udì degli strani rumori: urla attutite, tonfi, terra smossa. Si avvicinò cautamente alla fonte del rumore, e quando arrivò rimase terrorizzato. La tomba di un vecchio defunto era vuota. Era stata aperta, e il cadavere non c’era più. Si girò per andarsene, ma fu allora che cacciò un urlo e sobbalzò di parecchi centimetri. Indietreggiò di alcuni passi, poi l’essere davanti a lui disse, con voce cavernosa: «Tu. Babbano. Cerco Marcus Silente. E tu mi aiuterai»
«C-chi sei tu?» osò chiedere il guardiano. Deglutì.
«Io?» l’essere rise. «Sono solo un povero cretino tornato in vita. Non preoccuparti, cretinetto, ti lascerò vivere se mi aiuti. Voglio solo vendemmiarmi contro Marcus Silente»
«Ma chi sei?»
«Vuoi proprio saperlo?» domandò l’essere. «D’accordo. Te lo dirò. IO SONO TUO PADRE»
«Davvero?»
«Sì, figliolo!»
«Papà, che bello, sei ancora vivo! Ma com’è possibile?»
«Quelle teste di CENSURED mi avevano seppellito vivo»

AVERE: Essere, non dire queste cose!
Avere, tu che CENSURED c’entri?
AVERE: Scusa, non lo sai che dove c’è Essere c’è Avere?
KRAK-HOOM
ESSERE: Ehi, ma quello non era il mio nome?
KRAK-HOOM
HARRY: Figo, una pioggia di ful
KRAK-HOOM
CARLETTO: Tu non hai fame?
BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
KRAK-HOOM

Ok, scusate per la crisi di nervi, ora possiamo proseguire con la fan fiction
.

«Oh papà, che gioia riaverti con me. Ma perché ti hanno seppellito vivo?»
«E basta, idiota, io non sono tuo padre!(ma va?)Io sono Censured Silente»
KRAK-HOOM

Ok ragazzi/e, bentornati a una nuova fan fiction. Come promesso, ecco il sequel de I Mitici 8. L’inizio è un po’ horror(sìììììì, come no), ma non può mancare il mio immancabile(se non può mancare per forza è immancabile…)spirito comico-demenziale. Ma ora è il momento di rispondere, sì avete capito bene, alle recensioni del capitolo special di HP 1

kamy: Sì scusa l’ho capita solo dopo che avevo pubblicato il capitolo, ero un po’ rincoglionito xD. Quanto ai cattivi, non sarebbero dei veri cattivi se non facessero un monologo davanti ai loro nemici, è sempre così. C’è scritto anche su Storia di Hogwarts, e Hermione sono sicuro che potrà confermartelo
_Niki_
: Sempre lode ai Gem Boy e a Chuck Norris che non li ha ancora Calciorotati(è un verbo derivato dal Calcio Rotante del sommo Chuck), grazie per i complimenti, e comunque sì, hai scritto molti ‘via’. Comunque adesso non perderti questa di storia!

Bene, qui finisce il primo capitolo. Essendo completamente inedita, non sapete cosa vi aspetta nel prossimo chap, così vi anticipo il titolo: Stranezze. Sì, lo so, il titolo non è il massimo, ma poi vedrete. E ricordatevi di recensire questo capitolo se vi è piaciuto, tanto non vi costa nulla, ora vado, ci sentiamo Lunedì. Ciao ragazzi/e!

  
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