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Autore: 18_welcometomylife    31/12/2016    0 recensioni
Brevi storie ispirate alle canzoni degli Exo
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Baekhyun 

Era quel tipo di ragazza da cui dovevo tenermi lontano, forse me ne ero accorto sin dall'inizio e ne ero perfettamente consapevole, ma non lo feci finchè era troppo tardi.

Baekhyun era fidanzato da ormai due anni con Clary, la ragazza che aveva sempre amato, che aveva osservato per molto tempo cercando di capire ogni sua caratterista, provando a conoscerla.

Fu amore a prima vista, anche se può suonare melenso era davvero così: l'aveva vista in un giorno di pioggia seduta a terra con la faccia tra le gambe, le sue spalle si muovevano ritmicamente e Baekhyun ci mise qualche secondo a capire che stava piangendo.
Era il primo giorno di scuola e lui si chiese cosa fosse successo di tanto terribile da sconvolgere la ragazza.

Quando lei sollevò lo sguardo, lui la vide in viso. Aveva gli occhi rossi, gonfi, il naso arrossito e bagnato, un'espressione agghiacciante, frustrata e addolorata.
Gli parve bellissima, anche in quelle condizioni.

In quel momento capì che lei era come un tornado, un fenomeno raro, distruttivo ma davvero spettacolare. Ne era attratto.

Quando si avvicinò a lei con l'ombrello per coprirla dalle goccie della pioggia come se potesse proteggerla da altro male, lei si girò verso di lui.

Baekhyun non sapeva cosa aspettarsi, anche se la reazione della ragazza lo sorprese alquanto.
Lei lo guardò qualche istante negli occhi con sguardo smarrito, prima di riprendersi dalla sorpresa e alzarsi in piedi.

Aveva qualcosa di angelico e di sbagliato allo stesso tempo, come un bellissimo angelo caduto.

- Che fai?- la voce della fanciulla era piena di rabbia, roca per il pianto, ma ancora bellissima.

- Piove- disse Baekhyun con semplicità, affermando l'ovvio. 
La ragazza si scostò da sotto l'ombrello e fece due passi allontanandosi, quasi con disgusto, da Baekhyun, che tentò di andare verso di lei e coprirla di nuovo.
Ormai però era fradicia da un po', sapeva che coprirla non sarebbe servito a nulla.

-Non ti avvicinare con me- disse lei come un cane randagio che ringhia ad uno sconosciuto, il quale sta solo tentando di prestargli soccorso.

- Non voglia farti nulla - Baek sollevò una mano con segno di resa, mentre l'altra continuava ad arreggere l'ombrello. 

- Non devi parlarmi, non devi guardarmi e soprattutto - sospirò e con voce più bassa e minacciosa disse -Dimentica ciò che hai visto oggi-.
Dopodiché passò il l'autobus e lei ci salì sopra, senza più girarsi indietro.

Da quel giorno Baek continuò ad osservarla in silenzio, i suoi occhi erano attratti da lei, percepivano la sua presenza quando lei era vicina, e quando qualche giorno dopo scoprì di avere diverse lezioni in comune con lei, fu davvero felice.

Lei faceva finta di non conoscerlo, stava sulle sue, rispondeva male a tutti i compagni e professori, mostrava una faccia apatica o arrabbiata e prendeva sempre il solito bus.

Queste erano le cose che Baekhyun aveva notato in una settimana, ma erano evidenti a chiunque avesse un minimo di capacità d'osservazione. 

Ciò che passava in osservato, quello che solo un po' di interesse e sete di conoscenza poteva rivelare, era che lei scendeva circa alla quinta fermata del bus dalla scuola, davanti ad una serie di palazzi  e camminava fino ad una enorme villa.
Lì, apriva il cancello ed entrava sospirando. 

Baekhyun aveva fortuna perché abitava nel suo stesso quartiere, esattamente in uno dei palazzi vicini alla villa e scendeva alla fermata dopo quella della ragazza.

Dal balcone di casa lui poteva osservare il suo giardino.

Una sera, mentre portava Lucky, il suo cane, a fare un giro per le strade prima di andare a dormire, vide la ragazza seduta fuori dal cancellino.
Il buonsenso, il subconscio e tutto di lui gli consigliavano di tirare a dritto sulla strada ed ignorarla, così da evitare mille problemi e dolori inutili.

Ma lui non lo fece.

Attraversò la strada ed andò dritto verso di lei.

La guardò negli occhi per la seconda volta da quando si erano conosciuti, finalmente i suoi occhi incontravano i suoi e non aveva nessun timore.
Baekhyun si schiarì la voce - Ciao Clary-  il suo nome suonò soave ad alta voce.

- Che vuoi?- disse con il solito tono aggressivo la ragazza.

- Io... niente- borbottò il ragazzo che era rimasto disarmato anche se si aspettava quella risposta.
- Allora sparisci- la ragazza girò la testa offesa - E smettila di seguirmi ovunque come un fottuto stalker- a quelle parole, Lucky, un pastore tedesco, iniziò ad abbaiare verso la ragazza andando in soccorso verso Baek.

- Fallo smettere- si lamentò la ragazza leggermente spaventata.

- Basta Lucky- sussurrò Baek con gentilezza - Non si abbaia alle persone- il cane obbedì immediatamente al comando del suo amato padronce, ma rimase in guardia a fissare la ragazza.

- Allora è un po' intelligente anche lui- Clary alzò gli occhi al cielo. 
- È molto intelligente - rispose Baek con calma - E comunque non sono uno stalker-.
- Ah si? E perché sei sempre dove sono io? Anche ora per esempio, che ci fai davanti a casa mia?- le domande paralizzarono Baek che sapeva che non tutte le accuse erano sbagliate.

- Perché abito di fronte a te, non sono uno stalker- si difese comunque, non poteva passare per pazzo.

- Certo, come no- sbuffò lei ridendo, ma non c'era divertimento in quella risata.

- Se tu mostrassi metà della dolcezza che probabilmente c'è in te, al posto di tutta quella aggressività superficiale, forse potresti essere felice - disse Baekhyun senza filtri.

Clary rimase a fissarlo a bocca aperta per qualche secondo, prima di girarsi e tornare a casa senza alcuna risposta. 


Il giorno dopo, a scuola, con grande sorpresa di Baekhyun, Clary non evitò il sguardo.
Quello stesso giorno, divennero compagni di banco. Tutta la classe che adorava Baekhyun era dispiaciuta per il "poveretto" che si doveva sorbire l'acida Clary, ma lui era davvero contento.

Stranamente Clary non fece alcuna smorfia di disapprovazione, prese le sue cose e si spostò sul banco vicino alla finestra parallelo a quello di Baekhyun. 

Dopo tre giorni, si scambiarono le prime parole, e anche se lei era diffidente, rispondeva.

Prima di Natale, la classe si riuniva a consegnare i regali a tutti, ognuno doveva consegnarlo ad una persona speciale.
Baekhyun ne ricevette una decina, il più popolare della classe ringraziò tutti con sincerità, ma apparentemente non seguì la tradizione, non regalando niente a nessuno.

Più tardi, quando erano rimasti solo Clary e Baekhyun per pulire la classe secondo i turni, Baek tirò fuori una busta dallo zaino e la consegnò alla ragazza che rimase alquanto sbalordita.

- È per te- le disse ponendoglielo tra le mani - È il regalo di Natale- disse semplicemente e si rimise a sistemare i banchi.

- Perché a me?- sussurrò la ragazza, era così sorpresa da non avere nemmeno un tono aggressivo. 

- È regalo speciale per una persona speciale- disse Baekhyun sorridendole, un caldo e dolce sorriso che riscaldò il cuore della ragazza. 

Da quel giorno Clary aveva iniziato a fare la strada di casa con Baek, le loro conversazioni erano piccole e per la maggior parte delle volte lei rispondeva male, ma per il ragazzo era più che abbastanza. 

A capodanno erano praticamente amici, si raccontavano tutto della giornata. Sentiva, in qualche modo, di essere speciale per lei. 

Quando lui si senti a suo agio, mentre camminavano verso casa, Baekhyun osò chiederle cosa era successo quel giorno in cui l'aveva incontrata. 

- Fatti i cazzi tuoi- rispose la ragazza, ponendosi subito sulla difensiva.
Ma subito dopo aver notato lo sbigottimento del ragazzo, per paura di perderlo, si scusò. 


La prima volta che qualcosa cambiò effettivamente, era San Valentino e Baekhyun aveva preso coscienza dei suoi sentimenti. 
In questi mesi aveva conosciuto Clary, aveva imparato molto di lei, passo dopo passo.  Si vedeva tutti i giorni, studiavano insieme, tornavano a casa insieme, mangiavano insieme, il che aveva reso gelose molte persone.

Ma l'importante era che erano diventati due costanti l'una per l'altra, o almeno così pensava Baekhyun. 

Decise di confessare i propri sentimenti, quando tornando da scuola, erano davanti al cancello a chiaccherare come sempre.
- Oggi il prof era così rincretinito, non si è nemmeno accorto degli aeroplanini che volavano in classe- disse la ragazza ridendo.

Baekhyun sorrise nel vederla così solare, aveva fatto un cambio radicale da quando si erano conosciuti. Non era certo un angioletto, continuava a rispondere male a tutti, ma almeno talvolta sorrideva.

- Clary- disse con serietà poco dopo, la ragazza smise subito di ridere e prestò attenzione.

- Voglio averti vicina, per sempre- Baekhyun sussurrò l'ultime due parole, finalmente apriva il suo cuore.

- Baek cosa stai..- iniziò a parlare, ma fu interrotta. 

- Mi sono innamorato di te- sbottò il ragazzo con il viso  rosso, il cuore che batteva all'impazzata.
In quel momento Clary aveva letteralmente in mano il suo cuore, l'aveva sempre avuto e non se ne rendeva conto.

- Baek..- sospirò la ragazza, non voleva ferirlo, ci teneva troppo.
- Non sono la ragazza adatta a te- sospirò, e finalmente decise di essere onesta. - La prima volta che mi hai vista, piangevo. Una volta mi chiedesti perché  e non te lo dissi.
Ora voglio che tu li sappia affinché ripensi a quello che mi hai appena detto. Quel giorno sono stata lasciata dal mio ragazzo che è partito per l'America senza dirmi niente, lasciando una misera lettera con delle stupide scuse. Ero piccola e innamorata, ma ero convinta che  lui fosse l'amore della mia vita, stavamo insieme da quando eravamo piccini, diceva che il suo sogno era quello di crescere e sposarmi.
E invece - fece uno sbuffo e un sorriso malinconico- Mi ha lasciata, mi ha abbandonata come una giacca vecchia. Senza ripensamenti. Non vogliono più soffrire per una cosa del genere - spiegò.

- Non so chi sia questo stronzo, o quali siano i motivi per cui si è comportato così - rispose Baekhyun, che sentendo la sua storia aveva sentito un dolore al petto. - Ma non ti farei mai una cosa del genere, non vorrei mai che tu soffrissi cosi- era davvero sincero, Clary lo sapeva. Eppure ciò non bastò.
Forse niente poteva curare un cuore ferito, come è impossibile incollare un vaso di ceramica caduto in mille pezzi.

- Nemmeno io voglio che tu soffra Baek, non augurerei a nessuno quello che ho provato- mormorò - Per questo non sono adatta a te. Chiunque si avvicini a me, non può essere amato ma solo distrutto. Guardami Baek- a quel punto la voce della ragazza si spezzò - Sono un disastro, sono un insieme di pezzi ammassati e tenuti insieme dallo scotch. Finirai con il farti male- l'immagine descritta da lei corrispondeva perfettamente alla realtà, penso Baekhyun, ma questo non lo fermò affatto.

- Allora lascia che provi a combinare i pezzi - rispose Baek facendo un passo verso la ragazza - Fammi provare, non ce la faccio più a nascondere tutto questo dentro di me-.

A quelle parole, Clary spaventata dal fatto che lui se ne potesse andare,ascoltò le sue disperate parole. Cosa poteva perdere nel lasciarlo provare?


Da quel giorno provarono a costruire insieme un rapporto d'amore, con il solo sentimento del ragazzo.
Un anno e mezzo dopo stavano insieme ormai da tempo,  Baekhyun era davvero innamorato di Clary, ma era anche infelice in un certo senso.

I momenti di pura felicità erano rari, era infelice quando discutevano ( cosa che accadeva spesso) ma era ancora più infelice quando lei non c'era. 

Si era legato a lei in un modo indissolubile, forse arrivando a dimenticarsi della propria individualità nel rapporto. 
L'amore, infatti, è l'unico sentimento in grado di unire due persone facendo mantere ad esse la propria individualità, ma Baekhyun non si sentiva così.

Si sentiva perso senza di lei ed era consapevole di quanto ciò fosse sbagliato, ma lasciava correre finché c'era lei.

Nei primi di marzo dell'anno dopo, Beakhyun tornò a casa dove trovò, ironia della sorte, una lettera.

Era di Clary e recitava così.

Caro Baekhyun, 
Probabilmente sto facendo uno dei più grandi errori della mia vita, ma sai che sono un disastro e che di scelte giuste non ne ho mai fatte.
Ora come ora, però, questa decisione mi sembra la più giusta.
Poco tempo fa ho incontrato Jackson, il mio ex ragazzo. É tornato dall'America per me, scusandosi per avermi lasciati e implorandomi per una seconda occasione.


A questo punto il ragazzo dovette fermarsi per respirare un po', avrebbe strappato la lettere se la curiosità non fosse stata più forte.

È codardo da parte mia, lo so, scriverti una lettera, e non dirti queste cose.
La verità è che sono una codarda, avevo paura di guardarti negli occhi e dirti che il motivo per cui ti lascio, é perché sono sempre stata innamorata di un ragazzo solo; avevo paura di confessarti la mia debolezza nel perdonare chi mi ha ferito più al mondo, ferendo per prima chi invece mi ha rimesso a posto. Il problema però, è che solo chi mi ha rotto può aggiustarmi davvero, perchè conosce tutti i pezzi di me.
Tu mi hai raccolto, hai messo insieme qualche pezzo, ma non ero intera.
Non senza la persona giusta.
Voglio ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me,  e dirti che spero che tu conosca una persona migliore di me,  qualcuno che ti ami quanto tu hai amato me, sprecando il tuo tempo forse.
Spero che non mi odierai, anche se so per certo che lo farai. Persino io mi odierei per una cosa simile.
Clary.


Baekhyun lesse più volte la lettere, assicurandosi di aver capito bene e sperando di trovare una battuta che dicesse che era uno scherzo.

Non fu così. 

Aveva ragione a dire che era era rotta, lui non l'aveva riparata. Non poteva.
Avrebbe dovuto lasciarla stare molto tempo prima, quando si era reso conto di essere infelice con lei e miserabile senza di lei.

Doveva capire che lei non lo amava dal modo in cui osservava il cielo quando erano insieme, da come osservasse l'orrizzonte quando erano insieme, mirando all'infinito come se cercasse un modo per raggiungerlo.

Ora Baekhyun capì che non stava cercando di raggiungere l'infinito, ma solo il suo ex, l'unico in grado di tenerla unita, a quanto pareva.

Il loro era un amore artificiale, creato solo da se stesso.

#Spazio autrice 
Nuovissima storia! Spero che questa one shot sulla fantastica canzone 'Arteficial love' vi piaccia!
La prossima pensavo di farla su Lotto!
Ps. Ironico il fatto che Baek sia uno dei miei preferiti e in tutte le storie venga torturato dalla sudetta.
   
 
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