Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: Padmini    31/12/2016    1 recensioni
Uno sguardo, un legame silenzioso tra due anime.
Sherlock, studente brillante ma solitario.
Gregory, studente più grande, generoso e desideroso di riparare a tutti i torti.
Un gatto e un cane che si incontrano nel cortile di una scuola.
Cosa accadrà tra di loro? Possono due anime così diverse trovare un luogo in cui incontrarsi?
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lestrade, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Irregolari di Montague Street
 

 

“Uno di quei furtantelli riesce a fare di più di una dozzina di agenti regolari” dichiarò Holmes “La sola vista di un funzionario fa tacere tutti, ma quei ragazzi vanno dovunque e sentogno ogni cosa. Hanno sveltezza e acume; occorre soltanto organizzarli.”

Sherlock Holmes, Uno studio in rosso



 

Deanna non era stata molto utile, non era certa di quali amici potessero avere a che fare con l'attività illecita del fidanzato, ma gli aveva lasciato la sua agenda, sperando che potesse servirgli e in effetti si era dimostrata una miniera di informazioni. Leggendo tra gli indirizzi, ne notò tre segnati da poco, appuntati nella stessa pagina: Adrien Leroy, Gustave Roux e Hector Bonnet, con relativi indirizzi, che avrebbe controllato entro quella notte. Si trattava di una corsa contro il tempo, doveva trovare gli indizi prima che i servizi segreti li distruggessero, sempre che non fosse già accaduto.

Era appena uscito dall'appartamento di Deanna e stava camminando lungo il marciapiede, riflettendo sulla prossima mossa, quando vide un'auto nera rallentare per avvicinarsi a lui. Poteva trattarsi di una coincidenza, ma di certo il lusso di quell'auto non corrispondeva con il tenore di vita degli abitanti di quella via. Erano lì per lui.

Accelerò il passo e l'auto, che stava per fermarsi, proseguì, aumentando l'andatura per fermarsi proprio di fronte a lui. Non fecero in tempo a fermarlo, appena aveva sentito il suono acuto dei freni si era voltato ed era corso via nella direzione opposta. Poco dopo l'ingresso dell'abitazione di Russell c'era un vicolo molto stretto, così lo imboccò correndo. I suoi inseguitori avevano rinunciato a un pedinamento a piedi e lo stridore delle ruote sull'asfalto gli fece capire che erano ripartiti per poterlo prendere una volta uscito dall'altra parte. Tornare indietro sarebbe stato da folli, ma proprio perché era l'ultima cosa che si sarebbero aspettati, era la più giusta da fare. Si fermò e senza esitare tornò sui suoi passi. Prima di uscire nuovamente sulla strada si fermò all'angolo dell'edificio. Uno degli agenti era sceso e aspettava il suo ritorno. Bravi, in fin dei conti non erano così stupidi. Si alzò il bavero del cappotto sopra gli zigomi e, con calma, si allontanò nella direzione opposta. L'uomo non aveva dato segno di averlo visto, ma per cautela, una volta raggiunte le scale della metropolitana, scese rapidamente e prese il primo treno che si fermò al binario.

 

La stazione di Euston era ancora abbastanza animata nonostante l'ora. Lì vicino c'era North Gower Street, la via dove abitava Adrien Leroy, così vi si diresse tagliando per Euston Street. Una volta arrivato all'incrocio però si bloccò. Nascosta nell'ombra, tra le case a schiera di mattoni rossi dove doveva vivere Leroy e un edificio ricoperto di pannelli a specchio, c'era un'auto nera. Arretrò di qualche passo. Se i servizi segreti erano lì a sorvegliare la casa probabilmente li avrebbe trovati anche da Roux e Bonnet.

Tornò sui suoi passi, non sarebbe stato saggio farsi vedere, soprattutto perché gli uomini di Mycroft avevano già dato segno di volerlo intimidire. Non c'erano riusciti, quell'agguato non lo avrebbe scoraggiato di certo. Molto probabilmente volevano solo parlare, dirgli di non indagare oltre … ma se non avevano ottenuto il risultato di allontanarlo mentalmente dal suo scopo, erano riusciti a mettere dei paletti attorno al suo obiettivo, ponendolo al di fuori della sua portata. Gli unici testimoni di cui era a conoscenza erano sorvegliati, non poteva esaminare i documenti di quello morto e non aveva altre idee sulle quali lavorare.

Se tutte le vie ufficiali erano sbarrate, non gli restava che l'ingresso secondario. Se dietro quell'omicidio c'erano i servizi segreti e un segreto ben custodito, sicuramente anche qualcun altro, molto interessato, avrebbe potuto esserne a conoscenza. Non frequentava la zona più malfamata di Londra da quando vi si recava per drogarsi, tanti anni prima, ma alcune informazioni preziose erano rimaste nella sua memoria. Conosceva quasi tutti gli spacciatori, da quelli che vendevano robaccia a poco prezzo a quelli che invece non commerciavano se non prodotti di prima qualità. Molti di loro non vivevano solo di cocaina o ecstasy, il loro “negozio” poteva offrire merce rubata, denaro falso e … informazioni. Da uno di questi tizi Sherlock era riuscito a raccogliere informazioni sufficienti per rintracciare il marito di una sua cliente che era misteriosamente scomparso, fuggito con la sua amante sudamericana. Non era entusiasta di consultare proprio lui per quel problema, ma non aveva altra scelta.

 

Porky Shinwell non era certo uno stinco di santo, aveva nel suo curriculum una lunga lista di furti, truffe, denunce per aggressione ed era stato perfino accusato di omicidio, uscendone quasi del tutto pulito. Sherlok non lo vedeva da anni, ma era sicuro che, se aveva bisogno di informazioni, poteva chiedere a lui. Abitava in un piccolo appartamento in Whitechapel high street, non lontano dalla stazione di Aldgate. Ovviamente non lo si poteva trovare a casa, nemmeno Sherlock era certo di qualche fosse l'edificio giusto, ma sapeva che lo avrebbe potuto trovare al bar Costa.

Il rumore del traffico serale venne attutito quando si chiuse la porta alle spalle ma fu prontamente sostituito dal vocio presente nella sala. Lingue di tutta Europa si mescolavano, rendendo quasi impossibile concentrarsi su una singola conversazione. Lui però non era lì per guardarsi attorno, cercava Porky e lo trovò immediatamente, seduto al suo solito tavolino, lo stesso in cui lo aveva visto la prima volta che si erano incontrati.

Ciao Porky, vedo che gli affari vanno bene.”

Il faccione roseo e pasciuto dell'uomo testimoniava che non stava passando un brutto periodo e anche gli abiti, non firmati ma di buon gusto, gli fecero capire che doveva essere piuttosto soddisfatto di come andavano le cose.

Sì … certo … non mi posso lamentare ...” prese la tazza di tè fumante e bevve un sorso “Siediti, Sherlock, sei qui per affari?”

Lo sguardo famelico di Porky si illuminò, ma quando Sherlock scosse la testa sedendosi si spense rapidamente.

No, ho bisogno di informazioni.” rispose lui, avvicinandosi per non farsi sentire ma cercando di non destare sospetti nei presenti, che in ogni caso si stavano facendo gli affari loro. Porky si sfregò le mani, entusiasta.

Le informazioni costano, giovane Holmes, spesso più della cocaina ...”

Ne sono consapevole, Porky” sbottò Sherlock “Saprò ripagarti. Non adesso, almeno, ma sarò in debito con te.”

Gli pesava dover firmare una cambiale morale, ma il tempo stringeva e non aveva altra scelta che affidarsi alle sue viscide mani. Sembrò funzionare. Porky sorrise e annuì compiaciuto.

Molto bene. Quando mi avrai fatto la tua richiesta ti comunicherò, insieme a ciò che vuoi sapere, il prezzo da pagare. Ti sembra equo? Non tutte le informazioni sono uguali e certe pesano più di altre ...”

Non prometteva bene, ma non poteva che accettare.

Ottimo. È sempre un piacere fare affari con te. Ora veniamo al sodo.”

Forse dovremmo appartarci ...” Sherlock si guardò attorno, nessuno badava a loro, ma non era tranquillo.

Parla piano, come se mi stessi raccontando com'è andata la tua giornata” suggerì Porky “Se vuoi nascondere qualcosa, mettilo in evidenza.”

Sherlock annuì, quel ragionamento non era privo di logica.

Ho bisogno di informazioni sulle spie straniere … francesi.” aggiunse alla fine, notando lo sguardo di Porky, che evidentemente riteneva quella domanda troppo generica.

Spie francesi, eh?” chiese, riflettendo “Come mai questa passione per la Francia?”

Credo che tu abbia sentito del cadavere ritrovato nella stazione di Elephant and Castle”

Sì, e allora? Era un ladro, l'ho sentito al telegiornale.”

Non era solo un ladro, Porky. Il suo nome era Cal Russell e sono certo che fosse invischiato con i servizi segreti.”

Porky fischiò, impressionato.

La cosa si fa interessante … Probabilmente riuscirai a ripagarmi molto prima di quanto immagini, Holmes.”

Nemmeno questo piacque a Sherlock, ma proseguì.

Credo che abbiano costruito delle prove false per convalidare l'ipotesi del furto e nascondere la vera ragione della sua morte. Non ho prove per affermare che si trattassero di spie francesi, ma dai nomi dei suoi complici posso dedurre che fosse così.”

Porky alzò entrambe le sopracciglia, un chiaro invito a proseguire.

Leroy, Roux e Bonnet. Dovrebbero essere francesi, ma potrebbero anche essere belgi per quel che ne so.”

Sono francesi” affermò Porky “Ne ho già sentito parlare.”

Ottimo! Sai qualcosa?”

Porki si strinse nelle spalle, sorseggiando il suo tè.

Voci, solo voci, niente di concreto.”

Una voce è sempre meglio del nulla in cui sono caduto” mormorò Sherlock, lievemente abbattuto “Almeno avrei una pista da cui cominciare, no?

Più che giusto. Dunque …” posò la tazza e si rilassò sulla sedia, restando però concentrato “Mi pare che avessero a che fare con la base militare di Baskerville, ma non ne sono del tutto certo. ”

Una base militare. Be', è un inizio.”

Molto più di un inizio” mormorò Porky “Un ragazzo che lavora alla dogana ha visto parecchi scatoloni di merci destinati a quella base e pare che contenessero prodotti chimici molto pericolosi e delicati.”

Non mi sembra interessante ...” commentò scettico Sherlock.

Devi ancora sentire il meglio!” esclamò Porky “So per certo che qualcuno, di cui non so il nome ma ora posso immaginare, è andato in giro a chiedere in modo molto discreto, dei contatti con … rullo di tamburi … spie francesi!”

Sherlock trattenne il fiato.

Probabilmente questo Russell era venuto a conoscenza di qualche segreto riguardo a un'arma sperimentale e voleva venderlo al miglior offerente” spiegò Porky “Per questo lo hanno fatto fuori. Non posso dirti come sia riuscito a scoprirlo, ma di certo sapeva qualcosa di pericoloso che non doveva trapelare. Credo che abbia dovuto agire con molta cautela, per non farsi scoprire.”

Sherlock annuì. Il ragionamento di Porky aveva senso. Le assenze di Cal, le bugie, servivano a nascondere questo? Doveva averci messo parecchio a trovare i contatti giusti e quando finalmente li aveva trovati si era fatto scoprire. Stava continuando a ragionare, unendo i punti di quell'enigma che lentamente stava diventando sempre meno sfocato … quando Porky ruppe l'incantesimo.

Ora però veniamo al tuo pagamento.” disse, sogghignando “Sarà molto più leggero di quanto immagini.”

Sherlock trattenne il fiato, immaginandosi ciò che gli stava per essere chiesto.

Voglio che tu mi dica cosa c'è dietro. Voglio le informazioni che stava cercando di vendere Russell.”

Sherlock sgranò gli occhi, non del tutto sorpreso da quella richiesta, ma ugualmente turbato.

Non credo di potertelo promettere” mormorò “Dovrei recarmi a Baskerville e rischierei al cento per cento di farmi scoprire … a meno che ...”

Si morse un labbro. Se Russell era riuscito a passare le informazioni a una delle spie probabilmente era per questo che i servizi segreti li tenevano d'occhio. Scosse la testa. Anche cercare di entrare in una di quelle case sarebbe stato avventato, ma tra le due ipotesi, era quella più fattibile.

Va bene.” disse infine “Ci proverò. Cercherò di sorvegliare i tre francesi e vedrò se riuscirò a cavarne qualcosa.”

Ottimo!” esclamò Porky, sfregandosi le mani, lo sguardo di un bimbo a cui è stata promessa una fetta enorme di dolce “In caso contrario troveremo ugualmente il modo di saldare il tuo debito, non preoccuparti ...”

Nemmeno in quel caso Sherlock si sentì a suo agio, ma annuì.

Tra l'altro ...” mormorò Porky, pensieroso “C'è una cosa che mi sfugge … ma in questo momento non mi viene in mente ...”

Quando ti ricorderai, fammelo sapere” gli disse Sherlock con un sospiro “Mi trovi a questo indirizzo” gli passò un biglietto da visita e si alzò per uscire.

 

Ormai era troppo tardi per cominciare una seria indagine su quei tre, tanto valeva tornare a casa e pianificare la sorveglianza, ma quando uscì dal locale e in lontananza vide una sua vecchia conoscenza, gli venne in mente un'idea che avrebbe fatto al caso suo. Era un azzardo, non poteva essere certo che lui acconsentisse di aiutarlo, ma valeva la pena provare.

Attraversò rapidamente la strada e lo raggiunse prima che potesse sparire in una stradina laterale.

Wiggins! Hey, Wiggins!”

Il ragazzo, sentitosi chiamare, si voltò di scatto, impaurito.
“Cosa … oh … Shezza ...” mormorò, riconoscendolo e chiamandolo con il nomignolo con il quale si era fatto riconoscere durante tutti quegli anni.

Non si erano frequentati molto, ma parecchi anni prima avevano condiviso lo stesso spacciatore. Wiggins non aveva un bell'aspetto, ma di certo era migliore rispetto a quando si faceva, cosa che aveva smesso di fare, a giudicare dai suoi occhi limpidi, ma era altrettanto evidente che la vita non era ugualmente facile per lui. I suoi abiti erano puliti, ma numerose toppe testimoniavano il fatto che era passato parecchio tempo da quando era stato in grado di comprarsene di nuovi.

S-se vuoi della roba, non posso aiutarti” disse, guardandosi nervosamente attorno.

Niente di tutto ciò.” lo fermò Sherlock “Piuttosto, ti piacerebbe guadagnare cinquanta sterline?”

Gli occhi di Wiggins si illuminarono.

È … uno scherzo?” chiese, guardandolo dubbioso.

No. Te l'assicuro … e non ha nemmeno a che fare con la droga. Ho bisogno che tu tenga sotto controllo una persona per me.”

Wiggins alzò entrambe le sopracciglia per la sorpresa.

Cosa?”

Sono un detective ora” spiegò Sherlock “Ma le persone che devo tenere d'occhio sono a loro volta sorvegliate da gente che non vuole che se ne vadano a spasso e contemporaneamente non vuole che altri – come me per esempio – indaghino su di loro. Inoltre sono tre e non posso osservarle tutte insieme. È chiaro?”

Chiaro …” mormorò lui, grattandosi la testa e cercando di riordinare le idee “Quindi io … cosa dovrei fare?”

Sherlock prese il suo taccuino, scribacchiò tre indirizzi con i rispettivi nomi e strappò la pagina che gli porse.

Tu sorveglierai questi due indirizzi, Roux e Bonnet. Chiaro? Chiedi anche a Tommy di aiutarti, anche a lui andranno cinquanta sterline. Dovrete appostarvi nelle vicinanze della loro casa, senza farvi notare, e avvertirmi quando vedete dei movimenti sospetti, sia da parte loro che di chi li sorveglia. Chiaro?”

Wiggins annuì.

Chiaro, signore.” disse, per prenderlo in giro.

La sera alle otto verrai da me per consegnarmi i rapporti di entrambi in North Gower Street, mi troverai sul tetto della casa di fronte a questo indirizzo” spiegò, indicando il nome di Leroy “Chiaro?”

Sospirò piano. Avrebbe preferito comunicare più rapidamente e senza far allontanare Wiggins dalla sua postazione, ma non aveva ancora i mezzi per poterlo fare. Non gli piaceva nemmeno coinvolgere lui e Tommy, ma loro avrebbero agito senza sapere di cosa si stavano occupando.

 

Il giorno seguente sarebbe stato eccitante e quasi divertente. Se non avesse saputo la posta in gioco lo avrebbe considerato un divertimento fine a se stesso, ma non era così. Leroy non dava segno di voler uscire di casa e anche i suoi sorveglianti erano ben decisi a non lasciargli il minimo spiraglio per poter fuggire o mettersi in contatto con i suoi complici. Si chiese quanto avrebbe dovuto aspettare per uno sviluppo interessante della faccenda, ma capì che, in un caso come quello, doveva semplicemente portare pazienza. Era riuscito a trovare un nascondiglio perfetto, dal tetto della casa di fronte nessuno poteva vederlo e lui poteva spiare indisturbato, dovendo sopportare di tanto in tanto solo qualche folata di aria fredda, ma si era ben coperto e tutta la sua attenzione era rivolta a quell'assedio.

Erano trascorse un paio d'ore da quando si era appostato, che venne raggiunto da Wiggins. Si voltò verso di lui e lo guardo severamente.

Deve essere successo qualcosa di molto grave per averti fatto lasciare la tua postazione così presto!” borbottò seccato.

Sì e no, Shezza” rispose lui, in evidente disagio “Il fatto è che … be', ho trovato un piccolo problema. Sono andato da Tommy per vedere se anche lui era nella mia situazione, ma ...”

Wiggins si sporse leggermente e, notata l'auto nera parcheggiata in posizione strategica, tornò a nascondersi per parlare con Sherlock.

Ho trovato questa situazione da Bonnett, dove c'è Tommy,” spiegò “invece da me … non c'era nessuno.” mormorò infine, quasi pensando che fosse colpa sua.

Come sarebbe a dire nessuno?” domandò Sherlock, visibilmente sorpreso “Deve esserci qualcuno! Sono tutti e tre sp-” si interruppe “Devono essere sorvegliati tutti e tre” continuò non è possibile che non ci sia nessuno!”

A dire il vero qualcuno è arrivato, ad un certo punto” continuò lui “È arrivata un'auto nera, sono scesi degli uomini, sono entrati nel palazzo dove abita Roux e sono usciti dopo una decina di minuti, un quarto d'ora al massimo … e poi sono andati via.”

Qualcosa non torna ...” mormorò Sherlock.

Restò assorto per qualche istante, poi scosse la testa e si rivolse a Wiggins.

Avete fatto un ottimo lavoro” disse piano, poi tirò fuori due banconote da cinquanta sterline “Questo è per il disturbo. Porta la sua parte a Tommy e salutamelo da parte mia.”

Wiggins sorrise.

Figurati, è stato anche divertente!” esclamò “Ora che sei un detective, noi potremmo essere i tuoi assistenti!”

Sherlock alzò un sopracciglio, interdetto, ma Wiggins continuò.

Gli ispettori di Scotland Yard hanno gli agenti al loro comando, anche tu dovresti avere una rete di agenti che ti aiutino quando, come in questo caso, ne hai bisogno. Una sorta di polizia irregolare!”

Era evidente che Wiggins era eccitato dall'idea di continuare a collaborare con Sherlock in quel modo, non solo per guadagnare qualche soldo ma anche per l'idea della caccia, più eccitante di qualsiasi droga.

Inoltre conosco molti senzatetto e ragazzi disoccupati come me che potrebbero essere i tuoi occhi e le tue orecchie in giro per la città!”

Sherlock sorrise. Non era una brutta idea, affatto. Avere a sua disposizione una rete di senzatetto sparsa per tutta Londra gli avrebbe permesso di eguagliare e addirittura superare la polizia e tutte le telecamere di sorveglianza sparse per le strade.

Va bene, Wiggins. Ci sto. Tu sarai il capo, tutti gli altri faranno riferimento a te. Chiaro? Per ora non ho più bisogno di voi, ma in futuro ...”

Saprà dove trovarmi, capo!” sussurrò lui con aria complice, stavolta totalmente sincero in quella dimostrazione di rispetto.

Sherlock lo osservò andare via e poco dopo, a sua volta, lasciò il nascondiglio.

 

Avrebbe voluto andare subito da Roux, ma passò da casa, nell'eventualità che Porky gli avesse lasciato un messaggio. Aveva appena girato l'angolo, quando lo vide, seduto su un muretto. Non appena Porky lo vide gli si avvicinò lentamente, come se stesse passeggiando normalmente.

Oh, Sherlock! Che piacere!” esclamò, come se non lo vedesse da mesi “Non ci vediamo da una vita! Abiti qui? Chi l'avrebbe mai detto! Stavo aspettando un mio amico per andare al British Museum, sai, lui è di fuori e non lo ha mai visto … ma mi sa che ormai dovrò aspettare …”

Lo guardò negli occhi, sperando che capisse e Sherlock rapidamente dedusse cosa voleva.

Oh … Porky! Sì … da un po' abito qui … Vuoi … vuoi entrare? Ti offro qualcosa di caldo.”

L'uomo non se lo fece ripetere due volte. Gli sorrise e lo seguì dentro l'edificio. Una volta raggiunto l'appartamento, Porky si chiuse la porta alle spalle.

Non mi fido delle telecamere” spiegò, per giustificare il suo comportamento in strada “Ora mi offrirai un tè o quello che vuoi, dovrò stare qui almeno una decina di minuti per sostenere la nostra messinscena “In realtà ho poche cose da dirti.”

Sherlock aveva nel frattempo riempito il bollitore.
“Quello a cui accennavi ieri e che non ricordavi?” domandò lui, in realtà impaziente di andare da Roux.

Esatto!” esclamò lui, eccitato “Mi hai citato tre spie, giusto? Leroy, Bonnet e Roux.”

Sherlock annuì.

Bene. Ecco la notizia bomba. Non è possibile che Roux sia coinvolto!”

Il moro alzò un sopracciglio. Cos'era quella storia? Prima non veniva sorvegliato, degli agenti entravano in casa sua e … All'improvviso capì. Porky sembrò percepire la luce nei suoi occhi come il sintomo che aveva intuito ciò che stava per dirgli.

Gustave Roux e sì una spia francese ...” si interruppe per accrescere la suspance, riuscendoci alla perfezione “... ma è morto sei mesi fa.”

   
 
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