Nick EFP e FORUM: BandBfun
Fandom scelto: Originale
Contesto: Introspettivo
Coppia (se presente): senza nome, comunque Slash, nella mente del protagonista che parla
Rating: Giallo
Avvertimenti/Note: Nessuno
Citazione utilizzata per intero: “Amare è così breve e dimenticare così lungo” (n. 16)
Note Autore: seguono il testo
SEGRETO
"Ho una cosa da dirti e devi ascoltarmi con molta attenzione.
Sono tutte nella stanza accanto, dispiaciute per entrambi. Lo sono per me, perché sono mie care amiche, e lo sono anche per te, perché sei mio amico. Io e te sappiamo bene che non è vero, ma non lo sanno. Sono stanco di fingere. Sono mie carissime amiche, sono brave persone e le ho ingannate anche fin troppo.
Rimarrò qui con te fino alla fine. Poi andrò nell'altra stanza, mi chiuderò la porta alle spalle e sapranno tutto.
'Ho sempre saputo di sbagliare, ma questo non mi ha fermato. Ho gradito ogni secondo passato con voi, ma spesso ho pensato che avrei dato via tutto quel tempo per un minuto con lui. L'ho sempre amato.'
Spero che mi resteranno vicino, ma non le biasimerei in caso contrario. So fin troppo bene quanto faccia male avere a che fare con una persona che si credeva di conoscere bene e scoprire di essersi sbagliati. Quando avranno saputo potranno mettere in dubbio tutto. E non controbatterei, perché sarà loro diritto.
Forse, se tu fossi stato più partecipe ed io ti avessi idealizzato di meno, avrebbe potuto finire diversamente.
Mi mancherai. Non sarà facile senza di te."
Non gli dico altro. Non può sentirmi, ma spero che una parte di lui ci sia riuscito.
Gli stringo la mano, molto forte: so che non serve a nulla, però mi dà quell'illusione di stare meglio di cui ho bisogno. Non posso farci nulla e mi fa sentire inutile.
Mi mancherà riflettermi nei suoi occhi blu cobalto e ricordare il mare che ci ha fatto conoscere anni fa.
Presto è tutto finito.
Gli lascio la mano per avviarmi alla porta e dare la notizia alle ragazze.
Sospiro. Non so come dire quello che voglio dire.
Mi volto verso di lui, conscio che sarà l'ultima volta.
"Amare è un attimo e dimenticare è una vita. E nonostante tutto, non rimpiango quell'attimo, affatto." dico a bassa voce.
Apro la porta e la richiudo alle mie spalle non appena metto piede nel salone.
Le ragazze sono tutte lì: Ilaria e Valeria sedute sul divano ed Elena che fa avanti e indietro.
"Se n'è andato e non penso abbia sofferto. Ha smesso di soffrire."
Riesco a controllare l'emozione della voce, ma non dello sguardo.
Chiedo loro di lasciarmi un minuto da solo. Loro si scambiano un'occhiata ed escono.
Soltanto Elena rimane.
"Non devi dirci nulla: sappiamo bene che non era solo un amico per te. Forse non capiamo per quale ragione, ma non è importante." mi dice.
Mi viene incontro e mi abbraccia.
"Sfogati. Non lo saprà nessuno." mi dice.
Ricambio il suo abbraccio. La stringo forte e piango.
"Quando si è soli, la gioia non ha argomenti e la tristezza ne possiede molti. Per questo sembra impossibile guarirne. Ma tu non sei solo: ci saremo sempre, ci sopporterai e un giorno starai bene."
"Starò bene?" mi chiedo, sfiduciato.
"Starai bene." ribadisce, con voce sicura.
***
NOTE D'AUTORE
Il periodo 'Ho sempre saputo di sbagliare, ma questo non mi ha fermato. Ho gradito ogni secondo passato con voi, ma spesso ho pensato che avrei dato via tutto quel tempo per un minuto con lui.' è un conciso riassunto, frutto di una rivisitazione, del precedente mio racconto “Per un minuto con lui”. Tutto ciò che precede e segue il periodo citato è tutto in più rispetto al precedente, quindi penso di poter considerare il racconto originale. :-)