Giochi di Ruolo > Vampiri: la masquerade
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Autore: Ainely    01/01/2017    1 recensioni
"Hong Kong, piena di luci, traffico e gente di tutto il mondo. Una città che non dorme mai, non ché il posto ideale per chiunque abbia abbastanza soldi nel proprio conto in banca da non dover chiedere mai nulla. Il posto ideale per chi deve andare il più lontano possibile."
Intrighi, sensualità, mistero e sangue si celano in questa città ma l'arrivo di un vampiro e della sua valigetta potranno cambiare le sorti del mondo di Tenebra tanto è prezioso il suo contenuto.
Genere: Dark, Erotico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: Bondage, Gender Bender, Incompiuta
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Buon anno a tutti! Eccoci qui con un secondo capito di Hong Kong - the Endless Night, finalmente ho trovato il tempo per scrivere e per aggiornare la fanfic! Spero che questo "episodio" vi piaccia, in fondo al capitolo trovere poi una breve raccolta di informazioni dei personaggi per avere qualche idea di volti, caratteristiche e dati!
Non mi resta che lasciarvi alla lettura!


 



 




Erano passate due ore da quando era entrato nel suo appartamento ed Aalim era ancora piuttosto confuso nel sentire quello che Cho Yun aveva da raccontargli.
Sostanzialmente avevano discusso in maniera molto elegante sul contenuto del suo bagaglio senza però mai citarlo apertamente come se si temesse che qualcuno potesse ascoltare la loro conversazione.
Tuttavia non riusciva ancora ad inquadrare quella figura così ambigua, almeno a suo dire e dopotutto si trattavano unicamente di sensazioni ma in un certo qual modo poteva sentirsi tranquillo, era un vampiro fin troppo giovane e poteva distruggerlo con davvero poco sforzo, a Londra aveva affrontato anche cose ben peggiori.

 

- Mi rincresce che il mio inglese sia piuttosto scarso ma come ti stavo dicendo è importante che la valigia resti il sicuro e lontana dal “mio tesoro”.- spiegò lo Tsimisce mentre si passava una mano tra i capelli per ordinare qualcosa che non era minimamente fuori posto.
Da quei gesti Aalim dedusse che quel vampiro fosse incline al controllo, come biasimarlo? Si trovavano in una città che non apparteneva a nessuna stupida Setta e lui aveva prosperato liberamente per tutta la durata della sua non-vita.
- L’inglese è l’ultimo dei miei pensieri, una lingua che non mi è mai piaciuta, piuttosto dimmi… come posso credere al fatto che tu abbia davvero l’altro pezzo? Insomma, la notizia di quello che ho fatto alla Torre di Londra credo che abbia fatto il giro del mondo e figuriamoci se non è giunta fin qui la “lieta nuova”? Dimostrami che tu hai l’altra metà e allora sarò ben disposto a ponderare sulla tua offerta altrimenti… Be’ sarebbe un peccato doverti accompagnare alla morte ultima. Naturalmente si tratta solo di affari, nulla di personale-
Il russo sorrise con aria divertita e fugacemente sadica mentre passava l’indice della mano destra sull’anello che teneva sempre all’anulare sinistro. Cho Yun, nel frattempo, si era avvicinato alla grande vetrata che dava sulla città che non dormiva mai e si fissò nel riflesso con un sorriso paziente, doveva comunque assecondare i capricci del Malkavian. Si voltò e con un sorriso disarmante gli rispose:
-D’accordo. Domani notte sarai mio ospite ma prima devi riuscire a sistemarti in modo da non essere più rintracciabile. Sai, verso il molo c’è un palazzo di mia proprietà che potrei cederti.-
- No. Non ce n’è bisogno. Sono piuttosto bravo nel gestire i miei affari e, non vuole essere assolutamente un’offesa, ma certi tipi di contrattazioni mi eccitano sempre, quindi vorrei iniziare a giocare anche io, non ho mai trattato con gli asiatici, ma so che non deve essere molto semplice. E poi… mi sono tenuto a digiuno proprio per un’occasione simile. Ora, se non ti dispiace vorrei sapere di più sul tuo Sire, hai parlato di un’eredità quindi presumo che ti abbia abbandonato e vorrei ben sperare che non voglia essere “adottato” da uno come me, sono un pessimo mentore.-

Entrambi risero e rimasero a guardarsi per qualche istante fino a quando Cho Yun non abbassò lo sguardo ponendo entrambe le mani nelle tasche della giacca del completo che indossava. Sembrava essersi rattristato un poco, una sola ed unica sfumatura di sofferenza sul suo viso e null’altro.

 

- La mia Lady, se posso correggerti, era una vampira determinata ma purtroppo ha sottovalutato i suoi nemici, immagino che tu abbia mai sentito parlare dei Baali. Quei demoni stanno cercando di recuperare entrambe le parti per i loro folli riti, ma non si sarebbero mai spinti fino a Londra perciò erano riusciti a risalire a lei. E’ accaduto circa quindici anni fa, le hanno teso un’imboscata e l’hanno ridotta in cenere solamente dopo averle succhiato via dalla testa tutti i suoi ricordi, le sue informazioni. Sono stato solamente fortunato ad arrivare prima di loro per prendere il cimelio solo che da allora è una lotta continua contro quelle bestie. Sai, per noi Tiranni è una questione di principio dover mantenere il controllo sul nostro territorio e perciò non potevo assolutamente permettere che mettessero piede qui. Credi che non abbia visto la tua espressione nei miei confronti? Credo sia normale ma ti posso assicurare che sono sicuramente il migliore amico che tu potrai mai avere.- fece una breve pausa - Che cosa ci potrei guadagnare? Oh be’ aspetta, non dirlo, so che cosa: il “premio completo”, ma non sono così idiota e folle, pardon, da voler dare inizio alla Gehenna. I due pezzi devono stare ben divisi e soprattutto irrintracciabili. Sono felice che tu sia venuto qui, alla fine i destini sono davvero intrecciati.-

 

Aalim era rimasto ad ascoltare con attenzione, a quanto aveva capito la sua Lady doveva aver avuto non un’esistenza facile come se fosse stato un compito in attesa di qualcosa che, però, ha fallito, almeno in parte. L’entrata in scena dello Tsimisce lo lasciava confuso e non sapeva bene come muoversi e soprattutto se fidarsi di lui, non gli stava dando alcun motivo per non farlo, dopotutto ciò che gli stava dicendo era “diamoci una mano a vicenda e viviamo il più a lungo possibile”.
-Lasciamelo dire, commovente. Ma sono un uomo pragmatico e per quanto sia interessante discutere di filosofia, e fidati che potrei farti un comizio su cosa è reale o no, vorrei poter pianificare con te un modo per gestire la città, per mantenere le nostre identità un po’ più celate, dopotutto l’Arconte Parr mi sta dando la caccia, non che mi dispiaccia visto che per quasi un secolo ho sperato in un risvolto “diverso” con lei, ma non vorrei che fosse la mia testa staccata dal collo. Ragion per cui domani mi mostrerai la tua famosa eredità ed io vedrò di adattarmi a questo posto, magari collaborando e creandomi una nuova identità ma… mettiamo già in chiaro le cose: dovrà restare segreto ogni nostro incontro, ogni nostro accordo. Noi due non dobbiamo conoscerci. Non sappiamo nulla l’uno dell’altro.-
 

L’altro rise, era una risata pacata, molto elegante ma sincera. Annuì e gli porse la mano.
Aalim prima di stringerla si rese conto che aveva piccole modificazioni, tipiche degli Tsimisce giovani.
“Ah, sbruffoni…” pensò tra sé e sé mentre gli stringeva la mano con fare deciso, gli faceva ancora un certo effetto stringere patti con qualcuno di quel Clan, ma ormai l’ombra di Boris era sparita: aveva finalmente consumato la sua vendetta, aveva liberato il se stesso mortale da quella maledizione.

-Come pensi di assumere una nuova identità? Hai bisogno delle mie Discipline?-

Lo riscosse dai propri pensieri e sussultando scosse il capo, non ci teneva a fare da cavia, per nulla al mondo.

-No, no. Nessuna manipolazione. Userò un buon vecchio metodo: documenti falsi e Oscurazione. Dopotutto si tratta di una identità da assumere come una maschera per certe occasioni. Per quanto apprezzi il tuo aiuto non credo di voler provare.-
 

Si lasciarono solamente dopo aver chiarito il luogo e l’ora dell’appuntamento. Aalim temeva di perdersi in quella città così caotica ma alla fine Cho Yun lo invitò ad accettare l’invito di farsi venire a prendere da una delle sue auto, sarebbe stato senz’altro più sicuro. Non era rimasto molto da dirsi e ormai la notte stava volgendo al suo termine ragion per cui si salutarono ed Aalim poté restare finalmente solo.
Prima che potesse coglierlo il sonno si sbottonò la camicia e si tolse le scarpe finendo per sedersi sul letto, gli cadde lo sguardo sulla sua valigetta e la prese con un gesto automatico posandosela sulle gambe, mosse i numeri cromati della serratura per impostare la combinazione e un lieve scatto lo avvertì che si era aperta. Sollevando il coperchio Aalim socchiuse gli occhi, sapeva che quello che aveva fatto era giusto ma si era preso delle responsabilità bibliche. Il fatto di non essere il solo con questo peso lo faceva sentire… meglio?

 

Come in ogni favola, come in ogni racconto di streghe si parlava sempre di uno scrigno contenente qualcosa o di orribile o di meraviglioso ma in quel caso, ciò che il Malkavian stava guardando era entrambe le cose.
Gli occhi dorati del vampiro stavano guardando un cuore. Niente di speciale ad una prima vista, ma ciò che lo rendeva unico era il suo proprietario.

Lui stava guardando il cuore di Caino.


Richiuse quasi di scatto la valigia e la mise sotto il letto, non era un nascondiglio geniale ma al momento non poteva permettersi molto altro, dopodiché si alzò e decise che si sarebbe comunque presentato all’appuntamento con quel vampiro così “anomalo”, era venuto il momento di poter entrare nuovamente in gioco e poi l’indomani lo avrebbero raggiunto i suoi Ghoul e Cornelia, la sua adorata figlia.


Continua.

 


Who is Who?

Aalim Sokolòv

Età: ​212 anni (apparente 25)
Clan: Malkavian
Natura: Sadico
Carattere: Sfruttatore
Profilo: Criminale (Mafia)
Generazione: 10^
Status: Ex Sceriffo di Londra, è ricercato sulla Lista Rossa della Camarilla per essersi introdotto nella Torre di Londra e per aver rubato il Cuore di Caino
Bio: In vita era un noto criminale moscovita, figlio illegittimo del nobile Petròv, cugino di terzo grado dello Zar. La sua infanzia non fu delle migliori ma con l'adolescenza è riuscito a rifarsi e a rivalersi di quello che non ha mai potuto permettersi. A 25 anni venne rapito da un vampiro che diventerà il suo Sire e fu portato a Londra, dove vi restò per più di un secolo. In seguito ad un radicale e drastico cambio di Principe, al quale ha partecipato come complice del golpe vampirico, ha deciso di non voler più essere sotto ricatto di persone troppo ambiziose e ha deciso di fuggire portandosi quel "piccolo souvenir" per impedire che la follia del nuovo Principe potesse portare tutti alla rovina.


Cho Yun Fei


Età: 63 (apparente 40)
Clan: Tsimisce
Natura: Architetto
Carattere: Direttore
Profilo: Imprenditore
Generazione: 13^
Status: nessuno
Bio: da mortale era un uomo di spicco nell'ambito import-export, era arrivato ad arricchirsi parecchio dimenticandosi della propria famiglia che lo aveva lentamente abbandonato. Ritrovandosi solo e dopo aver compreso il proprio sbaglio, cominciò a scivolare nell'alcolismo fino a quando non incappò in una donna che non era altri che la sua futura Lady. Purtroppo le circostanze fecero in modo da lasciargli troppo presto delle enormi responsabilità che ancora non si sono riuscite a scoprire.
   
 
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