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Autore: Queen Elsa    01/01/2017    0 recensioni
[BADE]
“Era un amore fragile il nostro ed a un certo punto si è spezzato. Forse, se fossi stata diversa, sarei riuscita a salvarlo. Ma è questo che sono, un pericolo. Come una droga, all’inizio ti piaccio, poi mi ami, divento quasi un’ossessione e alla fine, lentamente ti uccido.” - sussurra.[…] “Perché sei così dura con te stessa e continui a rifilarmi tutte queste cazzate?”- Beck si porta i capelli all’indietro, stanco. Quasi esasperato. Lei non lo guarda, continua a fissare il vuoto. Poi lentamente risponde - “ Sono solo sincera. Tutti quelli che amo finiscono col farsi male. - alza le spalle come se non le importasse - “ Ci ho fatto l’abitudine”.
“Mi ami?”.
Genere: Comico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beck Oliver, Cat Valentine, Jade West, Robbie Shapiro, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cat saltellava per casa sistemando oggetti e spolverando qua e là. Jade era uscita una mezz'ora prima, dicendo che aveva alcune cose da sbrigare. Proprio mentre stava per prendere l'aspirapolvere qualcuno bussò insistentemente.

"Arrivo!" - gridò la ragazza prima di correre verso la porta.

Sulla soglia si ritrovò il vecchio barbone che abitava nel vicolo proprio sotto la finestra di Sam.

"Oh, buongiorno." - salutò sorpresa.

"Ehm, salve. Ieri sera ho visto volare via dalla finestra questa" - borbottò mostrandole una collanina dorata. -" avevo pensato di venderla perché sembrava preziosa, ma poi ci ho riflettuto e ho deciso di non farlo." concluse infilando le mani nelle tasche dei pantaloni sudici.

Cat si rigirò tra le dita la catenina che l'uomo le aveva porso.

"È sua?" - chiese interessato.

"N-no..."

"Cat! CAT!"

"Sono qui! Che cos-aaah?!" - non fece in tempo a finire la frase che una Jade piuttosto su di giri la trascinò nello stanzino del bidello.

"Guarda!" - esclamò tenendo tra il pollice e l'indice un ciondolo dorato che penzolava da una catenina che aveva al collo, mostrandoglielo entusiasta.

"È un ciondolo!" - disse Cat tutta contenta, convinta di aver scoperto una cosa importante, battendo le mani.

"Si Cat lo so che è un ciondolo." - sbuffò spazientita l'altra, lasciando ricadere l'anellino sul petto. - " Me lo ha regalato Beck ieri, è stato così carino!"

"Ma non eri arrabbiata con lui?" - chiese confusa la rossa.

"Beh appunto lo ero... è una lunga storia." - Jade mosse la mano verso l'alto come a dire che non aveva importanza.-" mi ha fatto una sorpresa!"

"Ma tu odi le sorprese..." - le ricordò ancora più confusa la piccola Cat.

"Si, ma lui è stato così carino e..."

"Jade sei qui?" - Beck infilò la testa nello spiraglio che aveva creato aprendo la porta.-" Oh ciao Cat."

"Ciaao!"

Il ragazzo sorrise, poi rivolse di nuovo la sua attenzione a Jade.

"Ti stavo cercando... andiamo a prendere un caffè?"

"Certo." - la ragazza sorrise uscendo dallo stanzino, facendo un cenno di saluto a Cat con la mano.

Era bello vederla così felice.

Cat si ridestò dai suoi pensieri, tornando a focalizzare la sua attenzione sull'anzianetto davanti a lei.

"Appartiene ad una mia amica."

"Uhm, va bene. Allora arrivederci." - disse l'uomo girando le spalle a Cat e incamminandosi verso la strada.

"Signore! Aspetti!" - la ragazza lo chiamò un attimo prima che lui sparisse dietro l'angolo.

Il vecchietto si voltò.

"Perché ha deciso di riportarlo?"

"Ho perso tutto nella mia vita signorina, ma fino a prova contraria non sono un ladro." - alzò le spalle - E poi, dalla faccia che ha fatto appena lo ha visto direi che è una cosa importante, non è così?" - detto questo se ne andò fischiettando.

Cat rientrò nell'appartamento chiudendo la porta sconcertata. Si diresse verso la sua camera, stringendo il ciondolo tra le dita. Se Jade aveva gettato la collana fuori dalla finestra la sera prima un motivo doveva esserci, perciò decise di riporre l'oggetto nel suo portagioie e ridarlo all'amica quando sarebbe arrivato il momento. I suoi pensieri andarono al povero vecchietto che abitava nella strada. Era stato così gentile... le sarebbe piaciuto conoscere la sua storia.

~°~°~°~°~°~


Alzò il volume dello stereo mentre partiva un assolo di chitarra elettrica spacca timpani. Ticchettava le unghie sul volante a ritmo della batteria. Nel frattempo il suo cellulare vibrava a vuoto nella borsa abbandonata sul sedile del passegero accanto al suo. Si passò una mano tra i capelli, sfiorando il piercing sul suo sopracciglio con il palmo.Spinse il piede sull'acceleratore, facendo scattare improvvisamente l'auto in avanti. La borsa cadde da dove era appoggiata rovesciando parte del suo contenuto sul tappetino. Jade sbuffò rallentando un poco, piegandosi per raccogliere la borsa e gettarla con poca grazia sui sedili posteriori. Prese il cellulare e lo posò sul cruscotto dell'auto. Stava per ritornare a dare tutta la sua attenzione alla strada quando sentì il telefono vibrare. Sbuffò per l'ennesima volta prendendolo in mano trovando otto avvisi di chiamate perse e un messaggio. Ignorò prontamente le chiamate perse e aprì il messaggio, lanciando un'occhiata fugace alla strada.

|Jade

Il mittente era Beck. La ragazza digitò velocemente la risposta e la inviò.

|Che vuoi?

Girò il volante verso sinistra, svoltando in una stradina stretta.

|Ti ho chiamato 
almeno 3 volte

|Sto guidando.

|Non si messaggia
mentre si guida

|Faccio quello
che mi pare.

|Finirai per 
ammazzarti

Jade accostò e spense l'auto.

|Che vuoi?

|Ti sei fermata?

|Si. Mi dici che 
vuoi o preferisci 
fare lo stalker 
ancora un po'?

|Non mi dispiace 
stalkerare te

La ragazza non rispose, sospirando. Per un minuto sembrava fosse tornato tutto normale.

|Che vuoi?!

|Ieri sera hai 
dimenticato la 
moto nella Jeep

|E quindi? 
Riportala 
da Cat no?

|Nella mia auto 
non entra. 
Mio padre è al lavoro

|Aspetta che
tuo padre torni.

|Senti io ho altre 
cose da fare non 
posso stare ai tuoi 
comodi

|Ma cosa vuoi 
che faccia?!

|Vieni da me

|E la mia macchina? 
E poi chi ti dice che io 
abbia le chiavi 
della moto con me?

|Ti conosco

|Resta il problema 
della mia auto.

|Io guido la tua auto
e tu guidi la moto

|Certo e tu poi
torni a piedi.

|....

|Passo a prenderti
pomeriggio, ti faccio
sapere a che ora,
possiamo prenderci un 
caffè e poi recuperi 
la moto

|Okay.

Jade posò il cellulare sul sedile accanto al suo e rimise in moto. Sorrise. Sembrava proprio che il destino non volesse tenerla a distanza da Beck. Si colpì la fronte con la mano destra. Ma cosa le prendeva? Non aveva mai creduto nel destino e adesso si abbassava a queste sciocchezze da adolescente innamorata e molto da... Vega.

Benissimo sono impazzita. Adesso mi metto anche a pensare a Tori.

Nel corso degli anni erano arrivate a tollerarsi, ma di certo non erano amiche del cuore. Doveva riconoscere che la giovane pop star aveva sempre cercato di aiutarla, seppur con qualche lamentela, quando le aveva chiesto aiuto. Ma ci aveva comunque provato con Beck e quindi restava una gallina. Sbuffò per la centesima volta in quella giornata. Il suo manager l'aveva cercata un paio di volte la sera scorsa, ma lei l'aveva cortesemente ignorato. Non aveva voglia di partecipare a stupidi show serali, dove la gente voleva solo sapere cosa faceva della sua vita privata e a cui non fregava niente del suo lavoro e della sua professionalità. Quando era una ragazzina la prospettiva di essere famosa le sembrava il massimo, per la prima volta poteva essere lei quella al centro dell'attenzione, quella acclamata e amata da tutti, la figlia di cui essere fieri. Al contrario adesso le sembrava solo un intoppo, qualcosa che avrebbe preferito non essere. Aveva rinunciato all'amore per i suoi sogni e invece sembrava solo che il rifiuto di esso comportasse la rovina dell'altro.

~°~°~°~°~°~

Beck sorrise riponendo il cellulare accanto a se sul letto. Incrociò le braccia dietro la testa, distendendosi rilassato. Non era vero che aveva molto da fare, voleva solo passare un po' di tempo con Jade, così aveva inventato una scusa. Aveva riflettuto tantissimo dopo gli avvenimenti della sera prima e aveva capito -o forse l'aveva sempre saputo- che per il loro amore valeva la pena combattere. Non aveva smesso di portare la collana come non aveva mai smesso di amarla. Lui la conosceva più di qualunque altro, l'amava più di qualunque altro. Sapeva che Jade aveva la sua collana ancora con se nascosta da qualche parte, come i sentimenti che provava per lui. Avrebbe combattuto per lei, e non gli importava se non era facile. In fondo aveva sempre trovato le cose facili noiose.

  
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