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Autore: Poison Mushroom    02/01/2017    1 recensioni
Si dice che se dopo la rottura di un rapporto entrambe le persone soffrono, allora il loro amore non è mai finito.
Ma è l'orgoglio a bloccarci, nonostante la voglia di comunicare all'altra persona quanto la amiamo ancora, e saranno Sonic e Shadow a capire a loro spese quanto l'orgoglio possa essere fatale per i nostri sentimenti.
(I personaggi potrebbero essere un po' OOC)
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata ventosa e dal cielo nuvoloso, ad ogni passo di Shadow le nubi diventavano sempre più scure e colme d'acqua. Presto ci sarebbe stato un acquazzone.

Ma a Shadow non importava, non aveva mai temuto la pioggia, anzi, gli piaceva guardare come il cielo piangesse assieme a lui e ascoltare i tuoni rumorosi e forti come i suoi pensieri, preceduti dai fulmini.

I suoi passi lo conducevano presso un parco, precisamente il parco in cui si dirigeva assieme al suo ormai ex fidanzato Sonic per passare momenti piacevoli e scambiare lunghe chiaccherate.

Mentre avanzava teneva lo sguardo rivolto ai suoi piedi, poi i suoi occhi colmi di lacrime guardarono il cielo grigio, e dopo aver sbattuto le palpebre per poche volte riprese a camminare a testa bassa.

Una volta arrivato all'ingresso del grande parco verde, si diresse verso una panchina non poco lontana. Si sedette, e osservò l'incisione che il riccio blu aveva fatto mesi prima con un coltellino: c'era un cuore inciso, con due S al suo interno.

Shadow aveva sempre ritenuto quell'incisione pacchiana e stupida, non amava ricevere dediche sdolcinate o regali, bensì i sentimenti forti e le emozioni che Sonic riuscì a dargli quando si ritrovavano da soli, e rivedere quel segno sulla panchina gli aveva trasmesso tenerezza.

Si guardò attorno, e vide la strada composta da sassolini che si estendeva fino alla fine dell'immenso parco, caratterizzato da pini e dal prato curato.

In quel momento ricordò tutti i momenti passati con l'amante: le corse di allenamento e le gare gareggiate per stabilire chi fosse il migliore, nonostante la loro velocità fosse sempre stata equale, le passeggiate percorse mano nella mano, i baci improvvisi che il blu dava al nero, gli sguardi intensi, i sorrisi che si davano di nascosto durante le uscite di gruppo, i litigi, da quelli più futili a quelli più gravi, tra cui l'ultimo, che causò la rottura del loro rapporto.

Tutto era perfetto quando erano da soli, ma a causa del carattere introverso e schivo del riccio nero non sempre regnava l'armonia all'interno del gruppo di amici.

Sonic era sempre allegro con tutti, e durante le uscite dedicava la maggior parte delle sue attenzioni ai suoi amici, com'era giusto che fosse, ma come poteva nascondere loro i suoi sentimenti per l'amante? Ogni tanto si lanciavano sguardi e brevi sorrisi, ma nulla di più, e a Shadow faceva male sentirsi ignorato da un essere così importante per lui, nonostante la sua freddezza.

Spesso passava le uscite collettive chiaccherando con Rouge, una femmina di pipistrello con cui aveva stretto amicizia, ma secondo il riccio blu tra i due c'era un sentimento più profondo dell'amicizia, e le rassicurazioni di Shadow erano inutili, e quest'ultimo provava una rabbia immensa ogni volta che veniva accusato ingiustamente, si sentiva ferito nel sentire il suo amato dubitare dei suoi sentimenti. Così nacquero litigi basati su accuse e sospetti infondati, su rinfacci riguardo la freddezza di Shadow nei confronti del resto della comitiva e riguardo il nascondiglio della loro relazione.

Il riccio nero e rosso avvertì un vortice di tristezza localizzato nella bocca del suo stomaco, e più pensava a Sonic, più la sensazione aumentava.

Cominciò a piovere.

Le gocce d'acqua fredda scendevano verso il basso, e colpivano il riccio immobile.

Dal suo viso ormai bagnato scesero le lacrime calde, e nel cuore di Shadow risiedeva un desiderio di tornare dal suo amato, di urlare tutto il suo amore per lui, di accarezzare il suo viso per poi baciarlo.

Ma Sonic lo aveva lasciato, era stato lui a porre fine al loro rapporto, e Shadow non poteva supplicarlo di tornare assieme a lui, ma la nostalgia e l'amore presero il sopravvento sull'orgoglio, portandolo a prendere una decisione: gli avrebbe confessato quanto i suoi sentimenti per lui fossero ancora vivi dentro di lui nonostante i conflitti, e gli avrebbe chiesto di riflettere sulla sua decisione.

Ciò non significava supplicarlo di tornare ad essere una coppia, quindi il suo orgoglio non sarebbe stato totalmente ferito.

La pioggia era sempre più fitta, e il riccio nero si alzò dalla panchina per poi dirigersi verso la casa di Sonic, che per fortuna non era molto lontana.

Il riccio correva zuppo e col cuore che batteva all'impazzata, non avrebbe mai voluto perdere il suo amato, e dopo alcuni minuti si ritrovò davanti alla casa del blu.

Dalle finestre filtrava la luce, ciò significava che Sonic si trovava a casa al caldo, e Shadow era contento di sapere che almeno lui fosse al sicuro.

Bussò alla porta, carico di emozione e allo stesso tempo di paura.

Aspettò circa un minuto, e poi riprovò a bussare più forte.

Nessuno rispose.

Urlò:.

Ancora niente.

Shadow decise di guardare attraverso la finestra del salotto, ma nonostante le luci fossero accese non c'era traccia del blu.

Decise di entrare attraverso quella finestra, per qualche secondo provò gioia nel sentire l'odore del suo amato, in quella casa avevano condiviso tanti bei momenti.

Scacciò le immagini dei ricordi dalla mente e cercò Sonic in quasi tutte le stanze, eccetto il bagno.

Starà facendo i suoi bisogni” pensò.

Ma non udì alcun suono, e decise di aprire la porta.


Sonic si era impiccato con una fune.

Gli occhi di Shadow si spalancarono alla vista del corpo del suo amato sospeso.

Un urlo uscì dalla sua bocca, un urlo di dolore ma allo stesso tempo terrore, perchè aveva compiuto quel gesto?

Le sue ginocchia cedettero, e si accasciò a terra piangente.

Se solo fossi arrivato prima” pensò, e si abbandonò alla disperazione. Non aveva mai immaginato un mondo senza Sonic, un mondo senza la speranza di rivivere i giorni felici di un tempo, un mondo in cui non si era mai sentito pienamente a suo agio, a parte quando era affiancato dall'unica persona che aveva amato veramente dopo Maria, morta anche lei.

Si alzò, prese il corpo senza vita, lo portò nella camera da letto e lo stese sul morbido letto.

Poi si accorse della presenza di una lettera posata sul cuscino, sopra c'era scritto “Shadow”.

La aprì con impazienza, e lesse:


Caro Shadow,

Non so se leggerai questa lettera, se sarai ancora arrabbiato con me, e soprattutto se mi amerai ancora. Sono stato molto duro con te, ma non potevo chiederti di perdonarmi, conosci meglio di me il mio orgoglio. Non sono stato nemmeno capace di svelare agli altri la nostra relazione, sono stato sciocco ad essere geloso, ma ancora adesso mentre sto scrivendo mi domando se sia caduto tra le braccia della tua amica Rouge..

Sono stato e sono ancora egoista, infatti ho deciso di porre fine alla mia vita, anche se mi domando come possa essere definita vita senza di te.

Non pensare che mi avresti perdonato, il nostro rapporto non sarebbe mai stato come prima, e ci saremmo portati rancore.

Spero che la mia morte non ti porti troppa sofferenza,

Sonic


Shadow rimase allibito dal contenuto della lettera, Sonic ricambiava i suoi sentimenti!

Ma era morto, e il riccio nero non se lo sarebbe mai perdonato.

Diede una carezza al suo amato riccio blu che sembrava addormentato, poi guardò in alto, pensando al luogo in cui avrebbe risieduto l'anima del riccio defunto, immaginava che fosse un posto confortevole e dove Sonic sarebbe stato sereno, meritava tutta la felicità del mondo, assieme alla sua amica defunta.

Aveva perso troppe persone a causa sua, Sonic era un eroe, sarebbe stata una grande perdita per il mondo intero.

Ma oltre alla rottura del loro rapporto, Sonic era depresso da molto tempo a causa del suo lavoro, e nonostante i suoi sforzi per combattere il male veniva malvisto da molte persone e si sentiva non speciale, ma diverso dagli altri.

Shadow era l'unico a conoscenza di questo suo lato debole, e desiderava raggiungere il suo amato, da qualche parte...

Così pensò di togliersi la vita anche lui, non sarebbe riuscito a vivere senza di lui, così prese la stessa fune che aveva usato Sonic precedentemente, e la legò al suo collo, per poi perdere il respiro e morire.


Angolo dell'autrice

Ciao! So che è un periodo di festa, ma un po' di depressione non nuoce a nessuno xD.

E' da un anno che non pubblico storie sul sito, e sono tornata con questa One shot triste (Capodanno mi mette tristezza).

Shadow e Sonic: Abbiamo capito, ma potevi risparmiare la nostra morte!

Io: No! Così è più divertente!

S&S: *facepalm *

Io: Scherzi a parte, sono contenta che abbiate letto la storia.

S&S: Ma che ne sai tu?

Io: Prima o poi qualcuno la leggerà! Comunque, spero abbiate passato e che stiate passando delle buone vacanze, alla prossima!


Poison Mushroom

   
 
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