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Autore: Everian Every    03/01/2017    1 recensioni
Mentre la Lucas Force, sulla terra, è stata catturata da Shadow Blade e dai suoi sgherri, come si sviluppa la conquista del Multiverso da parte dell'esercito delle Ombras?
Nitro, l'Every che ha deciso di parteggiare per Shadow Blade in questa guerra, è stato incaricato di guidare la conquista del pianeta equestre, assoggettandone e distruggendone ogni forma di vita, con ogni mezzo possibile.
Capitoli più corti del solito, per permettere una lettura più agile e piacevole e per non dare troppa pesantezza alla storia che non pretende di essere troppo pesante.
Enjoy This :D
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parte Nove
 
Al centro dei regni del nord del mondo si apriva un gigantesco deserto di ghiaccio e al centro di quel gigantesco deserto di ghiaccio sopravviveva unicamente un grande impero fatto di cristallo. Solitamente circondato da un bianco accecante, ora i suoi abitanti si guardavano in giro terrorizzati dalla marea nera che li aveva assediati qualche settimana prima e che ancora li minacciava.
Ombre nere fluttuavano dietro allo scudo emesso dal Cuore di Cristallo. La periferia del reame era svuotata, nessun pony era così pazzo da vivere vicino alle creature di tenebra. Tutti si erano rifugiati quanto più vicini al palazzo reale, il quale era stato adibito a dimora di tutti i superstiti dell'attacco iniziale di Shadow Blade che avevano trovato lì rifugio. 
E nel palazzo reale, o meglio, nei suoi sotterranei centinaia di creature di mille mila razze diverse si affaccendavano in corridoio e stanze scavate nel sottosuolo per centinaia di metri.
Al quinto piano sotterraneo si apriva, nel centro della struttura che seguiva un perimetro strettamente circolare, una stanzina (piccola se paragonata all'intero sistema di cunicoli e grotte artificiali, visto che era ampia almeno trenta metri quadrati) mal'illuminata dalla luce di alcune lampadina appesa al soffitto. Un tavolo e due sedie erano il solo arredamento. Il tavolo di legno marcio aveva una mappa dell'Impero e diversi schermi magici piazzati lungo i bordi. Una ventina di figure se ne stavano in piedi intorno ai piani di battaglia riportati sugli schermi.
"Quali notizie, Borodor?" chiese la donna a capotavola, una alicorno dal manto rosa pallido e dal muso affilato e sottile, segnato da rughe di stanchezza.
L'elefante chiamato in causa arricciò la proboscide e si schiarì la gola con un barrito sommesso. "La barriera regge, Principessa, ma non siamo certi di poter mantenere alta la difesa ancora a lungo. Informazioni riguardanti la fine del regno di Ahuizotl ci giungono dal sud."
Una leopardo senza un occhio e con una protesi alla mandibola si fece avanti. "Abbiamo perso metà degli esploratori, per quella missione." sottolineò contenendo a stento un certo rammarico.
L'elefante guardò con occhi cisposi la alicorno che gli fece un cenno per invitarlo a proseguire.
"Dal momento che perfino la magia ingannevole di quel demone è stata spezzata, è pensiero diffuso, ormai, che pure l'incantesimo di Starswirl non reggerà ancora a lungo."
"La magia di Starswirl il Barbuto ci ha sempre protetti!" esplose un pegaso in armatura a fianco dell'attuale regina dei pony. "Non ha mai ceduto, mai cederà! Abbiamo scacciato ombre peggiori di quelle, non abbiamo di che temere e di che preoccuparci!"
"Paulie, per favore, calmati." sbuffò la principessa, massaggiandosi una tempia.
Una salamandra di un acceso verde smeraldo sibilò, poggiando entrambe le zampe anteriori sul tavolo. "Egregio capitano delle forze aeree dell'Impero di Cristallo, siamo tutti consci delle pregevoli capacità del Cuore e lungi da me dal voler screditare in alcun modo le gesta del vostro più grande stregone, tuttavia sarebbe sciocco da parte nostra affidarci unicamente a quella fonte di difesa per la sicurezza dei nostri popoli."
Il pegaso sbuffò, arricciando il naso in un'espressione furibonda, ma Shining Armor, seduto alla destra della moglie, gli scoccò un'occhiataccia tacitando la sua ira sul nascere.
"Le scorte non sono infinite. Non abbiamo bisogno di minacce esterne per avere paura, basta la realtà dentro le mura." commentò secco Maciotauro, il capo dei minotauri sopravvissuti all'epurazione delle loro terre.
"Ha ragione! I miei leoni non possono sopravvivere a lungo. Abbiamo bisogno di cibo!" ruggì il re felino, vedendo accolta la sua esclamazione con versi di scherno, orrore o deprecazione da parte dei popoli erbivori, cenni d'assenso da parte degli onnivori moderati e guaiti feroci da parte di cani delle praterie, lupi e orsi polari. Cadence e la regina dei draghi soltanto non commentarono.
"ALL'ORDINE!" gridò Shining Armor, battendo il tavolo con una zampa per richiamare il silenzio e l'attenzione dei presenti "All'ordine! Non siamo qui per discutere o perdere tempo!"
La moglie gli rivolse un sorriso grato e prese parola, facendosi avanti. La sua aria regale bastò a far ammutolire perfino gli orgogliosi orsi bianchi, i cui due rappresentanti si fecero indietro e chinarono il capo leggermente.
"Signori. Signori. Vi prego, calmatevi. Molti problemi ci assillano e ne sono conscia. Per quanto riguarda la faccenda della difesa, mi sono personalmente premunita affinché un trattato di pace venga recapitato ai Quilin, regnanti dell'estremo est. Solo loro, attualmente, hanno la forza di contrastare l'esercito delle Ombras. Noi non abbiamo né i mezzi né i numeri per resistere ai plotoni vaporizzatori di Shadow Blade, quindi non ci resta che aspettare e sperare. Invece, riguardo alle provviste, ho preso accordi con i draghi che condivideranno parte delle loro conoscenze ataviche con cui crediamo di poter creare piantagioni di pseudo gemme commestibili per tutti. Così risolveremo il problema del cibo."
"Credete? Credere non significa nulla. Al mio popolo servono certezza, principessa." soffiò la regina dei lupi, rizzando il pelo sulle spalle.
"Avete altre idee, lady Irelia? Credo di parlare a nome di tutti quando dico che ognuno di noi darebbe la vita per un'alternativa migliore dell'attesa e dell'incertezza."
La lupa si rizzò con aria austera. "Perché non tentare una sortita? Potremmo attaccarli e coglierli di sorpresa usando i tunnel dei cani stana diamanti. Ci saranno vittime, ma se ci muovessimo con cautela e sotto il comando del giusto condottiero sono certa che potremmo anche trionfare."
"Voi dite?" la schernì Maciotauro, tirando su col naso.
Irelia gli rivolse un'occhiata famelica. "Diteci, visto che siete tanto bravo a giudicare, voi che proponete, ammasso di muscoli?"
Il minotauro non si scosse minimamente per l'offesa, anzi, sorrise. "Potremmo provare a patteggiare con loro."
Un silenzio rotto solo da un brusio scandalizzato pervase la stanza come un vento di bufera.
"Voi... scherzate, non è vero?" chiese titubante, con aria a dir poco sconcertata, la salamandra verde.
"Certo che no. Saranno ombre maledette, ma il loro re non può essere tanto sragionevole da non concederci nemmeno un'udienza." bofonchiò la montagna di muscoli.
I dignitari yak annuirono con eccessiva convinzione.
Cadence sospirò. "Vi prego di ragionare. Non possiamo ragionare con quel tipo di persona. Shadow Blade è..."
"È un re come ogni altro. Si tratta di una guerra, nessuna guerra non può essere decisa a tavolino." la interruppe il minotauro.
"Follia! Vuoi dunque prostrati ai suoi piedi implorando pietà?!" guaì Irelia.
Il minotauro rise "Perché? Non siamo forse già stesi a terra in attesa del colpo di grazia?"
Detto ciò si alzò e se ne andò ridendo. La lupa lo fissò con occhi di fuoco, poi sbottò e si diresse a sua volta verso l'uscita.
"Fate tutti come volete. I miei lupi lotteranno. Quel che farete voi non mi interessa!"
"Per favore, vi prego!" provò a fermarli Cadence, ma ormai anche gli altri dignitari se ne stavano per andare, chi più contrariato di altri. "Dobbiamo restare... uniti."
Shining Armor le mise una zampa sulla spalla e lei gli poggiò la testa sul petto, scoppiando a piangere. La regina dei draghi le passò in parte.
"Ember, almeno tu..." mugolò Cadence.
Ember sospirò, dandole qualche dolce pacca amichevole sulla spalla.
"Non lo so, Cadence. Però qui stiamo davvero per morire di fame."
La alicorno cercò di ribattere, ma quando se ne fu andata, scoppiò in lacrime, stringendosi al marito che la avvolse con le braccia.
"Dove siete, Lucas Force? Equestria ha bisogno di voi..." mormorò.
 
In quel momento Nitro aprì un occhio.
"Che succede?" mugolò Shashara, stiracchiandosi nella branda.
"No, nulla. Solo mi è venuta la sensazione che qualcuno stia avendo giusto ora una vana speranza..."
 
Fine Parte Nove
   
 
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