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Autore: saphira247    04/01/2017    3 recensioni
Non sono una brava scrittrice, ma ho voluto scrivere questa storia . Non vado oltre, accetto qualsiasi critica, buona lettura,
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Benjamin trascinò Georgiana sino a fuori quella dimora, degli uomini stavano distesi in terra come morti e Benjamin sembrò notare il terrore di lei nei suoi occhi 
<< Sta tranquilla, sono solo svenuti. Il sangue è solo un inconveniente >>
<< Lo chiami inconveniente questo ? >>
Benjamin si fermò bloccandosi improvvisamente strattonandola per un braccio portandola a misura del suo sguardo
<< Donna, questo! é causa tua, fattene una ragione >>
<< Non ti ho chiesto io di venirmi a prendere >>
rispose lei mentre lui continuava a camminare verso un auto scendendo le scale, sbuffò lui innervosito.
Aprì lo sportello anteriore del passeggero di quell'auto, spingendola dentro e mettendole la cintura le disse
<< Noi due non abbiamo finito. Questa volta, donna, hai superato il limite >>
chiuse lo sportello sbattendolo, salendo dalla parte opposta mettendo a moto
<< Io avrei superato il limite? E dimmi? Quale sarebbe ? >>
Gesticolò in aria istericamente, Benjamin dal canto suo non la degnò di uno sguardo ne le rispose, era infuriato, le nocche delle mani sbiancavano mentre stringeva convulsamente il volante di quell'auto e partiva come se fosse inseguito da una mandria di bufali impazziti.
<< Lo lasciamo qua? >>
Rispose lei spalancando gli occhi riferendosi al russo. Benjamin si chiuse nel suo silenzio ambiguo e Georgiana ad ogni modo, cercava di far trapelare qualche parola da quella bocca, sapeva che così facendo non migliorava la situazione di lui che ancora in preda alla rabbia quasi strozzava il volante, qualcosa di oscuro si annidava in quella mente, e in quel momento sapeva comprendere lei.
Georgiana si voltò verso l'orizzonte di alberi che le si presentava, non avrebbe ricavato un ragno dal buco al momento con lui.
<< Testa di c***o >> sussurrò infine.

Se Benjamin poco prima non si fosse deciso per chissà quale forza sovrannaturale a metterle la cintura di sicurezza, sicuramente si sarebbe trovata dalla parte opposta della parte anteriore di quell'auto, quando con quell'improvvisa frenata Benjamin si era fermato
<< ESCI DA QUESTA DANNATA AUTO >>
le urlò mentre lei era rimasta a bocca aperta per l'improvvisata. Lo fissò infuriata, così si tolse la cintura e scese dall'auto, lui fece altrettanto
<< TI RENDI CONTO NEL GUAIO IN CUI TI TROVI? >>
<< Smettila di urlare, non fai che alterarmi di più >>
<< Tu? Tu saresti quella alterata? Sei un emerita testa di c.... si insomma, sei così cretina da esser partita con uno sconosciuto e... >>
<< è solo a causa tua se sono andata via >>
cieco di rabbia piantò un pugno sull'auto che fece sobbalzare Georgiana
<< Ti avevo espressamente chiesto di non muoverti da casa mia >>
<< Casa tua? Noi due non stiamo insieme Ben, io e te non siamo nulla, non siamo sposati, non abbiamo nessun legame che ci tiene uniti. Non avevo nessun motivo di rimanere in quel posto >>
I loro occhi formavano scintille incandescenti, e da entrambe le parti nessuno sembrava voler demordere, chi per un motivo chi per un altro.
<< Cosa è successo a Ghebriel ? >>
Disse improvvisamente con le lacrime agli occhi, era pur sempre stato uno stronzo nei suoi confronti ma questo non dava il diritto a nessuno di decidere della vita di qualcuno.
<< Ghebriel? Lo stesso Ghebriel che ti ha fatta tornare a casa mia in lacrime, distrutta dalle tue stesse convinzioni? >>
Sorrise isterico e si avvicinò a lei che si allontanava facendo alcuni passi indietro
<< Sei stata e sei così cieca da non renderti conto della vera natura delle persone Georgiana.. >>
<< RISPONDI ALLA MIA DOMANDA >>
urlò lei infine
<< Non so cosa sia successo a quel verme >>
<< STAI MENTENDO >>
pianse, era l'unica cosa che le rimaneva, piangeva solamente
<< Perchè dovrei mentirti? Non ci sarebbe ragione, non credi? >>
<< Lo fai sempre Ben! Chi sei? >>
<< Sali in macchina >>
<< Come scusa? >>
<< Sali immediatamente in macchina >>
disse correndo verso di lei in preda al panico, l'afferrò per un braccio trasportandola dentro,lui salì dalla parte opposta, partì a tutta velocità mentre delle macchine in lontananza correvano sforsennate.
<< Che sta succedendo ? >>
Georgiana si voltò nel costatare la scena che le si presentava
<< Chi sono ? >>
Era impaurita e le si leggeva dalla voce
<< Amici di mio fratello, e dobbiamo arrivare il prima possibile in aeroporto >>
<< Il russo? >>
<< Ti sei affezzionata a lui? Togliti quel pensiero, lui ci raggiungerà direttamente in casa mia >>
<< Io non ho la minima intenzione di venire con te a casa tua >>
<< La situazione non è ancora finita Georgiana, con te ho dei conti in sospeso, e una semplice ramanzina non basterà credimi. E adesso.. >>
la fece sedere abbassandole la testa
<< Sta zitta, e qualsiasi cosa accada continua a guidare >>
<< C-come? >>
Prese una pistola da sotto la giacca
<< Prendi il mio posto, vieni >>
<< Cosa vuoi fare >>
L'afferrò per la vita avvicinandosi mentre guardava la strada, la portò su di se mentre cercava di spostarsi dalla parte opposta
<< In altri casi non sai che piacere mi farebbe averti sopra di me, ma n... >>
<< Non è il momento idiota >>
<< Esatto >>
si sedette nel sedile passeggero aprendo il finestrino e incominciò una sfuriata di pallottole contro le macchine dietro, e la risposta non tardò ad arrivare quando queste furono abbastanza vicine da rispondere al fuoco, peccato che non sapevano che la macchina era a prova di proiettile.
<< Ben, dove caspita è l'aeroporto? >>
<< Continua in questa strada >>
<< In che guaio mi sono cacciata.. >> disse più a se stessa
<< In molti donna! In molti, saresti dovuta restare in casa >>
<< smettila con questa storia >>
alzò gli occhi al cielo.
<< Lo vedo, lo vedo >>
<< Bene! allora .. >>
 Sparò forando le ruote di una delle tre auto che li inseguivano, mandandola così fuori strada in mezzo agli alberi
<< ... continua in questa strada >>
<< ODDIO ! >>
Ben si teneva un braccio ferito
<< Non è la prima volta, continua a correre donna >>
<< Stai perdendo sangue Benjamin >>
<< CONTINUA-A-CORRERE >>
<< O cristo santo, stiamo per morire >>
Raggiunsero l'aeroporto mentre si dirigevano verso un jet, scesero correndo, Benjamin nel momento aveva cambiato arma continuando a sparare << ENTRA, ENTRA ! >>
Corsero dentro mentre l'aereo partì senza prevviso, Benjamin chiuse lo sportellone e arrivati alla fine, decollarono.

Benjamin si accasciò su di un sedile quando furono arrivati in cima, Georgiana gli si avvicinò
<< Prendi il kit del pronto soccorso, e del wisky >>
<< So fare il mio lavoro, adesso sta zitto >>
Riuscì dopo qualche minuto a prendere tutto il necessario, Benjamin le tolse tutto dalle mani e Georgiana rimase a bocca aperta
<< Non credere che ti abbia perdonato donna >>
<< Uno: ... >>
tolse il kit dalla sua mano
<< Non osare dirmi cosa devo fare. E Due! .. >>
quasi conficcò una garza disinfettante nella sua ferita che lo fece quasi soffocare dal dolore
<< Non sei in posizione di poter dare ordini >>    
<< Che posizione preferisci ? >>
<< Fai del sarcasmo adesso ? >>
Premette ancora una volta sulla ferita mentre la puliva
<< Oddio! .... D-donna, smettila. Giochi col fuoco, e per bruciarti non mi basta molto >>
le afferrò il polso avvicinandola a se baciandola, si staccò da lei solo quando il loro corpo richiedeva ossigeno
<< Dio! Quanto mi sei mancata.. No non parlavo con te, ma alla tua bocca >>
disse ridendo, Georgiana allora mise le sue dita sulla ferita che lo fecero soffocare.
<< Donna, sei pericolosa .. >>
  
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