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Autore: Veggie12775    26/05/2009    8 recensioni
Storia ambientata dopo il quinto romanzo. Non tiene conto degli avvenimenti del sesto e del settimo libro ma ci sono alcuni riferimenti. Harry è disperato per la morte del suo amato padrino Sirius Black e Hermione, desiderando aiutare l'amico decide di tornare indietro nel tempo di quattro mesi per evitare che ciò avvenga ed utilizza un incantesimo trovato in un libro antico nella sezione proibita della biblioteca ma commette un errore e finisce vent'anni indietro nel tempo dove fa la conoscenza del giovane Severus Piton di cui s'innamora. I personaggi potrebbero risultare un po' OOC
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO TREDICI



Nei giorni successivi alla partita di Quidditch ci furono parecchi attacchi dei Mangiamorte e per la sicurezza degli studenti furono aboliti i permessi di uscita a Hogsmeade nei fine settimana.
Per quanto Hogwarts fosse un castello grande e suggestivo esservi rinchiusi, sia pur a fin di bene, creava malumori fra gli studenti, allora il preside una mattina a colazione fece un annuncio sperando di rallegrare l’ambiente e come sempre il grande Silente colpì nel segno.
I ragazzi delle quattro Case stavano chiacchierando ma si zittirono immediatamente quando la professoressa McGranitt attrasse l’attenzione dicendo che il preside doveva fare un importante annuncio.
“Miei cari ragazzi” disse Silente “so bene quanto siate sofferenti a stare sempre rinchiusi pur essendo una misura presa per la vostra sicurezza, perciò per rallegrare l’ambiente e accantonare per qualche ora le preoccupazioni di questi tempi oscuri, ho deciso di organizzare una festa mascherata per il prossimo fine settimana. Spero che vi faccia piacere!”
L’annuncio fu accolto con entusiasmo dai giovani studenti che subito si misero a fare progetti per la scelta dei costumi.
“Il preside ha avuto davvero una bella trovata! Almeno potremo rilassarci senza dover pensare a Tu Sai Chi! Tu come ti vestirai, Hermione?”
“Ancora non ho deciso, Ron, comunque dovrà essere una sorpresa. Il senso delle feste mascherate, almeno fra i Babbani, è socializzare con gli altri e cercare di riconoscere chi si nasconde sotto le maschere e credo che Silente intendesse seguire questa tradizione organizzando questa festa.”
Ron le diede un’occhiata dubbiosa poi si rivolse a Harry: “Tu che ne pensi?”
“Credo proprio che Hermione abbia ragione, in fondo Silente è sempre stato molto attento e simpatizzante dei Babbani” rispose l’amico.
“Beh, allora d’accordo non ci diremo niente fino alla festa e cercheremo di riconoscerci e riconoscere gli altri. Dite che Piton si vestirà da pipistrello?” chiese Ron.
“Beh, in tal caso gli basterò vestirsi come al solito, no?” commentò Harry, scoppiando a ridere imitato da Ron.
Subito dopo però i due ragazzi si ricordarono di Hermione e mormorarono delle scuse vedendo la sua espressione contrariata.
Sapevano bene che l’amica stava con l’odioso professore di pozioni, ma ogni tanto tendevano a dimenticarlo visti i modi sprezzanti che Piton aveva tuttora nei loro confronti.
Hermione accettò le scuse dei due amici poi, accorgendosi che si stava facendo tardi, insieme a loro si recò in fretta alla prima lezione della giornata che era proprio pozioni.


Quando arrivarono in classe videro che tutti i compagni avevano già presto posto e che Piton era già alla cattedra.
“Bene, ora che finalmente il famoso Trio si è degnato di raggiungerci possiamo iniziare la lezione di oggi. Naturalmente sono cinque punti in meno a testa per il ritardo.”
“Ma professore…” iniziò a protestare Hermione.
“Altri cinque punti, signorina Granger, che diventeranno dieci se non ti sbrighi a sederti al tuo posto.”
Hermione non aprì più bocca ma passando davanti a Harry e Ron per raggiungere il suo banco vide le loro occhiate di compatimento che le fecero capire che non riuscivano a comprendere come potesse amare un bastardo come Piton che godeva nel togliere punti a lei e agli altri Grifondoro per futili motivi.
A volte se lo chiedeva anche lei, ma guardando il luccichio dei suoi occhi neri capiva sempre che si trattava di una farsa per i suoi Serpeverde in particolare e gli altri studenti in generale perché nessuno doveva sapere che stavano insieme, almeno fino al termine dell’anno scolastico, per evitare problemi con il Ministero della Magia che poteva prendere seri provvedimenti nei confronti di un professore che intratteneva rapporti con una studentessa.
La lezione si svolse come di consueto con i soliti disastri di Neville e al suono della campanella tutti si affrettarono ad uscire dal laboratorio di pozioni per recarsi alla lezione successiva.
Tutti tranne Hermione che avendo un’ora libera sistemò senza fretta le sue cose nella cartella e si avvicinò alla cattedra dove Piton stava controllando i compiti che gli studenti gli avevano lasciato uscendo.
Hermone appoggiò il suo tema e la sua boccetta insieme alle altre e nel farlo toccò le mani di Piton.
Rimasero alcuni istanti in silenzio a guardarsi negli occhi poi lei disse: “E’ stato davvero molto crudele da parte sua toglierci tutti quei punti per un paio di minuti di ritardo, professore.”
“Io esigo la massima puntualità, signorina Granger, spero che te lo ricorderai per la prossima lezione.”
“Ma…”
“Osi contraddirmi? Vuoi che t’infligga una punizione?”
“Beh, dipende dal tipo di punizione, professore.”
Mentre si scambiavano quelle frasi, le loro mani si toccavano con lievi carezze.
“Ti attendo stasera alle otto nel mio ufficio, signorina Granger dove ti darò la punizione che meriti.”
Hermione stava per ribattere quando dei rumori all’esterno del laboratorio annunciarono l’arrivo degli studenti per la prossima lezione di pozioni.
Mentre i ragazzi entravano nell’aula, Severus aveva lasciato la mano di Hermione e usando il suo tono più intimidatorio le ricordò di presentarsi nel suo ufficio quella sera alle otto.


Nella Sala Comune di Grifondoro, Harry e Ron stavano facendo i compiti e avendo delle difficoltà chiesero aiuto a Hermione, ma la ragazza non aveva tempo perché doveva andare da Piton per la punizione.
“Mi dispiace, ragazzi, ma ora non posso. Piton mi sta aspettando nel suo ufficio per una punizione per aver contestato i punti che ci aveva tolto stamattina per il nostro ritardo.”
“Wow, certo che il tuo “ragazzo” è proprio affettuoso a toglierti punti e a darti punizioni di continuo. Se non ti amasse magari avrebbe fatto in modo di farti espellere.”
“Piantala, Ron! Sei proprio uno sciocco!” ribatté Hermione prima di andarsene impettita e a testa alta non lasciando ai suoi due amici il tempo di dire una parola.
“Accidenti, da quando si è messa con il vecchio pipistrello è diventata davvero suscettibile!” disse Ron.
“Già, sarà l’influenza che Piton esercita su di lei.”
“E’ possibile, ma tu pensi che sia felice con lui? Con tutte quelle punizioni che le impone ad ogni minimo pretesto!”
“Potrei anche sbagliarmi, ma credo che quelle punizioni servano per farli incontrare senza destare sospetti. Se venissero scoperti potrebbero sorgere grossi problemi per entrambi” disse Harry e Ron, dopo aver riflettuto per qualche minuto, capì che l’amico aveva ragione.
“Forse noi potremmo aiutarli, Harry? Non che m’importi di Piton naturalmente, ma Hermione…”
“Sono d’accordo con te, Ron, e se ce ne sarà bisogno li aiuteremo. Per ora però dovremo occuparci dei nostri compiti di trasfigurazione. La McGranitt quando si arrabbia può diventare più intransigente di Piton.”
“Già, allora rimettiamoci al lavoro. Speriamo che al suo ritorno Hermione sia disposta a dare un’occhiata ai nostri compiti così saremo più sicuri prima di consegnarli alla McGranitt.”
“Tutto dipenderà da come sarà andata la sua serata con Piton. Dubito che lei avrà voglia di dare un’occhiata ai nostri compiti se lui la farà arrabbiare.”
“Beh, allora non ci resta che augurarci che li vecchio pipistrello le faccia trascorrere una serata romantica anche se non mi sembra proprio il tipo.”
“Sono d’accordo con te ma tutto è possibile. Ora, però, smettiamo di divagare altrimenti non riusciremo a finire i compiti in tempo e allora sì che saremo nei guai.”

Hermione camminò a passo spedito per raggiungere i sotterranei, impaziente di rivedere Severus e trascorrere finalmente un po’ di tempo da sola con lui visto che da quando erano state abolite le uscite a Hogsmeade avevano avuto pochissime occasioni per stare insieme se non quelle create dalle punizioni per le sue ipotetiche trasgressioni.
Arrivò davanti al suo ufficio dopo un tempo che le era parso interminabile ma che in realtà era durato al massimo cinque minuti.
Bussò alla porta e lui le diede subito il permesso di entrare.
Severus era seduto davanti alla sua scrivania e lei stava per correre ad abbracciarlo quando notò la sua espressione corrucciata.
Rimase perplessa finché non vide la porta collegata al suo laboratorio aperta. “Hai finito, Draco?”
“Sì, signore” rispose il ragazzo entrando nell’ufficio dalla porta del laboratorio.
Aveva in mano una fialetta che consegnò al professore che lo controllò e lo ridiede al ragazzo.
“Eccellente, Draco. Come sempre del resto. Sei il mio miglior studente e non per niente sei un Serpeverde.”
Draco era compiaciuto dei complimenti di Piton considerando che li faceva di rado, naturalmente solo ai Serpeverde e non altre Case e quasi sempre solo a lui.
“Grazie, professore e…” s’interruppe per un istante quando vide Hermione “anche se la Sangue Marcio non sarà molto d’accordo, non crede?”
Severus serrò le mani a pugno quando Draco usò quell’odioso termine dispregiativo nei confronti di Hermione ma disse: “Come ben sai, Draco, è solo un’ Insopportabile So Tutto Io capace solo d’imparare a memoria le definizioni che legge sui libri, nulla a che vedere con il tuo talento.”
Draco fece un sorrisetto di superiorità e disse: “Già, professore, ha proprio ragione.”
“Ora puoi andare, Draco. La signorina Granger è qui per una punizione dato che ha osato contestare i punti che avevo tolto stamattina al Mitico Trio per il loro ritardo alla lezione.”
“Favoloso, signore. Beh, buonanotte allora.”
“Buonanotte, Draco.”
Malfoy, passando accanto a Hermione, le disse: “Buon divertimento con la punizione, Sangue Marcio.”
Hermione ebbe il buon senso di non rispondere e finalmente Draco se ne andò lasciandola sola con Piton.
“Mi dispiace per ciò che ho detto, Hermione, ma…”
“Sì, lo so, non potevi fare diversamente davanti a Draco. Oh, Severus, non sai quanto desidererei stare con te senza sotterfugi!”
“Anch’io, mio cara, ma almeno fino alla fine dell’anno scolastico non sarà possibile dichiarare il nostro legame, poi…”
“Poi cosa? Severus, ti ricordi che avrò un altro anno da frequentare, vero?”
“Sì, lo so, ma per allora noi due saremo sposati.”
Hermione si spostò e l’osservò, sorpresa dalla sua affermazione.
Severus era rimasto un po’ scosso dalla sua reazione dato che si era aspettato che lei reagisse con gioia alla notizia del loro matrimonio e si chiese se non avesse commesso un errore.
“Cosa c’è, Hermione? Tu in queste settimane hai continuato a ripetermi che mi ami ed io ho pensato che fosse naturale sposarsi per due che si amano… Ti prego, di qualcosa! Non continuare a guardarmi così, non lo sopporto” disse lui cominciando ad innervosirsi per il prolungato silenzio della ragazza.
Alle sue parole lei parve riscuotersi e si affrettò a rispondergli.
“Scusami, Severus, non volevo offenderti! Solo che mi hai lasciato di stucco parlando così all’improvviso di matrimonio! Naturalmente sarò felicissima di diventare tua moglie, ma non me lo stai chiedendo solo perché sono incinta, vero? Non vorrei costringerti ad un passo come il matrimonio quando non ne sei del tutto sicuro.”
“Io ti amo, Hermione, e voglio che tu sia mia moglie, il bambino ha solo anticipato le cose altrimenti avrei atteso che ti diplomassi, ma credimi il mio amore per te non si discute.”
“Ne il mio per te, Severus, ma non avremo problemi durante il prossimo anno scolastico? In fondo tu sarai ancora il mio professore.”
“No, ci ho riflettuto e ho deciso di dare le mie dimissioni a giugno così non ci saranno conflitti d’interesse e ti potrai liberamente diplomare.”
“Ma il tuo lavoro? Non voglio che per colpa mia tu resti disoccupato!”
“Non ti preoccupare, cara, troverò qualcos’altro. In fondo sono un ottimo pozionista e ti assicuro che ben poche persone hanno la mia stessa capacità e conoscenza della materia.”
“Questo è vero, però lasciare per sempre Hogwarts dove hai vissuto per tanti anni…”
“Oh sì e gli studenti tanto ottusi come Paciock che in sei anni non è riuscito a preparare nemmeno la pozione più semplice senza far esplodere un calderone… sì mi mancheranno davvero.”
“Beh, Neville è terrorizzato da te, altrimenti sono certa che commetterebbe meno errori e in quanto agli altri studenti… non tutti sono così incapaci come li descrivi tu!”
“Forse alcuni sono passabili ma praticamente nessuno è in grado di preparare delle pozioni complicate …”
Severus s’interruppe apposta in attesa della reazione della ragazza che non tardò a manifestarsi.
“Come nessuno? Ne è proprio certo, professor Piton?” chiese lei dandogli un’occhiataccia.
“Beh, se proprio mi ci fai pensare sì, uno ci sarebbe… si tratta di un ragazzo biondo, ricco e viziato che si chiama Draco Malfoy.”
“Che cosa? Malfoy?”
“Perché fai quella faccia? Draco è davvero molto bravo a fare pozioni, non puoi certo negarlo!”
“Beh, si certo, però…”
Hermione l’osservò e vedendo la sua espressione seria si convinse che diceva la verità, che riteneva davvero Malfoy il suo miglior studente e questo le dispiaceva perché anche lei era molto brava, anzi certamente lo era più di Draco.
Ritenendo di averla presa in giro a sufficienza, le accarezzò con tenerezza una guancia e le rivolse uno dei suoi rari sorrisi.
“Che hai? Non ti sarai mica offesa?”
“No, certo che no. In fondo hai ragione, Draco è davvero uno fra i più bravi della classe.”
“Sì, ma una certa signorina lo è ancora di più malgrado io debba fingere il contrario e pensavo di chiederle se una volta ottenuto il diploma vorrà diventare la mia assistente.”
Hermione sgranò gli occhi dalla sorpresa e ridendo disse: “Stasera è in vena di proposte, professore! Come ben sa io amo imparare cose nuove e pozioni è una delle mie materie preferite, quindi accetto volentieri! Non posso certo perdere l’occasione d’imparare dal miglior pozionista del Mondo Magico!”
Severus sorrise continuando a tenerla stretta a sé poi disse: “Beh, signorina Granger ora che abbiamo pianificato il nostro futuro che ne dici se pensiamo al presente? Ci sono tante cose che possiamo fare stasera…”
“Davvero, professore? E di cosa si tratta? Come sa sono sempre ansiosa d’imparare da lei” ribatté Hermione con lo stesso tono.
Lui le bisbigliò qualcosa all’orecchio che la fece ridere poi, dopo essersi scambiati un bacio focoso, tenendosi per mano si diressero nella sua camera da letto.
La coppia era felice e ignara di ciò che stava per accadere poiché nessuno dei due si erano accorti che la loro conversazione era stata ascoltata da un certo ragazzo biondo appartenente alla Casa di Serpeverde che decise di mettere al corrente chi di dovere della preziosa informazione appena scoperta.



MIEI CARI LETTORI SPERO CHE IL NUOVO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO.
COME VI AVEVO ANNUNCIATO I GUAI PER LA NOSTRA AMATA COPPIA STANNO PER COMINCIARE!
  
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