Titolo: Tell me a story
Serie: D.Gray-Man
Character: Tyki Mikk, Lavi
Pairing: TykixLavi
Rating: Nc-14
Prompt: Tabù
Conteggio Parole: 301 (tripla
drabble)
Warning: Shounen ai
Note: Intanto ne approfitto per ringraziare chi ancora segue questa mia raccolta, effettivamente non si sa mai quando io ritorni tra i piedi in certi fandom abbandonandone altri per poi risparire di nuovo, sono troppo lunatica, lo so XD. In ogni caso, strano ma vero, ecco un altro aggiornamento.
Tornando alla drabble, per questa volta nessuna atmosfera ai limiti del dark o dello splatter (straaano eh XD?) in compenso ritorna la mia coppia preferita v_v.
Disclaimers: I personaggi appartengono agli aventi diritto.
Drabble scritta per la challenge special #4@it100
.Tell me a story.
«Raccontami una storia.»
Sdraiati nudi nel letto di un albergo, non era esattamente questo che si sarebbe
aspettato di sentire.
Eppure l’Esorcista aveva un dono speciale quando si trattava di dire cazzate.
Un sorso di vino rosso e la domanda nacque spontanea: «Che storia?»
Per la cronaca, il vino faceva schifo, ma a quello ci era abituato.
Vantaggi del giocare a fare il pezzente.
«Una qualsiasi. La tua magari.»
L’iride smeraldina del Coniglio aveva sempre una sfumatura provocante
quando parlava di Lui. O quando lo guardava. O quando gli chiedeva di
scoparlo.
«Ti piacerebbe, eh?»
«Tanto non ci speravo. Quindi dai, raccontamene una.»
«Perché?»
L’esorcista fece spallucce, la pelle rosea segnata dall’ultima cicatrice che gli
aveva lasciato due giorni addietro. Lui o qualche Akuma prontamente
sconfitto dall’Ordine Oscuro.
Vi posò la lingua, seguendo la linea della ferita lungo le scapole e scendendo
al capezzolo, succhiandolo.
«Co-così non vale… Tyki!»
«Che ho fatto?»
«Finiscila di…»
«Di?»
«…»
Adorava metterlo in difficoltà, l’unico occhio visibile si faceva lucido e la
bocca veniva torturata dai denti fino a diventare rossa e gonfia. Come la mela
di Biancaneve.
E lui, Tyki, desiderava sempre morderla.
Nell’attesa di venir avvelenato un giorno o l’altro, a causa di quel che faceva.
Sesso.
Con un esorcista.
Ma non solo.
«Che palle che sei. Almeno dimmi quanti anni hai, no?»
«Quindici.»
L’esorcista ruotò il capo, cercando l’asta di Odzuchi-Kodzuchi. Gli
avrebbe rimescolato un po’ le idee, per lo meno gli avrebbe ricordato che erano
nemici e che bastavano già le menzogne che si dicevano per convincersi di non
star andando troppo oltre.
Là da dove nessuno dei due sarebbe potuto tornare indietro.
Uniti nel peccato come due stupidi innamorati.
Tyki rise, fermandogli il polso.
«Un giorno lo farò.» gli soffiò in bocca «Ti racconterò la mia storia.»
Prima di morire.
.THE END.