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Autore: Laurelin    27/05/2009    3 recensioni
Boromir torna a Minas Tirith, dopo la fine della Guerra dell'Anello, accompagnato da una misteriosa ragazza. Chi è e cosa nasconde? E cosa succederà a Minas Tirith?
[Attenzione: questa fanfic non è e non vuole assolutamente essere seria]
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boromir, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Minas Tirith, dieci mesi dopo

Nella reggia erano in corso i preparativi per le nozze, ormai prossime, del giovane Sovrintendente; la sposina, però, appariva piuttosto preoccupata da qualcosa e l’avvicinarsi del giorno stabilito per le cerimonia non faceva altro che aumentare la sua inquietudine. In molti credevano che ciò fosse causato dal matrimonio: in realtà il suo passato ed i suoi errori non smettevano di tormentarla, e il doverli tenere nascosti la faceva star male. Sapeva bene di non poter fare altro se non voleva costringere Boromir a scegliere tra lei e la sua famiglia e non voleva che questo accadesse.
Quel giorno Adûnaphel si sentiva peggio del solito: ormai mancava pochissimo al  ritorno di Faramir ed Éowyn dall’Ithilien e quello di Éomer e Lothíriel da Rohan: non sapeva davvero cosa fare. Era in camera sua,  in lacrime, quando Arwen, sentendola, entrò nella stanza e le si avvicinò.
-Adûnaphel cosa c’è che non va? E’ successo qualcosa?-  le chiese la regina, preoccupata
-No, Arwen non è niente, non preoccuparti-
-Non mentirmi, cos’è che ti fa stare tanto male? Vorrei poterti aiutare-
-Ricordi del passato, di un passato che preferirei dimenticare, e di tutti i miei errori…  possono solo far star male Boromir!-
-Non dire così, Adûnaphel!  Nessuno di noi ti giudicherà per i tuoi errori. So benissimo chi o cosa eri prima, ma sono sicurissima che adesso sei diventata buona e che il tuo pentimento è sincero. Non credere di essere stata l’unica a farsi ingannare da Lui e che se ne è pentita amaramente, è successo anche ad altri. Quindi adesso smettila di piangere, pensa a Boromir e sorridi-
Arwen era stata incredibilmente convincente. Adûnaphel cominciò immediatamente a sentirsi meglio.
- Chi ti ha raccontato del mio passato?- domandò
-Nessuno. Io e Aragorn l’abbiamo capito da soli. C’è qualche altro problema?-
-Faramir e Lothíriel: ho paura che mi odierebbero se scoprissero qualcosa-
- Sta’ tranquilla e raccontagli tu stessa la verità. Sono sicura che per loro non cambierà niente -
-Non so che fare! Da una parte vorrei dirglielo ma dall’altra…-
-Ascoltami, fa’ come ti dico! Ti sentirai molto meglio dopo… ricordati che loro ti vogliono bene-
-Hai ragione, seguirò il tuo consiglio, te lo prometto-

Pochi giorni dopo Faramir ed Éowyn tornarono dall’Ithilien; l’indomani anche Éomer e Lothíriel arrivarono a Minas Tirith. Non appena vide la figlia e il genero, Imrahil cominciò ad innervosirsi: non riusciva ancora ad accettare l’idea che la sua bambina si fosse sposata.
-Speriamo che zio Imrahil non rincominci- disse Faramir al fratello -Dopo il matrimonio ha pianto per dieci giorni di seguito-
-E’ inutile sperare che si calmi- replicò quello -servirebbe un miracolo o…-
-Tu hai in mente qualcosa-  intervenne Adûnaphel
-Concordo. Beh, speriamo che la sua idea funzioni o siamo nei guai: quando zio Imrahil comincia con le sue lamentele non la smette più e diventa insopportabile.-
-Funzionerà, state tranquilli, ne sono certo-
Una mezz’ora dopo, mentre Imrahil continuava a lamentarsi e nessuno gli dava retta, arrivò un cavaliere.
-Ma guarda un po’ chi si rivede- disse Aragorn mentre il cavaliere entrava nella sala del trono -sbaglio o è passato solo un mese dalla tua ultima visita, Glorfindel?-
-Certamente, ma Lord Elrond mi ha rispedito qui- rispose l’interessato
-Qui le possibilità sono due Aragorn. O tuo suocero è anche peggio del mio carissimo zio…- disse Boromir -Oppure Lord Elrond non ha niente a che vedere con queste visite di Glorfindel che, invece, sono dovute ad una certa infermiera…-
-E a giudicare dall’espressione di Glorfindel direi che l’ipotesi giusta è la seconda. Anche perché mio padre è capace di fare anche una decina di consigli per decidere se, chi e quando mandare qualcuno qui-  notò Arwen
-Spero che tu stia scherzando, mia Regina- le disse Faramir
-Secondo te per quale motivo mio padre viene chiamato Elrond il Conciliatore?-
-Tieni presente che l’unica cosa che i suoi concilii conciliano è il sonno- aggiunse Aragorn
-Oh mio Eru. Avevo capito che li adora ma non credevo fossero una mania-  replicò Faramir sconcertato
Una ragazza con lunghi capelli biondi mossi e gli occhi verdi entrò nella sala
-Lord Boromir, ecco la medicina che mi avete chiesto- disse, porgendo una tazza al Sovrintendente
-Grazie mille Danerys. E’ forte?- le rispose lui prendendo la tazza
-State tranquillo funzionerà perfettamente- disse lei gettando un paio di occhiate a Glorfindel (che la stava fissando imbambolato)  per poi uscire dalla sala.
-Adesso non negare Glorfindel, perché ti abbiamo scoperto-  commentò Arwen, ridendo
-Boromir, cosa ti ha dato Danerys?- gli chiese Faramir
-Aspetta e lo scoprirai. Guarda stanno arrivando Éowyn, Adûnaphel, Éomer, Lothíriel e con loro c’è anche zio Imrahil, con le sue eterne lamentele-
Quando i cinque entrarono nella sala i presenti videro che Lothíriel aveva gli occhi lucidi e stava quasi per scoppiare a piangere.
-Zio vuoi un po’ di tè caldo?- chiese Boromir, avvicinandosi all’uomo e tendendogli la tazza
-Grazie mille, nipote- replicò quello prendendo la tazza, senza sospettare niente, poi la vuotò tutta d’un fiato e si calmò all’istante
-Adesso mi vuoi dire cos’era Boromir?- insistette il secondogenito di Denethor
- Solo un calmante molto potente che ci darà almeno quattro o cinque ore di  tranquillità, fratellino-
-Danerys è un infermiera esperta… magari le farebbe molto piacere imparare un po’ di medicina elfica...- notò Arwen
-Sì le farebbe sicuramente molto piacere, ne è sempre stata affascinata-  insistette Lothíriel
-Allora Glorfindel, che ne dici?- domandò Aragorn
-Per me… va benissimo. Se lei vuole… gliela insegnerò con piacere - balbettò l’interessato: per quanto imbarazzato non si sarebbe fatto sfuggire un’occasione simile per nessun motivo.
-Figuriamoci se rifiutava- bisbigliò Boromir a bassa voce
-Già, non si sarebbe mai fatto scappare una simile opportunità- replicò Aragorn allo stesso modo
La giornata proseguì tranquillamente, ma Adûnaphel sapeva che l’indomani avrebbe dovuto dire tutta la verità riguardo il suo passato a Faramir e Lothíriel e questo la preoccupava moltissimo: era sicura che i due non avrebbero reagito bene.

La mattina seguente Lothíriel chiese a Danerys se le interessava imparare la medicina elfica: l’amica accettò entusiasta e le due abbandonarono le Case di Guarigione, dirigendosi alla reggia.
-Ecco lì Glorfindel. E’ uno dei principali consiglieri di lord Elrond e un guaritore molto abile: sono sicura che avrà molte cose interessanti da insegnarti- disse la regina di Rohan
-Non vedo l’ora di cominciare!- esclamò Danerys, pensando che quelle lezioni, con un maestro affascinante come Glorfindel, sarebbero state ancora più interessanti.
Lothíriel salutò l’amica e raggiunse i cugini nello studio di Boromir, dove poco dopo arrivò Adûnaphel che, dopo qualche attimo di incertezza, rivelò agli altri il suo segreto.
-Una Nazgûl!! Ma dove hai la testa Boromir?- tuonò Faramir -prima ti fidanzi con una ex-Nazgûl pentita, poi vieni a dire a me che mi sono scelto una ragazza pericolosa???- Adûnaphel, cui inizialmente si era quasi fermato il cuore per lo spavento, tornò a rilassarsi solo dopo la seconda frase: suo cognato l'aveva pronunciata accompagnandola con un sorrisetto che indicava chiaramente che stava scherzando.
-Faramir non ha tutti i torti. Se Eowyn è pericolosa, Adûnaphel cos’è?- incalzò Lothíriel, ridendo
-Un tesoro! E poi lei è molto più tranquilla di voi due scalmanate- replicò il Sovrintendente
-Io invece credo che Faramir e Lothíriel non abbiano tutti i torti. Hanno perfettamente ragione. Éowyn è sicuramente una guerriera molto coraggiosa, ma la più “pericolosa” tra me e lei sono sicuramente io- disse Adûnaphel, felicissima di accorgersi che Arwen aveva ragione mentre lei si era sbagliata
-Nostro padre sarebbe impazzito sapendolo e come minimo avrebbe minacciato di diseredarmi e esiliarmi, mentre voi due siete di un calmo… - scherzò Boromir -Scusami cuginetta, non avevo pensato a quello che è successo- aggiunse, notando gli occhi lucidi della regina di Rohan
-Non ti preoccupare Boromir, adesso sto bene. Comunque non siamo sorpresi: tu non sei tanto normale quindi era quasi impossibile che ti fidanzassi con una ragazza normale-
-Guardate che io ero veramente un Nazgûl, non è uno scherzo.- disse Adûnaphel, temendo di non essere stata creduta.
-Sta a Boromir decidere della sua vita e a nessun altro e ma noi non importa chi eri ma solo chi sei-
-Giustissimo. Ex-Nazgûl o no, adesso sei buona e presto sarai la moglie di mio fratello e questo è quello che mi interessa-
-Sono felicissima di sapere che per voi non è cambiato niente, temevo che se aveste scoperto qualcosa mi avreste odiato e invece…-
-Vieni con me…. Se non sbaglio adesso dovresti andare a provare un certo vestito e se ti và ti accompagno volentieri. Adesso devi pensare solo al matrimonio- le disse la regina di Rohan
-Ecco brave, andate - disse loro il principe dell’Ithilien -Io e Boromir adesso dobbiamo andare a discutere di politica con Elessar ed Éomer, che ci stanno aspettando-
Le due ragazze uscirono dalla sala. Adesso Adûnaphel era molto più calma e pronta a immergersi completamente nei preparativi per il suo matrimonio.
Fine.

Nota dell'Autrice: Adesso questa storiella è terminata, spero che vi abbia divertito e non l'abbiate trovata troppo assurda. E spero di riuscire a pubblicare presto qualcos'altro, stavolta ritornando sul mio genere abituale.
   
 
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