Non è
più tempo per te
Nella
vecchia casa la ragazza piange,
nella stanza
vuota implora perdono,
rintanata in un
angolo buio si lascia guidare dalle lacrime.
Ci si accorge di aver
sbagliato sempre troppo tardi,
ci si accorge di
essere svegli solo quando l’incubo cessa.
Ed
è in fondo ciò che è successo ad
Isabel.
Il
suo fragile corpo è rintanato in quell’angolo.
I suoi polmoni inalano polvere, e l’odore di sangue e chiuso
le brucia la carne arrossata.
Ora,
non hai più paura… vero Isabel?
Ora lui non ti fa più paura?
Ma
cosa ti spinge a gridare in tal modo, piccola?
Cosa ti fa accapponare la pelle così tanto?
Le
sue mani non toccheranno più un solo centimetro del tuo
corpo,
le sue labbra non cercheranno mai più le tue.
Isabel,
che ora si tiene il viso tra le mani, bagnandole con le sue lacrime,
alza lo sguardo.
Nella penombra, nella stanza illuminata dalla
flebile luce lunare, vede ciò che ha fatto.
L’espressione
sul suo viso cambia,
i singhiozzi terminano di scuoterla,
dischiude le labbra,
e tremante si mette in piedi.
Non
ti farà mai più del male Isabel.
Si
avvicina a lui, con i capelli color del grano macchiati di rosso.
si avvicina con passo lento,
si avvicina col fiato corto,
si avvicina priva oramai di qualsiasi emozione.
Cosa
sei diventa, Isabel?
Sospira,
chinandosi, guardando quel corpo senza vita che mai più la
toccherà.
“Ora
ti diverti?” Sussurra, sorridendo.
Chi
sei ora Isabel?
Ed
è così, che la dolce ragazzina di soli quindici
anni si è svegliata dall’incubo.
Ed è
così, che la dolce Isabel si è tramutata in
mostro.
Edgard Sugar
Keating.