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Autore: DeAnna     09/01/2017    1 recensioni
Emmett McCarty è un giovane, promettente e brillante medico.
Rosalie Hale è un giovane, promettente e brillante medico.
Emmett all'Università era il re delle feste, il capo di ogni baldoria...
Rosalie (già) all'Università era soprannominata “la principessa di ghiaccio” per la sua bellezza altera e per la sua fredda determinazione.
Entrambi entrano a far parte dell'equipe medica del Dottor Carlisle Cullen al Cedars Forks Hospital.
Sono passati più di dieci anni dall'ultima volta che si sono visti, ma, chiaramente, nessuno dei due ha dimenticato l'altro.
Perchè?
Certo le loro vite sono cambiate...e parecchio, soprattutto per Emmett.
Come?
Leggete e lo scoprirete!!
Read, Enjoy & Review!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Emmett Cullen, Jasper Hale, Rosalie Hale | Coppie: Emmett/Rosalie
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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16- ADDIO


Sei sicura che non vuoi che ti acompagni?” le chiese Emmett, per la milionesima volta.

No! Santo cielo! No! Non ho sei anni, posso cavarmela da sola! - rispose Rosalie, poi , pentita dello scatto di nervi aggiunse – Scusa. Non ce l'ho con te, anzi, ti ringrazio per essere così premuroso, ma è una cosa che devo sistemare da sola, anche se non mi fa piacere. É qualcosa che riguarda Royce e me e penso sia giusto che non ci sia nessun altro quando... si, insomma... quando chiuderemo questo rapporto”

Lui la guardò, ammirato “Hai ragione – disse – è che... odio l'idea di saperti da sola ad affrontare quel verme!”

Non è così male, in fondo. Ma sicuramente non sarà felice per ciò che gli dirò”

Dovrebbe aspettarselo”

Rose sgranò gli occhi che divennero due immensi laghi celesti nel viso un po' pallido “Perchè? Cosa intendi dire?” domandò

Oh, andiamo! Royce King non può veramente credere che tu saretsti rimasta ocn lui per sempre ! Vali mille King, vali anche mille me, in realtà, ma spero che non te ne accorgerai mai e che mi amerari per sempre!”

Lei sorrise “Ora vado. Ti chiamo appena ho finito ok?”

Emmett annuì e le sussurrò ti amo, mentre lei lo baciava, prima di scendere dalla macchina.





Rose


Rose si fermò un momento davanti alla porta dell'appartamento in cui viveva Royce.

Sorrise velocemente al portiere, che ormai la conosceva, e chiamò l'ascensore.


Royce preferiva vivere a Port Angels, facendo il pendolare per andare al lavoro, perchè Forks era troppo piccola e monotona per i suoi gusti.

Il solo motivo che lo aveva portato “in quel buco” , come lo aveva definito spesso, era l'ospedale , poi aveva conosciuto lei...


Davanti all'appartamento suonò il campanello e, pochi minuti dopo, la porta di olegno scuro si aprì e comparve Royce.

Il paragone con Emmett, involontario, scattò nell'istante stesso in cui lo vide con indosso pantaloni blu e camica azzurra; le uniche concessioni al confort casalingo erano il bottone del colletto aperto e l'assenza della cravatta.


Ciao, tesoro. Non ti aspettavo. Entra” le disse, non appena la vide.


Era, comunque, indubbiamente, un bell'uomo: snello, con gli occhi azzurri e i capelli chiari.


Ciao. Io... sono qui perchè ho bisogno di parlare con te” rispose Rosalie, mentre pensava

Devo assolutemnte mantenere la calma e spiegargli chiaramente che ho deciso di chiudere la nostra storia. Prima lo faccio prima sarò libera”


Siediti e dimmi pure” ribatté lui, accomodandosi sull'ampio divano nero.


La casa era arredata con mobili scuri , vetro e acciaio, in uno stile minimal chic , molto maschile, molto d'effetto e, secondo Rose, molto freddo e impersonale.


Temo che non ti piacerà quello che voglio dirti, ma , per favore, ascoltami.

Ci ho pensato molto e sono giunta alla conclusione che la nostra storia sia al capolinea” dichiarò lei, guardadolo negli occhi.

No”

Che significa no? Ti ho chiesto, per favore, di lasciare che ti spieghi le ie motivazioni”

Puoi dire quello che vuoi, ma , credimi, non sono uno stupido. Mi sono accorto che sei cambiata da quando McCarty ha cominiciato a lavorare all'ospedale... Anche un cieco si sarebbe accorto che gli scodinzoli vicino come una cagna in calore!”

Sei volgare ed io non me lo merito – Rose era fermamente decisa a non perdere la calma, nonostante tutto – Sono qui per parlare di noi e non del dottor McCarty”

Vuoi forse dire che lui non c'entra? Hai il coraggio di dire che non è per infilarti nel suo letto ch emi stai lasciando? Che stupido ! Io ti conosco : tu sei già finita nel suo letto e mi stai lsciando per non avere nessuno scrupolo di coscienza. Credi davvero di avere il diritto di fare quello che vuoi? Credi che una scopata valga più della nostra storia? Non puoi seriamente pensare che quel.. quel pagliaccio sia adatto a te!”

Royce per favore! Si, voglio mettere fine alla nostra storia e non ti basta sapere che ho capito che qualsiasi cosa ci sia stata fra di noi non è amore? Vorrei che ci lasciassimo civilmente... Hai il diritto di essere triste, o arrabbiato, ma non penso che insultarmi ti farà star meglio..”

Che ne sai?! Eh? Come puoi sapere ciò che mi fa star bene quando mi stai scaricando per un idiota con due marmocchi!”

Rose dovette sforzarsi per non tirarli un pugno sul naso. Sapeva che a Rpyce non piacevano i bambini e i ragazzi, ma ciò di cui lui non era a conoscienza era il suo passato con Emmett e non aveva alcuna intenzione di raccontarglielo.

Io sono venuta qui per cercare di parlare con te, come due adulti e nel modo più ragionevole pèossibile, considerata la situazione, ma mi accorgo che non è possibile , dunque me ne vado. Ho sbagliato, non lo nego: Mi sarei dovuta fermare a riflettere sulla nostra storia parecchio tempo fa e, sicuramente, avrei capito che noi due stavamo bene insieme, ma non era l'amore che ci teneva uniti. Ed è quello che voglio : stare con un uomo che amo più della mia stessa vita e che prova lo stesso per me”

L'amore di cui parli, mia cara Rose, è roba per adolescenti e romanzi di terz'ordine e anche lì, credimi, è parecchio sopravvalutato. Tu sei un medico, una donna molto intelligente, eppure... ti stai comportando come la più stupida delle ragazzine : butti alle ortiche tutto ciò che siamo e potremmo essere per cosa? Una fuga d'amore?

Non ci voglio credere. Io non ne parlerò con nessuno. Quando, tra qualche giorno, sarai rinsavita ci butteremo alle spalle questo tuo piccolo scivolone e non ne parleremo più, d'accordo?”

Cosa non capisci del fatto che io non ti amo e non voglio più stare con te? Non ci sarà alcun ripensamento e non tornerò più qui! Puoi raccontarlo a chi ti pare, non m'pimporta! Le nostre strade Royce, si dividono qui. Da oggi saremo esclusivamente colleghi.”


Detto ciò Rosalie girò i tacchi ed uscì velocemente. L'espressione di Royce ed il modo in cui le aveva parlato le avevano fatto venire i brividi.

E i suoi occhi – pensò, accellerando il passo – i suoi occhi...sembravano quelli di un folle




Royce



Royce si versò uno scotch, liscio. Non era certro una sua abitudine bere prima di pranzo, ma la sgradevolissima conversazione avuta con Rosalie, l'aveva innervosito e aveva bisogno di qualcosa che lo aiutasse a ritrovare la calma e la consueta lucidità , prima di agire.


Non avrebbe certo permesso ad Emmett McCullen di scombinare i suoi piani !


Quello che voleva era Rose al suo fianco e un posto accanto al dottor Cullen, al vertice dell'ospedale. Aveva lavorato sodo per avere ciò che aveva conquistato e mancava davvero poco alla meta. Dannazione a McCarty!


Improvvisamente sorrise, prese in mano il cellulare e, trovato il numero che cercava, fece partire la chiamata.



Casa McCarty


Era quasi buio quando Emmett tornò a casa. Era stata una giornata lunga e pesante. Bella, ma anche complicata.


E non è ancora finita! - gli ricordò la voce della sua coscienza – ci sono ancora i ragazzi...


Per nulla al mondo avrebbe permesso che sentissero qualche pettegolezzo su lui e Rose. Non era così che aveva instaurato il loro rapporto: fra di loro c'era sempre stata una gran fiducia ed avevano sempre parlato di tutto.

Rose era importante per lui e, di conseguenza, sarebbe entrata anche nelle loro vite.


Entrò e, stupito di trovare la casa insolitamente silenziosa e apparentemente vuota si diresse in cucina.



Trovò la nonna ai fornelli, e la cosa gli diede una sensazione di benessere, facendolo sentire a casa.


Ciao”


Lei si voltò e un sorriso le illuminò il viso.


Finalmente sei tornato! - gli disse – A giudicare da quanto brillano i tuoi occhi dev'essere stata una giornata speciale”


Oh! Lo è stata eccome! Rose è una donna speciale! Voglio che voi due vi conosciate, che vi conosciate per davvero e sono sicuro che ti piacerà un sacco!”


Dine si sentì scaldare il cuore a sentire l'adorato nipote parlare così; annuì, sorridendo, incapace di trovare le parole giuste. Emmett meritava di essere felice!


Ti racconterò tutto con calma, promesso, ma... dove sono i mostri?”

chiese lui, guardandosi intorno.


Di sopra – rispose lei, serenamente – penso stiano studiando”


Stavolta fu lui a non rispondere, mentre si dirigeva verso il piano superiore.


Erano entrambi in camera di Jasper , le teste vicine, chine su un libro, alla scrivania .

Ohi...” disse, mentre entrava, dato che la porta era aperta.

Papà ! Eravamo preoccupati per te!” esclamò, immediatamente Edward.

Jasper gli sferrò un calcio, sotto la scrivania e rettificò “Non eravamo preoccupati! Ed è curioso di sapere perchè sei sparito e non ci hai detto nulla”

Idiota!” lo apostrofò il fratello, sprezzante.


Emmett si lasciò scappare una risata. “In effetti avrei qualcosa da dirvi, se avete tempo e avete finito i compiti” ammise.


Si sedette sul letto di Jasper e fece cenno di avvicinarsi.


'E ora da dove comincio? - si chiese – voglio che sappiano come stanno le cose, ma non posso e non ho intenzione di raccontare loro che la loro madre è una grandissima stronza...'


Non devi raccontarci nulla, se non vuoi” dichiarò Jasper, facendo gli occhiacci a suo fratello che ribatté, prontamente “Vuole farlo”.


Emmett non potè fare a meno di stupirsi, per l'ennesima volta; sembrava davvero che Edward gli leggesse nel pensiero e Jasper riuscisse sempre a capire come si sentiva il proprio interlocutore. Erano incredibili!


In realtà avete ragione entrambi: non è facile parlare di certe cose, ma ritengo che sia giusto che sappiate” disse e cominciò a raccontare.


Ed fu il primo a riaversi.

Wow! - disse – la dottoressa Hale! E voi stavate insieme prima che noi nascessimo... è incredibile !”

Già, in effetti è una storia pazzesca - convenne Emm, poi si rivolse a Jasper, che taceva, assorto – non dici nulla?”

Non so... troppe cose... non riesco ancora a metabolizzare...” rispose lui, a bassa voce.

Ragazzi vorrei che fosse chiaro che io e Rose abbiamo intenzione di fare sul serio e sapete bene che, se cosi non fosse, non l'avrei portata nella nostra famiglia e nella nostra vita, ma, allo stesso tempo, penso che voi due non siete più dei bambini e penso siate in grado di gestire la situazione. Non voglio dirvi che non cambierà nulla, perchè sicuramente le cose cambieranno, non saremo più solo noi tre, ma cambieranno in meglio, questo posso promettervelo!” affermò Emmett, con calma e decisione.

Sono contento per te - ribatté Edward, ridendo sotto i baffi – hai trovato una donna che ti sopporta e lo hai fatto prima di essere troppo vecchio”

Ehi ragazzino! Non pensare che non sia ancora capace di metterti K.O.!” rispose Em e mise un braccio sulla spalla di ciascuno dei suoi figli.


Io ci sarò sempre e voi sarete sempre al primo posto, questo non dovete scordarlo mai. Accada ciò che accada sarò accanto a voi quando avrete bisogno, dovessi fare il giro del mondo per raggiungervi!”




















  
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