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Autore: saffyj    09/01/2017    13 recensioni
Bella ha una vita perfetta, non le manca nulla... fino a quando non tiene in braccio la figlia della sua miglior amica e capisce che invece una cosa nella vita le manca: un bambino!
Non cerca l'amore, l'uomo giusto o cose del genere... vuole solo un bambino!
Ma come può fare? L'inseminazione artificiale? Adottarlo? Nooo... troppo facile...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Ciaooo!! Sono felice che vi sia piaciuta questa pazzia da Epifania e vi ringrazio
per i vostri bellissimi commenti... e come promesso... a voi la seconda parte... BACIII!!

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PARTE SECONDA - Edward

 
Mi fermo con l’auto nel parcheggio del locale e, guardandomi nello specchietto, controllo che quella pazza di Tanya non mi abbia lasciato succhiotti. Sono settimane che la poverina mi sbavava dietro, e stasera non sono proprio riuscito a tirarmi indietro. E’ una bella ragazza, giovane, bionda, occhi azzurri, seno prosperoso e tonico, culetto sodo e una bocca creata apposta per farmi pompini… e che pompini! Ma cazzo quanto odio quando vogliono a tutti i costi marchiarmi con quei maledetti succhiotti! Non siamo più al liceo ed io non voglio nessun marchio perché io sono solo di me stesso!
Sono generoso e mi concedo volentieri alle donne belle e vogliose… ma non voglio, e questo lo chiarisco sempre, un rapporto che vada oltre ad una sana e piacevole scopata!
E’ il mio motto, lo è sempre stato… e pure le pietre lo sanno!
Io sono a posto così, non ho bisogno di nessuna che mi completi… ho tutto ciò che desidero e avere molte donne che cadono ai miei piedi è quello che più adoro della mia vita. Sono vanitoso, lo ammetto, ma sono figo e quindi me lo posso permettere!
Sono giovane, bello, ricco e la vita è stata ultra generosa con me… l’unico modo in cui una donna può completarmi e rendermi felice è facendosi scopare in ogni modo immaginabile. Adoro quando mi completo con il loro corpo, quando il mio obelisco si unisce alle loro passere… mmmmh… che goduria sentirle bagnate e calde… pronte per me, che mi circondano e mi strizzano mentre vengono urlando il mio nome accostato a quello di Dio!
L’amore, quello del vissero felici e contenti li lascio a quegli sfortunati che non hanno una vita meravigliosa come la mia. Quei poveracci che non riescono a trovare appagamento nel lavoro, nella famiglia, nel loro stipendio… Li capisco quando parlano di volere una donna che migliori la loro vita e mi dispiace per loro. Ogni volta che ne incontro uno mi rendo conto di essere stato fottutamente fortunato, perché la vita mi ha sorriso dal momento in cui ho emesso il primo vagito! Quindi, dato che sono generoso, lascio a loro la ricerca della donna perfetta, dell’amore eterno… io nel frattempo tengo in allenamento le loro future anime gemelle!
E stasera voglio tenerne un paio in allenamento… la scopata con la biondina non ha prosciugato tutte le mie energie, anzi…
Entro nel locale ormai pieno e saluto con il mio sorriso strappa mutande le donne che mi guardano lussuriose. Bellezze, datemi almeno il tempo di bere qualcosa!
Non disdegno nessuna e le saluto tutte con il mio occhiolino tranquilla, presto ti farò godere come non hai mai goduto e mi avvicino al bancone del bar per ordinare il mio solito scotch di inizio serata.
 “Quanto darei per poter ballare con lei” mormora il barista passandomi il bicchiere mentre si mangia con gli occhi qualcuno sulla pista da ballo.  Mi volto per capire chi abbia attirato la sua attenzione e rimango senza fiato nel vedere una ninfa. Sembra una visione, mentre balla in modo sensuale sorridendo ad occhi chiusi e facendosi cullare dalla musica.
“Peccato che sia di turno, altrimenti ci farei un pensierino” mi strizza l’occhio.
“Credo che sia di quelle che ti schiaffeggia appena la avvicini” esclamo facendo dondolare il bicchiere per farmelo riempire di nuovo.
L’avevo già adocchiata alcune settimane prima in un altri locali, mi aveva attirato il suo corpo snello e perfetto, ma non l’ho mai avvicinata. Sembra una ragazza timida, discreta. Non l’ho mai vista ballare o bere… in tutte le occasioni in cui l’ho vista rimaneva seduta ore al tavolo, sorseggiando strani intrugli mentre chiacchierava con la sua amica stramba. Ho persino pensato fossero lesbiche perché allontanavano qualsiasi ragazzo le avvicinasse e rimanevano sempre e solo loro due a confabulare e ridere per ore. Non mi ha mai degnato di uno sguardo, solo l’amica lo aveva fatto e mi aveva messo a disagio. Sembrava mi stesse soppesando, studiando…
 
“Non credo” nega con il capo il cameriere continuando a guardare verso la pista “In particolar modo se la avvicini tu” mi sorride complice “L’ho sentita mentre parlava con l’amica… credo proprio che si sia agghindata così per te”
“Per me?” chiedo confuso.
Lui annuisce e riporta lo sguardo lussurioso verso la ragazza “Ci sono rimaste male nel non vederti seduto al bancone quando sono arrivate…”
“Ma se nemmeno mi conoscono!”
Scoppia a ridere e si appoggia al bancone avvicinandosi pericolosamente “Chi non conosce Leggenda Cullen?”
Il mio ego saltella orgoglioso. Vero! Chi non conosce la Leggenda!
“Dici che…?” gli chiedo tracannando il bicchiere.
“Amico. Ti vedo in questo locale da anni e non ti ho mai visto dubbioso sul sicuro successo con una donna… cos’è… hai paura che non ceda al fascino della Leggenda? Sei ormai così abituato alle donne che ti saltano addosso che non sai più come si fa a provarci con una di loro?” mi stuzzica sorridendo ed io drizzo le spalle.
“Non è ancora nata la donna che rifiuta le mie avances ed io sono il maestro dell’accalappiare le donne!” mi alzo e sistemo la giacca, pronto a fiondarmi sulla preda.
“Bravo! Adesso ti riconosco… vai, tu che puoi… mentre io rimango qui a rodermi dall’invidia…”
“Vado, sfondo e torno… tu preparami un bicchiere per brindare al mio successo!” Mi ravvivo i capelli come so che piace alle donne e mi dirigo verso la donna che mi attrae come una calamita.
Mi mischio alla gente in pista e saluto con un occhiolino le donne che mi si avvinghiano, promettendo loro di soddisfarle entro fine serata. Mi posiziono dietro la preda ed inizio a ballare avvicinandomi sempre di più.
Devo ammettere che non sono proprio abituato a questo teatrino. Da quando ho scoperto l’universo femminile, non mi è mai successo, se non i primi anni, di dover approcciare con qualcuna. Mi bastava uno sguardo, un sorriso… ed il gioco era fatto, ma lei ha gli occhi chiusi e sembra che si sia estraniata dal mondo, rapita dalla musica.
Mi avvicino maggiormente e mi blocco quando la sua amica mi guarda. Sembra stupita, preoccupata… ma dopo pochi secondi il suo viso si rilassa in un sorriso e, con un gesto del capo, mi sprona a ballare con l’amica.
L’abbraccio da dietro, tenendo distante il viso, pronto a deviare l’eventuale schiaffo, ma la ninfa reagisce appoggiandosi al mio corpo e muovendosi sinuosa seguendo le note. Mi faccio più ardito e inizio a baciarle il collo mentre le sussurro nell’orecchio e le chiedo di ballare per me.
La sensazione del suo corpo che struscia sul mio è qualcosa di… di… indescrivibile. Sono eccitato come un adolescente alla prima cotta e, quando si volta continuando a ballare, la voglia di baciarla è irresistibile. Ci provo, ma lei non me lo permette e, dopo vari strusciamenti e promesse non dette, mi trascina nel corridoio dei bagni e si fionda sulle mie labbra con una passione che mi toglie il fiato.
Altro che timida ed introversa… è una tigre affamata ed io sono il suo pasto!
La porto nella saletta della lap dance e le faccio toccare il paradiso una, due… mille volte. Lo facciamo in ogni modo, posizione… non ci neghiamo nulla e ci doniamo completamente presi da una frenesia che non avevo mai provato. Più affondo in lei e più voglio rimanerci. E’ stretta, calda e i nostri corpi si uniscono in modo perfetto. Mi lascia fare tutto ciò che desidero ed io faccio tutto ciò che desidera. Ogni mio sogno, ogni mio desiderio viene esaudito, ed esaudisco ogni suo peccaminoso pensiero. E’ una piacevole sorpresa la mia tigre. Non ha inibizioni e sembra che voglia provare tutto il repertorio del kamasutra in una sola notte!
Dopo ore passate a strusciarci, baciarci, morderci e scoparci… mi lascia senza forze, nudo e sudato sul divanetto. Quando ho la forza di riaprire gli occhi, lei è già rivestita e perfetta. Mi bacia, mi ringrazia e se ne va soddisfatta.
Il tempo di capire cosa è successo che la porta della saletta è già chiusa e di lei non ci sono più tracce.
Mi rivesto velocemente. Voglio il suo numero, voglio replicare la nottata… voglio quella tigre nel mio letto, sulla scrivania del mio ufficio, nella limousine… voglio farle vedere che esistono altre posizioni che possiamo fare… ma si è volatilizzata.
Mi avvicino al bancone del bar e chiedo un whisky, esattamente quello che lei stava bevendo.
“Vedo con piacere che la ragazza ti ha prosciugato” esclama il barista passandomi la bevanda ambrata ed io annuisco.
“Hai visto dove è andata?”
“E’ andata via con la sua amica. Era felice e soddisfatta! Bravo Leggenda! Anche questa sera hai fatto la tua buona azione!” mi strizza l’occhio ed io brindo alle sue parole.
“Vorrei poter replicare la buona azione con la ninfa…” mi lascio sfuggire e il barista spalanca gli occhi.
“Non credo ti sarà possibile… Bel… la ninfa non è una donna che concede il bis”
“Non mi sembra una donnetta facile” la difendo anche se effettivamente non sembrava nemmeno la tigre che mi ha tenuto in tiro nelle ultime ore.
“E non lo è… ma ti consiglio di continuare con le tue abitudini…”
“Sicuramente non le cambierò per una tigre camuffata da agnello” rispondo stizzito.
“Una tigre?” scoppia a ridere “Quella donna è piena di sorprese!” scuote il capo divertito e torna a sistemare i bicchieri.
Rimango al bancone ripensando alla strana serata, e dopo aver allontanato l’ennesima donna che vuole divertirsi con me, mi decido a tornare a casa… la ninfa mi ha spompato, se lo pianto ancora in qualcuna rischio di morire per mancanza di forze.
“Ci vediamo il prossimo mercoledì… chissà se ci sarà un’altra tigre mascherata da agnello” mi saluta il barista sorridendomi amichevole.
“Ci spero…”
“Buona notte Leggenda Cullen”
“Buona notte…”
“Jake”
“Buona notte, Jake”
 
****
E’ passato poco meno di un mese da quella strana e magica serata. Sono passate mille donne, una più bella dell’altra, una più vogliosa dell’altra, ma ormai il mio cervello è andato in pappa per una donna del quale non conosco nemmeno il nome.
Non sto dicendo che sto cambiando idea e sono diventato uno di quelli che ha bisogno di una donna per sentirsi completo, ma quella pupa mi ha regalato una notte unica e vorrei solo replicarla… così, tanto per togliermi lo sfizio!
L’ho cercata nei locali in cui l’avevo intravista nei mesi precedenti al nostro incontro, ma si è volatilizzata. Nessuno la conosce, nessuno sa di lei… forse me la sono sognata! Anche se ho il barista che mi conferma di averla vista anche lui!
Pazienza! La vita va avanti anche senza tigri travestite da agnelli… anche se sarebbe più corretto definirla ninfa… e poi la mia fantasia è più fervida di quella di un bambino e basta che chiuda gli occhi mentre scopo con qualcuna, bevuto il whisky di quella sera… ed il gioco è fatto… più o meno!
Vabbè, chissenefrega! Non pensiamo più a lei e continuiamo a vivere la vita a pieno regime!
Oggi è un giorno importante! E’ il mio compleanno e devo festeggiare alla grande questo grande evento! Il giorno in cui al mondo è stato donato un talento come me!
Jasper ha organizzato una festa a sorpresa in un locale che non conosco. Lo so, essendo a sorpresa non dovrei saperlo, ma non è molto bravo a nascondere gli indizi. Il locale è fuori città, e da quello che so è un localino niente male. Con un’acustica perfetta per i concerti jazz ed un palco sul quale sono certo il mio amico vorrà che suoni… Jasper, Jasper… il solito romantico!
Spero solo che abbia anche pensato alle esigenze del festeggiato e non abbia organizzato la classica festa con tutti i conoscenti, amici e non, che sbucheranno fuori urlando Auguri! seguito da un concertino jazz con la sua band… serata di sorrisi e saluti e poi tutti a nanna! Mi auguro proprio che abbia programmato qualche spettacolino privato per il festeggiato con qualche bella mora o rossa che mi festeggi in modo adeguato… il locale ha delle salette, quindi sicuramente ci avrà pensato… o forse no?
Beh! Lo scopriremo presto. Ancora mezz’oretta e posso uscire da questo ufficio dove sono stato festeggiato a dovere da alcune mie colleghe! Che dolci che sono state! Me le sono trovate in ufficio, sulla scrivania, tutte e tre messe in fila, con un fiocchetto a coprire il loro seno, Dio! Sono state eccezionali! Si sono prese cura di me senza voler nulla in cambio. Ho solo dovuto sedermi sulla poltrona ed hanno pensato tutto loro! Bravissime!!!!
Credo proprio che, se saranno presenti alla festa, ricambierò il favore e le farò godere fino a farle svenire!
***
E come volevasi dimostrare: la festa a sorpresa non prevedeva nessun spettacolino privato! Voglio bene a Jasper, è come un fratello per me, ma non ha ancora capito cosa mi renda felice!
Lui è di quelli che crede nell’amore e pensa che io abbia avuto chissà quale trauma per fuggire, così dice lui, dall’amore vero. Eppure mi conosce da sempre, sa che non ho mai avuto traumi, che ho un rapporto bellissimo con mia madre e mio padre, che nessuna mi ha mai spezzato il cuore e che la mia scelta di vita è solo dovuta al fatto che sono un figo pazzesco e preferisco l’amore di una notta che quello eterno!
Ma sorvoliamo e gustiamoci il concerto! I ragazzi sono veramente bravi e tra pochi minuti dovrò salire sul palco. E’ tradizione, inventata sempre da Jasper, che suoni allo scoccare delle 11:15 l’ora esatta in cui sono nato.
Salgo sul palco acclamato come adoro e sorrido fingendo imbarazzo. Continuate ad applaudire e invocare il mio nome… mi piace!!
Mi accomodo sullo sgabellino, attendo che abbassino le luci per creare l’atmosfera, e suono la canzone che mia madre ha scritto per il mio sedicesimo compleanno, l’anno in cui sono diventato uomo!
Mi faccio cullare dalla musica. Un altro momento della mia vita che adoro. Io e le note. Io e il pianoforte. Il mondo scompare e io entro nella mia bolla di assoluta estasi. Meglio di una scopata… tranne una… meglio di un contratto sottratto alla concorrenza… meglio di qualsiasi altro momento della mia vita.
La mia bolla viene disturbata da non so cosa. Mi sento osservato. Mi sento disturbato, ma nel contempo eccitato. Apro gli occhi e, tra la folla che mi ascolta estasiata, vedo lei, la donna che popola i miei sogni più erotici e sconci.
Sbatto gli occhi e stecco una nota. Argh! Li richiudo e mi concentro. E’ solo frutto della mia immaginazione… maledetta tigre che mi sei entrata nel cervello dopo che ti sono entrato dentro con il mio obelisco … prendo un bel respiro e mi concentro per ritornare nella mia bolla di note, lasciandomi cullare e coccolare come solo loro sanno fare. Termino il brano e apro gli occhi per ringraziare tutti dell’applauso che mi stanno regalando. Chiedono il bis… ma sorrido, non concedo mai il bis, nemmeno quando suono.
Le mie colleghe, quelle che mi sono ripromesso di ringraziare, si avvicinano e con baci e toccatine mi fan capire il loro apprezzamento.
“Dai vieni! E’ l’ora della torta… ci penserai dopo all’altro dessert!” mi disturba Jasper strappandomi dalle braccia vogliose delle pupe. Mi scuso, veramente dispiaciuto, e seguo il mio amico appuntandomi mentalmente di informarlo che, se si permetterà ancora di prolungare la mia astinenza per queste stronzate, giuro che lo uccido!
Soffio sulle candeline ed esprimo il classico desiderio: che la mia vita rimanga perfetta come è!
Apro gli occhi ritrovandomi la ninfa che sorride con la sua amica stramba. A differenza del resto della sala, loro non mi guardano, sono impegnate in qualche discorso divertente… e questo mi dà fastidio!
Sono il festeggiato. Sto spegnendo le candeline e tutti stanno cantando gli auguri a me! Perché non lo fanno anche loro?
Con passo deciso mi avvicino a loro pensando a cosa dire, perché ovviamente non le posso sgridare perché non stanno cantando, anche se punirei volentieri la tigre impalandola sul palco con il mio uccello fino a quando non mi implora di smettere.
Non si accorgono di me, troppo prese a ridere ed allora mi schiarisco la voce.
“Buonasera belle signore” le saluto con il mio sorriso strappa mutante, ma credo che ce le abbiano d’acciaio perché mi degnano di un’occhiata veloce e mi salutano frettolosamente ritornando a chiacchierare. E che cazzo!
“Chiedo scusa, ma non mi ricordo come facciamo a conoscerci…” riprovo ad attirare la loro attenzione.
“Non credo che ci conosciamo, anche se abbiamo frequentato lo stesso liceo.” Mi risponde finalmente la tipa stramba mentre la ninfa continua a bere “Siamo amiche di Jasper e ci ha invitate…”
“Oh! Jasper! Certo! Allora benvenute! Io sono Edward Cullen” mi presento allungando la mano alla tipa stramba.
“Alice Brandon” si presenta sorridendomi l’amica. Sposto lo sguardo verso la pupa.
“Isabella” dice solamente “E sono in ritardo! Tanti auguri ancora per il compleanno e complimenti per la festa! Ci vediamo a casa, Alice” bacia l’amica e se ne va senza più guardarmi. E no, carina! Non si tratta così Leggenda! La seguo e, appena fuori dal locale, la fermo prendendola per il braccio.
“Isabella” la chiamo accarezzando il suo nome mentre lo dico “Non è cortese lasciare una festa in questo modo.”
“Ho solo accompagnato la mia amica. Devo andare… sono in ritardo…” risponde liberandosi dalla mia presa e ricominciando a camminare.
“Come mai sei sempre così di fretta quando non c’è la spada laser a trattenerti?” la stuzzico seguendola con passo calmo. Lei si ferma ed io sorrido vittorioso.
“Allora ti ricordi come ci siamo conosciuti” afferma voltandosi e guardandomi compiaciuta. Io annuisco e mi lecco le labbra al ricordo.
“Non dimentico mai un bel viso e un fantastico fondoschiena” le sorrido sciabolando le sopracciglia.
Si avvicina guardandomi maliziosa e con l’unghia mi accarezza la guancia scendendo fino al colletto della camicia “E allora saprai che hai già giocato con me. Non concedi mai il bis…” mormora sensuale e il mio uccello soffre stretto nei pantaloni.
“E’ il mio compleanno!” le ricordo “Voglio essere generoso… e voglio concederti il bis” le allaccio il braccio alla vita e umetto le labbra appoggiando la mia fronte alla sua.
“Non mi interessa” risponde allontanandosi “Grazie per la gentile concessione. Ma non mi interessa”
Cosa?
Mi dà un buffetto e se ne va. E no carina!
“Scusa?” le chiedo, stupito dalla sua risposta. Mai nessuna si era rifiutata, anzi, ho dovuto cambiare molte volte il numero di telefono per scollarmi alcune ragazze che non erano mai sazie.
“Forse con l’età che avanza inizi ad avere problemi di udito o comprendonio!” affila la lama e mi pugnala. Mi ha dato del vecchio e dell’idiota pochi secondi dopo avermi rifiutato! La ninfa non è un sogno, ma è un incubo! “Non sono interessata. Sai, volevo anche io provare le favolose mani, labbra e…” indica con un gesto svogliato della mano la mia eccitazione ultra evidente “… di Leggenda… e ci sono riuscita. Wow! Bravo! Il tuo soprannome è azzeccato! Ma quella voce dell’elenco è stata cancellata.” Con un gesto secco fa una riga immaginaria nel nulla “Fatto! Adesso devo concentrarmi sulle altre cose da fare prima di morire!”
“Stai morendo?” le chiedo preoccupato. E’ giovane come è possibile che stia morendo?
Scoppia a ridere facendo ricadere la testa all’indietro, ed il mio obelisco pulsa nei pantaloni nel vedere il suo collo liscio e i capelli che le accarezzano i fianchi.
“NO!” risponde tra le risate “Ho solo 25 anni e sono sana come un pesce!” scuote la testa e cerca di ricomporsi, ma difficilmente “E’ solo che la lista è veramente molto lunga… ho dovuto iniziare presto a stilarla”
“E nella lista ci sono altre Leggende?” le chiedo offeso.
“Nah! Adesso ci sono cose più divertenti! Lanciarsi dal paracadute, vedere la barriera corallina, salire sull’ascensore dell’arco di trionfo, urlare nel gran canyon, andare a Las Vegas…” le elenca alzando un dito ad ogni proposta.
“… fare il bis con Leggenda” provo ad azzardare.
“No grazie! Già dato… e adesso è meglio che rientri o passerai la sera del tuo compleanno a parlare con l’unica donna che non è interessata invece che soddisfare quelle poverine che ti stanno aspettando…Ancora auguri e mi raccomando… falle godere come solo tu sai fare!” mi strizza l’occhio e se ne va lasciandomi senza parole.
Quella donna è un sogno e seguo il suo consiglio facendo godere come matte tutte le ragazze che sono venute a festeggiarmi! Altro che vecchio e rincoglionito… sono sempre una Leggenda e le donne continuano a chiedermi il bis… che concedo alla faccia di Isabella!!!
 
***
“Cosa vuol dire: sono innamorato?” chiedo uscendo dalla doccia della palestra.
“Che ho trovato la mia anima gemella! La donna della mia vita… il mio amore eterno!” esclama Jasper rivestendosi con i capelli ancora bagnati.
“Come Maria? Un amore eterno durato due mesi?” lo canzono ammirandomi allo specchio.
“No! Maria era solo una questione di attrazione, sesso sfrenato… ma con Alice è amore! Lo so, lo sento! Lei è la mia metà!” sospira sognante ed io scoppio a ridere.
“Io ti ho sempre visto intero… e immaginarti mezzo uomo e mezza donna mi fa un certo ribrezzo!” scoppio a ridere da solo per la battuta mentre Jasper mi lancia l’asciugamano.
“Non so cosa sia andato storto mentre ti creavano il cervello! Ma prima o poi troverai anche tu la tua anima gemella e allora sì che smetterai di sfottermi!”
“Non la troverò perché non la sto cercando e non la voglio! Non voglio condividere il mio attico con qualcuna che lascia in giro le sue mutande, il suo spazzolino da denti o mi sposti le cose negli armadi… e poi, per smaltire lo stress del lavoro o festeggiare a dovere la stipula di un contratto… non c’è niente di meglio del sesso occasionale! Prenderle come più mi aggrada senza timore di offenderle… e anche se le offendessi… pazienza, avanti un’altra!” e faccio il gesto con la mano invitando a lasciare spazio.
“Quando sarai vecchio ti pentirai di non aver cercato qualcuno con cui condividere gioie e dolori! La bellezza appassirà, il lavoro diventerà monotono, gli amici e le donne si accaseranno e tu ti troverai solo con la tua manina”
“Mio padre fa ancora stragi di cuori, come anche mio nonno! Il nostro DNA non prevede appassimenti, ma semmai maturazione della bellezza! Il lavoro non mi annoierà mai, perché c’è sempre qualcosa di nuovo da fare… e quando tutti si accaseranno… io continuerò a godermi la vita tra locali, belle donne e soddisfazioni lavorative!” mi difendo sicuro.
“Te lo auguro amico! Te lo auguro con tutto il cuore! Ma io preferisco una vita più monotona con Alice al mio fianco! Lei è… è…”
“…La donna che ti completa” termino per lui sincero “E sono felice per te! Ti auguro anche io che sia quella giusta… ma chi è Alice?” gli chiedo cercando di ricordarmi dove ho già sentito quel nome.
“Lei!” esclama orgoglioso mostrandomi una foto e facendomi mancare l’aria. Alice è l’amica stramba di Isabella!
 
***
Abbiamo perso Jasper! Cupido ha scoccato la sua freccia e ha preso il mio amico in pieno cervello. Esatto. Jasper è cotto come una pera e ogni discorso che provo a intavolare con lui finisce con la descrizione di Alice… di quanto è bella, di quanto è piena di vita… di quanto è perfetta per lui!
Ed oggi è stato impossibile anche lavorarci insieme perché stasera ha un appuntamento galante con lei e per tutto il tempo mi ha chiesto consigli su cosa fare, come fare, come vestirsi… una donnicciola alla prima cotta! Povero Jasper.
Ovviamente, da buon amico, gli ho dato tutti i consigli del caso e gli ho anche messo a disposizione l’appartamento che uso per le mie scopate… non voleva accettare le chiavi, ma io gliele ho comunque infilate in tasca!
 
***
 
“Oh sì… così… sì…” cerco di tappare la bocca alla bionda, ma deve essere una banshee da quanto strilla. “Così… non ti fermare…” continua a urlare come se avessi intenzione di smettere prima di venire.
“Tranquilla…” ansimo aumentando le spinte “Non mi fermo…” e lo infilo fino in fondo lasciandola finalmente senza fiato.
E’ una donna bellissima con dei seni che sono una visione mentre ballonzolano sotto le mie spinte, ma non riesco ad eccitarmi come vorrei.
Forse sono le sue urla… mi alzo di scatto lasciandola confusa con il broncio e prendo una cravatta dal cassetto. “Mai visto 50 sfumature?” le chiedo con voce roca mentre la imbavaglio e, per coprire il mio vero intento, le lego i polsi alla testiera del letto. Lei mi guarda ancora più lussuriosa annuendo con decisione ed io mi rifondo su di lei pompando come se non ci fosse un domani. Oh sì… era solo il silenzio che cercavo… e vengo copiosamente mentre lei continua a muoversi allungando il momento.
Mi prendo cura di lei che non è assolutamente male imbavagliata… sta per venire ed io sono di nuovo pronto per il terzo round… ma lo squillo del mio cellulare privato spezza il momento.
Quel numero ce lo hanno solo i miei famigliari e Jasper, se suona è per qualcosa di importante.
“Cazzo scusa mi sono dimenticato!” rispondo al mio amico ricordandomi che dovevo lasciare libero l’appartamento per la sua serata. 
“Tranquillo. Alice mi ha dato buca. La sua amica non sta bene e lei non se la sentiva di lasciarla sola… ho bisogno di una serata all’insegna dell’alcol… mi fai compagnia?” potrebbe sembrare una stronzata e nulla di importante, ma non ho mai sentito così giù di morale il mio miglior amico.
“Dammi dieci minuti… ci vediamo al New Moon”
Velocemente finisco con la bionda… è una delle mie regole, mai lasciarle insoddisfatte… e la sbatto fuori dall’appartamento per prepararmi e correre dal mio amico con il cuore spezzato. Vedete che ho ragione? Perché dovremmo cercare la nostra anima gemella? Non esiste, e se esiste porta con sé solo dolori.
 
Jasper è già al bancone ed è già al terzo bicchiere. Saluto Jake con un gesto della mano e lui arriva con il mio scotch preferito.
“Raccontami tutto” esclamo sedendomi vicino al mio amico e dandogli una pacca sulla spalla.
“Non so. Mi ha telefonato all’ultimo momento. Ha detto che Isabella aveva avuto una brutta notizia e che non se la sentiva di lasciarla sola.” scuote il capo e tracanna il quarto bicchiere “Non so. Mi sembra una scusa… forse non vuole stare con me… forse mi sono illuso… ho visto e capito cose sbagliate…”
“Alice è una ragazza sincera. E posso mettere la mano sul fuoco che anche lei prova qualcosa per te” si intromette il barista, ma Jasper nega ingurgitando il quinto bicchiere.
“Non la conosco. Non la conosci…” biascica Jasper.
“La conosco e anche tu la conosci… sai che Alice è cristallina. Non direbbe mai una cosa per un’altra… e quello sguardo da innamorata lo ha solo con te…” risponde sicuro Jake guardandolo serio. Posa il bicchiere che stava pulendo e si avvicina preoccupato “Cosa è successo a Bella?”
“Non lo so… qualcosa non è andata come avevano previsto… e Bella è a pezzi”
“Chi è Bella?” chiedo cercando di seguire il loro discorso.
“L’amica di Alice. La sua coinquilina… Isabella” mi risponde Jasper chiedendo un altro giro, ma vedendoselo negato da Jake.
“Smettila di bere. Domani ti chiamerà e sicuramente avrete la vostra cena… ma dimmi… Bella sta… è…”
“Non so…”
E Jake scappa sul retro prendendo il cellulare. Jasper crolla nello stesso momento con la testa sul tavolo ed io mi trovo indeciso su cosa fare. Vorrei seguire il barista e chiedergli come mai era così interessato a sapere come stava Bella, nonché Isabella, nonché la mia ninfa. Ma non posso lasciare il mio amico svenuto sul bancone.
Chiamo Jake e mi faccio aiutare a portare Jasper alla macchina.
“Come fai a conoscere così bene Alice e Isabella?” gli chiedo a bruciapelo mentre camminiamo verso la macchina.
“Frequentano il locale… sono delle clienti…” mi risponde senza guardarmi negli occhi. Sembra in imbarazzo.
“Quindi… quando chiedevo della ragazza di quella sera… tu sapevi dove potevo trovarla…” ringhio cercando di tenere in piedi Jasper e mettergli meglio il suo braccio sulla mia spalla.
“Tu non devi trovarla… devi continuare la tua vita lontanissimo da lei…”
Posiamo Jasper sul sedile posteriore della sua auto “E perché dovrei?”
“Perché è meglio per entrambi” mi risponde sfidandomi con lo sguardo.
“Per me e per te?” chiedo sicuro che sia innamorato di lei.
“Per te e per lei… siete così simili da essere pericolosi l’uno per l’altra…” e si volta senza aggiungere altro, ma aumentando la mia malsana voglia di rivedere la ninfa e replicare la nottata di sesso!
 
****
 “Non era una scusa!” esclama felice Jasper entrando nel mio ufficio.
Alzo il viso dal contratto che stavo controllando e lo guardo sorridendogli. Illumina la stanza da quanto è felice.
“La sua amica Bella ha avuto una notizia bruttissima e non se la sentiva di lasciarla da sola. Ha detto che tutto si sta risolvendo con tonnellate di gelato al cioccolato e film fantasy! Sta reagendo alla notizia e stasera sarebbero felicissime di cenare con noi” mi strizza l’occhio e si sistema la giacca “Lo sapevo che Alice non mi mentiva! Lei è il mio amore eterno” ha gli occhi a cuoricino come un adolescente alla prima cotta ed io sono veramente felice per lui, anche se non riesco proprio a vederlo insieme a quella ragazza stramba!
“Felicissime? Cenare con noi?” gli chiedo non capendo cosa c’entro con una cena romantica.
“Non vuole lasciare da sola l’amica dopo la notizia di ieri… ma non vuole nemmeno rinunciare a una cenetta romantica con me!” mi spiega innamorato ed io scuoto il capo.
“Una cena con me e Isabella che facciamo da candele… è una cena romantica?”
“TU VIENI!” mi ordina senza possibilità di replica “Ci vediamo alle otto al MidnightSun. Vestiti elegante e comportati da gentiluomo. Semmai sfoga un po’ del tuo testosterone prima di presentarti, perché l’amica di Alice è off-limits per te!” e dopo avermi fulminato con lo sguardo per farmi capire che non accetta nulla di diverso da ciò che ha detto, si volta ed esce sbattendo la porta.
Sorrido nel pensare a come l’amore stia cambiando il mio miglior amico… e sorrido perché stasera rivedrò la mia ninfa… triste per chissà quale notizia e sicuramente più disponibile a farsi consolare…
 
Arriviamo al locale in anticipo. Jasper continua a camminare nervosamente all’entrata del ristorante e a guardare il cellulare.
“Strano. Ha detto che sarebbe arrivata alle otto… non capisco” continua a borbottare camminando.
“Tranquillo! Sai come sono le donne! Adorano farsi aspettare… e noi aspettiamo! Ti ordino un aperitivo?” non ottengo risposta perché Jasper è rapito dalla visione della sua Alice che entra nel ristorante… seguita da Isabella.
Mi avvicino cauto abbandonando ogni proposito di consolazione sessuale.
Ha lo sguardo spento e tiene il viso basso mentre segue l’amica che la trascina per mano, ma si accende di rabbia appena lo posa su di me.
“Cosa ci fa lui qui?” chiede arrabbiata Alice mentre Isabella scappa fuori dal locale “Bella, aspetta!” la chiama seguendola lasciandoci senza parole e senza capire il perché di quella reazione… o forse la spiegazione la so, ma non voglio ammetterla.
“Adesso basta” mormoro prendendo Jasper per il braccio e trascinandolo fuori dal ristorante. “Alice aspetta!” la chiamo affrettando il passo.
“Ma tra tutti gli amici che hai proprio lui dovevi portare?” sbraita Alice indicandomi a braccio teso e inveendo sul povero Jasper che continua a spostare lo sguardo da me a lei senza capire.
“Ma si può sapere quale è il problema?” sbraito anch’io ormai stufo di questa pazza “Ho una buona memoria e sono sicuro di non aver fatto nulla per essere trattato così o per permetterti di trattare così il mio amico!”
“A sì?” mi risponde puntando le mani sui fianchi e parandomisi davanti “Oh, certo! Uno stallone come te non può ricordarsi tutto ciò che gli succede…” inizia a sparlare con voce tremante dalla rabbia e alzando le braccia al cielo “Certo che Mister Leggenda non fa mai nulla di male…”
“Alice…” sussurra Isabella prendendola per un braccio pregandola di smettere, ma la stramba è partita.
“Alice un corno! Lui è l’ultima persona che devi vedere e Jasper lo ha invitato a cena…”
“Non poteva saperlo…” lo difende la ninfa.
“E poi non credo di aver mai fatto nulla di male alla tua amica. Tutto ciò che è successo era consenziente” e le parole magiche fanno impallidire la ragazza che in un nano secondo si tranquillizza diventando piccola piccola. Sorrido soddisfatto.
“Torna dentro con Jasper… sto bene Alice… va tutto bene” la rassicura Bella accarezzandole il viso e sorridendole dolce.
“Sicura?” le chiede riprendendo colore e Isabella annuisce.
“Hai già fatto abbastanza per me e non è colpa di Edward, né tantomeno di Jasper quello che mi è successo… va bene così… sono giovane…” ironizza sorridendo di quei sorrisi che non arrivano agli occhi. “Non rovinare la tua serata per un mio… capriccio…”
Per alcuni secondi hanno un dialogo di soli sguardi, poi Alice annuisce e Isabella sorride soddisfatta nel vedere l’amica avvicinarsi a Jasper e, chiedendogli scusa, prenderlo per mano riaccompagnandolo nel ristorante.
“Si può sapere perché ha reagito così alla mia presenza?” le chiedo appena rimaniamo soli indicando la stramba.
“E’ molto protettiva” si stringe nelle spalle.
“Ma quello che è successo al New Moon lo volevamo entrambi” esclamo sperando che mi dia conferma e lei annuisce facendomi sentire meglio. “Ti ho per caso mancato di rispetto?” provo a ipotizzare, ma lei nega.
“Tu non hai fatto proprio nulla…” abbassa il capo e fa una smorfia “E forse è proprio questo il problema” lo mormora così piano che non sono certo di aver capito bene. “E’ stata una bellissima serata quella al New Moon” esclama alzando il viso e la voce “Sei veramente una Leggenda…”
“Anche tu sei eccezionale… una ninfa” allungo il braccio e le accarezzo il viso “La serata migliore della mia vita” ammetto e lei arrossisce.
“Grazie.”
Un silenzio imbarazzato scende tra di noi, mentre guardiamo l’asfalto come due adolescenti.
“Vuoi mangiare qualcosa?” le chiedo indicando con un cenno del capo il ristorante.
“Non penso sia il caso di fare da candele ai due innamorati” risponde con una smorfia.
“Un panino?” propongo indicando il chiosco dietro di lei. Ci pensa. Si massaggia la pancia che ha già risposto per lei e annuisce.
“Solo se offri tu!”
“Sono un gentiluomo io!” e le porgo il braccio sorridendole.
 
Mangiamo seduti al tavolo illuminati dalla fioca luce del chiosco. E’ di bocca buona ed ha un ottimo appetito. Mi sento a mio agio, come se stessi mangiando con un amico e, anche se ha un fisico da urlo e delle labbra peccaminose, riesco a dialogare con lei di tutto.
“Quale è la brutta notizia?” chiedo per spezzare un momento di silenzio.
Lei mi guarda interrogativa, beve e scuote il capo.
“Nulla di importante…” risponde sbrigativa, ma anche se la conosco poco, so che sta mentendo.
“L’uomo ti ha lasciata?” provo a ipotizzare, ma lei nega.
“Un collega ti ha fregato il posto che ambivi?” Bella nega ancora.
“Il tuo attore preferito non verrà alla premiazione che si terrà la prossima settimana al Palace?” scuote ancora il capo scoppiando a ridere.
“Ti è morto il gatto? La vicina? Qualcuno di caro?” e lei nega sempre.
“Non sono incinta” risponde lasciandomi senza fiato.
“Ma… tu… cioè…” mi ritrovo balbuziente e lei scoppia a ridere.
“Ti ricordi la lista?” mi chiede tranquilla ed io annuisco.
“Uno dei punti era: avere una bellissima bambina”
“Un bambino?”
“Una bambina” mi corregge come se fosse importante il sesso del nascituro. Quel piccolo omino che quando arriva ti cambia la vita… e non sempre in meglio…
“Ma… il tuo ragazzo, marito, fidanzato, come ha reagito alla notizia?” le chiedo sentendo un moto di gelosia nel pensarla tra le braccia di un altro.
“In nessun modo, perché non c’è!” risponde ovvia ed io strabuzzo gli occhi confuso.
“Ma se non sei incinta… inseminazione artificiale?” le chiedo non capendo perché una ragazza giovane e figa come lei dovrebbe ricorrere all’inseminazione. Non nega, ma non afferma nemmeno.
“Lascia stare… tanto credo che sarà uno di quei punti che non riuscirò mai a realizzare” scuote il capo tornando triste.
“Perché dici così? Troverai un uomo…”
“… lui si innamorerà… tu ti innamorerai… vi sposerete… avrete figli…” finisce per me ripetendo le parole che Jasper e i miei amici mi dicono sempre quando cerco di far capire loro che non cerco l’amore. “Non mi interessa” termina guardandomi negli occhi seria “Non voglio un uomo. Non voglio dare un padre a mia figlia.”
“Ma… l’inseminazione artificiale…” parlo a caso, questo discorso mi sta confondendo.
“Nessuna inseminazione artificiale. Nessun uomo da voler sposare o far entrare nella mia vita. Ho avuto un’occasione… non mi sono comportata bene… ed il karma ha risposto… negandomi l’unica vera cosa che mi manca nella vita”
“Non cerchi l’anima gemella?” le chiedo incredulo e lei scoppia a ridere.
“No! Non la cerco e non la voglio!” risponde come se avessi detto un’eresia “Sono felice così. Ho una vita perfetta: la casa che sognavo, il lavoro che volevo, un’amica fantastica, un gruppo di amici favolosi… un generoso conto in banca e…” si indica per intero “un corpo che mi assicura ginnastica da camera quando ne ho esigenza… perché dovrei volere un uomo nella mia vita? Sono completa da sola… non ho bisogno di qualcuno che mi completi!”
E con queste parole mi ha fatto innamorare!!!!
Ovviamente non nel vero senso del termine… ma questa donna è me al femminile e l’adoro!!
“E tu, cerchi l’anima gemella?” mi chiede bevendo un sorso della bibita.
Nego con il capo e scoppio a ridere “La penso proprio come te! Ho il lavoro che adoro, Jasper, la mia famiglia, un generoso conto in banca… e” mi indico per intero “Un fisico che mi assicura ginnastica da camera quando ne ho l’esigenza” e scoppiamo a ridere insieme come due bambini.
Non credevo nell’amicizia tra uomo e donna, ma credo che Bella mi abbia fatto cambiare idea!

 
Per chi volesse... e conosce già i personaggi... ho pubblicato il primo capitolo di
"Cotta Pericolosa - Parte 3"
CI LEGGIAMO PRESTOOOO!!!!
   
 
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