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Autore: Robigna88    11/01/2017    1 recensioni
CROSSOVER TRA The Originals/The Vampire Diaries/Supernatural/Constantine
Terza parte della serie The Family Business, sequel di The Family Business - The coven
Sono passati tre mesi da quando Allison ha preso il comando della Strige, affiancata da Tristan che sembra esserle fedele in tutto e per tutto. Il suo cambiamento e le sue scelte hanno colto alla sprovvista la famiglia Originale che di lei si fidava ciecamente e che ora la considera una nemica. Il più toccato da tutta questa storia sembra essere Elijah che di Allison è innamorato, ricambiato, e che si sente responsabile per il profondo mutamento della bella cacciatrice.
Quanto della vecchia Allison è rimasto dentro la nuova? Basteranno l'amore di Elijah, l'amicizia dei Winchester e di Constatine, dei Salvatore, di Castiel e di chi le vuole bene, a riportare ogni cosa al proprio posto?
Genere: Drammatico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elijah, Klaus, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'The family Business'
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NDA: Improvviso perchè io gli ultimi 6 episodi della stagione 3 ancora non li ho visti e mi ci vorrà ancora un po' prima di vederli. Spero vi piaccia. Buona lettura :)

aha

25.

 

 

 

 

 

“Allora” Matt seguì con lo sguardo Allison che andava avanti e indietro per la stanza, in una mano teneva stretto un caffè che beveva a piccoli sorsi, l’altra era stretta in un pugno carico di tensione. I suoi occhi nocciola erano pervasi di stanchezza, le occhiaie profonde, la pelle grigiastra… era smagrita e sembrava turbata da Dio solo sapeva cosa. Non somigliava alla Allison che ricordava, sembrava più una versione sbiadita della donna forte che gli era amica.

“Hai trovato qualcosa?” rispose lei voltandosi a guardarlo.

“Non ancora” lo sceriffo scosse il capo e si schiarì la voce. “Non posso andare più veloce di così. Questa è una piccola stazione di polizia in un posto dimenticato da Dio e dagli uomini, ogni cosa va tre volte più lentamente qui.”

Allison annuì passandosi una mano tra i capelli, bevve ancora e poi si mise a sedere sulla sedia davanti a Matt. “Va così male allora?”

“Peggio di quanto tu creda. La madre dei Salvatore e la sua folle famiglia di eretici hanno praticamente preso il controllo di tutto. E si sono presi la casa. Stefan e Damon vivono alla vecchia residenza dei Lockwood.”

“Potresti ripetermi ancora una volta cosa sono gli eretici esattamente?”

“Metà streghe, metà vampiri.”

“Ah” borbottò Allison. “Creature adorabili immagino” si sforzò di sorridere ma onestamente non era divertita né… non sentiva granché a dire il vero, solo tanta stanchezza e preoccupazione per Elijah. Avevano visto di cosa quegli Ibridi creati da Lucien fossero capaci e nemmeno i fortissimi e indistruttibili Originali erano al sicuro. Questo pensiero le riportò alla mente Camille… povera donna, morta perché finita in una guerra perpetua, più grande di lei, più grande di tutti loro.

Lei probabilmente doveva ringraziare una buona stella o la fortuna o chissà cosa se era ancora viva nonostante ci fosse dentro fino al collo.

“Allison” sussurrò di nuovo Matt. “Stai bene? Non voglio sembrarti sgarbato o inopportuno, ma non hai affatto una bella cera.”

La cacciatrice chiuse gli occhi per un lungo istante, infine poggiò lo sguardo sul suo amico. “Non dormo molto ultimamente. Ci provo ma… faccio degli incubi che rendono ogni mio tentativo vano.”

“Che tipo di incubi?”

“Incubi in cui perdo tutto ciò che amo; Elijah per primo.”

“Cosa intendi con perderlo? Nel senso di…”

“Nel senso che mi lascia, se ne va e io rimango… sola” chiarì lei.

Matt annuì poco. “Hai paura di perdere il suo amore, lo capisco. Ma, Allison, ho visto come ti guarda ed è chiaro che ti ama. Penso che tu non abbia nulla da temere.”

Lei bevve l’ultimo sorso di caffè tutto d’un fiato. “Ho le mie buone ragioni per temere, credimi.”

L’altro aprì la bocca per parlare ma volse lo sguardo al pc e digitò qualcosa sulla tastiera. “Ci siamo, pare. La targa di quell’auto sospetta che abbiamo visto prima nelle telecamere di sorveglianza dice che appartiene ad una società.”

“Lasciami indovinare” replicò Allison sporgendosi in avanti. Kingmaker Land Development Inc. di Lucien Castle.”

“Come fai a saperlo?”

“Intuizione” la donna si alzò scoprendo che le girava la testa. Si portò una mano alla fronte e guardò il suo amico che la raggiungeva e le afferrava piano un braccio. “Matt, che succede? Cosa hai fatto?”

“Perdonami Allison” le disse lui prendendola delicatamente in braccio. “Ma Elijah vuole saperti al sicuro.”

Lei corrugò la fronte, o almeno credette di farlo. Poi gli occhi le si chiusero.

 

 

 

 

 

****

 

 

 

 

 

“Oh Elijah” riprese lei e le sue mani gli accarezzarono dolcemente il viso. “Sto benissimo, non preoccuparti. Stamattina mi sento davvero magnificamente, così bene che ho fatto un’abbondante colazione a base di yogurt e frutta senza avere la nausea, e ho pianificato una fenomenale serata per la cena del Ringraziamento al Rousseau’s.”

Il vampiro la baciò dolcemente, trasferendo in un gesto tutto quello che avrebbe voluto dirle, tutto quello che sentiva. Le avvolse la vita con le braccia, accorgendosi di quanto fosse dimagrita e sollevandola la mise a sedere sull’isola della cucina. “Raccontami tutto di questa fenomenale serata,” le disse staccandosi dalle sue labbra e raggiungendo la sua giacca appesa all’appendiabiti accanto alla porta.

“Per prima cosa,” iniziò Allison fissando fuori dalla finestra, come faceva ogni volta che parlava di qualcosa che la rilassava. “Darò un aumento a tutti i dipendenti, Camille compresa. Secondo, la cena sarà gratis per tutti quelli che sono soli e non hanno nessuno con cui trascorrere questo giorno di festa. Farò stampare dei volantini e li appenderò in giro per la città. Ne ho una bozza proprio sul mio computer. Vuoi vederla?” gli chiese voltandosi.

Quello che vide però, non fu il viso del suo bell’Originale, ma una scatolina di velluto scuro aperta, con dentro il più bell’anello che avesse mai visto. La mente la riportò al momento in cui giorni prima, stretti in un momento di tenerezza, gli aveva chiesto di sposarla. Lui aveva detto sì, ma poi non ne avevano più parlato ed Allison aveva mentalmente archiviato il discorso sotto la voce cose che si dicono nei momenti di sconforto.

Credeva che fosse superato, solo un momento, ma l’anello di fronte ai suoi occhi sembrava urlare il contrario.

“Questa decisamente non me l’aspettavo” mormorò cercando lo sguardo di Elijah, incontrandolo subito dietro la scatolina. “È quello che penso?”

Con delicatezza lui sfilò l’anello dalla scatola e le prese la mano sinistra. “Se stai pensando che si tratta del tuo anello di fidanzamento allora sì, è esattamente quello che pensi.”

“Oh mio Dio” sussurrò lei coprendosi la bocca con l’altra mano. “Aspetta, aspetta El” gli disse prima che lui facesse scivolare quel bellissimo cerchio rosa giù per il suo dito.

Elijah si fermò e la guardò, si accorse che stava piangendo ma non era certo che fossero tutte lacrime di gioia. “Che c’è?”

“Sei sicuro?” gli chiese lei. “Non devi farlo per forza solo perché sto morendo e dirmi di no ti sembra… crudele. Voglio dire, forse dovremmo rifletterci, parlarne.”

“Ne abbiamo parlato.”

“No” Allison scosse il capo, alcune lacrime si sparpagliarono sulle guance, altre scesero dritte fino a bagnarle le labbra. “Eravamo molto emotivi e spaventati e io…”

“Tu mi ami?” la interruppe lui. “Tu mi ami, Allison?” chiese ancora asciugandole il viso con la punta di due dita.

“Sai che ti amo.”

Elijah piegò poco il capo, poi si inumidì le labbra e fece vagare lo sguardo per un attimo prima di continuare, poggiandolo su di lei. “Questo anello mi segue dovunque vada da quasi due mesi, avrebbe dovuto prendere il suo legittimo posto già molto tempo fa e il suo posto è su di te” le disse.

Con un gesto lento ma deciso fece scivolare l’anello sul dito della cacciatrice, poi lo guardò per un attimo notando quanto era perfetto su quella mano affusolata e calda. “Perfetto” mormorò.

Lei sorrise avvicinandoselo agli occhi per vederlo meglio. “Questo anello significa per sempre Elijah e per te significa davvero davvero per sempre. Lo sai vero?”

“Quello che so è che per me non esiste un per sempre senza di te. Non più.”

 

 

Elijah venne trascinato fuori dai suoi pensieri dalla vibrazione del suo cellulare. Un messaggio di Matt Donovan che diceva due cose:

Allison è al sicuro, come hai chiesto.

Ha fatto il nome di un certo Lucien Castle, io sto arrivando.

L’Originale elegante fece un respiro profondo leggendo che Allison era il sicuro e sperò con tutto se stesso di poter sopravvivere per affrontare la sua rabbia una volta salvata Freya. Se la immaginava già con gli occhi nocciola pieni furore ad urlargli contro che non avrebbe dovuto fare quello che invece aveva fatto. Rimaniamo insieme, ricordi? gli avrebbe detto. Poi probabilmente si sarebbe appellata alla regola numero due. Lui quella rabbia l’avrebbe placata con un bacio e poi un altro ancora e poi un altro.

Se qualcosa fosse andata storta invece, quello dei suoi occhi lucidi di gioia mentre un anello scivolava sul suo dito, era l’ultimo ricordo che voleva di loro. L’immagine che voleva imprimersi nella mente per sempre.

“Quell’insulso umano e la tua… umana, hanno scoperto qualcosa?” gli chiese suo fratello.

“Si chiama Allison” precisò Elijah. “Fossi in te imparerei a mostrarle un po’ di rispetto, lei fa parte della famiglia. Come te, forse anche di più visto che a differenza tua non ci ha mai traditi. Anzi, non ha fatto altro che aiutarci, sacrificando ogni cosa per noi.”

Finn abbozzò un sorriso. “Ho ben chiaro il fervore con cui la ami, si sente nel modo in cui parli di lei, si vede nel modo in cui la guardi. Solo che alcune delle tue azioni mi lasciano perplesso… la nostra esistenza è stata e sempre sarà macchiata dal sangue e della morte. Le persone che amiamo, le persone che ci stanno intorno vengono travolte, inevitabilmente. Pensa a quella donna, Camille. L’amore è sacrificio Elijah, se la ami dovresti lasciarla andare perché a dispetto di ciò che mostro, ho rispetto per la forza di quella donna, per la sua lealtà e credo che meriti di meglio di te, di noi.”

Fu mentre Elijah cercava una risposta alle parole di suo fratello che Lucien fece la sua comparsa. “Salve amici” disse loro. “Diamo inizio alle trattative e un taglio alle chiacchiere, che ne dite?”

   
 
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