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Autore: Feaily    12/01/2017    1 recensioni
Chi non ha sognato un finale un po' diverso per questo straordinario manga? Ogni fan a modo suo l'ha immaginato, l'ha scritto, l'ha disegnato... e anche io per la prima volta ho deciso di pubblicare il mio finale alternativo per Ranma ed Akane. Spero vi piaccia
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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NOTTI DI LUNA 

 

I giorni passarono veloci, e  Ranma ormai si era abituato al non trasformarsi a contatto con l’acqua fredda, quando Mousse e Ryoga ne vennero a conoscenza  si arrabbiarono molto e assieme andarono a cercare il venditore ambulante per ogni angolo della città, a Ranma quasi dispiaceva per loro ma aveva promesso ad Akane di non dire la verità in merito all’accaduto.

 

Il codinato si allenava come sempre e anche Akane aveva iniziato ad allenarsi di più, si può dire che la vita in casa Tendo fosse tornata “normale”.

 

Una sera Ranma decise di uscire per un po’, corse fino al parco e iniziò a fare qualche flessione, “ehi Saotome, ci hai presi per idioti o che?” Mousse e Ryoga erano a pochi metri da lui, “ eh? vuoi due che volete?”, “ tse, sono giorni che cerchiamo l’ambulante, ma non c’è traccia di lui, sembra sia scomparso” rispose Mousse, “ e io che centro?”, “ non fare il finto tonto, tu ci nascondi qualcosa” disse sicuro Ryoga, “ sentite potete chiedere ai Tendo, io vi ho raccontato tutto, se l’ambulante si è allontanato da Nerima io che ci posso fare?” rispose Ranma sicuro, “ Ranma o ci dici come stanno davvero le cose o noi...” , “ o voi cosa? la storia io ve l’ho raccontata per filo e per segno ma può essere che il venditore sia tornato in Cina per rifornirsi no?!” Ranma iniziava ad essere davvero seccato, “ Bhe Ryoga potrebbe essere che noi..” , “ Taci Mousse!,non mi fido di te Ranma, preparati!” , “ Fate come volete, io sono pronto”, i tre iniziarono a ingaggiare una lotta , “Tecnica delle castagne modificata!” , “ non ci riuscirai questa volta , Ryoga riuscì a scansare una parte dei colpi, “ colpo del Leone!” l’attacco prese di striscio la spalla destra di Ranma “ Vedo che qualcuno ha fatto i compiti” Ranma sfidava Ryoga apertamente, fu Mousse ad attaccare subito dopo, mentre tutti e tre erano presi dal combattimento degli ululati si  fecero sentire tra gli alberi, “ ma cosa?” i tre sospesero i combattimenti e videro la sagoma di un lupo apparire a pochi metri da loro, più si avvicinava più la luce dei lampioni svelava la sua figura, era uno splendido esemplare di lupo grigio, Ranma lo guardava con ammirazione mentre Mousse iniziò ad avere paura, “ ehi Mousse non avrai mica paura di un lupetto non è vero?” lo prese in giro Ryoga, “ no... cioè io, bhe preferirei evitare” rispose Mousse, “ ok con Ranma continuo io tu sta a guardare”, mentre Ryoga si preparava ad attaccare nuovamente il lupo si mosse in direzione dei tre, affiancò Ranma e iniziò a mostrare i denti, “ Ehi Ranma potevi dircelo che avevi un amichetto”, Ranma non fece in tempo a rispondere il lupo si avvicinò a Ryoga con aria  di sfida , Ryoga guardava dritto negli occhi del lupo e per un momento sembrò averne paura, tentò di colpirlo ma il lupo compì un balzo incredibile e con una zampata lo atterrò, “ Ehm forse è meglio andare” disse Mousse aiutando l’amico ad alzarsi, “ non credere di avere vinto Saotome!” urlò Ryoga mentre assieme a Mousse si allontanava nel buio.

Ranma stupito di ciò che era appena accaduto guardava il lupo sdraiato di fronte a lui, “ ehi bhe, grazie amico” , ora sembrava così tranquillo, persino dolce, se un lupo può essere definito tale, il ragazzo non era spaventato, tentò di avvicinarsi, il lupo sembrava accettare la sua presenza senza alcun problema, Ranma allungò la mano e il lupo si fece accarezzare, sembrava gli piacesse, gli si sedette accanto e iniziò a giocarci , “ sei un giocherellone eh?, chissà come sei arrivato qui”, “ oh scusa sei una femmina, sei molto bella sai”, a Ranma sembrava che la lupa riuscisse a capirlo, “ bhe, non posso chiamarti lupa, vediamo, c’è una fantastica luna piena stanotte, ti chiamerò Luna” la lupa ululò “ ah ti piace eh?” , “ bene Luna tornerò a trovarti domani sera, spero tanto di trovarti ancora qui”, la lupa leccò la guancia del ragazzo in segno di saluto, Ranma salutò a sua volta la sua nuova amica e si diresse verso casa.

 

L’appuntamento con la lupa si rinnovava tutte le notti, Ranma si recava al parco portandole qualcosa da mangiare e passava ore a giocare con lei, spesso e volentieri la Lupa appariva anche altrove, e sempre nei momenti in cui Ranma era attaccato da qualcuno o correva qualche pericolo. Il ragazzo col codino riusciva a esprimere il suo affetto alla lupa come non era mai riuscito a fare con gli umani, da quando Akane era tornata non aveva mai trovato il coraggio per parlarle, finiva sempre per offenderla e per farla arrabbiare, “ sai Luna tu un po’ le somigli, e pensare che sto malissimo ogni volta che la faccio star male o arrabbiare, se solo sapesse...” Luna appoggiò il muso sulla sua spalla, “tu non sai quante cose lei ha fatto per me, senza chiedere nulla in cambio, a volte mi sento un vero mostro”, Luna si scostò ed iniziò a giocare tirando Ranma a destra e a sinistra, “ehi va bene ho capito”, Ranma sorrise e  iniziò a giocare con lei, Luna riusciva sempre a metterlo di buon umore e  sapeva ascoltarlo meglio di chiunque altro, sì meglio di chiunque altro a parte Akane.

Una sera come le altre Ranma aspettava l’arrivo di Luna al parco, ma Mousse e Ryoga arrivarono per primi, erano diverse settimane che i due non si facevano vedere,“ Ranma è giunto il momento della resa dei conti!” Ryoga sembrava acceso di rabbia più che mai, “ Già, questa volta non riuscirai a batterci” disse Mousse affiancando Ryoga, “ ancora voi? che c’è questa volta” chiese Ranma un po’ seccato, “ hai pure il coraggio di chiedercelo? siamo arrivati fino in Cina in cerca del fantomatico venditore, lo abbiamo cercato ovunque ma non lo abbiamo trovato...” rispose sempre più rabbioso Ryoga, “ già, siamo tornati a casa delusi e stanchi” fece eco Mousse, Ranma sgranò gli occhi e iniziò a ridere come un matto “ osi forse prenderci in giro?!” urlò il Ryoga “Ahahahah e come non potrei, tu al posto mio non lo faresti? due idioti vanno fino in Cina per cercare un vecchietto che vende l’acqua delle sorgenti maledette e dopo averlo cercato ovunque tornano in Giappone” Ranma aveva le lacrime agli occhi, “ si può sapere che c’è tanto da ridere!” i due erano come una pentola a pressione pronta a scoppiare, “ahahahah non ci credo, ma proprio non ci arrivate? ... Ryoga dove sono le sorgenti maledette?”, il ragazzo rispose senza troppo pensare “ in Cina ma questo che...” Mousse e Ryoga si guardarono negli occhi, in quel momento si sarebbero strozzati a vicenda, “ahahahaha scusate ragazzi ma bisogna davvero mettercela tutta per essere così rimbambiti” Ranma non riusciva proprio a frenarsi, “Ebbene forse non avremo considerato questa cosa presi come eravamo alla ricerca del venditore, ma stai certo che oggi tu la pagherai” rispose Mousse, “ già, nel viaggio abbiamo imparato nuove tecniche e ci siamo allenati molto, ora te la vedrai con noi”, “ tse se volete essere sconfitti fatevi sotto” i tre ingaggiarono una lotta molto intensa, Ranma si stupì del loro netto miglioramento, ad un tratto la lupa comparve tra i cespugli del parco, “ oh come vedo il tuo amichetto è sempre qui per proteggerti” Ryoga tentò di attaccarlo ma Ranma lo anticipò e riuscì e proteggere la sua amica “lascia in pace Luna, lei non c’entra nulla!” Ranma ora era arrabbiato, i tre iniziarono a battersi furiosamente, Luna tentò di intervenire più volte ma i suoi interventi finirono a vuoto, “Ora ci penso io a te lupastro” Mousse iniziò a scagliarle contro tutte le sue armi, “ Lasciala stare!” Ranma stava per esplodere, ad un tratto uno degli Shuriken di Mousse colpì la lupa e la ferì profondamente, gli ululati di dolore accesero Ranma come una miccia che iniziò a battersi con una forza e una rabbia incredibili, in pochi minuti i due avversari erano distesi a terra senza energia e gonfiati di botte, “ e questo vi sia di lezione, osate ancora fare del male a Luna e la prossima volta non avrò pietà” Ranma preoccupatissimo per la Lupa gli corse accanto, sembrava soffrisse terribilmente per il dolore, lo Shuriken era entrato in profondità nella sua spalla, “ forza amica mia resisti, ora ti porto da chi potrà guarirti” Ranma prese Luna in braccio e la portò di corsa dal dottor Tofu.

Il medico per un caso fortuito si trovava ancora nell’ambulatorio, quando Ranma suonò ripetutamente il campanello  Tofu uscì e raggiunse Ranma, “ Ranma che succede?” , “ Dottor Tofu la prego mi aiuti, la mia amica è ferita gravemente” , il medico fece entrare Ranma, “presto sdraiala sul lettino”, dopo una visita accurata comunicò a Ranma che avrebbe provato ad estrarre lo Shuriken, “ Resta qui se vuoi, farò il possibile per lei”, “ Aspetterò qui allora” Ranma, agitato e teso si sedette in una delle poltroncine nella piccola sala d’attesa e aspettò che il dottor Tofu gli portasse buone notizie. 

Il medico iniziò a disinfettare il punto con dell’acqua calda prima di togliere l’arma, ciò che successe subito dopo lo colse di sorpresa, “Akane? sei, sei proprio tu?” , la ragazza riuscì solo a mugugnare qualche rantolo, Tofu la coprì con delle lenzuola, “ Dottor Tofu ,la, la prego non agrrr”, Akane tentò di esprimersi ma il dolore  e la febbre alta glielo impedirono, “ non glielo dirò tranquilla, ora ti somministrerò un lieve anestetico, poi toglierò lo shuriken, tu sta tranquilla”, Akane annui e piano, piano iniziò ad addormentarsi. 

Un’ ora dopo circa il Dottor Tofu uscì dall’ambulatorio, Ranma nel vedere la porta aprirsi si alzò di scatto, “ dottore come sta?” , “ tranquillo Ranma, ora sta meglio, se passerà la notte sarà fuori pericolo”, spiegò “ posso vederla?” domandò il ragazzo,” no per stasera no, ha bisogno di riposare, ci vediamo domattina”, Ranma si rassegnò, salutò il dottor Tofu e si diresse verso casa. Non appena il medico rientrò in ambulatorio vide Akane che tentava di alzarsi “ No, no, Akane, hai rischiato grosso stasera, i punti sono freschi e hai ancora la febbre alta, “ Dottor Tofu io devo tornare a casa la mia famiglia...” ma la Ragazza non trovò la forza e per un pelo non collasso a terra, il medico l’aveva afferrata appena in tempo, “ facciamo così, chiama la tua famiglia e trova una scusa per rimanere fuori stasera, poi torna a dormire”, “ d’accordo dottor Tofu”, Akane chiamò la famiglia e avvisò che sarebbe rimasta a dormire a casa di un’amica, poi si fece aiutare dal medico e si sdraiò, “ credo che domani mi racconterai una storia interessante Akane Tendo, ora pensa solo a riposarti”. 

 

La notte passò veloce e grazie alla bravura del medico e alla formidabile forza di Akane il mattino seguente il pericolo sembrava completamente scongiurato, la febbre si era abbassata e il colorito era tornato sul suo volto,dopo che Akane raccontò tutta la storia e ne descrisse ogni particolare, il medico iniziò a ridere di cuore, “con voi non c’è mai da annoiarsi”, “ ma Akane non mi hai detto come riuscivi a tornare umana quando rientravi dal parco”, “ portavo con me un termos con l’acqua bollente e una cordicella legata al tappo” , “ molto astuta Akane”, “ Dottor Tofu devo tornare a casa, la mia famiglia si preoccuperà e Ranma ...” , Akane non voleva che lui sapesse la verità, gli piaceva potergli stare più vicino e gli piaceva ancora di più come Ranma riuscisse ad essere stesso e ad esprimere i suoi sentimenti quando trascorreva il suo tempo con la lupa, “ va bene Akane, facciamo così, torna a casa, di alla tua famiglia che ti deve essere salita un po’ di febbre, infondo è la verità, resta a letto almeno 3 giorni e poi torna da me per una visita” , “Grazie mille dottor Tofu”, “ di nulla, ti ho procurato dei vestiti spero siano di tuo gradimento”, “la ringrazio moltissimo”, “ di nulla Akane, prendi 2 di queste pastiglie al giorno e mi raccomando cerca di riposare”. 

 

Mentre Akane rientrava, Ranma si dirigeva dal medico. Una volta giunto all’ambulatorio fu ricevuto dal dottor Tofu, “ allora lei come sta?” , “oh molto bene, pensa non appena ha iniziato a camminare è corsa come un razzo verso le colline, “ dice sul serio, sono davvero felice, grazie mille dottor Tofu!”

 

  
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