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Autore: fede_rica19    13/01/2017    0 recensioni
Lily Luna Potter ormai è diventata una bellissima donna, un pò lunatica, prossima alla specializzazione in Magichirurgia...potrebbe sembrare tutto perfetto adesso che i drammi adolescenziali sono lontani e che sta giungendo la realizzazione professionale eppure qualche fantasma del passato busserà nuovamente alla sua porta e lei dovrà finalmente decidere se chiudere con il passato per sempre o lasciarlo entrare ancora una volta e rimescolare le carte;
Albus Severus Potter è fiero della sua sfilza di successi in campo scolastico ma per lui è arrivato il momento di una nuova sfida che forse stavolta non riuscirà a superare con lo charme e l'ambizione che lo hanno contraddistinto da buon serpeverde, forse stavolta la scuola di Auror lo metterà a dura prova ed a complicargli le cose giungerà una testolina mora che serba per lui un profondo rancore;
Aurora Gomez è una strega dal passato difficile nonché migliore amica e coinquilina della piccola dei Potter. La sua lingua lunga ed il suo corpo sinuoso nascondono un'anima fragile ed un cuore scheggiato dalla vita che è stata troppa ingiusta con lei sin da bambina.
Coppie: Lily luna/Teddy; Albus Potter/AlicePaciock; Lily luna/nuovo personaggio
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Alice Paciock, Lily Luna Potter, Lysander Scamandro, Teddy Lupin | Coppie: Lily Luna/Lysander
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Orgoglio&Pregiudizio'
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-COOOSA? Ma che brutta faccia tosta! Lo sapevo che dovevo sbagliare quella volta a lezione e rifilargli quella maledizione senza perdono dritta nel culo!!- fu il commento di Aurora al telefono, dopo che Lily gli ebbe raccontato della sera precedente.
-Cosa pretendeva da me? Che lo trascinassi in garage e scopassimo? Che lo avessi abbracciato e che gli avessi detto che lo perdonavo per tutto? Voleva qualcos’altro o sapere che avevo dimenticato ogni cosa?- pose quelle domande ad Aurora come se lei potesse sapere le risposte.
-Senti Lily io non so cosa frulla in testa a quello lì, però una cosa l’ho intuita: non gli sei indifferente, non ti ha dimenticata e sembra che tu debba tornare prima del previsto, se non vuoi rischiare di nuovo! Il patto era che saresti rimasta un intero week end se fosse filato tutto liscio!-
-Lo so ma come faccio a dirlo a mia madre che me ne vado dopo nemmeno 24 ore? Cosa mi invento? Le lezioni cominciano tra due settimane!- aveva il tono piagnucolante, odiava sé stessa in quel momento.
-Tesoro, pemesso?-
-Aspetta in linea Rory!- le intimò nervosa. -entra mamma!!- abbaiò. Sua madre fece capolino nella sua stanzetta e il sorriso impacciato non prometteva nulla di buono. –Che c’è?-
-Stasera siamo invitati da zio Bill, zia Fleur e…-
-NO! No. non vengo mamma! Ho da fare!-
-Cos’hai da fare?- indagò sua madre.
-Volevo fare un salto al centro commerciale! Mi mancano delle cose per l’anno universitario, pigiami e roba del genere e farò tardi, molto tardi… non potrò esserci, mi spiace!- snocciolò velocemente con tono isterico. Ginny annuì poco convinta e le raccomandò di usare con parsimonia la carta di credito di suo padre.
-Wow ti sei scansata una cena con Lupin e hai guadagnato dello shopping gratuito, sei proprio una Serpeverde mancata Potter!!- si complimentò Aurora al cellulare.
-Magari passo pure a trovare Lysander, non sta tanto lontano dal centro commerciale!- mormorò.
-Ok, salutami quel simpaticone depresso!-
-Smettila! Ci sentiamo stronza!- e riattaccarono.

Quel pomeriggio alle cinque in punto si fece prestare l’auto da suo fratello Albus e raggiunse il centro di Londra. Adorava guidare, la rilassava mettere la musica a palla e cantare in auto. Per non parlare della goduria nel comprare vestiti. Uscì dopo due ore carica di buste e pacchetti vari. Suo padre le avrebbe tirato il collo appena avrebbe letto il saldo della carta, ma…al diavolo. Si sa che la shopping therapy cura ogni tipo di male. Si rimise in strada e dopo qualche minuto fu sotto casa di Lysander. Anche lui aveva deciso di lasciare casa Lovegood. Di certo non per motivi melodrammatici come i suoi ma solo per trovare la sua indipendenza. Suonò al citofono.
-Si, chi è?- quello non era Lysander. Anzi quella non era nemmeno la voce di un ragazzo.
-Ehm…Lily!- sentì il citofono chiudersi e attese qualche minuto. Pensò di aver sbagliato edificio e si guardò attorno confusa. Quando poi il portoncino color bianco si aprì. Entro nella tromba delle scale e prese l’ascensore sino al terzo piano. Trovò la porta del pianerottolo B2 aperta e ancora confusa entrò.
-Lys?- chiese titubante –è permesso?-
-Ciao!- la voce del ragazzo alle sue spalle la fece trasalire. Era in piedi sull’uscio della porta che portava in cucina. Le stava sorridendo. Le era mancato. Erano tre mesi che non lo vedeva. Erano riusciti a scambiarsi qualche gufo. Lui era stato troppo preso dal suo viaggio in Africa con il padre e lei dalla vacanza in Italia con Aurora. Gli corse incontro e lo abbracciò stritolandolo. –Ehi mi sei mancata anche tu ma lasciami respirare!- scherzò lui stringendola di rimando.
-Ehm ehm…- ecco di nuovo quella voce femminile. Lily lasciò Lysander e si voltò in direzione della voce. Una ragazza alta più di lei, slanciata quasi come una modella, con lunghi capelli castani ed occhi azzurri la guardava curiosa. Indossava un pigiamino estivo color celeste, sintomo che non era lì per fare una visita a Lysander, così come lo era lei. Abitava lì? Perché lei non ne era a conoscenza?
-Lily ti presento Dianna!- la ragazza in questione le venne incontro e le strinse la mano. Lei si sentiva un pò strana e non proferì parola.
-Ciao Lily, ho sentito parlare di te! Scusami per prima al citofono!- le disse sorridendole.
-Uhm…io in realtà invece no, non ho mai sentito parlare di te!- sbottò sinceramente. Dianna inarcò un sopracciglio tra lo stupito e il disgustato mentre Lysander, che non era nuovo alle sparate di Lily, venne in soccorso della situazione.
-Lily ti posso offrire qualcosa?- Dianna lanciò un’occhiataccia al ragazzo e poi tentando di trovare calma e autocontrollo sorrise.
-Si, un pò di acquaviola, grazie!- Dianna invece chiese un pò d’acqua e poi si sedette accanto a lei nel divano.
-Quindi sei la migliore amica di Lysander tu? La famosa Lily Potter!-
-Già…- mormorò acida.
-Io e lui usciamo insieme da poco, probabilmente per questo non te ne ha parlato!- e ridacchiò nervosamente.
-Già sarà stato per questo…è sempre stato con la testa fra le nuvole!- commentò atona e già abbastanza infastidita dalla presenza femminile. Per fortuna Lysander ritornò con i loro bicchieri e si sedette sulla poltrona di fronte alle due ragazze.
-Lily io e Dianna ci siamo conosciuti quest’estate, durante il Safari organizzato da mio padre. Il padre di Dianna è uno stimato magizoologo in Australia e lei ha seguito le orme del padre, come sto facendo io col mio!-
-Oh, bene!- commentò la ragazza tornando a sorseggiare la sua acquaviola. Vide Lysander e Dianna scambiarsi un occhiata, lei sembrava arrabbiata e lui a disagio. Con forza sbatté il bicchiere nel tavolo tra il divano e la poltrona e poi si aprì in un sorriso forzato.
-Da quanto tempo sei a Londra Lily?-
-Da ieri pomeriggio! Vado via lunedì mattina…-
-così presto?-
-Si, non c’è nulla che mi trattiene!- rispose secca lei. Lysander diventò cupo. –Ora è meglio che vada!- balzò in piedi. –In bocca al lupo per i vostri studi di magizoologia! State comodi, conosco la strada!- aggiunse in fretta e a grandi falcate lasciò l’appartamento. Fece le scale, sbattendo i piedi, cercando di canalizzare su quelli la rabbia, per sfogarla. Poi udì altri passi, sempre più pesanti e veloci. Poi una mano la prese per la spalla e la fermò sul pianerottolo del primo piano.
-Vuoi fermarti?!- le intimò rosso in viso di rabbia.
-Che vuoi?- ruggì lei agitando la chioma cremisi da un lato.
-Spiegarmi!- abbaiò lui cercando di fermarla con le mani. –Non ti ho parlato di lei per un buon motivo…- cominciò. Lily sgranò gli occhi esterrefatta.
-UN BUON MOTIVO?- urlò fuori di sé –PENSAVO CHE VOLESSI SCUSARTI NON GIUSTIFICARTI!-
-Stai dando di matto al solito tuo!- mormorò basito.
-Questo è troppo! Lasciami andar via!- fece per voltarsi e lui le cinse il polso e la bloccò ancora tirandola a sé per costringerla a guardarlo.
-Ascoltami!- le ordinò –ogni volta che sono uscito con qualcuna e ti ho presentata è finita sempre con la ragazza di turno che scappava a gambe levate! Si sono sempre sentite tutte a dover reggere il confronto con te! Stavolta ho preferito prima parlarle di te e rassicurarla che non deve vincere una sfida con la mia migliore amica!-
-Io…io non immaginavo che…cioè non volevo terrorizzarle! È che per te voglio il meglio e sono stata forse un pò troppo selettiva, ecco…- commentò confusa. –Ma potevi almeno accennarmi via gufo che stavi per andare a convivere con una tipa…io ti ho sempre raccontato tutto!- lo rimproverò offesa.
-Hai ragione su questo, ma…ma vorrei che stavolta funzionasse davvero! Mi piace molto questa ragazza e credo che sia quella giusta…- Lily annuì ancora un pò delusa. –Sono perdonato?- chiese accarezzandole una guancia e sorridendo. Era così bello quel sorriso genuino, sapeva di prati verdi, di sole e biscotti appena sfornati. Sapeva di casa, non a caso aveva passato molti estati a casa Scamander. Lily si lasciò sfuggire un risolino.
-Si…- mormorò divertita. Poi lo abbracciò e Lysander ricambiò con enfasi, stringendola forte al suo corpo atletico e slanciato. –Ora devo andare sul serio però, e poi Dianna potrebbe ingelosirsi!- motteggiò Lily per punzecchiarlo.
-Ok Lily, allora prima che vai via chiamami, così ci prendiamo un caffè, d’accordo?- le raccomandò serio. La ragazza annuì per poi voltargli le spalle e raggiungere in auto Godric’s Hollow.

Quella sera cenò mangiucchiando i rimasugli della sera precedente ovvero un pò di stufato e patate arrosto. Si fece una doccia veloce e dopo riscese in cucina per una tazza di camomilla. Anche quella giornata, seppur non come la precedente, aveva reso quella permanenza snervante. Ogni volta tornare a casa era così…destabilizzante. Ad un tratto sentì il familiare rumore della materializzazione provenire dal salotto. Possibile che i suoi genitori erano già rincasati alle nove e trenta? Ma chi entrò in cucina non era affatto nessuno della sua famiglia. Quasi la tazza fumante le cadde a terra quando vide Teddy Lupin sul ciglio della porta. Indossava la camicia e la giacca da professore.
-Che ci fai qui Teddy? E la cena a villa conchiglia?- 
-Non vengo da lì…abbiamo avuto un consiglio di Istituto stasera, prima dell’inizio delle lezioni e…- fece una pausa mentre i suoi capelli vertevano prepotentemente sul rosa fragola-…e ho pensato di venire qui! Da te!- Lily gemette frustrata.
-No Teddy non puoi farlo, avevamo deciso che non sarebbe più capitato, che saremmo stati lontani! Stai per sposarti e farti una famiglia ed io presto diventerò una medimaga e partirò!-
-Dove vuoi andare adesso? Non ti è bastato girare mezzo mondo? Non capisci? Per quanto tu possa provare a starmi lontano, nulla può davvero separarci!-
-E lo hai capito adesso? Adesso che avete una data puntata? Adesso che io sono riuscita a raccogliere tutti i cocci del mio cuore e ricostruirlo?- gli domandò paonazza di rabbia e rancore. La raggiunse e la sovrastò con la sua altezza.
-Sono stato un pezzo di merda lo so, mi lascio fregare dalla paura ogni volta ma sai quello che provo per te, lo sai…-
-Dimmi che la ami! Che sei innamorato di lei e che a giugno vi sposerete! Dillo ora e va via!- gli intimò puntandogli un dito contro.
-Lils…- sussurrò lui.
-Dimmelo!- ruggì lei con occhi verdi duri.
-Ti amo!- le disse e la sua armatura cadde a terra. Si agganciò con le mani al suo colletto e lo tirò a sé per baciarlo. Lui insinuò la sua lingua nella bocca di Lily e il bacio divenne umido e lascivo. Sentì le mani del ragazzo sui fianchi e poi sollevarla di peso per poggiarla sull’isola della cucina Potter. La abbracciò forte a sé, schiacciando le forme della ragazza contro il suo corpo muscoloso e possente. Lei era minuta anche se dalle forme morbide, ma tra le sue braccia si sentiva ancora più piccola e fragile. Poteva succhiarle l’anima come facevano i Dissennatori ed ucciderla. Ogni volta le forze le venivano meno e si dava anima, cuore e corpo a quell’uomo. Le tirò i capelli color cremisi per sollevarle il capo e lasciarle baci roventi sul collo, sulle spalle e le tolse la camicetta color pesca lasciandola in reggiseno. Lei gli sfilò la giacca che cadde ai piedi del ragazzo. Si guardarono un attimo con il respiro affannato per l’eccitazione e per i baci.
-Fermiamoci ora!- biascicò lei con voce rauca. Teddy scosse il capo pregandola di no. –Teddy ci facciamo del male ogni volta! Facciamo del male a Victorie e alle nostre famiglie, ci sono sempre delle ripercussioni dopo!- spiegò lei cercando di portare entrambi alla realtà che si offuscava quando iniziavano a baciarsi. Le passò le mani sulle cosce, poi sui fianchi, sul seno ancora coperto dal reggiseno, sulle braccia e poi fino alle spalle per terminare sul viso. Lily socchiuse gli occhi eccitata. Ma doveva essere forte. Aveva ceduto già abbastanza e doveva rintanarsi di nuovo nel suo mondo, per proteggersi, altrimenti sarebbe stata la sua fine. Al diavolo che le radici non si scordano, doveva scappare. Era quello l’unico modo che le aveva permesso di dimenticare e andare avanti. Tornare era stato un errore.
-Voglio baciarti ancora…- le soffiò sulle labbra, -se non lo vuoi anche tu allora fermarmi!- e stavolta Lily lo fece. Lo allontanò posando le sue mani affusolate e nivee sul petto ancora coperto dalla camicia color crema di Teddy, spingendolo via da lei lentamente. Scese dal ripiano della cucina e si rivestì della camicetta. Teddy aveva gli occhi tristi e feriti puntati su di lei.
-Torna da lei!- alla fine gli disse mentre i capelli del ragazzo sfumavano sul nero. –Domani andrò via Teddy e tu resterai qui a preparare il tuo matrimonio, basta con tutto questo, per sempre!- tentava di avere la voce ferma per dimostrarsi sicura di se stessa e sperava di esserci riuscita. Teddy raccolse la sua giacca e la rindossò.
-Possiamo far finta che non sia successo ma è successo e per quanto tu possa scappare non svanirà quello che esiste tra noi due!- e si smaterializzò lontano. Cosa voleva ora da lei? Avrebbe dovuto pensarci prima di lasciarla andare via quel giorno di quattro anni prima.

Natale in casa Potter, cinque anni prima…
-Lils fermati ti prego!-
-Cos’altro vuoi dirmi? Non ti basta ciò che mi hai detto?-
-Sono il figlioccio di tuo padre! I tuoi zii mi adorano e poi c’è Vic…io come dovrei comportarmi altrimenti?-
-Nulla Teddy! Continua a mentire a te stesso! Continua a convincerti che quella con Victorie sia la favola che lei ammaliandoti vuol farti credere e buona fortuna fratellino!- rispose con sarcasmo uscendo dalla camera degli ospiti, un tempo adibita solo a camera per il piccolo Ted Remus Lupin. Si sbatté la porta alle spalle, tanto non c’era nessuno che poteva sentirla, i suoi genitori sarebbero rincasati con la spesa di Natale almeno fra un’ora insieme ad Al. Invece gli zii erano all’aereoporto ad aspettare Victorie che odiava usare mezzi come le passaporte. Diceva che dopo le veniva la nausea per almeno 48 ore. Un attimo dopo essersi rannicchiata sul letto, gambe al petto e braccia attorno ad esse, con un broncio da far invidia ad una mandragola in lacrime, entrò Teddy. In tutta risposta Lily gli lanciò contro il libro di Rune Antiche, il più pesante e quello che poteva far più male.
-So di non essere tuo fratello e lo so bene perché negli ultimi anni non hai fatto altro che ribadirmelo, ed ora so il perché…ma ammetti che quello che è successo l’altro giorno è una cosa strana, cioè tuo padre è come un padre per me e tu…-
-Io ho diciotto anni Teddy, non sono più una bambina e di sicuro non sono mai stata la tua sorellina come ti hanno ficcato nella testa tutti quanti!- lo fermò subito con tono acido.
-Ok…- si sedette ai piedi del letto. Le porse le mani e lei, sciocca e perdutamente innamorata, si piegò in avanti, sedendosi sul letto, e posò le sue mani su quelle di Teddy. Un brivido caldo la attraversò quando gliele strinse. Il sangue le ardeva nelle vene quando erano così vicini e lui la sfiorava. –Ok, non hai più nulla di quella bambina Lils, è vero! Sei una donna, una bellissima donna e ho perso la testa, letteralmente!-
-Per me?- sussurrò lei specchiandosi negli occhi color miele del ragazzo.
-Si…penso a quel bacio notte e giorno, alla tua pelle, al profumo dei tuoi capelli e mi sono reso conto che non è la prima volta…- confessò lui accarezzandole dolcemente i capelli vicino all’orecchio per poi sistemarle qualche ciocca vermiglia dietro ad esso. Teddy si leccò le labbra e poi tornò a guardarla. Lily era totalmente soggiogata ed ammaliata da quelle carezze e da quegli occhi. –Ti ho desiderata a volte…quando il tuo corpo si è trasformato da quello di un ragazzina a quello di una donna, quando hai cominciato a mettere il rossetto rosso che rende le tue labbra come due fragole succose, e quando siamo stati al mare e un semplice costume tratteneva le tue forme.- la ragazza pensò di star sognando, perché nemmeno nei suoi sogni migliori aveva mai immaginato di sentire quelle parole essere pronunciate dalle labbra di Teddy Remus Lupin. Il cuore cominciò a batterle nelle orecchie, sempre più forte.
-E Victorie?- biascicò lei intimorita di svegliarsi da quel sogno.
-E poi c’è Vic si… come potevo avere pensieri lussuriosi sulla figlia del mio padrino nonché zio della mia fidanzata, Lils? Che persona di merda sarei stata? E poi l’altro giorno ad Hogwarts tu mi hai provocato e non ho più resistito…e ti ho baciata! E non me ne pento ora come ora! Sono stato me stesso dopo tanto tempo!-

-> https://www.youtube.com/watch?v=KQV87E_IL2s  
Si guardarono in silenzio, occhi negli occhi, con il cuore che batteva all’unisono.
-Teddy…- soffiò Lily sulle labbra frementi del ragazzo. Lei si mordicchiò le sue e poi si distese su di lui, che si distese a sua volta sul letto.
-Stavolta non ci sarà nessuno a fermarci Lily…- la avvisò prima di perdere il controllo.

*Come posso decidere cosa è giusto quando tu annebbi la mia mente?
Non posso vincere la tua battaglia persa tutte le volte.
Non possiederò mai quel che è mio se tu sei sempre sulla difensiva…*


Così lei gli si mise a cavalcioni e si chinò a baciarlo mentre le sue ciocche cremisi ricaddero ai lati del viso del ragazzo come fiamme impazzite. Fu un bacio timido e lento stavolta. Un bacio dolce e intrinseco di emozioni confuse. Teddy posò una mano sulla nuca della ragazza per spingerla ancora più su di sé e poi il bacio diventò più intimo e umido, ricco di sapori e umori dell’uno e dall’altro. Lily sentì l’erezione di Teddy contro la sua eccitazione e soffocò un gemito sulle labbra del ragazzo. Con un movimento lento e senza mai smettere di baciarla, Teddy invertì le posizioni e fu lui a sovrastarla sul letto. Le sfilò prima il maglione nero a pois bianchi e dopo il jeans.
-Sei così bella!- mugugnò tra un bacio e l’altro. Ad ogni bacio Lily sentiva la pelle andarle a fuoco. –Ti desidero…- le sussurrò proprio sopra il tatuaggio a forma di farfalla che aveva sopra l’elastico delle mutandine, per poi baciarne ogni centimetro. Lily si affrettò a togliergli la camicia e poi lui si sfilò i pantaloni.

*…La verità si nasconde nei tuoi occhi e resta in attesa sulla tua lingua, ribolle nel mio sangue…
Ma tu pensi che io non riesca a vedere che tipo di uomo sei…
Sto urlando "ti amo così tanto", ma tu non puoi decifrare i miei pensieri.*


Abbassò prima una bretella e poi l’altra del reggiseno, ritmando a quei movimenti baci umidi e roventi sul suo collo e sulle sue spalle, per poi sfilarglielo del tutto e lasciargli i piccoli seni sodi scoperti. Lily ancorò i suoi occhi a quelli di Teddy e vi lesse desiderio. Così inarcò il corpo e lo baciò richiamandolo a sé. Iniziò a sfiorarle prima il seno, poi i capezzoli, giocando con essi. E dopo scese giù e con una mano le sfilò le mutandine di pizzo rosso. Si sentiva calda e bagnata e poi lui entrò dentro di lei piano e con delicatezza, non distogliendo mai lo sguardo dai suoi occhi verdi smeraldo, senza mai smettere di riempire di baci ogni centimetro della sua pelle nivea, costellata di efelidi qua e là. Iniziò a spingere e Lily gemette di puro piacere e dolore. Conficcò le unghia smaltate di nero sulla schiena nuda, sudata e in tensione di Teddy che continuava a dare colpi di reni sempre più ritmicamente, sempre più forti fin quando non raggiunse il punto massimo di piacere.
*Vedi cos'abbiamo fatto? Ci stiamo prendendo gioco di noi stessi. Come siamo arrivati qui?*
La baciò un ultima volta e anche lei raggiunse l’orgasmo lasciandosi andare ad un mugolio contro la spalla del ragazzo. Lui si distese accanto a lei e si portò su di sé il braccio di Lily, così che lei si trovò ad abbracciarlo.
-So che a breve arriverà Victorie e che dovremmo fingere che nulla sia successo, ma…-
-Lo so Lily, non potremmo mai fingere con noi stessi- la blocco voltandosi verso di lei, a due centimetri dal suo naso. –Non potrò mai dimenticarlo e questo mi fa paura…-
-Ma non avrai rimpianti!- rispose la ragazza lasciandogli un ultimo bacio dolce sulle labbra tumide. Si rivestì ed uscì sola dalla sua camera consapevole che non era la prima volta che faceva sesso ma era la prima volta che faceva l’Amore.


*Come siamo arrivati fin qui? Penso di saperlo…C'è qualcosa che vedo in te,
che potrebbe uccidermi e voglio che diventi vero! (Decode; Paramore)*

Buona sera!! scusate davvero...la mia intenzione era di aggiornare almeno due volte al mese o comunque all'inizio di ogni mese ma non ci sono riuscita...
tra l'università, lo studio e le feste è stato tutto un delirio! il capitolo era pronto ma da rileggere e correggere e finalmente oggi ci sono riuscita!
Per farmi perdonare cercherò di pubblicare il terzo capitolo prima della fine di gennaio! ho buttato giù la prima parte perciò tutto è possibile xD
Nel frattempo spero che anche questo vi sia piaciuto, se vi va lasciatemi un vostro commento con la vostra opinione, consigli, critiche, accetto tutto :D
Ringrazio chi ha letto la mia storia, chi l'ha inserita tra le seguite, da ricordare e tra le preferite!
Un bacio e a presto, rory.
ps: il link che posto in ogni capitolo è la soundtrack del capitolo (tra gli asterischi inserisco le parti del testo della canzone che più rispecchiano le emozioni dei miei personaggi.



 
  
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