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Autore: FrenzIsInfected    15/01/2017    0 recensioni
Sono passati sei mesi da quando Daveigh Carroll ha ucciso Chloe Morrell. La giornalista di Spokane, insieme all'inseparabile Ellen, cerca di tornare alla vita di sempre. Ma l'arrivo di una nuova giornalista, Amanda, farà presagire che l'incubo, apparentemente concluso, è destinato a riprendere.
Genere: Horror, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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In trappola Amanda provava uno strano stato di inquietudine. Stava camminando tra gli alberi che portavano alla "Washing Gun", con fare agitato.
Durante il tragitto dall'ospedale alla fabbrica, aveva ripensato alla sua giornata. Ed aveva notato che, ogni volta le fosse capitato di toccare o avere a che fare con gli oggetti delle figlie di Greta Abigail, aveva raccontato bugie. Non aveva nulla da nascondere, eppure ad Ellen e Daveigh aveva raccontato una menzogna dietro l'altra dopo aver toccato la bambola o il pettine.
C'è qualcosa di strano in quegli oggetti. pensò.
Calpestò un mucchio di rami, senza accorgersene.
Sono sempre in tempo per fare dietrofront.
La ragazza si fermò.
Posso pur sempre raccontare una balla a Greta.
Guardò il cielo, seminascosto dagli alberi. Il sole era scomparso, e le prime stelle stavano spuntando.
Al diavolo. Una decina di minuti e ho fatto.
Amanda continuò a camminare. Una folata di vento la fece rabbrividire.
Un minuto dopo, l'imponente struttura in rovina era davanti ai suoi occhi. Si avvicinò.
- Signor Harper? - chiamò.
Nessuna risposta.
- Sono Amanda Foley. - .
- Un momento. - fece il senzatetto.
L'uomo apparve poco dopo, aprendo la porta della struttura. La ragazza avanzò verso verso di lui.
- Prego, venga pure. - invitò l'uomo.
Amanda varcò la soglia.
- Mi perdoni, Amanda, ma stavo sistemando la mia postazione. - .
All'improvviso, qualcosa colpì la biondina sulla testa.
Barcollò, e cadde a terra svenuta.


Daveigh lasciò la macchina nel piazzale poco distante dal boschetto dove era situata la fabbrica. Attraversò rapidamente la strada e cominciò a correre tra gli alberi.
Non posso permettere che accada di nuovo.
Superò un mucchio di foglie, facendole volare.
Chloe ha già ucciso troppe persone innocenti. Non lascerò che Amanda serva inconsapevolmente o meno la sua causa.
Inciampò, trovandosi un istante dopo a terra. Si rialzò velocemente e proseguì.
Dong.
La giornalista si fermò.
- No...ti prego, no... - .
La struttura apparve finalmente davanti a lei. Avanzò a passo svelto, entrando da una finestra a cui erano state tolte le grate. Dentro, era tutto buio. La giornalista accese la torcia del suo cellulare.
Mosso qualche passo, sentì puzza di fumo.
Poi, un urlo di dolore.
- Zitta, puttana. - disse una voce femminile.
AMANDA!
Daveigh avanzò in direzione della puzza di fumo, trovandosi poco dopo nel capannone di produzione, dove era stato acceso un falò.
Il senzatetto, Harper, era stato legato crocifisso a testa in giù, insieme ad Amanda, che invece era svenuta.
Davanti a loro, una donna di mezza età. Al suo fianco, c'era Charlotte Morrell. Più indietro, Ingrid Morrell.
Che diavolo sta succedendo? si domandò la giornalista.
- Mi dispiace, Harper. Non sono una sadica, ma ci è stato rubato qualcosa. Anzi, qualcuno. E lo rivogliamo indietro. - fece la donna.
- Non vi ho rubato nessuno! Che cazzo state dicendo? Cosa le avete fatto? - sbraitò il senzatetto.
- Con calma, Harper. Io e Greta ti spiegheremo tutto. - intervenne Charlotte, iniziando a camminare.
- Ventun anni fa, degli uomini si intrufolarono in casa di mia nonna, rapendo mia sorella Chloe. Lo stesso fecero con le figlie di Greta. - .
- E io che c'entro? - .
- Fammi finire. Come ben sai, dietro a questi rapimenti si rivelarono esserci gli "Angeli di Lucifero", che furono uccisi dai cittadini di Farmington il 6 Marzo 1995. Il giorno dopo, tre di loro furono ritrovati in condizioni pietose davanti al bosco che circondava la villa. E nessuno è più stato lì dopo la notte del massacro. - .
Greta gettò legna sul fuoco. Charlotte continuò a parlare.
- Per anni, Chloe ha perseguitato le menti della mia famiglia, e le figlie di Greta hanno fatto lo stesso con lei e suo marito. Mio padre non ha retto il peso, e si è suicidato. Io e mia madre, invece, siamo, per così dire, sopravvissute. Abbiamo cominciato ad indagare, visti i numerosi e frequenti omicidi che interessavano la zone di Villa Floyd. Tramite Internet, ho scoperto che le vittime, prima di morire, facevano la conoscenza di una bambina, la cui descrizione combaciava con quella di Chloe. Il risultato era chiaro. In qualche modo, mia sorella era tornata dagli Inferi. - .
- E' tutto molto interessante, ma cosa c'entro io, dico? - sbottò Harper.
- Non ora, mio caro amico. - fece Ingrid, uscita dal suo silenzio tombale.
Si alzò, e si mosse verso il fuoco.
- Lasciamo che sia la signorina Carroll a spiegarcelo, visto che sta origliando da qualche minuto. - .
Un tonfo sordo, e Daveigh cadde a terra svenuta.



- Sveglia, ficcanaso. - .
Daveigh fu scossa da un paio di braccia enormi.
Aprì gli occhi. Un uomo barbuto torreggiava su di lei.
- E' tornata tra noi, Charlotte. - annunciò.
Un attimo dopo, la sorella di Chloe era davanti a lei, con un ghigno stampato in faccia.
- Chloe mi aveva avvisato, sai? - rise.
La giornalista si limitò a guardarla con odio.
- Mi aveva detto che eri un'inguaribile ficcanaso. Fortuna che Erick si era appostato al piano superiore, per controllare eventuali arrivi di visitatori indesiderati. Ma tu sei un'ospite stasera, Daveigh. - .
- Non mi sembra un trattamento a modo, legare un'ospite ad una sedia. - fece Daveigh, sarcastica.
La solita spiritosa.
- Non posso mica permetterti di rovinare tutto, scribacchina dei miei stivali. - disse Charlotte. - Non dopo aver rischiato la pelle e aver passato vent'anni nel dolore. - .
- Non perderti in chiacchiere, cara. - intervenne Greta. - Signorina Carroll, racconta al qui presente Jon Harper il resto della storia. In poche parole, possibilmente. - .
La giornalista guardò il volto esausto e sanguinante del senzatetto.
- Sei mesi fa, dopo aver condotto delle indagini sulle morti di Villa Floyd, mi sono introdotta nella villa con altre sei persone. Abbiamo incontrato lo spirito di Chloe. Stava per tornare in vita, grazie alla carne e al sangue delle sue vittime che aveva assimilato nel corso di quasi vent'anni. Quattro di noi sono periti. Io e un'altra persona che era con me siamo riusciti a uccidere (di nuovo) la sorella di Charlotte, e a fuggire dal perimetro della villa prima che fosse rasa al suolo dalle fiamme. - .
Harper guardava allibito la ragazza e le sue aguzzine.
- E qui entriamo in scena io e mia madre. - ricominciò Charlotte. - Da quando Villa Floyd ha cessato di esistere, mia sorella non ci è più venuta a far visita mentre dormivamo. Avevamo capito che era successo qualcosa. - .
- Lo stesso era successo a me con la mia figlia più grande, Lucy. E' stata lei a mandarmi da Ingrid e Charlotte. Diceva che il compito di Chloe sulla terra non era ancora finito. E che le serviva il suo aiuto, oltre a quello di Mary. - aggiunse Greta.
- E Ruth? Anche lei ha subito la Demoniaca Conversio. - fece la giornalista.
- Ruth? Quella piccola stronzetta acida? Per fortuna i satanisti l'hanno sacrificata senza toccarla ulteriormente. Mi mancherà, ma sono Lucy e Mary quelle che mi interessano maggiormente. - .
- Che diavolo sta dicendo? - chiese Daveigh.
Charlotte sorrise.
- Loro torneranno stanotte, Daveigh. - .

  
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