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Autore: LadyUnicornGirl95    15/01/2017    0 recensioni
Serenella è una ragazza con una vita tranquilla. Lavora in una biblioteca a Carmagnola ma solo a livello di volontariato. Con gli uomini non ha mai avuto un ottimo rapporto a dirla tutta, gli uomini li prenderebbe tutti a ceffoni. Un giorno però, durante una sua tipica giornata di lavoro in biblioteca, incontra Khaled un uomo che ha già buttato via gran parte della sua vita e adesso si ritrova ad avere quarantaquattro anni senza moglie e senza famiglia.
Serenella e Khaled si innamorano. Ma essendo che appartengono a due età molto differenti: Serenella è appena una ragazzina di ventanni e Khaled un uomo di quarantaquattro anni, potranno comunque stare insieme?
Eppure, non sanno che la scelta di stare insieme li porterà incontro a tante gioie,dolori ma sopratutto a tanti guai in primis, perché il padre di lei non accetta che la figlia stia con un uomo di quarantaquattro anni pure marocchino.
I genitori di lei sono disposti a tutto pur di separare i due innamorati. Riusciranno in ogni modo Serenella e Khaled a non separarsi? A non cadere nella trappola dei genitori di lei che li conducono verso una rottura? Lo saprete leggendo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Diciannove

La scelta (o quasi!) 
 

Oggi è sabato e questa sera sentite bene: io uscirò con Khaled ma non sarà facile perché devo prima convincere mia madre a farmi andare lì fin dal pomeriggio e il problema è che a lei avevo detto che con Khaled ho chiuso definitivamente. Mi pare logico che appena dirò a mia madre alle due del pomeriggio che devo uscire e ritornerò verso le undici di questa sera lei inizierà a dubitare perché se le ho detto che ho lasciato Khaled e poi esco in pieno pomeriggio e pretendo di tornare a tarda sera qualcosa non le quadra nel verso giusto e, non valgono scuse come per esempio: ho già un altro uomo.

Mia madre le scuse da prima elementare non se le beve affatto quindi, devo trovare una strategia che anche Napoleone Bonaparte si inchini davanti ai miei occhi talmente ci è cascato ma non è facile battere Napoleone quando si tratta di strategia. Io di solito me la cavo anche bene ad escogitare qualcosa ma adesso si tratta di giocare come una cattiva ragazza perché facendo la brava non si ottiene niente.

Una delle idee per scappare di qui sarebbe telefonare a Davide o Filippo e poi passare uno dei due a mia madre per telefono in modo di avere la conferma che questa sera sarò con quello che le sta parlando. Lo so benissimo che potrei anche chiedere alla mia amica Lavinia di coprirmi ma lei non lo farebbe direbbe la verità a mia madre e io non voglio che questo succeda; nè mio padre nè mia madre devono sapere come stanno le cose.

Mi sembra quasi una questione di vita o di morte uscire un giorno per i fatti miei ma è sempre stato così! Tutte le volte che devo uscire il sabato o la domenica non posso farlo se non mi invento qualcosa di veramente geniale in modo da fregare chi vive insieme a me.

Le cose stanno così fin da prima che io conoscessi Khaled anche con gli uomini precedenti con cui sono uscita c'era lo stesso regolamento. Riuscivo sempre a cavarmela ma questa volta... temo di aver esagerato un pochino.

Abbiamo appena finito di fare pranzo e io devo agire non ho ben chiaro come ma improvviserò qualcosa se desidero vedermi con Khaled, tanto che mentre mi trucco decido di parlare a mia madre.

« Madre, io adesso devo uscire e ritornerò questa sera un po' tardi » le comunico, sperando bene.

« Dove vai e con chi sei? » mi domanda lei

« Sono con degli amici andiamo a fare due passi forse anche al cinema poi alla sera ci mangiamo una pizza o altro... » le dico io.

« Non vai mica da Khaled? » mi domanda lei.

« No, mamma! Con Khaled ho chiuso e poi ho sentito che è tornato in Marocco di recente, non penso che ritorni in Italia con la misera vita che fa qui! » rispondo io, mentendo.

« Mi devo fidare? » mi domanda mia madre.

« Ti posso dare la mia parola » rispondo io.

« Vai pure, ma non fare pasticci e... sappi che sono guai se vengo a sapere che eri con quel maniaco di nome Khaled » mi dice lei.

« Va bene » concludo io.

Meno male! Questa volta sono riuscita a spuntarla liscia mi è andata davvero di fortuna ma devo stare molto attenta a non commettere nessun errore altrimenti le cose si mettono male e non voglio peggiorare la situazione un'altra volta.

Cosa volete che sia dopo tutto? Esco beatamente un pomeriggio e una sera senza pensare troppo ai problemi che ci sono, ciò che conta per me è divertirmi e non mi interessa se lo faccio con i modi giusti o sbagliati.

Purtroppo, questa volta la faccenda di dormire da lui non salterà fuori perché tanto non mi è concesso dormire a casa di Khaled e poi, i miei genitori chiamerebbero i carabinieri una seconda volta e questa volta temo che Khaled verrebbe chiuso dietro le sbarre ovviamente, io non voglio che questa visione prenda vita quindi devo stare molto attenta alle mie mosse.

Appena esco di casa e raggiungo la stazione Rebaudengo quella vicina a casa mia la prima cosa che faccio è fare i biglietti di andata e ritorno anche se credo che quello di ritorno non mi servirà visto che mi porterà Khaled in macchina fino a casa perché non credo proprio che troverò un treno per Torino a tarda sera.

Mancano dieci minuti prima che arrivi il mio treno quindi una volta che ho raggiunto il binario due, decido di prendere qualcosa alla macchinetta. A me piace molto il succo ai frutti di bosco che mettono nelle macchinette di tutte le stazioni di Torino, in ogni stazione trovo sempre lo stesso succo. Si vede che conosco bene i miei gusti questi che mettono gli snack alle macchinette se no non mi spiego come sia possibile che tutte le volte trovo le bibite e le merendine che mi piacciono.

Khaled se mi vedesse mangiare e bere queste cose mi manderebbe a stendere. Lui è uno che pensa che le malattie si possano curare ancora mangiando rimedi naturali e molta frutta e verdura. Per lui i farmaci servono praticamente a niente e dovrebbero essere consumati in quantità limitata però lo ammetto: a volte anche io la penso in questo modo visto che io sono quella che ha una simpatia per medicine, medici, dottori e ospedali. Sogno da molto tempo un mondo dove non si faranno più gli esami del sangue ma ci saranno altri metodi un po' meno dolorosi invece che quelle stupide siringhe che mettono una paura bestiale anche ad un tirannosauro rex. Non posso farci davvero niente se ho paura dei dottori e dei controlli medici.

Appena salgo sul treno, mi metto a leggere delle pagine di un libro che mi piace di un autore francese ora mai io sono innamorata della Francia e trovo molto simpatici i francesi o almeno, quelli che vengono descritti nei libri delle storie di Parigi sono sempre molto simpatici e divertenti quasi quasi mi trasferisco a Parigi.

Proprio mentre ascolto Lady Gaga e mi sto sparando Judas dopo aver letto tre pagine del libro, il controllore ha deciso di disturbarmi ma è questione di un attimo tanto ho il biglietto e quindi posso stare in santa pace. Che soddisfazione appena toglie il disturbo e io mi rimetto Judas da capo. Prima di un pomeriggio movimentato che mi aspetta direi che Judas è la canzone ideale da ascoltare.

Nel frattempo mentre le mie orecchie sono occupate dalla musica decido di fare delle ricerche su Facebook e il primo nome che digito è: Elena Lottuto. Quella donna fa ancora parte dei miei pensieri e io voglio sapere di più a riguardo di lei. Devo scoprire più cose possibili ma sopratutto devo sapere se tra lei e Khaled c'è qualcosa che io non ho ancora scoperto. Lo so che non conviene mischiarsi negli affari altrui, ma io a volte sono impicciona sopratutto quando si tratta di questioni del cuore. Non mi piace l'idea che l'uomo possa tradire quando gli pare e piace mentre la donna deve stare zitta e far finta di nienta anche se, molte donne sono abili traditrici e io non sono di certo una santarellina.

Credo che non sia una buona idea mandare la richiesta di amicizia a questa Elena con il mio profilo perchè se no, non posso interrogarla senza che lei sospetti di qualcosa. Devo usare un profilo finto con un nome anche arabo così magari mi prende ancora per Khaled. Il fatto è che non sarei credibile comunque: se uso un nome arabo, non le verrà qualche dubbio su il perché parlo perfettamente l'italiano? Va beh! Basterà dire che sono nata in Italia e quindi parlo facilmente la lingua italiana.

Solo che adesso devo scendere dal treno e alle interrogazioni penserò più tardi. Non vedo l'ora di abbracciare Khaled come ogni volta che lo vedo. Queste sono le cose belle della vita avere qualcuno da abbracciare nei momenti del bisogno ed io ho tanto bisogno di lui in questi giorni anche se lui non mi ama per me resta una delle cose che mi fanno stare bene e ciò siginifica che fino a quando sarà mia devo godermi ogni istante che passerò con lui. Credo che fino adesso me la sono cavata alla grande in questo e devo sempre dare il meglio se quando lui andrà via non vorrò avere dei rimpiati. Lo lascerò andare senza avere pentimenti e alcuna goccia di tristezza perché sono nata per essere forte e non devo mai deprimermi per quella che sono.

Quando sono praticamente al cancello della casa di Khaled mi accorgo che ci sono le finestre chiuse e allora prendo il cellulare e lo chiamo.

« Ciao, dove sei? » mi domanda lui.

« Sono davanti a casa tua » rispondo io felice.

« Cinque minuti e arrivo! Ero andato al Bennet di Carmagnola. Sono subito da te... » mi dice lui.

« Okay! Fa presto » dico io.

Nel frattempo, dopo aver staccato la chiamata, decido di accedere con uno dei miei profili finti di Facebook e chiedere l'amicizia a Miss Elena Lottuto ma solo dopo aver modificato il mio nome in Hamza Torino ovviamente scritto in arabo visto che ce ne sono a valanghe che portano questo nome su Facebook e metto come immagine del profilo la bandiera marocchina. Visto che ci sono mando anche un messaggio a Elena per risparmiare un po' di tempo.

Quando finalmente Khaled arriva a destinazione, Elena ha appena cominciato a scrivermi ma non posso risponderle perché non voglio ancora che Khaled venga a sapere che ho deciso di fare domande a quella donna per sapere se c'era qualcosa tra lui e lei. A gli uomini non piacciono molto quelle che non si fanno gli affari propri e io a lui non voglio dare un brutto esempio e non vogio sembrare una ficcanaso. Decido quindi di mettere il mio cellulare in borsa.

Mi accorgo che Khaled ha una borsa del supermercato in mano e riesco leggermente a vedere una confenzione di latte.

« Ciao! Vedo che siamo andati a fare la spesa » commento io.

« Sai che roba! Ho preso due cosette alla veloce » mi risponde lui.

Appena entriamo a casa sua, lui posa il sacchetto della spesa sul piccolo tavolino situato vicino all'ingresso di casa sua e poi comincia a baciarmi sulle labbra.

Farsi baciare da lui sulla bocca è una sensazione stupenda; non avrei mai pensato che mi sarei innamorata dei suoi baci ma ovviamente non potrei mai stare con un uomo che bacia male. Anche se devo ammettere che io non baciavo così bene prima di mettermi con lui.

Mentre mi bacia come al solito le sue mani finiscono per infilarsi nelle mie mutandine e mi tocca in quella zona e io in questo momento mi sento davvero in paradiso ma non ci sono ancora arrivata del tutto perché sento che manca ancora qualcosa.

Dopo cinque forse anche dieci minuti ci accomodiamo nell'altra stanza e mi accorgo che il materassino è già sul pavimento direi quindi che rimane la cosa fondamentale da fare: dobbiamo spogliarci.

Quando mi sono tolta la mia maglia e il reggiseno, lui comincia a baciarmi le tette e a mordicchiarmi i capezzoli.

Come al solito basta un attimo che ci ritroviamo sdraiati sul materasso, lui come al solito si è messo il preservativo e mi piace sempre molto guardare quando se lo mette perché ha sempre quell'aria di uno che è stato preso a calci nel sedere. Ad un certo punto, raggiungo il paradiso e credo che esista sul serio anche se in teoria io sono atea e non credo all'inferno e al paradiso. Secondo me una volta che noi moriamo siamo morti e basta! Non c'è nessuna vita dopo la morte.

Quanto è bello fare sesso! Solo con lui mi sembra una cosa totalmente piacevole, nessun altro prima di lui mi ha mai fatta impazzire così tanto nemmeno Hamza se no non avrei alcun motivo di non volerlo più quel ragazzo. Khaled a letto ha qualcosa di estremamente divino e riesce davvero a farmi godere tutte le volte.

Oggi abbiamo fatto sesso non stop e smettiamo solamente alle otto di sera e siamo totalmente esausti e affamati.

« Cosa vuoi fare adesso? Andiamo a mangiare una pizza kebab oppure restiamo a casa mia e ci facciamo la pasta? Come vuoi tu... a te la scelta » mi dice facendo l'occhiolino.

« Io voglio la pizza » rispondo, divertita perché mi ha fatto l'occhiolino.

« Va bene, prepariamoci allora » dice lui alzandosi dal materasso.

Io mi alzo e incomincio a vestirmi. Vedo che Khaled si sta infilando dei pantaloni in jeans che prima non aveva addosso. Strano. Molto strano. Come maglia decide di mettersi la camicia blu quella del nostro primo incontro alla biblioteca esattamente. Quella camincia riuscirò sempre a ricordarmela e quindi, riesco a capire subito se si tratta di quella o di altre camicie blu in suo possesso.

Vado poi un attimo in bagno a fare il bidè e a pettinarmi i capelli o almeno, a cercare di metterli in un modo decente. Il suo bagno è piccolo e stretto: il pavimento ha delle piastrelle di colore blu, il WC, il bidè, la doccia e un lavantino che ci sono all'interno sono bianche ovviamente poi c'è anche una piccola lavatrice e un mobiletto in legno con uno specchietto. Io mi guardo un momento allo specchio dopo essermi pettinata e devo dire che sto abbastanza bene.

In quel momento, arriva lui che mi abbraccia e mi da un bacino sul collo. Quanto è bello farsi abbracciare da lui, mi piace sprofondare nei suoi abbracci. Vorrei che tutto questo non finisse mai ma purtroppo sono consapevole del fatto che non durerà per sempre e che prima o poi, tutto questo per me giungerà alla fine.

Come vorrei che si innamorasse di me veramente. Io senza di lui sono morta e la mia vita è tutta una monotonia infinita quando lui non è con me. Ora mai credo che se la persona sbagliata può darti veramente tutto questo, mi sa che quando troverò quella giusta la manderò a stendere il bucato. Penso che si sta meglio con la persona sbagliata che con quella giusta.

Appena siamo fuori casa e saliamo in macchina parte una cassetta di musica araba e io per poco scoppio leggermente a ridere. Khaled mi guarda come per dire che sono un po' pazza.

« Ti piace questa musica? » mi domanda lui.

« Si è bella » rispondo io.

« Sono tanti anni che ho questa cassetta secondo me è molto meglio questo tipo ti musica che certe canzoni sdolcinate e mielose. Ad esempio la musica italiana non mi piace molto. Mi piaccono solo le canzoni tipo rap » mi dice lui.

Io non ho molta simpatia per il genere rap. Il mio cantante italiano preferito si chiama Tiziano Ferro ma non sono molto per Fabri Fibra o altri cantanti di questo tipo. Mi piace molto anche "L'amour toujours" di Gigi D'Agostino ma è già un genere diverso se no a momenti ascolto solo musica francese e inglese o americana.

Appena arriviamo al locale mi accorgo che le porte d'ingresso sono in legno. Era tanto che non trovavo un locale con le porte di legno. Io appena siamo dentro vado a prendere posto a tavola. Ho detto a Khaled di ordinare una pizza con il kebab per me perché è molto tempo con la prendo, l'ultima volta era stata con mio padre in un locale a Rivoli. Il kebab mi piace proprio come la pizza, ma la pizza resta sempre la mia preferita fra i due. La mia pizza preferita di solito è quella con patatine e wurstel, ma questa volta ho deciso di prendere quella con il kebab.

Quando Khaled si siede a tavola mi guarda sorridente come tutte le volte che vede me.

« Oltre la pizza con il kebab, ho ordinato per me una pizza margherita e una porzione di patatine fritte, a te dispiace? » mi dice lui.

« No, a me va bene » rispondo io.

 

 

Come vorrei che ci fosse il mio amico Amin con noi, lui va pazzo per le patatine fritte come vi ho già detto. Se fosse con noi due sarebbe molto contento solo all'idea di mangiare le patatine.

Nel frattempo io e Khaled prendiamo da bere e io prendo una Coca Cola visto che è sabato sera e io voglio festeggiare il fatto di essere con lui.

Quando finalmente arrivano le patatine e le pizze mi prende un colpo al cuore. A portarci le cose è una donna che indossa un velo. Per uno strano motivo nella mia testa mi partono visioni di una me che porta pizze e patatine ai tavoli con tanto di velo. Finisco per abbassare la testa verso il pavimento perché mi stava venendo voglia di piangere.

« Perché guardi per terra? » mi domanda Khaled sorpreso.

« Scusami, non è niente. Dai, cominciamo a mangiare! » rispondo io.

Non riesco a togliermi dalla testa quella donna che serve ai tavoli in quel modo. Poverina! Mi ha fatto davvero un po' pena.

La pizza con il kebab e le patite devo dire che non sono niente male anzi sono davvero buonissime. Devo tenerlo presente questo posto così magari ci ritorno con mio padre una volta o forse sarebbe meglio di no, che poi lui dubita che io possa aver chiuso con Khaled.

Una volta usciti dal locale, Khaled mi prende per una mano e inizia a baciarmi nuovamente sulle labbra.

« Scusami per quelle cose che ti ho detto l'altro giorno. Non volevo ferirti e fare il cattivo con te. Non è vero che io non voglio prendere moglie era così fino a quando non sei arrivata tu » mi dice lui.

« Cosa vorresti dire con questo? » domando, guardandolo negli occhi.

« Ti senti felice insieme a me? » mi domanda lui curioso e sorridente.

« Molto » rispondo io.

« Cosa ne dici se io e te ci sposassimo? » mi domanda lui, inginocchiandosi.

« Oddio! Dimmi che stai scherzando... » rispondo io emozionata.

« No, sono molto serio. Ci sposiamo Serenella? Si o no? » termina lui, aprendomi una scatoletta con dentro un anello.

« Oddio! Mille volte si! » rispondo io felicissima.

Lui mi mette l'anello al dito poi, si rialza e incominciamo a baciarci molto appassionatamente. Domani vado da tutti i miei amici a comunicare questa notizia e immagino che saranno molto felici per me. Io lo sapevo dopo tutto che Khaled stava solo scherzando quando diceva che mi voleva solo come amante.

Mi sembra quasi che sto sognando e che la dichiarazione di matrimonio non è accaduta realmente sotto i miei occhi. Ora mi sento davvero motivata a lasciare Hamza tanto io mi sposo quindi lui deve solo togliersi da i piedi.

Non vedo l'ora di farlo sapere a tutti e sopratutto, vorrei andare dai carabinieri di quella volta che siamo finiti in questura e da Miss Elena Lottuto mostrando a tutti loro l'anello e informarli che ci sposeremo a breve io e Khaled.

Ho finalmente fatto la mia scelta: passerò il resto dei miei giorni con Khaled.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
 
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