Capitolo
6
Mi svegliai
sentendo il cinguettio di
alcuni uccelli appollaiati sulla quercia che cresceva accanto alla
finestra della
mia stanza.
Subito dopo aver
aperto gli occhi le
immagini della giornata precedente mi bombardarono la mente: il
ritrovamento
del corpo della donna, l’incontro con il fantasma, il
combattimento con Simon e
il suo racconto sui cacciatori, e, per finire la situazione creatasi in
ospedale e le ultime parole dette dalla signora Collins.
Un enorme
quantità di problemi, che
sembravano avere un solo punto in comune: Logan. Non era il caso di
fasciarsi
troppo la testa, dovevo aspettare per indagare almeno fino al ritorno
di mio
zio e nel frattempo occuparmi del reinserimento di Simon nel suo
branco.
Era rimasto
anche Vic a dormire alla
fine. Per quanto Simon sembrasse un bravo ragazzo, nessuno mi avrebbe
lasciata
sola con lui per la notte e visto che mio fratello ,a causa di un
incidente, aveva
dovuto alloggiare in un hotel, l’unica soluzione era Vic.
Non era una cosa
inusuale avere
sconosciuti in casa, fin da quando ero piccola ero abituata a lupi
stranieri
che alloggiavano in casa mia. Mio zio, in quanto Fenrir, aveva
l’obbligo di
ospitare eventuali visitatori di altri branchi o componenti del suo
stesso
branco che per qualche ragione si trovavano in difficoltà.
Sembrava troppo
presto per alzarsi ed
ero troppo pigra per farlo, quindi, nonostante sentissi la voce di mio
fratello
nella cucina, decisi di poltrire ancora un po’. Sarei rimasta
al calduccio nel
letto per ore, ma all’improvviso la porta di camera mia che
avevo lasciata
socchiusa dopo essere andata in bagno, venne spalancata
all’improvviso e in men
che non si dica mi ritrovai coperta di bava e senza fiato a causa del
gran peso
che gravava sul mio stomaco.
“Sky
finiscila…eddai basta, ahaha
sono felice anche io di vederti, cucciolone!”.
Come risposta
ricevetti un abbaiare
felice e diverse altre leccate sulla faccia.
“Che
schifo, Sky!! E va bene, ho
capito…ho capito, mi alzo…anche tu mi sei mancato
bello” esclamai scendendo dal
letto e infilandomi le ciabatte, per poi uscire dalla stanza. Dopo aver
fatto
una veloce salto al bagno, cominciai a scendere le diverse rampe di
scale che
dividevano la mia stanza dalla cucina.
Quando eravamo
arrivati a casa di mio
zio, diversi anni fa, avevamo potuto scegliere la stanza che
preferivamo; mentre
tutti i miei fratelli avevano scelto stanze che davano sulla strada e
con
posizioni strategiche per sgattaiolare via nella notte e recarsi ad una
qualche
festa, io avevo scelto una stanza all’ultimo piano che dava
sul giardino dietro
casa e sul bosco. Diversi anni dopo, allargai la stanza togliendo una
parte di
soffitto e collegandomi direttamente con la soffitta, creando
così una stanza a
due piani collegata con una scala di legno. Quella che un tempo era la
soffitta
era diventata ufficialmente parte della mia stanza. Una volta
cresciuta, e
raggiunta l’adolescenza, mi resi conto che non era
impossibile uscire di
nascosto dalla mia stanza. Davanti alla mia finestra, cresceva infatti
un
enorme quercia secolare, e un ramo abbastanza grosso da sostenere una
ragazza
cresceva proprio in direzione della mia finestra permettendomi di
arrampicarvisi e sgattaiolare alle feste. Quindi non mi pentivo per
niente di
aver fatto quella scelta molti anni fa, nonostante il fatto che fossi
sconvolta
dalla morte dei miei genitori, mi ero innamorata subito di quella
stanzetta
nascosta all’ultimo piano.
Sorrisi,
guardando il cagnolone che
trotterellava davanti a me. Sky era un magnifico esemplare di Pastore
svizzero;
era un cane molto bello con il pelo bianco lucido e una luce giocosa
negli
occhi. Lo avevo adottato tre anni fa, dopo averlo trovato in mezzo ad
una
strada durante un viaggio negli Stati Uniti. Era magrissimo, e talmente
sporco
che il suo pelo sembrava nero al posto che bianco come la neve.
Ero negli Stati
Uniti in veste di
Freki e accompagnavo il Fenrir ad un importante riunione tra capi
branco. Una
sera mentre stavamo tornando all’hotel ci eravamo imbattuti
in una rapina. Un
uomo stava cercando di sottrarre la borsa ad una donna; senza pensarci
due
volte eravamo intervenuti. Ma prima di poter agire un’ombra
scura aveva morso
il malvivente ad un braccio facendogli perdere la presa sulla borsa e
costringendolo
alla fuga. Mentre
mio zio si occupava
della donna, mi avvicinai a quella figura che era tornata a nascondersi
nell’oscurità. Potevo vedere solo i suoi occhi, ma
malgrado stesse ringhiando
vidi in essi la disperazione.
Tornai
lì tutti i giorni del nostro
soggiorno con del cibo e coperte calde per cercare di avvicinarmi, ma
tutti i
giorni venivo respinta. Solo l’ultimo giorno, quando cercai
di avvicinarmi non
ricevetti il solito ringhio di avvertimento ma anzi fu lui stesso ad
avvicinarsi a me. Lo portai all’albergo e lo lavai, dopo di
che, lo presi e lo
portai a casa con me e da quel giorno è il mio amico
più fedele.
Dopo essere
tornati a casa, mio
fratello in quanto veterinario mi spiegò che probabilmente
il motivo per cui
ringhiava così tanto al mio cospetto era il fatto che
avvertiva che avevo
qualcosa di strano e che potevo essere in qualche modo una minaccia per
lui.
Con il tempo e la mia determinazione, ero riuscita però a
convincerlo e mi era
diventato fedele.
“Buongiorno
sorellina”.
Sbiasciaci un
buongiorno attraversato
da uno sbadiglio e mi fiondai sui miei cereali già
posizionati al mio posto sul
tavolo. Dopo un paio di cucchiaiate mi resi conto che non avvertivo né la voce di Vic
né quella di Simon. “Com’è
che gli altri due non ci sono?” chiesi osservando mio
fratello che prendeva
posto di fronte a me. Darren Maneet Blom era il terzo dei miei fratelli
maggiori, anche se lui e il secondo, Zaire, hanno una differenza di
età di
circa cinque minuti più o meno. Sono gemelli, quasi
identici, anche se quando
erano piccoli l’unico modo per distinguerli era cercare la
voglia che Zaire
aveva sulla pancia. Con il tempo, erano cresciuti e presentavano
più differenze
fisiche di quando erano bambini, mentre per quanto il carattere erano
sempre
stati molto diversi. Darren, era riflessivo, pensava prima di agire, al
cospetto di molte persone diventava timido ed era molto modesto. Zaire,
invece,
era impulsivo al massimo, spavaldo e la modestia non sapeva nemmeno
cosa fosse.
L’unica cosa che li accumunava era il numero di ragazze con
il cuore spezzato
che avevano accumulato con il tempo, ma questa è una
caratteristica che
riguarda tutti i miei fratelli e non solo loro due.
Erano cresciuti
ed erano diventati
molto belli, i capelli di un marrone molto scuro, gli occhi verdi
bottiglia, un
fisico impeccabile che lascia tutte le ragazze a bocca aperta. Ci sono
poche differenze
fra i due: Darren porta i capelli corti e con il ciuffo, mentre Zaire
ha i
capelli più lunghi e leggermente ricci, inoltre ha le
braccia più muscolose di
Darren, in quanto giocatore di Hockey professionale, mentre Darren ha
uno
studio veterinario nella nostra cittadina.
“Vic
ha portato il ragazzo con lui a
fare un giro della città, poi ce lo riporterà e
verrà a lavorare con me allo
studio” disse dopo aver preso un sorso dalla sua tazza di
caffè. Continuai a
mangiare i cereali, aspettando che continuasse. Sapevo che Vic gli
aveva già
spifferato tutto riguardo al mio incontro con i cacciatori nel bosco
dell’altro
giorno, e stava solo cercando le parole per iniziare a farmi la
paternale. Vic
me l’avrebbe pagata, sapeva che Darren mi avrebbe
rimproverato fino alla morte,
per questo gli ha raccontato tutto.
“Allora…
Vic mi ha detto come ti ha
trovata l’altro giorno e cosa è successo.
Vika… devi fare più attenzione a
quando giri per il bosco, soprattutto ora che sappiamo che siamo stati
traditi,
non possiamo più fidarci di nessuno e girare per il bosco da
soli non è più raccomandabile”.
“Mi
stai proibendo di uscire?” chiesi
alzandomi e voltandogli le spalle per inserire la mia tazza nella
lavastoviglie.
“Non
te lo sto proibendo, sto dicendo
che sarebbe meglio che tu non uscissi da sola. Già prima era
pericoloso con
tutti quei cacciatori che giravano, ora lo è ancora di
più. Hanno uno di noi
come alleato…se dovessi incontrarli e lui ti attaccherebbe
sarebbe difficile
riuscire a scappare” disse mettendomi una mano sulla spalla,
dopo essersi
alzato a sua volta.
“Non
crederai davvero che Logan possa
battermi vero? Sono il Freki del branco Darren, sono io che mi occupo
di dare
la caccia ai nostri nemici, io, Darren, non tu, non Fia e non Vic. Sono
la
migliore nei combattimenti e Logan non fa eccezione, per quanto sia
bravo, io
posso esserlo di più” esclamai sentendo la rabbia
cominciando a montarmi
dentro. Odiavo quando qualcuno mi paragonava ad un altro lupo,
soprattutto se
era un maschio.
“Non
sto dicendo questo. Sto solo
dicendo che dobbiamo fare più attenzione ed evitare di
uscire allo scoperto.
Stanno succedendo un sacco di cose strane in questo periodo, Vika.
Prima il tuo
incontro con i cacciatori a Lake Louise, poi veniamo a sapere che Logan
ci ha
tradito e un paio di giorni dopo veniamo a conoscenza che non attaccano
solo il
nostro branco e nella nostra regione ma anche i branchi
confinanti…non so cosa,
ma qualcosa sta succedendo, e noi faremo meglio a stare in
guardia” sospirò
risedendosi sulla sedia, e sfregandosi la faccia in un gesto stanco.
Mi sentii subito
in colpa per aver
reagito male. Ma era parte del mio carattere, appena qualcuno metteva
in dubbio
le mie capacità mi innervosivo e finivo per rispondere male.
“Non
posso promettermi che non uscirò
più, ma farò attenzione ed eviterò di
indagare, almeno fino a quando zio Oliver
non sarà tornato” dissi sorridendo e sedendomi di
nuovo davanti a lui e
accarezzando Sky che aveva appoggiato il muso sulle mie gambe.
Cominciammo a
discutere del viaggio
da cui era appena tornato, quando all’improvviso il trillo
del suo telefono ci
interruppe.
Rispose mentre
io mi occupavo di
rigovernare la cucina e lo sentii parlare di un’emergenza.
Non erano rare le
emergenze, con il tempo Darren era diventato un ottimo veterinario,
aveva
pazienti da tutto la provincia e anche da altre province vicine. Quindi
non mi stupii
più di tanto. Quello che realmente mi lasciò
senza fiato era la notizia in
prima pagina sul giornale locale.
“Trovati i cadaveri sventarti di 6 lupi sul
confine tra la provincia di Alberta e la Columbia Britannica.”
Sono
stati trovati questa mattina,
nel territorio di Alberta, ma poco lontano dal confine che divide le
due
province, 6 cadaveri sventrati di lupi. I cadaveri non sono stati
mostrati alla
stampa, siamo però riusciti ad intervistare, dopo che
è stato allontanato, l’uomo
a capo del ritrovamento: “non ho idea di cosa possa essere
successo o di cosa
le abbia uccise, ma una cosa la so per certo. Quelle bestie non sono
normali;
vivo qui da quando sono nato e di lupi ne ho visti parecchi e quelli
non erano
lupi normali. Grandi come cavalli e con zanne come squali, mai vista
una cosa
del genere! Ci stanno nascondendo qualcosa, esperimenti genetici, dico
io! Comunque
qualunque cosa siano, provo pena per loro, non deve essere stata una
morte veloce,
i loro organi erano completamente esposti sulla strada mentre i corpi
erano
solo dei gusci vuoti. Non è stato un animale ad ucciderli,
ero davanti ad un’esportazione
di organi degna del miglior chirurgo del paese.”
Cosa
ci stanno nascondendo? Perché non
permettono la visione dei cadaveri e soprattutto che cosa è
stato ad uccidere
questi animali, o meglio questi esseri?
Ero
completamente sbiancata.
Sentii la porta
sbattere e Darren
chiudere la telefonata.
“Vika,
devo andare…e ho bisogno anche
del tuo aiuto” disse Darren, già pronto e con un
borsone in mano.
“Darren,
erano…” chiesi con ancora
una flebile speranza nella voce.
“Mi ha
appena chiamato Fia…erano dei
nostri”.
Allora…
Capitolo
parecchio noioso, lo so. Ma dovevo
per forza inserirlo per far continuare la storia, spero che possiate
capirmi.
Mi scuso per la
lunghezza del
capitolo, avrei preferito farlo un po’ più lungo,
ma per una questione di tempo
non ho potuto farlo visto che volevo inserirlo entro domenica. Ecco,
un'altra cosa
di cui devo scusarmi è l’orario in cui sto
caricando il capitolo,(circa le
22.00), mi dispiace ma ho avuto un sacco di problemi e ho dovuto
cambiare il
computer…quindi ho avuto veramente poco tempo ma volevo
comunque caricare il
capitolo, quindi ecco il risultato.
Fatemi sapere
cosa ne pensate o se
avete delle idee.
A presto (spero di farcela entro domenica prossima)
A_ordinary_simple_girl