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Autore: Yugi95    16/01/2017    3 recensioni
§La presente fanfiction rappresenta una sorta di spin-off della storia “La rinascita della Fenice” e, pertanto, le è direttamente collegata. Di conseguenza si consiglia, anche se non è strettamente necessario, la lettura della storia principale per una maggiore comprensione§. Il giovane mago Aenuashiba, appartenente ad un antichissimo ordine segreto, decide di affidare i propri pensieri alle pagine di un diario. Il motivo di tale decisione è semplice: la Dimensione Magica, come tutti la conoscono, sta cadendo a pezzi e nessuno può far nulla per evitarlo. Il ragazzo, a questo punto, dà vita ad un conflitto interiore, che vede opporsi la sua rigida osservanza delle regole della confraternita al suo desiderio di poter fare qualcosa in più per la salvezza dell’universo. Tale conflitto, però, si risolve con un immobilismo esistenziale, che lo dilania nel profondo dell’animo. Per superare questa “paralisi”, Aenuashiba, nel corso degli anni, andrà alla disperata ricerca di una risposta, che possa mettere a tacere una volta per tutte i suoi dubbi e le sue paure. Il giovane mago, attraverso il proprio diario, metterà insieme, come in un puzzle, tutte le esperienze, emozioni e conoscenze, vissute e, alla fine del viaggio, giungerà finalmente ad una sconcertante verità… la sua.
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Winx
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Winx Club - Cassiopea's Chronicles'
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Capitolo IX – La svolta
 
Andros 17/09/2016

Caro diario, la “missione diplomatica”, che i Quattro Venerabili e molti membri del Consiglio del Tempio avevano intrapreso, è miseramente fallita. La causa di tale insuccesso, però, non deve essere imputata ad una presunta incapacità degli inviati dell’Ordine, né tanto meno alla più che probabile reticenza dei Sovrani dei quattro pianeti coinvolti. La colpa è esclusivamente del Consiglio degli Anziani. I suoi componenti hanno impedito che i nostri delegati rivelassero il segreto di Cassiopea e l’hanno fatto… nel modo peggiore. Le quattro ambascerie, infatti, non sono mai giunte a destinazione. Le navette dirette a Domino, Solaria e Eraklyon sono state attaccate in spazio aperto da un’astronave priva di qualsiasi insegna o contrassegno. Secondo i computer di bordo, che hanno trasmesso dati alla nostra centrale operativa fino a pochi secondi prima della loro distruzione, non sarebbe stato inviato alcun messaggio di avvertimento. I nostri confratelli sono stati presi alla sprovvista… non hanno potuto fare nulla per difendersi. Il gruppo diretto da Re Teredor, invece, è stato intercettato nella foresta, che circonda la nostra cittadella, e… completamente decimato. Quando alcuni Ricognitori, membri dell’Occhio della Verità addetti alla sicurezza interna, hanno ispezionato la zona, hanno rinvenuto i loro cadaveri. Sul corpo del Secondo Venerabile, inoltre, è stato rinvenuto un rotolo di pergamena, sul quale con caratteri in oro vi era scritta la seguente frase: “Noi vi avevamo avvertito”. Il messaggio non lascia spazio all’immaginazione: è stato un atto di ritorsione, perpetrato da Arcadia e i suoi consiglieri. Azekel, inoltre, è convinto che gli Anziani abbiano agito, per la prima volta da secoli, senza l’aiuto dei Templari; i quali, secondo lui, sarebbero all’oscuro di tutta la faccenda. Anch’io la penso allo stesso modo… nonostante il “turbolento passato” che ci unisce. I guerrieri di Roccaluce non sono barbari, hanno un codice d’onore e sono rispettosi nei confronti del nemico. Azekel, inoltre, conosce personalmente il loro comandante ed è sempre pronto a spendere per quest’ultimo parole di stima e di apprezzamento. I Templari non avrebbero mai commesso questo scempio e il Consiglio degli Anziani ne era consapevole, per questo ha deciso di tenerli da parte. Come se non bastasse la morte della maggior parte dei nostri superiori ha lasciato l’Ordine di Agador allo sbando. Negli ultimi due giorni quasi cinquecento confratelli hanno disertato, mentre più della metà dei novizi si sono ritirati. La paura è tornata a far sentire il suo opprimente peso. Il saggio Azekel e il suo amico, il cui nome ho scoperto essere Teboc, sono gli unici in grado di guidare ciò che resta della confraternita. La guerra contro Ksendras è ancora “aperta” e, non avendo l’aiuto di nessuno, ciascun membro dell’Ordine dovrà dare il meglio di sé in questa impresa. Nonostante questi tragici eventi mi abbiano scosso nel profondo dell’animo, non riesco a nascondere una certa eccitazione e agitazione per ciò che mi attende. Il maestro e Teboc, infatti, mi hanno concesso la possibilità di allontanarmi dalla cittadella… hanno esplicitamente richiesto il mio aiuto. Finalmente… dopo lunghi anni di attesa e inascoltate richieste, avrò anch’io l’occasione di rendermi utile… anch’io potrò combattere contro il Signore dell’Oscurità. È un mio dovere, un mio specifico obbligo morale… devo farlo per Malik, per i Venerabili e i Collegiali, per Roy, per quella povera famiglia di Linphea… devo farlo per me stesso. Ufficialmente il mio compito consisterà nel recarmi sui diversi pianeti e nel limitarmi ad osservare le mosse dei nostri nemici. In realtà la missione è molto diversa e stranamente collegata con la mia personale ricerca. Azekel e Teboc, quest’ultimo informato a mia insaputa della faccenda dal suo amico tempo addietro, sono fermamente convinti che il ritratto di Agador e dei suoi amici nasconda l’unico modo per sconfiggere Ksendras. Di conseguenza mi hanno chiesto d’indagare sul vero significato del dipinto e di trovare una possibile soluzione al suo enigma. Sinceramente non capisco da dove derivi tutta questa loro sicurezza: la tela apparentemente non contiene nulla che faccia pensare ad una cosa del genere. Comunque se entrambi desiderano ciò, non sarò certo io a deluderli. Partirò domani all’alba e mi dirigerò su Melody, al fine di capire quale sia il legame tra la donna con la spilla e il Golden Auditorium. Al momento non ho altri indizi, ma ho la sensazione che in quel luogo avrò modo di compiere un importante passo avanti. Anche il mio maestro la pensa così… tuttavia non posso fare a meno di sospettare che lui sappia molto più di quanto vuole farmi credere. Poche ore fa, infatti, è venuto a trovarmi nella mia stanza e, senza scendere nei dettagli mi ha consegnato tre piccole fiale, contenenti uno strano liquido trasparente. Su ciascuna di esse vi sono delle etichette: una reca il nome Azekel, l’altra il nome Teboc, mentre sulla terza campeggiava un punto interrogativo. Quando gli ho chiesto a cosa servissero, lui, prima di andarsene, mi ha semplicemente risposto che lo avrei scoperto al momento opportuno. A volte penso che il maestro si diverta a mettermi in difficoltà.

Tuo, Aenuashiba.

 
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Note dell’autore: Buonsalve a tutti! Allora come vi avevo promesso la volta scorsa e quella prima, Aenuashiba è pronto ad avventurarsi per il mondo esterno. Il giovane mago, a questo punto, potrà finalmente andare alla scoperta della Dimensione Magica, visto che su sua stessa ammissione non è mai uscito dalla cittadella dell’Ordine, e contemporaneamente risolvere il mistero del quadro. Tuttavia è doveroso fare un piccolo passo indietro e cercare di capire come mai sia stata possibile questa cosa. Se ben ricordate, Aenuashiba chiese invano, ancor prima di ritrovare il ritratto, di poter essere inviato come Malik nei diversi mondi conosciuti al fine di monitorare le mosse dell’Oscurità. I Venerabili e il Collegio, però, gli negarono questo permesso sostenendo che lui avesse già un compito: quello di custode della Biblioteca dell’Ordine di Agador. Lo stesso Azekel, che era ed è un Collegiale, non sembrò “spendersi” molto per aiutare il suo allievo… Aenuashiba, anche secondo lui, doveva rimanere al suo posto.  In un secondo momento, però, dopo la decimazione dei superiori della confraternita, il giovane mago ottiene la possibilità di prendere parte attiva allo scontro. Ad affidargli una missione è proprio il suo maestro, che con un vecchio amico da questo momento in poi guiderà la confraternita. Strano come comportamento, non trovate? Azekel sembra essere una persona abbastanza posata e decisa… se ha cambiato idea sul coinvolgimento di Aenuashiba… un motivo dovrà pur esserci. Dopotutto… lo sapete: nella storia nulla accade per caso. Di conseguenza io vi chiedo: qual è stato, secondo voi, il motivo di questa decisione? Sono curioso di sapere cosa ne pensiate XD. Nella pagina di diario viene anche scritto che il Consiglio degli Anziani ha compiuto un vero e proprio attentato ai danni dell’Ordine. Nelle note al capitolo precedente già vi accennai (facendo riferimento ad Oritel) che le missioni diplomatiche fossero in qualche modo fallite. Il motivo di tale disfatta è questo… un attacco premeditato e improvviso alle quattro ambascerie. A tal proposito vi chiedo di prestare attenzione all’osservazione di Aenuashiba, secondo la quale i Templari non avrebbero nulla a che fare con la faccenda. Fin da adesso, memore delle note al capitolo 24 de “La rinascita della Fenice”, vi dico che questa è la “verità assoluta”… almeno su questo argomento ;D. Rowarir, per il quale vi sono anche parole di stima, e i suoi uomini non sanno neanche di questa cosa. Viene da chiedersi, allora, chi possa aver aiutato Arcadia e i suoi consiglieri, anche perché… non sono persone a cui piace “sporcarsi le mani” XS. Quindi, se fino ad adesso sapevamo che il “braccio armato” degli Anziani fossero i Templari di Roccaluce… dobbiamo un attimo fermarci e tirare le somme. C’è dell’altro… un qualche cosa di nascosto… un qualche cosa che non si ferma davanti a niente e nessuno… un qualche cosa che lo stesso Rowarir deve temere. Vi ho leggermente incasinato la testa, lo so ahahahahahaha. Non posso fare altro che scusarmi… capitolo dopo capitolo i misteri invece di diminuire aumentano :D. Come sempre vi chiedo di pazientare… tutto sarà risolto e penso che alla fine vi piacerà :D. Tornando all’attacco subito dall’Ordine… cos’altro possiamo dire? Beh.. è semplice: si scatena il finimondo XD. I Quattro Venerabili e otto (ricordate? 2 collegiali per squadra), infatti, rimangono uccisi, facendo piombare la confraternita nel caos. Da quanto possiamo capire, pochi sono i membri ad essere rimasti fedeli alla causa, mentre gli altri, com’era già successo in passato, abbandonano l’Ordine. Tra i pochi rimasti, oltre alla quasi totalità dei componenti dell’Occhio della Verità (caso a parte… se ne riparlerà in futuro), figurano: Aenuashiba, Azekel e Teboc. Su quest’ultimo ci sarebbe davvero tanto da dire, ma… ma sono cattivo e quindi dovrete aspettare ahahahahahaha. Sappiate solo che, da questo momento fino alla fine della fanfict, i due non solo diventeranno i mentori del giovane mago, ma gli daranno un valido aiuto nella sua ricerca… il come… beh lo scoprirete strada facendo ;D. Con questo ho definitivamente concluso, io vi saluto e vi do appuntamento al prossimo capitolo :D :D :D.

Yugi95
   
 
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