Prima che
incominciate a leggere, vi devo dire una cosa: mi sono appena resa conto di
aver fatto un macello: fate conto, mentre leggete che la narrazione riguardi i dieci
giorni successivi alla battaglia finale, ok? Grazie e scusate ancora
Ma in tutto
questo che fine avevano fatto le Inner? E Tokyo? Possibile che dopo la
battaglia contro la Luna Nera, non fosse accaduto nulla? La storia insegna che
questo è un tempo troppo lungo per la pace. Qualcosa infatti, era avvenuto. Le
ragazze non erano andate nel futuro con le
altre ed erano rimaste a vegliare sul loro pianeta. In quel lasso di
tempo, un’ entità aliena aveva minacciato la stabilità del pianeta e le ragazze
si erano trovate in grossi guai dal momento che le Stars non avrebbero potuto
aiutarle poiché sembravano svanite nel nulla, ma la cosa si era risolta
felicemente, quando tre ragazze, che si facevano chiamare Sailor Starlights
erano accorse in loro aiuto. La cosa strana era che esattamente la sera prima del
loro arrivo sulla città erano cadute tre stelle cadenti Da quel giorno, le otto
sailor avevano instaurato un rapporto tra loro basato sulla collaborazione e
fiducia reciproca ed era stato grazie a questo che, nel giro di poche
battaglie, erano riuscite a sconfiggere il loro nemico che alla fine si era
rivelato un semplice ammasso di energia che venne distrutto dallo scettro di
Sailor Moon. In quello stesso periodo, per le Sailor, vi furono altre due
novità: la prima fu l’arrivo di un nuovo gruppo musicale che si iscrisse alla
loro scuola, mentre la seconda riguardava il loro gruppo, al quale si era
aggiunta una nuova compagna: una ragazzina che si trasformava alla formula
POTERE DEL PRISMA DI LUNA, VIENI A ME e che rassomigliava in maniera
incredibile a Bunny. Proprio per questo motivo, infatti era stata ospitata
dalla ragazza: la bambina, grazie ad un trucchetto era riuscita a convincere
tutta la famiglia Tsukino di essere una lontana parente ed era stata
ribattezzata Chibiusa, dato che chiamarla Bunny avrebbe creato un po’ di
confusione, si era optato per un nome che non si discostasse troppo da quello
che lei aveva veramente. (Chibi=piccola, Usa=Usagi=Bunny cioè, piccola Bunny).
La bambina, quindi aveva contattato le Inner e spiegato loro la situazione durante
una riunione al santuario di Rea:
“Vedete,
ragazze, io vengo dalla Crystal City del futuro, precisamente dal XXX secolo:
la mia mamma mi ha mandato qui per imparare ad essere una brava guerriera
Sailor”
“Scusa,
piccola, chi sarebbe la tua mamma?”
“Questo non
posso dirvelo: non posso darvi nessun tipo di anticipazione: Lux mi ha fatto
venire qui facendomi promettere che non avrei rivelato nulla. Se dico qualcosa
dovrò tornare a casa subito”
“Ho capito, non
importa: hai detto di essere qui per imparare ad essere una buona guerriera”
“Si, devo
imparare ad usare al meglio i miei poteri e…beh.. il tesoro di famiglia”
“E quale
sarebbe?”
“Neanche questo
posso dirvi, altrimenti capireste tutto”
“Beh, senti.. è
proibito anche arrivarci da sole?”
“No questo no”
“Allora vorrà
dire che cercheremo di capire da noi qual è questo fantomatico tesoro, anche se
a dire la verità, forse…”
“Cosa?”
“Beh, hai detto
di venire da Crystal City, giusto?”
“Hai*”
“Allora,
secondo me, il tesoro di famiglia è il Cristallo d’Argento!”
“Anche se fosse
non posso dirvelo”
“Vorrà dire,
che, quando ne avremo la possibilità cercheremo di fartelo usare così se è
quello bene, altrimenti, pazienza, avrai imparato ad utilizzare una tra le
pietre più potenti dell’Universo”
“Ok” E con
questo discorso Chibiusa era entrata ufficialmente nel gruppo delle Inners
assumendo l’identità di Sailor Chibiusa. Nel frattempo la vita delle ragazze
procedeva tranquilla e con l’arrivo dei nuovi compagni di scuola la situazione
era anche migliorata: i ragazzi avevano fondato un gruppo chiamato Three Lights
che riscuoteva grande successo tra i giovani e anche le ragazze ne erano
rimaste colpite. I componenti di questo gruppo si chiamavano Seya, Taiki e
Yaten Koo ed erano tre fratelli, gli stessi che si erano iscritti alla scuola
frequentata dalle Inners. Grazie a loro, tutte avevano ricominciato una vita
abbastanza normale e Bunny si stava iniziando a rassegnare a stare senza
Marzio: dopotutto, se prima non ne era sicura, ormai era lampante che lui era
innamorato di Sydia: lo dimostrava il fatto che fosse sparito con lei senza
dire niente a nessuno. La ragazza i primi tempi ne aveva sofferto tantissimo,
ma per fortuna, sembrava che stesse riuscendo a venirne fuori grazie al
sostegno delle sue amiche e all’amicizia, si può dire speciale, che aveva
instaurato con il leader del gruppo Three Lights, Seya. Il ragazzo, sin dal
primo giorno alla Juban High School, aveva notato questa ragazza e ne era
rimasto decisamente colpito: capelli lunghissimi e biondissimi, dello stesso
colore dell’oro che sembravano fili, occhi azzurri che ogni qualvolta la
ragazza era triste o arrabbiata assumevano
lo stesso colore che ha il mare in tempesta, pelle candida come la neve,
forme al posto giusto per avere solo quindici anni. Che dire poi del carattere?
Era semplicemente fantastica: sì, è vero, era un po’ imbranata, ma aveva una
vitalità e un affetto per gli altri da fare invidia a chiunque Il ragazzo ormai non aveva più dubbi: era
irrimediabilmente innamorato di quella ragazza fantastica e non poteva fare a
meno di cercare un pretesto per farla ridere: la invitava ad uscire ogni volta
che ne aveva l’occasione e non esitava a regalarle biglietti omaggio per i
concerti che era solito tenere con i suoi fratelli. E la ragazza? Come reagiva
a tutto questo? Inizialmente non ci
badava molto, tutta concentrata com’era sull’amore che sentiva per Marzio e a
cercare un metodo per separarlo da Sydia e cercare di conquistarlo. Con
l’andare del tempo, però, si era resa conto che la sua era una battaglia persa
in partenza: Marzio non si sarebbe mai staccato da quella ragazza, non aveva
fatto caso a lei neanche durante quel, anche se brevissimo, periodo in cui lei
l’aveva lasciato per tornare alle Porte dello Spazio-Tempo; figurarsi adesso
che erano riusciti a sistemare le cose. Con questi pensieri, la ragazza aveva
iniziato a rassegnarsi: non avrebbe mai e poi mai accettato quella situazione,
ma aveva capito che, per il suo bene e soprattutto per mantenere la sua salute
mentale, era necessario che cercasse a tutti i costi di rifarsi una vita. Ciò
era necessario anche per poter mantenere fede al suo futuro: era scritto che
lei era destinata a salire al trono di Crystal City nel XXX secolo e avrebbe
dovuto avere un re al suo fianco. Per molto tempo aveva creduto che questo
ruolo sarebbe spettato a Marzio ma ora… se si guardava intorno si rendeva conto
che proprio accanto a lei c’era una persona che l’amava, almeno quanto Marzio
amava Sydia: questa persona era Seya, il leader del gruppo Three Lights. Il ragazzo
le ronzava intorno praticamente da quando era arrivato nella sua scuola e
sembrava particolarmente interessato a lei. Così, senza pensarci più di tanto,
aveva deciso di incoraggiarlo e di accettare la sua corte: solo così infatti,
sarebbe riuscita a mettere una pietra sopra a tutta quella storia. Non era
realmente innamorata del ragazzo, non avrebbe potuto esserlo neanche volendo:
il suo cuore sarebbe sempre appartenuto a Marzio, ma in questo modo accettando
la corte insistente di Seya avrebbe dimostrato a tutti che di Marzio non le
importava niente, che poteva vivere benissimo senza di lui e che non era così
infantile da fossilizzarsi su una persona che non la voleva. Riuscì, in qualche
modo, a mettere in pratica il suo progetto e nel giro di poco tempo, lei e Seya
erano una coppia a tutti gli effetti. Le sue amiche erano veramente contente
per lei: finalmente sembrava essere riuscita ad accantonare l’argomento Marzio
e si era decisa ad iniziare una vita che non ruotasse esclusivamente intorno a
lui: aveva ripreso ad uscire regolarmente e ad aprirsi nuovamente agli altri.
Ma poi un giorno, accadde qualcosa che
riuscì i qualche modo, ad avvicinare un po’ di più Bunny a colui che
aveva scelto come compagno. La ragazza stava raggiungendo il Tempio di Rea,
dove era stata stabilita una riunione per parlare della situazione attuale
sulla Terra e ovviamente, anche per studiare. Durante il tragitto, la ragazza
riconobbe Seya: anche lui sembrava avere una gran fretta. Fece per andargli
incontro, ma in quel preciso istante suonò il suo sailorofono: era Amy che
l’avvertiva di una nuova battaglia da combattere nei pressi del parco:lei e le
altre stavano già andando lì, la informò. La ragazza, quindi, si mise a correre
nella stessa direzione in cui era sparito Seya e grande fu la sua sorpresa
quando udì quella che riconobbe come la voce del ragazzo, gridare:
“SORELLA
GEMELLA DEL CORAGGIO, VIENI A ME!” La ragazza rimase senza parole: non era
possibile, Seya e Sailorstar Regina del Coraggio erano la stessa persona: si aveva
notato una certa somiglianza fra i due, ma, cavoli, Seya era indubbiamente un
ragazzo e Regina del Coraggio.. beh… lei era sicuramente una ragazza! E allora?
Com’era possibile tutto ciò? Proprio in
quel momento la ragazza si rese conto che non sarebbe servito a nulla restare
lì a rimuginare: il mondo aveva bisogno di Sailor Moon ancora una volta ed ora
era giusto che, esattamente come aveva scoperto l’identità di Seya, lei
rivelasse la sua. Quindi si avvicinò alla guerriera che stava per andarsene ed invocò:
“ POTERE DEL
CRISTALLO D’ARGENTO, VIENI A ME!” La ragazza invocò quello stesso potere
donatole solo alcuni mesi prima dalla Regina Selene, sua madre, e si trasformò
in sailor Moon. La guerriera accanto a lei era allibita, ma non disse niente,
rinviando tacitamente le spiegazioni ad un altro momento, quindi le due
ragazze, iniziarono a correre in direzione del nemico. Arrivate sul campo di
battaglia trovarono anche tutte le loro compagne, impegnate a tener testa al
nemico. Finalmente, dopo un’estenuante battaglia, le guerriere riuscirono a
dare il colpo di grazia al nemico. Al termine di quella battaglia tutte le
guerriere erano tornate a casa propria: tutte meno Sailor Moon e Sailorstar
Regina del Coraggio, che avevano sciolto la trasformazione e avevano cominciato
a discutere di tutta quella situazione. Ormai non aveva più senso mentire, così
Seya decise di raccontare tutto a Bunny:
“Ecco, vedi, io
e i miei fratelli veniamo dal pianeta Kimmoku che in teoria io dovrei governare
insieme a mia sorella Kakyuu, ma in pratica adesso era necessario che io
lasciassi la mia casa e tentassi di potenziarmi per diventare un Re degno di
questo nome: voglio essere in grado di difendere il mio pianeta nel momento in
cui fossimo attaccati da qualche entità nemica.”
“Ho capito, più
o meno la stessa cosa che devo fare io con la mia città”
“Non lo so,
questo”
“Vedi, io sono
la futura Regina di Crystal City e anch’io devo riuscire a potenziarmi: devo
assolutamente risolvere un problema”
“Quale?”
“Beh.. ecco..
il fatto è che… in teoria io dovrei regnare su tutti i pianeti del Sistema
Solare, ma non tutti i rappresentanti di questi pianeti sono d’accordo con il
mio governo ed è questo il problema che devo risolvere prima di salire al
trono: tentare di mandare tutti i pianeti dalla mia parte”
“Beh.. ascolta…
forse insieme potremmo riuscire a fare tutto ciò che dobbiamo, che ne dici?”
“Dico che non è
una cattiva idea” E dopo questa conversazione il rapporto tra i due si
consolidò ulteriormente e se prima Bunny stava con Seya tanto per starci adesso
portava avanti questa storia con lui per gratitudine ed era decisamente più
serena. Nel frattempo, Marzio, Sydia, le Stars e Sammy avevano raggiunto il XX
secolo e si preparavano a festeggiare il Natale. La bambina era felicissima e saltellava
di qua e di là dalla gioia trasmettendo il suo stato d’animo anche ai due
ragazzi, ai quali non sembrava vero di poterla avere ancora girare per casa.
Ormai mancavano soltanto due giorni a Natale e la loro casa era decisamente
diversa da quella che era stata soltanto dieci giorni prima: l’albero era peno
di pacchi natalizi che mettevano allegria al solo guardarli. Le feste
trascorsero così in questo clima di totale spensieratezza: solo due persone non
riuscirono a goderne a pieno e queste erano Ottavia e Arimi: le due ragazzine
avevano avuto una grandissima sorpresa dalle loro compagne che avrebbe permesso
loro di trascorrere le feste con le loro famiglie ed entrambe erano piene di
pensieri. Ottavia continuava a pensare a ciò che le aveva detto Saturn nel
futuro: aspetta dopo le feste e scoprirai perché Sailor Pallas non è qui nel
futuro insieme a noi. La ragazzina non si dava pace e continuava a tentare
di capire cosa volessero dire quelle parole senza però cavarne nulla. La
situazione non era molto diversa nel secondo asteroide solare: la sua futura
custode, infatti, da quella fatidica sera passata nel futuro non aveva smesso
un momento di fare lo stesso sogno ed era arrivata ad un’unica decisione che
avrebbe messo in atto di lì alla fine delle vacanze.
Ciao, minna(gente)!
Sono contenta di aver ricevuto tutte queste recensioni! Anche se molte
contengono delle critiche, non importa: i pareri sono sempre ben accetti, anche
quelli negativi. Piaciuto questo cap? Come promesso è quasi interamente sulle Inners,
ma ho dovuto inserire anche le altre, primo perché sono le protagoniste e poi
per collegamento con il capitolo successivo. Ora passiamo a rispondere alle
recensioni:
Donnasole: ti do due
risposte in una volta. Ho scelto Alito di vita, primo perché c’era bisogno di
un potere curativo anche nel resto della storia e visto che Sydia è la più
potente delle Stars… Inoltre, l’ho scovato abbinato a lei, anche in altre ff
presenti in altri siti. Non è che Bunny mi sia antipatica è che avevo bisogno
che qualcuno scatenasse la guerra… e non poteva certo essere il mio personaggio
preferito! Bunny non è stata costretta apiegarsi ai voleri della madre, lei le
ha fatto una proposta e la figlia ha accettato di sua volontà
Luana80: U_u qui ho
qualcosina da dire. Allora, non importa x quale motivo leggi, l’importante è
che LEGGI. Sammy si chiama così perché i suoi genitori, almeno in questo caso,
hanno scelto di non essere scontati, era troppo ovvio chiamarla Sydia ( che in
caso, era l’unica opzione possibile). Per quanto riguarda il fatto che Sydia
non ha mai subito uno stravolgimento di carattere così tremendo, per parlare
così si vede che non hai letto tutte le ff che ho letto io, infatti, se provi
ad andare sul sito di Hikari_chan, ne trovi una, dal titolo The Empire che ti farà sicuramente cambiare opinione. Ti consiglio di leggerla
perché è molto interessante, anche se un po’ lunga e complessa
Ania ho notato che
sei d’accordo con quello che ha detto SemplicementeUsagi, così ti rispondo più
o meno nello stesso modo: questa storia avrà sviluppi inaspettati che la
porteranno a distanziarsi (almeno a mio parere) da quella originale. Ho fatto
mettere Sydia con Marzio non per mancanza di idee, come qualcuno può pensare:
prima di decidere ero indecisa tra tre candidati, quindi non si può dire che
non avessi idee, ma visto che ho scoperto che lei era da sempre stata
innamorata di lui, questa mi è sembrata la scelta più giusta
Fra: che critiche?
Mi hai semplicemente detto che ho stravolto il carattere di Bunny, non c’è problema,
questo è un dato di fatto: come ho detto prima, avevo bisogno che qualcuno mi
scatenasse la guerra ed è stata una mossa necessaria, ma sono sicura che prima
della fine ritornerà quella di sempre (se non lo sai tu NdLettori)
Sailormoon81: hola anche a
te! Bentornata! Ho riletto praticamente mezzo capitolo prima di risponderti (da
notare che saranno passati tre mesi da quando l’ho scritto) Non è che Bunny
vuole a tutti i costi la guerra, solo sostiene che, avendo il regno altri
nemici che secondo lei sono molto più forti del Regno della Terra, potrebbero
rischiare grosso e vuole potenziare i suoi poteri cercando di portarli al
livello di quelli di suoi ex-avversari. Riguardo ai dialoghi ho capito a cosa
ti riferisci, ma era messa un po’ per sdrammatizzare: la situazione era un vero
disastro e bisognava tirarsi un po’ su di morale e che c’è di meglio x Sailor
Pluto se nn prendersela con Chronos?! Mi
dispiace per te, ma anche in questo caso non ci hai preso, il sogno di
Pallas non c’entra affatto con la profezia:
la prova è che il tutto sarà già svelato nel prossimo capitolo, giovedì mattina