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Autore: Violetta_    16/01/2017    3 recensioni
(Commedia, comico, giallo, introspettivo, slice of life)
Le mirabolanti avventure di una povera ragazza alle prese con la vita di tutti i giorni... o quasi.
***
(Dal capitolo 1)
Sono perseguitata dalla sfiga, dovrei perdere cinque o sei chili, dovrei reiscrivermi in palestra e questa volta frequentarla in modo serio, dovrei ammettere a me stessa che gelato, cereali al miele e nesquik non sostituisce una cena bilanciata e il mio armadio sembra la porta per Narnia.
Ho un incubo: il mio capo.
***
Avvertenze: abbattimento della quarta parete, presenza di parti comiche (alle volte demenziali) e colpi di scena.
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Kankuro, Matsuri, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Of AU and new characters -Sumire-'
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Piacevoli mansioni




<< Sumire vieni con me, ti porterò nel mio regno, ad Halloween Town, dove potrai coccolare Zero tutto il giorno e vivere dove un tempo viveva il Bau bau >>

Sorrido.

<< Mmh … si … si Jack … portami con te … >>


Driiin driiin driiiiin


Apro gli occhi di scatto, sono rossi, come iniettati di sangue.


Driiin driiin


Nooo la realtà no...

Alzo il busto meccanicamente nemmeno fossi un vampiro e vado tastando il cielo finché la mia mano non tocca per puro caso il cellulare. Socchiudo gli occhi e premo sul touch screen cercando di spegnare quel maledetto coso.
Poi mi ricordo che devo scorrere delicatamente se no il cellulare si offende e ricomincia a suonare dopo cinque minuti.

Vado in bagno e mi guardo allo specchio.
Dovrei farmi uno shampoo.

Na lo faccio stasera.

Mi ficco dentro la doccia, mi lavo, mi vesto e grazie a: pettine, forcine e un bell'elastico spesso e lacca riesco a dare un senso ai miei capelli... la frangetta continua ancora a ribellarsi ma decido che per oggi è un tocco fashion.

Vado in cucina e mi preparo un caffè.


Caffeeè!


Mentre bevo la gloriosa bevanda vedo entrare in cucina mia sorella.
Ha i capelli leggermente arruffati ed è ancora in pigiama.
Lei sembra una persona normale di prima mattina, con le gote leggermente rosse e l'aria da cerbiattina assonnata.
Io dopo un'ora di veglia, dopo la doccia e dopo il caffè sembro ancora mezzo zombie.

<< Buongiorno Sumy. Ce n'è pure per me? >> dice allegra indicandomi la caffettiera.

Annuisco fissando il vuoto.

Com'è che lei ha fatto la notte in ospedale, ha dormito si e no due ore ed è deliziosa, mentre io dopo otto ore di sonno sono un mostro orrendo?

<< Misteri della vita >>
<< Come dici? >>
<< Niente niente 'Tsu 'tsu... com'è che tu che puoi non dormi? >>
<< Il nuovo medico dell'ospedale, Sakura, mi ha invitata a fare jogging al parco. E' molto in gamba pensa che ha solo due anni più di noi >>
<< Mh >>

Correre di prima mattina, anzi correre in generale, è contronatura.

<< Tu lavori oggi vero? >> mi chiede mentre sceglie la frutta secca da portare come spuntino.
<< Beh sai è mercoledì... >>
<< E ti ricordi che oggi chiudono la strada principale per lavori vero? >>

Sgrano gli occhi e guardo l'orologio.

<< Cazzo cazzo cazzo cazzo! >>

Afferro la borsa e mi precipito fuori di casa.

<< Hai scordato le chiavi della macchina >>
<< E' senza benzina, prendo il bus! >>
<< … ok... >>

Arrivo alla fermata e il bus sta per chiudermi le porte in faccia. Mi metto a correre come una condannata a morte, ribadisco che correre è una cosa contronatura, e forse la mia faccia fa pietà all'autista perchè riapre le porte e sorride divertito.

<< Si dorme ancora eh? >>


I cazzi tuoi no, eh autista?


<< Eh mi scusi. Grazie di avermi aspettata >>
<< Biglietto? >>

Gli mostro il mio abbonamento e poi mi guardo intorno per vedere se c'è una sedia libera. Ovviamente no. Quindi mi appendo al palo accanto ad una specie di licantropo che emana un cattivo odore.

La giornata inizia benissimo!

*

Arrivo in ufficio e mi reco nella stanza del grande capo.
Apro la porta e lui non è in ufficio.

Strano, ultimamente si assenta spesso.

<< Ehi Kurotsuchi. Dov'è? >> Chiedo indicando la porta col pollice.

Kurotsuchi (non riesco a dire mai bene il suo nome) nonostante sia la nipote di un riccone fa l'assistente ad uno dei caposettori dell'azienda.
E' una ragazza stupenda, la mia migliore amica.

<< Tranquilla non è ancora arrivato >>


Yeee alleluja!


Mi levo subito la giacca, metto la camicia per l'ufficio e mi metto davanti al computer.
Rispondo alle mail più importanti e controllo gli appuntamenti quando il telefono inizia a suonare.

<< Pronto? >>
<< Ciao tigrotta! >>

La voce dall'altro capo del telefono è così alta e squillante che un piccolo gruppo di gente si gira a fissarmi.
Alzo gli occhi al cielo: io lo so che mi farà licenziare prima o poi.

<< Salve Mr. Uzumaki. Desidera? >>

Naruto, collega del mio capo, migliore amico del mio capo.
Non chiedetemi come perché lui è sempre allegro, frizzante, dinamico e simpatico mentre Gaara ha sempre il morto davanti.
Comunque da quando ci siamo presentati ad una festa aziendale mi ha preso in simpatia.

Kurotsuchi ed altre mi hanno suggerito di farci un pensierino ma sinceramente lo vedrei più come un fratello maggiore.

<< Perché devi essere sempre così formale? >>
<< Perché siamo in ufficio signore >>
<< “Signore”. Mi ha chiamato “signore” >> lo sentii sospirare pesantemente << Lasciamo perdere, senti passami Gaara che devo dirgli una cosa >>
<< Mr. Sabaku non è ancora arrivato in ufficio >> dico facendo cenno a una tipa di alzare i tacchi e andarsene invece di continuare a fissarmi.
<< Come sarebbe non è in ufficio? Lui non arriva mai in ritardo in ufficio >>
<< Avrà avuto un contrattempo. Posso riferire un messaggio?
<< No... tanto lo beccherò stasera. Ciao tigre >>
<< Arrivederci Mr. Uzumaki >>

Chiudo il telefono e due secondi dopo arriva Gaara vestito di tutto punto con suo completo nero e la ventiquattrore in mano. Cammina guardando davanti a se con un'espressione che ricorda vagamente il robot di Terminator. Avete presente?

<< Buongiorno Mr. Sabaku, ha appena chiamato Mr... >>
<< Non mi interessa. Mi serve quel modulo che ti ho fatto stampare ieri, il numero del direttore della filiale in Francia e mi devi fissare un appuntamento col sindaco >>

Ok, ieri mi ha fatto stampare circa millecinquecento moduli. Ce la posso fare a trovare quello giusto!

<< … e portami un caffè macchiato con un cucchiaino di zucchero di canna >>

Te la dovresti fumare, la canna.

<< Certamente Mr. Sabaku >>


*


Finalmente dopo aver scoperto qual'era il famoso modulo, dopo aver avuto l'onore di poter parlare per 2,5 secondi con l'assistente del sindaco, dopo aver fatto altre tremila telefonate finalmente l'incubo è finito. Almeno per oggi.

La giornata però non è del tutto da buttare.

E' mercoledì!

<< Mr. Sabaku io vado >>
<< Dove vai? >>

Questa domanda mi fa incazzare, ma cerco di non darlo a vedere.

<< E' mercoledì signore >>

Tra i vari compiti che spettano dell'assistente di Sabaku no Gaara c'è n'è uno particolare.
Motivo per il quale molte assistenti si erano licenziate, per me motivo per cui rimango (oltre ovviamente all'affitto, luce gas, la spesa ecc...)

<< Giusto. Ok buon pomeriggio >> dice senza nemmeno sollevare lo sguardo dal mac.

Ogni mercoledì devo andare dalla signora Sabaku no Karura, la madre di Gaara.
Per via di alcuni problemi di salute il figlio le paga un appartamento a “El Jardín del Desierto” una specie di residence dove gli ospiti vengono seguiti da personale specializzato e hanno tutti i confort a portata di mano: stupendi giardini, piscina, palestra, yoga, circoli privati...

Io lo definisco l'ospizio più costoso del mondo.

Ho la delega per farle visita, devo controllare lo stato delle stanze, controllare e pagare i conti.

All'inizio, quando ero una novellina, mi sembrava assurdo che un figlio trattasse così la propria madre, più come un dovere da assolvere che come una parente, ma poi mi sono abituata.
Col tempo mi sono anche affezionata a quella donna, che doveva avere sicuramente la sua età, ma era di una bellezza e di una dolcezza disarmante.

Non parliamo quasi mai della sua famiglia, difatti avevo soltanto intuito che il marito doveva essere morto, ma nessuno me ne aveva mai dato conferma.

<< Ciao Karura, come stai? >>

Mi aveva pregato così tante volte di darle del “tu” che alla fine avevo ceduto.

<< Piccola pequeña >> così mi chiama e adoro essere chiamata così da lei << ... vieni qui fatti abbracciare >>

Come al solito profuma di rose fresche e il suo abbraccio è proprio come quello di una mamma; confortante e caldo.

<< Sembri stanca tesoro come mai? Mio figlio ti fa lavorare troppo? >>

Perchè non sei tu la mia mamma? E come hai fatto a generare quello stronzo?

<< No Karura sto bene e Mr. Sabaku non mi fa lavorare troppo. Stai tranquilla >>
<< Ne sono lieta. Come vanno le cose? >>

Mi siedo sul divano e mi sistemo la gonna.

<< L'ho chiesto prima io a te >>
<< Ah ah furbetta... >> ride con quella sua dolcezza che mi fa sciogliere il cuore << … rispondi tu. Qualche novità? Non c'è un qualche giovanotto che ti fa la corte? >>

Ecco che ricomincia. Quella donna non si da pace, non si darà mai pace, finchè non mi vedrà accoppiata.

Scuoto la testa.

<< No nessuno, preferisco rimanere nella mia singletudine >>
<< Una ragazza bella e dolce come te non dovrebbe restare sola. Dovrei raccomandarti a mio figlio, scommetto che così verrebbe anche a trovarmi più spesso... >>

Oh oh. Allarme rosso!

<< No Karura fidati non è assolutamente necessario! >> dico forse con un po' troppa foga.

Io con Gaara? Ma nemmeno sotto tortura!

<< Ma tesoro... >>
<< Apprezzo l'offerta ma apprezzo di più rimanere sola. Adesso devo andare Karura, ci vediamo tra qualche giorno >>
<< D'accordo tesoro. Ti aspetto >>


   
 
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