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Autore: Kokky    29/05/2009    3 recensioni
I notturni sono generalmente percepiti come tranquilli, spesso espressivi e lirici, alcune volte piuttosto pessimisti, ma in pratica pezzi che rientrano sotto la definizione di notturni comunicano svariate sensazioni e stati d'animo (Wikipedia).
27 = La nebbia stava salendo: divenne tutto uguale, il mondo, di un grigio candido che univa la terra e il cielo. Se non fosse stato per gli alberi vicini al treno, avrei visto soltanto una vasta lastra di vetro chiaro, opaco; un nulla.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Preparativi

A mia madre e a Maria

 

Cornelia guardava le spighe d’oro piegarsi al soffio del vento. Il sole era ancora alto nel cielo, splendente e carico di raggi.

Sua madre la osservava, con i capelli che le coprivano gli occhi chiari e il vestito largo – bianco – che scivolava sulla pelle.

«Cornelia, è ora di andare», la chiamò la madre, portandosi con un gesto rapido una ciocca scura dietro l’orecchio.

La bimba corse fino al sentiero dove l’aspettava la donna, spezzando e piegando leggermente le spighe al suo passaggio, e si fiondò su di lei, abbracciandola all’altezza della pancia. Poggiò la testolina color fiamma sul suo seno.

I capelli ricci di Cornelia si muovevano seguendo i gesti del suo volto e sembravano sempre smossi da una scossa elettrica, da una vampa ardente di fuoco – e la voce di sua madre sembrava le foglie che s’accartocciavano con le fiamme nel camino, crepitante.

Nonostante i loro occhi chiari, che ricordavano il ghiaccio venato da piccole gocce d’acqua, entrambe erano ciò che più assomigliava al fuoco primordiale, allo splendore della lava incandescente.

«Fra poco il pranzo sarà servito, su, andiamo», sussurrò sua madre, porgendole una mano lattea.

Cornelia non se lo fece ripetere due volte, si mise a correre più veloce possibile, ignorando l’offerta gentile della sua procreatrice, per arrivare a casa prima che suo padre ne notasse l’assenza.

La madre la seguì lentamente, con un sorriso sul volto giovane.

 

Alle volte si coricavano sul prato verde-giallo davanti casa, l’una accanto all’altra.

Cornelia osservava con gli occhi ghiacciati la pancia della mamma crescere, a poco a poco, e la curva morbida che quella formava con il tessuto del vestito.

Ogni tanto con la manina rosea, ornata di piccole efelidi, le carezzava il ventre, poggiandosi poi con l’orecchio per sentire chi c’era là dentro, e accoccolando successivamente la testa sul seno della madre.

«Mamma, il tuo petto sta diventando più grande», disse una volta, strusciando le proprie fiamme – i capelli – sul cotone azzurro del suo abito.

«Il mio seno, Cornelia, si prepara per il nuovo bimbo», rise sua madre con voce crepitante, socchiudendo gli occhi gelidi – eppure anche caldi – per guardare il sole alto in cielo.

La bambina si mise sull’attenti: poggiò i gomiti sul largo ventre della madre, con delicatezza, e alzò un po’ la testa per vedere il suo volto. «Anche con me... era così morbido e grande?», domandò, spalancando la bocca e mostrando delle finestrelle al posti dei denti da latte.

«Certamente, gioia. Ogni volta che una donna ha un bambino, il suo corpo si modifica: la pancia si ingrossa, il seno aumenta e diventa florido... l’intera mamma si prepara. Anche con te è stato così, e sarà così per tutte le altre donne», sussurrò morbidamente, attutendo lo scoppiettio della sua voce.

Cornelia osservò la spensieratezza che trapassava sua madre, così tangibile e contagiosa.

«Allora», incominciò la bimba, avvicinandosi al suo viso, «Io un giorno avrò il seno? E porterò il gigipetto?* Ma non sarà, come dire... tutto troppo stretto, mamma?», domandò Cornelia, e i suoi occhi ghiacciati avevano il colore del cielo stupito dalla tempesta.

«Oh, sì!», rise sua madre gentilmente, carezzandole le piccole scintille dei capelli, «Avrai il reggipetto, perché ti sosterrà, tesoro mio, e darà la giusta forma al tuo seno. E forse potrà sembrarti stretto, fiammella, ma non sarà difficile da sopportare: il mondo ti apparirà molto più compresso del tuo reggiseno».

Cornelia non riusciva a capire tutto quello che la madre le stava dicendo, però annuì convinta. «E anche io avrò il mio bel bambino», disse sognante, pur non comprendo per nulla quello che comportava una nascita.

Era ancora nell’età dei sogni e dei balocchi di fuoco.

«Ovviamente, Cornelia. Un giorno la tua vita sarà prospera», crepitò la madre, sollevandosi poi dal prato e sorreggendo la pancia con la mano lattea.

 

Cornelia guardava le spighe d’oro piegarsi al soffio del vento. I suoi ricci di fiamma volavano allegri, spostandosi con l’aria insieme al grano.

«Andiamo?», la chiamò suo fratello.

Lei si voltò e sorrise con gli occhi ghiacciati, poi lo raggiunse.

Con una mano, ancora rosea e ancora piena d’efelidi, carezzava il proprio ventre abbondante, mentre un ciondolo, a forma di corno, spostandosi picchiettava il suo petto.

Adesso aveva compreso l’importanza dell’essere donna, e quella di un buon seno e di una buona forma: stare bene con se stessi, sia fuori che dentro, rendeva più felice ogni piccolo movimento.

Tutto quello, tutta la sofferenza e il non accettarsi dell’adolescenza, tutte le gocce di sangue sulle mutande chiare e il seno che cresceva, rendendola diversa da se stessa – eppure sempre uguale –; tutto quanto era un preparativo per qualcosa di più grande:

 

La vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N/A:

Mi è piaciuto un casino parlare di donne fuoco! <3 Mi piace troppo il fuoco, va *_*

* Il gigipetto al posto del reggipetto, XD. Mi ricordo che nell’infanzia un’amica della mamma lo chiamava così, credo perché io lo chiamavo in quel modo da bimba ò_ò... insomma, è un tributo all’infanzia, dove ancora non si sanno tutti i nomi di tutte le cose, ed è bello così.

Il significato del nome Cornelia: riprende il nome latino della gens Cornelia, da cornu, corno, come simbolo di abbondanza e prosperità.

 

Che dire poi? E' stata scritta per i 100 prompts indetto dal COS, con il prompt Seno (mi sono scervellata, poteva uscire qualcosa di molto pervertito, eh XD). Alla fine sono ricaduta nella donna incinta ._. (e siamo a 3, con la SuiKa!). Direi che su questo argomento mi sono espressa abbastanza XD

Ringrazio tanto chi ha recensito: Leti (Grazie nee-san!) e Lalla (Sei troppo gentile *__* W le virgole, va xD Sono felice che ti è piaciuta, ho voluto contrapporre proprio il mondo alla piccola vita. Thank you *^*).

 

Adesso volo via, bye. Non aspettatevi mai più aggiornamenti così ravvicinati, è stato davvero un caso XD!

   
 
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