Fandom: RPT Storico
Titolo: Un segreto imperiale
Personaggi: Sofia di baviera arciduchessa d'Austria, Napoleone Francesco Bonaparte, re di Roma e duca di Reichstadt, nominati Klemens von Metternich, Francesaco I/II imperatore d'Austria, Francesco Carlo d'Asburgo - Lorena, arciduca d'Austria
Rating: NC13
Note: Recentemente ho riletto la biografia di Napoleone Francesco e l'ho scritta di getto
Note2: Timeline? 1832 e 1867
Nota3: Pochi sanno che l'arciduchessa Sofia, passata alla Storia come la suocera terribile di Sissi, in gioventù fu molto legata al figlio di napoleone, ospite coatto del nonno Francesco d'Austria, le voci di una loro relazione iniziarono a circolare fin da subito e qualcuno si spinse a sostenere che i primi due figli dell'arciduchessa, Francesco Giuseppe e Massimiliano fossero in realtà figlio dell'Aiglon, o per alcuni il solo Massimiliano
Note4: L'ipotesi oggi appare inverosimile, fantasiosa e romantica ma inverosimile, Napoleone Francesco dai 18 anni fino alla morte fu minato dalla tisi ed era debolissimo, che potesse portare avanti una relazione segreta e riuscire ad avere due figli è improbabile
Note5: I due erano sorvegliatissimi e si volevano bene, la somiglianza tra Napoleone Francesco e Francesco Giuseppe deriva dal fatto che lMaria Luisa, madre di lui, e Francesco Carlo, padre(?) di lui, erano fratelli
Note6: questa potrebbe essere presa come un what if, in caso non crediate all'ipotesi, sta di fatto che Sofia non si riprese più dalla morte di Napoleone Francesco, detto Franz
Note 7: SAI sta per Sua Altezza Imperiale, Lisi è la corretta grafia per Sissi, se volete saperlo Napoleone Francesco era uno spilungone di 1.90, tutto il contrario del celebre padre xD
Franz
ultimamente si sentiva stanco.
Era
il risultato di una vita sprecata, di opportunità che non
aveva potuto
cogliere, di occasioni mancate e della mancanza d’amore. Per
quanto mantenesse
una corrispondenza con sua madre sapeva bene che lei non lo amava o se
anche
provava qualcosa per lui se ne dimenticava, troppo presa dal suo
piccolo ducato
di Parma e dai figli avuti dal suo secondo marito. Il suo signor nonno
era
impegnato a governare un impero e il principe … era stato
troppo a lungo un
nemico di suo padre per occuparsi attivamente dei suoi interessi.
Suo
padre, se non fosse stato sconfitto ora sarebbe stato il principe
ereditario,
un re e tanto altro, avrebbe avuto tutto ma soprattutto
l’amore che meritava.
Ricordava ancora come si fosse aggrappato alla scalinata di
Fontainebleau
scongiurando sua madre e i domestici di non andare via, dovevano
rimanere ad
attendere papà, papà sarebbe tornato e avrebbe
sconfitto il nonno, erano stati
necessari dei soldati per staccarlo dal corrimano.
Suo
padre … quell’uomo leggendario che aveva messo a
ferro e fuoco l’Europa era il
suo idolo, aveva pochi ricordi di lui e non avrebbe permesso che a
corte glieli
rovinassero, ci avevano provato per anni ma prima di essere il nipote
di suo
nonno era il figlio di suo padre e non lo avrebbe dimenticato.
<<
Eccellenza, SAI Sofia è qui >> gli
annunciarono e sorrise, Sofia era
l’unica che lo capisse, entrambi detestavano la Hofburg, la
corte e per questo
si erano trovati, senza di lei non avrebbe saputo cosa fare.
Sofia
entrò con un sorriso, era sola ed era più bella
che mai pensò alzandosi dalla
poltrona, le gambe lo reggevano sempre meno ma Sofia non doveva
saperlo, non
ora almeno pensò prima di farle il baciamano di rito. Poi la
strinse a sé, se
solo suo padre non fosse stato sconfitto avrebbe potuto avere Sofia,
Francesco
Carlo non meritava una donna eccezionale come Sofia, non quel suo zio
che era
una tranquilla nullità secondo tutti, solo suo zio
Ferdinando era meno
intelligente di Francesco Carlo e zio Ferdinando … non era
normale.
<<
Non sei più un ragazzino, non dovresti baciarmi
così >> lo rimproverò
Sofia con un sorriso senza però muoversi, le stava chiedendo
molto si disse
Franz ma lei era l’unica cosa bella della sua vita.
<<
Come preferite, signora zia? >> le domandò
prima di sfiorarle dolcemente
il volto ed abbassarsi lentamente per sfiorarle la bocca, senza Sofia
la vita
sarebbe stata troppo dura da sopportare, con tutte le umiliazioni che
aveva
ricevuto da quando aveva cinque anni al momento del suo arrivo.
<<
Franz, Franz … devi essere più discreto.
Ricordami che devo consegnarti il
ritratto di mio figlio >> gli ricordò Sofia
quando si separarono, era
tutto così evidente eppure nessuno se n’era ancora
avveduto, forse il nonno
aveva dei sospetti e sicuramente il principe sospettava qualcosa.
<<
Quello in cui sembra un gelato alla fragola? >>
scherzò strappandole un
sorriso, ultimamente Sofia non sorrideva spesso.
<<
Franz … quando starai meglio ne riparleremo ma per ora
ricordati del nostro
segreto >> lo supplicò Sofia. Come poteva
dimenticarlo? Il loro segreto
era di quanto più prezioso avesse al mondo, tutto quello
sembrava uscito dalla
fantasia di un romanziere inglese e lui … Sofia gli aveva
fatto un dono
grandissimo, gli aveva regalato un futuro e lui le sarebbe stato grato
per
sempre, o per quel poco tempo che gli restava da vivere.
<<
Non posso dimenticarlo Sofia, tu … tu mi rendi felice, solo
mio padre aveva a
cuore la mia felicità >> ammise prima di
sfiorarle dolcemente il volto,
stava diventando sempre più debole proprio quando ci sarebbe
stato bisogno di
lui.
Sofia
si era da poco alzata dal letto.
Aveva
chiesto che non appena fosse stato possibile chiedessero al signor duca
se
poteva raggiungerla nelle sue stanze, voleva così tanto
mostrargli Max. Le avevano
rivelato che stava meglio, che la febbre stava calando e lei era
così
entusiasta al pensiero che entro pochi minuti lui sarebbe stato da
quella porta
per vedere suo figlio, il loro secondogenito.
Non
lo sapeva nessuno, dei sospetti c’erano ma per fortuna
Francesco Carlo era
anche lo zio di Franz e nessuno aveva mai osato farle una domanda in
merito,
nemmeno quando era nato il suo Franz Joseph, avevano notato come Franz
fosse
legato al bambino e a lei ma non avevano fatto alcuna domanda, lei
aveva dato un
erede all’impero e quello era sufficiente, chi fosse il padre
era un dettaglio,
Franz o Francesco Carlo era comunque un Asburgo – Lorena.
Per
quanto la sua posizione fosse prestigiosa senza il sostegno e
l’amore di Franz
sarebbe stata sola e senza un volto amico; se si erano avvicinati era
perché
entrambi si sentivano isolati e senza un vero scopo, solo con lui Sofia
si
sentiva libera e innamorata, per la prima volta aveva invidiato
Ludovica che
era libera di vivere la sua felicità a differenza di lei.
Franz
Joseph era stato la sua gioia più grande e avrebbe fatto di
tutto perché un
giorno diventasse imperatore, Ferdinando non avrebbe mai avuto figli e
Francesco Carlo era stato una delusione fin dall’inizio ma
Franz Joseph avrebbe
cinto la corona e lei e Franz sarebbero stati al suo fianco come due
genitori
amorevoli.
Franz
Joseph era stato necessario ma Max … Max era il figlio
dell’amore, la prova del
sentimento che la univa a Franz e non le importava che solo loro due lo
sapessero … nessuno avrebbe mai osato parlare, nessuno.
Quando
sentì la porta aprirsi si voltò di scatto
cercando di controllarsi ma al posto
del nome di Franz sentì quello del principe Klemens.
<<
Principe Metternich, a cosa devo questo onore? >> chiese
cercando di
nascondere la ricaduta, forse Franz aveva avuto una ricaduta e il
principe
voleva avvisarla di quello pensò. Era una sciocchezza
perché l’imperatore le
avrebbe mandato un valletto o persino l’imperatrice ma non la
sua eminenza
grigia si disse osservando il principe.
<<
Devo parlarvi di Sua Eccellenza il duca di Reichstadt, Altezza
Imperiale
>> le rispose il principe impassibile e lei sorrise
impercettibilmente.
<< Sue Eccellenza il duca Francesco di Reichstadt
è spirato pochi giorni
fa, in data 22 luglio, in ragione del vostro stato e della vostra
… vicinanza a
Sua Eccellenza la notizia vi è stata tenuta segreta e Sua
Maestà l’imperatore
ha incaricato di portarvi la notizia, Altezza Imperiale
>> le riferì il
principe lasciandola senza parole, aria … aveva bisogno
d’aria e di Franz …
quella era una bugia, dov’era Franz? Voleva parlare con
l’imperatore, non col
principe, perché Franz non era da lei? Aria …
doveva respirare, aveva bisogno
d’aria … si
era comunicata con lui ma
poi le avevano riferito che stava bene, che si stava riprendendo e lei
aveva
pensato ad un miracolo … voleva vedere Franz, aveva bisogno
di vederlo.
1867:
Se
nella il dolore uccidesse realmente allora lei sarebbe morta almeno
quattro
volte.
Era
sopravvissuta alla notizia della morte di Franz e sebbene considerasse
l’espressione troppo sdolcinata il suo cuore aveva smesso di
battere quando
aveva avuto al conferma che lui era morto.
Era
sopravvissuta alla morte di Maria Anna, la sua unica figlia, ogni
giorno sentiva la mancanza della sua povera bambina.
Da
quei lutti era riemersa con una forza che non credeva possibile,
determinata e
decisa a tutto pur di realizzare il suo sogno: la corona imperiale sul
capo di
Franz Joseph. Aveva costretto Francesco Carlo a rinunciare, aveva visto
i
rivoluzionari esiliare Ferdinando e il principe Klemens e poi Franz
Jopseh
aveva cinto la corona.
Aveva
sopportato gli sgarbi e le impertinenza di Lisi, quella ragazzina
viziata che
suo figlio aveva voluto sposare a tutti i costi. Una ragazzina egoista
e
viziata che non comprendeva l’onore che le era toccato e che
non aveva mai
imparato a fare dei sacrifici. Lei aveva sacrificato il suo cuore e
l’amore
della sua vita alla dinastia e all’impero e Lisi preferiva
fuggire dai suoi
doveri e cedere ai perfidi ungheresi.
E
ora Max … il suo Max, il suo amato figlio, il figlio
dell’amore, l’ultimo
ricordo di Franz … morto, ucciso da una banda di selvaggi
che ignoravano del
tutto chi fosse suo figlio. Mandato a morire da Luigi Napoleone,
l’imperatore
che aveva usurpato il posto che spettava a Franz e che aveva mandato a
morire
il figlio di suo cugino. Non poteva saperlo ma sembrava uscito da un
romanzo
tutto quello. Max le ricordava Franz molto più di Franz
Joseph e per questo lo
aveva sempre preferito al primogenito e ora … Max sarebbe
tornato dal Messico
ma in una bara destinata alla Cripta dei Cappuccini.
Se
il dolore poteva uccidere allora lei era morta innumerevoli volte ma
non si
sarebbe arresa, aveva dato a suo figlio l’impero
più grande del mondo e avrebbe
fatto di tutto perché i discendenti di Franz sedessero sul
trono dei loro avi,
lo stesso trono che Lisi stava smantellando pezzo per pezzo ma lei non
lo
avrebbe permesso, tutto ma non quello si disse Sofia, se Franz fosse
stato
ancora al suo fianco tutto quello non sarebbe accaduto, ne era sicuro.