Ringrazio
anche solo chi legge.
Scritto per Livia
Duras.
Prompt: - Pan dondola
le gambe
nel vuoto, seduta sulla staccionata e lo guarda allenarsi.
Cap.2 Angelo guerriero
Trunks diede una
serie di pugni, teneva la schiena ritta e guardava davanti a
sé. Con una serie
di urli secchi accompagnò i pugni che dava, alternando
destra e sinistra a ogni
colpo.
“Controlla
anche la postura
delle gambe” ordinò Vegeta. Fissava il figlio con
gli occhi socchiusi, le
braccia incrociate al petto. Si girò e guardò
Pan. La giovane fissava il
primogenito Briefs accomodata su una staccionata, alzando e abbassando
le
gambe.
“Ragazzina,
sei hai freddo,
corri a coprirti di più”
ordinò.
Pan piegò
di lato il capo
facendo ondeggiare i capelli mori.
“Non si
preoccupi, sensei.
Mi riscalderò quanto toccherà a me
allenarmi” ribatté.
“Tsk.
Perché dei
mocciosi non se ne occupa solo il muso verde?”
borbottò
Vegeta.
Pan si
voltò verso Trunks, il
giovane accelerò il ritmo dei pugni e la giovane
arrossì, leccandosi le labbra
secche.
< È
così fiero quando si
allena, sembra un’altra persona > rifletté.
Abbassò lo sguardo e si osservò
i piedi, avvertendo una fitta al petto.
<
Chissà chi è la ragazza
per cui soffre tanto per amore. Come vorrei che si accorgesse di me. Io
vorrei
solo stargli accanto, farlo smettere di stare così male
> si disse. Rialzò
lo sguardo e vide il giovane iniziare ad avanzare nella neve,
continuando a
dare pugni.
“Ora anche
i calci. Pugno
destro, calcio sinistro, pugno sinistro e calcio destro. Inoltre a ogni
colpo
avanza. Se perdi il ritmo, ricominci” ordinò secco
Vegeta.
Pan si
mordicchiò un labbro,
arrossandolo. Nascose le mani nelle maniche del maglione grigio che
indossava.
“Secondo me
sono anche fin
troppo coperta per un allenamento” borbottò tra
sé e sé.
Trunks la
guardò di sottecchi,
si concentrò sulle gambe della giovane strette da un
pantalone nero e diede un
calcio storto.
“Se in
battaglia metti la gamba
in una posizione come quella, sarà un miracolo se non si
spezzerà! Stai
attento!” gridò Vegeta.
< Questi due
non fanno altro
che distrarsi a vicenda. Maledetti ormoni giovanili >
pensò. Chiuse gli
occhi e scosse il capo.
“Pan,
scendi da lì e allenatevi
insieme. Io intanto vado a vedere perché diamine mia figlia
ci mette così tanto
a unirsi a noi” ringhiò.
Trunks
ridacchiò, mettendo le
mani sui fianchi.
“Qualche
anno fa, mia sorella
avrebbe preferito truccarsi che unirsi a noi negli
allenamenti”. Scherzò.
“Voi due
allenatevi! Se quando
torno non siete sudati fradici nonostante il freddo, vi ammazzo
entrambi!”
gridò Vegeta.
< Se non
colgono l’occasione
per chiarirsi, quando torno li strangolo entrambi >
pensò. Stringendo le mani
coperte dai guanti candidi sulle braccia muscolose coperte dalle
maniche della
battle-suit.
Trunks
strofinò le mani tra
loro e ci soffiò sopra, il fiato gli si condensava davanti
al viso.
“Ancora non
ci credo che mio
padre si sia convinto ad allenarci tutti”
borbottò.
Pan gli si mise
davanti e
saltellò sul posto un paio di volte.
“Vediamo di
darci dentro”
sussurrò. Partì all’attacco e
balzò, cercando di raggiungerlo con un pugno al
viso.
Trunks
scostò di scatto il capo
di lato e cercò di raggiungerla con una gomitata alla
schiena.
Pan si
piegò in avanti
schivando la gomitata, mise le mani per terra affondandole nella neve e
fece
una capriola. Riatterrò in piedi e si voltò di
scatto.
Trunks
levitò e anche la
giovane spiccò il volo, facendo schizzare neve
tutt’intorno.
“Non te la
cavi male per essere
una ragazza” la stuzzicò il glicine.
Pan ghignò.
“Nemmeno tu
per essere un
secchione che non fa altro che leggere” lo
punzecchiò.
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Trunks si
piegò in avanti e
ansimò, appoggiando le mani arrossate sulle ginocchia.
Alcuni tagli si erano
aperti sul suo viso e sui pantaloni, il suo maglione era annerito in
più
punti.
Si erano aperti
solchi nel
terreno, in alcuni punti la neve era sciolta e zolle di terra erano
volate
tutt’intorno.
Pan
abbassò il braccio, le mani
le dolevano e ansimava a sua volta. Si scostò i capelli
arruffati dal viso e
batté un paio di volte le palpebre, i suoi occhi erano
arrossati.
“Quei
ki-blast erano incredibili”
biascicò Trunks.
Pan
riatterrò, guardando il
giovane davanti a sé e sorrise.
“Li hai
parati tutti, però”
biascicò.
Trunks si
passò la mano tra i
capelli color glicine, alcune sue ciocche erano ritte verso
l’alto.
“Ti hanno
mai detto che sei
bellissima quando combatti?” domandò.
Pan
arrossì e avvertì il
battito cardiaco accelerare.
“È
il tuo sangue saiyan a
parlare, vero?” domandò.
Trunks
ghignò.
“Può
darsi” rispose.
< Forse sto
delirando, ma
per me sei bella come un angelo guerriero > pensò.
Avanzò e le si avvicinò
fino ad essere a una mano di distanza.
“Ehi, voi
due!” si sentirono
chiamare. Si voltarono e videro Bra correre verso di loro.
“Papà
ha detto che vi siete
allenati abbastanza per oggi. Ora tocca a me e lui, voi due andate
dentro a
riscaldarvi” disse. Trunks inarcò un sopracciglio.
“Scommetto
che papà l’ha detto
meno gentilmente” disse.
“Oh
sì” rispose Bra.
Pan
scoppiò a ridere.
“Ci
conviene correre dentro
prima che il mio caro genitore ci trascini lì per il
colletto del maglione”
borbottò Trunks.
Bra
ridacchiò.