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Autore: Julia_Phantomhive    19/01/2017    0 recensioni
Vongola IX ha richiamato nella propria patria solo il nipote e Tsuna è costretto ad allontanarsi dal Giappone senza i suoi Guardiani. Reborn, come tutor lo seguirà e per non destare sospetti, organizza uno scambio culturale tra la Namimori Middle High School e una qualsiasi scuola d'Italia. La scuola scelta ha due candidate, entrambe testarde, ma soprendentemente dominanti con i loro professori, tanto che li convincono a mandare tutte e due al posto di una.
Arrivando in Giappone, le ragazze avranno un incontro con più di uno dei guardiani, per destino o coincidenza.
Questa è una serie di piccole storie che alterneranno le varie coppie che veranno introdotte, sono molto corte eccezione fatta all'introduzione e finale. Spero che vi piaccia!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Kyoya Hibari, Nuovo Personaggio, Takeshi Yamamoto
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!, Triangolo
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45. Consolatoria





Nella camera d’albergo continuava a riflettere sugli eventi accaduti quella sera, Valentina spesso non era curante di certi dettagli, ma le sembrava strano che la sua amica non avesse fatto molta confusione come spesso faceva.


Dopo qualche minuto di silenzio, il click di una porta la portava all’attenti, era Giulia che rientrava e la salutava con un “Ancora sveglia?”
Le sorrideva.
<< Dove sei stata, figlia incosciente? >>
<< Non parlare come i miei genitori, ti prego. Sono molto stanca, forse anche più di te >> rivolgendole uno sguardo mezzo assonnato.
Valentina aggiungeva solo: 
<< Domani mi racconti tutto. Se eri con lo stronzo, allora non mi interessano i dettagli. >>
Giulia ridacchiò e trionfante le diceva: 
<< Ovvio che sono stato con lui. Tutto il tempo. >>
 Valentina si stava sdraiando quando quella frase non le convinceva per nulla. Cosa le nascondeva? Non era la sua migliore amica di sempre.
Se l’avessero fatto, lei non sarebbe stata lì accanto lei, al contrario se non l’avessero fatto, dove sarebbe stata fino adesso? Di sicuro non a parlare con lo stronzo. No, lo stronzo non parlava. La prendeva e basta.




La mattina dopo si presentavano all’ufficio del preside.
<< Buongiorno ragazze. Manca meno di un mese alla vostra partenza e di consueto, vorremo che faceste questa piccola indagine riguardo alla vostra esperienza >>
Le due ragazze presero il foglio e se lo studiarono con calma, dopodiché fecero un cenno di capo e si congedarono.


Durante la pausa pranzo, la castana continuava a rimuginare. “Che cosa mi nasconde? Perché non me lo dice semplicemente?”
Giulia era già scappata da Hibari, quindi non poteva chiederlo alla diretta interessata, ma era in compagnia di Gokudera che la informava subito che anche lo stupido del baseball era strano, come se fosse stato in pace con se stesso. Era una fortuna che si fosse già ripreso, però era stato tutto troppo veloce, ecco perché si dirigevano ad incontrarlo appena finiti il breve allenamento.
<< Oh ragazzi, cosa volete? >> 
Il solito Yamamoto sorridente era tornato.
<< Ci stai nascondendo qualcosa. >> accusava immediatamente la ragazza << Anche Giulia è strana, perché? Racconta. >>
La Pioggia si grattava il capo. Poi sospirò.
<< Non è proprio un segreto… però se Giulia non vi ha detto nulla, allora non sarò io a parlare. Mi dispiace. >>
Valentina si inaspriva. Non amava un “no” come risposta, figurati una scusa come quella. 
<< Sputa il rospo. >> intimava l’albino.
<< No. Non è stato niente ragazzi. Nulla di cui voi dovreste preoccuparvi e nemmeno impicciarvi. >> Entrambi si scaldarono. Da quando Yamamoto faceva il riservato? << Ve lo dirà Giulia, quando sarà il momento giusto. >>


“No, è impossibile. Va bene che volevi aiutarlo, Giu. Ma non con…! No! Impossibile, ama quel bastardo più di se stessa.”
Le due italiane si rincontrarono in classe e Giulia le porse solo un sorriso innocente, anche se sapeva benissimo che avrà speso tutta la pausa non-in-completo-relax, non era per forze il sesso, ma talvolta erano lavoretti per il comitato e non proprio un lavoro per donne.
<< Giù, che cosa è successo ieri sera con Yamamoto? >>
<< Mh? Nulla. L’ho solo ascoltato. >>
<< Nient’altro? >>
<< Cosa insinui Vale? >>
<< Niente che ti farebbe tornare in Italia prima del previsto. >>
<< No. >>
E il loro piccolo scambio si era terminato con l’entrata del sensei.


Nella camera d’albergo, la discussione si era accesa un po’, tentarono all’inizio di prendersela con calma e ragionarci su, ma Valentina si era intestardita, convinta che ci fosse stato qualche carezza, un bacio e forse qualcosa di più.
Si fidava della sua amica, infatti non credeva nemmeno alle parole che uscivano dalla sua bocca, ma se non fosse stato così perché non le ha subito raccontato tutto? Perché ha dovuto tirarsela tanto?
Giulia, a sua difesa, poteva affermare con sicurezza che non c’era stato nemmeno una carezza, altrimenti con quale coraggio si sarebbe presentata quel pranzo a Hibari?
<< Prove? Vuoi delle prove? Chiedi anche a Yamamoto, alla commessa del bar dove siamo andati a prendere una cioccolata calda! >>
Valentina era uscita di corsa. Voleva assicurarsene immediatamente.
Nel momento stesso in cui la castana sorpassava la porta, la mora sentiva il suo cuore spezzarsi nel momento in cui capi che la sua amica non si fidasse più di lei. Prese il foglio consegnato quella mattina e incominciò a compilarlo, tra lacrime e singhiozzi in quella camera tutta sola.
Presto finirà tutto.


Valentina andava direttamente al bar, ormai aveva capito che Yamamoto non avrebbe detto nulla, nel viaggio aveva invitato anche Gokudera.
Prima che arrivasse il ragazzo, la castana si guardò attorno e cercò la commessa di cui parlava Giulia.
<< Mi scusi, mi può dire chi faceva il turno ieri sera? >>
<< Sì, sono io, perché? >> chiese la riccia un po’ stranita.
<< Volevo chiederle se si ricorda questa ragazza in compagnia di questo ragazzo. >> le mostrava una foto dal cellulare << Non è successo nulla di grave, solo che la mia amica si è persa una sciarpa e si chiedeva se forse l’avesse lasciata qui >>
La commessa si ricordava di loro e rispose subito che non avevano trovato nessuna sciarpa. Valentina riprovò ancora:
<< E mi scusi, ma il ragazzo le sembrava scosso o qualcosa? >>
<< Mmmh, un pochino sì, a un certo punto la ragazza le aveva detto qualcosa a bassa voce molto dolcemente in una lingua che non conosco, forse inglese? No, no… francese? Il suo amico sorrise ma iniziò a piangere un po’. >>
<< Era italiano. Mi dica si ricorda le parole? >>
<< Italiano? Oooh. Qualcosa tipo Nonu turateneruti? >>
“Yamamoto non conosce l’italiano, eppure Giulia è riuscita a fargli capire Non trattenerti”… avrà pianto?” << Mi scusi per un’ultima domanda un po’ impertinente, ma i due si sono mai toccati? >>
<< Signorina, fa un sacco di domande, non è che per caso quel ragazzo era il suo fidanzato? >>
<< No, perché lo sono io. >> Gokudera spuntava all’improvviso facendo prendere un colpo ad entrambe. << Mi dia un caffè e un cappuccino, per favore. >>
<< Sì, certamente, signore. >> Mentre preparava il loro ordine, faceva cenno a Valentina di avvicinarsi << Non capisco cosa stia succedendo, ma no. La sua amica non ha mai toccato lui e viceversa. Davvero un bel ragazzo, comunque. Il suo fidanzato. >>
Valentina arrossiva un po’ ma dopo che aveva ricepito il messaggio, capiva che Giulia non aveva mai mentito. Il suo cellulare le avvisava di un sms:
“Ha pianto. Gli serviva una cioccolata consolatoria. E un piccolo pianto.”
Le rispondeva “Scusami” poi la chiamava subito, ma non rispose.
“Occupata con scartoffie, ne parliamo dopo” era l’ultimo sms della mora.



Nella pausa pranzo, Giulia era andata dalla Nuvola ed era tutto calmo e pacifico prima che la ragazza dicesse al suo amato:
<< Dobbiamo parlare. >>

Nota d'Autrice
Hello Minna! Mi dispiace per la lunga assenza, non ho avuto il pc per molto tempo, poi un virus mi ha bloccato tutti i file con i capitoli pronti e... nulla.
Ora ricomincerò a scrivere piano piano, pur di terminare questa lunga fiction, che ha una fine, giuro. Il capitolo finale è pure salvato sul cellulare lol
Comunque sia, spero che vi sia piaciuto il capitolo!
A presto,
Bye and Kiss
Julia Phantomhive

 

  
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